Tra Arte e Neuroscienze Avant-Festival 2011 Parma | Teatro Due lunedì 7 novembre ore 17
Il Teatro Due di Parma accoglie, come appuntamento Avant-Festival, il dialogo Tra Arte e Neuroscienze dell'artista Jan Fabre e dello scienziato Giacomo Rizzolatti, scopritore con la sua équipe, dei Neuroni Mirror. L'incontro, realizzato dal Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Parma in collaborazione con Fondazione Teatro Due, si svolgerà il 7 novembre alle ore 17 ed è ad ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.
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ottava edizione Scadenza: 31 ottobre
E’ uscito il nuovo bando del Premio alle arti sceniche Tuttoteatro.com "Dante Cappelletti", istituito dall'Associazione culturale Tuttoteatro.com, con la direzione di Mariateresa Surianello per sostenere progetti di spettacolo ancora inediti, e comunque mai allestiti in forma scenica. Il premio dedicato a Dante Cappelletti giunge quest’anno all’ottava edizione e dal 2004 ha già premiato: Elena Vanni, Marianna De Fabrizio, Chiara D'Ambrois (già Narramondo); Maurizio Camilli; Michelangelo Dalisi; Roberta Sferzi; la Compagnia Di Luca-Setti-Stano (oggi Carrozzeria Orfeo); Gigi Borruso e la Compagnia Atopos di Marcela Serli. I concorrenti selezionati dalla giuria saranno chiamati a presentare un progetto di spettacolo in forma di studio scenico della durata massima di 20 minuti al Teatro India di Roma il 10 e l’11 dicembre, dove verrà scelto il vincitore. La giuria dell’ottava edizione, presieduta da Paola Ballerini, è composta da Roberto Canziani, Gianfranco Capitta, Massimo Marino, Renato Nicolini, Laura Novelli, Attilio Scarpellini, Mariateresa Surianello e Aggeo Savioli quale membro onorario. Il bando scade il 31 ottobre 2011 e come lo scorso anno si affida alla tecnologia e al web per le procedure di iscrizione e di invio dei materiali. Iscrizioni e bando sul sito www.tuttoteatro.com |
La Traviata Norma IX edizione BOLOGNA 29 ottobre> 5 novembre
[ a.c. ] Bologna si appresta a vivere una marcia intensa di appuntamenti con la nona edizione di Gender Bender, il Festival internazionale ideato da Daniele Del Pozzo e promosso da Il Cassero, gay lesbian center. Titolo dell'edizione 2011 è La traviata Norma, un omaggio, secondo le parole di Daniele Del Pozzo, "all’omonimo spettacolo messo in scena 35 anni fa da Mario Mieli – teorico e protagonista del movimento di liberazione gay degli Anni ‘70 – ed una chiave di lettura dell’Italia di oggi, un Paese continuamente in bilico tra melodramma di accatto e figure illuminate. Un luogo surreale in cui le contraddizioni e gli ossimori sono il pane quotidiano; un Paese esitante tra slanci verso la modernità e repentine fughe verso i lidi sicuri del consenso". Anche quest'anno l'offerta è molto ricca per cui l'indagine sulle identità contemporanee si riverbera e alimenta delle opere di artisti contemporanei attivi nei diversi campi delle arti visive, della danza, del teatro, del cinema e del pensiero. Proprio per quanto riguarda la danza, segnaliamo l'apertura con Nigel Charnock - membro fondatore della storica compagnia inglese DV8 Physical Theatre – che alla Sala Interaction dell'Arena del Sole il 29 e 30 ottobre presenterà One Dixon Road, un assolo straordinario in prima nazionale in cui l'artista e creografo inglese invade letteralmente la scena con la danza, il canto e la parola, in un vortice di energia che fa diventare l’anarchia forma. Seguiranno, poi, le donne in Equilibrio del brillante coreografo spagnolo Daniel Abreu; la straordinaria comicità della compagnia di danza inglese Lost Dog con il loro circo sgangherato di It Needs Horses, celebrato dalla critica e dal pubblico con il premio The Place a Londra; la ricerca in libertà della propria identità dei due giovani danzatori della coreografa svizzera Tabea Martin con lo spettacolo Duet For Two Dancers , la bellezza e la fragilità dei corpi non più giovani di sei donne over 60 messe in scena dalla coreografa Silvia Gribaudi in una performance creata appositamente per il festival bolognese e intitolata Non è mai troppo tardi.
Per il teatro, GB ha scelto le fiabe crudeli di Grimmless della Compagnia Ricci/Forte, uno spettacolo-racconto per anestetizzare il nostro oggi quotidiano e precario con le bolle di sapone di un magico lieto fine e, altro spettacolo dai contenuti forti, La merda- secondo studio, ultima creazione di Cristian Ceresoli, giovane talento drammaturgico italiano. Protagonista unica e indiscussa della scena è un’intensa Silvia Gallerano che presta corpo e voce al flusso di coscienza della protagonista della pièce, una “giovane” donna “brutta” che si scatena in una bulimica e confidenza pubblica e che tenta con ostinazione, resistenza e coraggio, di aprirsi un varco nella società delle cosce e delle libertà. Lo spettacolo è presentato in collaborazione con Soggettiva. In Variabili umane Marcela Serli si interroga sulle identità e sulle differenze di genere, attraverso la voce e il corpo di uomini che non sono (sempre) uomini e donne che non sono (sempre) donne: un popolo di "variabili umane" che cerca la sua rivincita. La sezione dedicata alle arti visive presenta il percorso artistico di Marta Dell'Angelo: un progetto monografico curato curato da Elisa Del Prete per Nosadella.due che si sviluppa in quattro momenti distinti: la mostra Joint , la performance Antologia delle Posizioni in cui l'artista racconta l'immaginario codificato del corpo femminile raccolto da giornali, libri, manuali e riviste; una conferenza con la partecipazione di studiosi ed esperti invitati a confrontarsi sul tema del corpo vissuto e rappresentato; la presentazione di Manuale della figura umana, libro d’artista che la Dell’angelo realizza nel 2005 raccogliendo immagini e testi dalle più varie provenienze ed infine Troca, una performance di strada in collaborazione con la danzatrice portoghese Márcia Lança. L'altro affondo è, invece, un ritratto durissimo della grande fotografa americana Francesca Woodman realizzato dal regista C. Scott Willis nel documentario The Woodmans (Cinema Lumière, 4 novembre ore 18.30). Con le sue potenti e inquietanti fotografie in bianco e nero Francesca Woodman si è conquistata un posto nel pantheon dei grandi fotografi del ventesimo secolo. Un talento precoce e visionario, una carriera tragicamente interrotta nel 1981 dal suicidio compiuto a soli 22 anni. Il documentario ricostruisce la vita di questa tormentata artista figlia a sua volta di artisti. Un film intenso e toccante, che parla anche di temi scomodi come lo spirito di competizione tra figli e genitori, e di come la scena artistica newyorkese sia troppo spesso alimentata da livelli tossici di ambizione.
Per quanto riguarda, gli appuntamenti con la letteratura, da segnalare il felice ritorno a GB di Michela Marzano, la filosofa italiana che Le Nouvel Observateur ha inserito tra i cinquanta intellettuali più influenti del momento in Francia e tra gli otto giovani che riflettono in modo nuovo sui problemi della società di oggi. Michela Marzano il 30 ottobre nello spazio Ambasciatori librerie.coop presenterà il suo libro Volevo essere una farfalla edito da Mondadori, un libro intimo e coraggioso in cui l’autrice racconta la sua storia e la sua personale battaglia con l’anoressia.
Per il cinema imperdibile l'appuntamento con lo sguardo originale del giovanissimo enfant prodige del cinema canadese Xavier Dolan - due film selezionati al festival di Cannes e quattro premi prima dei 21 anni - puntato su di una storia di amori impossibili tra due ragazzi ed una ragazza nel bellissimo Les Amours Imaginaires. Da segnalara anche il documentario in anteprima nazionale Women Are Heroes dello street artist e fotografo francese JR, film girato in Kenya, Brasile, Cambogia, Liberia, India, che racconta storie e vicende di tante donne fragili e forti insieme che, grazie agli scatti fotografici giganteschi realizzati da JR, trovano un’occasione per uscire dall’anonimato e diventare un esempio incoraggiante per le altre. Il film è realizzato con musiche originali dei Massive Attack e Patrice Bart Williams. Continua poi il bel gemellaggio con Soggettiva, la rassegna di cultura lesbica contemporanea, curata e organizzata dall’associazione ArciLesbica Bologna intitolata Corpi Eccentrici che, oltre alla corposa sezione di anteprime cinematografiche nazionali, tutte proiettate al Cinema Lumière, propone il convegno Corpi eccentrici. Bellezza, normatività e rappresentazione, occasione importante per proporre elementi di riflessione utili alla decostruzione di canoni e stereotipi che spesso ingabbiano le nostre individualità. Tra i relatori Charlotte Cooper, Giorgia Aiello, Roberta Sassatelli, Alessia Muroni, Elisa Arfini, studiose impegnate in vari ambiti, dalla sociologia, alla filosofia, ai queer studies che offrono prospettive e chiavi di lettura diverse (Aula Magna ex convento di Santa Cristina, 5 novembre 10-17).
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(1911-2011) Mostra ed eventi per il centenario dalla nascita Roma // 19 ottobre>5 novembre
Un libro, una mostra e un convegno. Questi i tre momenti che la Fondazione Alessandro Fersen ha deciso di mettere in campo in occasione del centenario della nascita del regista e pedagogo scomparso nel 2001.
Mercoledì 19 ottobre, alla Biblioteca Vallicelliana di Roma, verranno introdotti i tre momenti che meglio lo rappresenteranno. Si partirà dalla presentazione della ristampa del celebre saggio Il teatro, dopo, ora edito da Bulzoni e curato dall’etnologo Luigi Lombardi Satriani e dalla drammaturga e studiosa di teatro Maricla Boggio che, a distanza di oltre trent’anni, ne propongono una contestualizzazione critica atta a far emergere alcune delle sollecitazioni più intense, non solo negli studiosi di teatro, ma anche nei cultori di scienze umane e negli intellettuali di diversa formazione e angolazione critica, essendo l’opera ferseniana ricca di una pluralità di spunti riflessivi. L’opera sarà introdotta, insieme ai curatori, da Mario Lunetta e Italo Moscati.
A seguire, verrà inaugurata la mostra FERSEN, Itinerario ininterrotto di un protagonista del Novecento che, curata da Gian Domenico Ricaldone, vedrà esposti per la prima volta documenti attinti dal Fondo Fersen ora conservato al Museo Biblioteca dell’Attore di Genova. L’itinerario artistico prevede un excursus dettagliato tra le varie tappe della carriera ferseniana: la parentesi del cabaret “I Nottambuli”, il Teatro ebraico (Salomone e la regina di Saba, Lea Lebowitz, Golem), le regie di prosa più celebri (L’Avaro con Sergio Tofano, Sganarello, Le Diavolerie in Italia e Polonia, Leviathan), molte delle quali realizzate insieme all’amico Luzzati, il cinema, le attività varie di critico d’arte e televisivo, i convegni e i legami con Rensi, Sbarbaro e Colli, lo Studio Fersen, i seminari e il Laboratorio del Mnemodramma. Il tutto raccontato tramite documenti originali, tra cui carte e agende personali, lettere, copioni, fotografie, bozzetti e figurini di Lele Luzzati, locandine, manifesti, programmi di sala, ritagli stampa, volumi su Fersen e, non ultimo, un inedito ritratto di Fersen dipinto da Mario Mafai nel 1943. A presentare la mostra insieme al curatore saranno Luigi Maria Lombardi Satriani, presidente del comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Alessandro Fersen ed Eugenio Pallestrini, Presidente del Museo Biblioteca dell’Attore. La mostra sarà aperta fino al 5 novembre, dal lunedì al sabato, ore 10.00 – 13.00
Nell’ambito della serata verrà successivamente presentato il Convegno che avrà luogo il 27 e 28 ottobre alla Biblioteca Vallicelliana, alla presenza di relatori e cultori della materia, ma anche di tanti ex allievi divenuti attori oggi conosciuti al grande pubblico che daranno una personale testimonianza sull’esperienza che li ha legati a Fersen, forse proprio una delle più incisive della propria carriera. Al Convegno parteciperanno, tra gli altri (in ordine alfabetico): Giovanni Berardinelli, David Beronio, Maricla Boggio, Eugenio Buonaccorsi, Santuzza Calì, Silvia Carandini, Ombretta De Biase, Ferruccio Marotti, Renato Nicolini, Gaetano Oliva, Eugenio Pallestrini, Massimo Pedroni, Teresa Pedroni, Pasquale Pesce, Mario Prosperi, Gian Domenico Ricaldone, Luigi Maria Lombardi Satriani, Clemente Tafuri. Sarà presente la figlia di Fersen, Ariela Fajrajzen che, in qualità di presidente della Fondazione, relazionerà sull’attualità dell’opera del padre attraverso l’anticipazione di suoi inediti e lavori a lui dedicati.
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Piersandra Di Matteo Eccezione alla lettera. La scena di Richard Maxwell. New York City Players Editoria & Spettacolo Presentazione libro mercoledì 19 ottobre ore 17.30 Modena|Biblioteca Delfini
Continuano gli appuntamenti che il festival Vie di Modena dedica quest'anno all’editoria di ‘settore’: occasioni rare e significative di approfondimento della realtà scenica contemporanea. Dopo la presentazione avvenuta domenica del libro Il Teatro dell'altro di Marco De Marinis, il secondo appuntamento è con Piersandra Di Matteo, che presenta il libro di prossima uscita Eccezione alla lettera. La scena di Richard Maxwell/New York City Players edito da Editoria & Spettacolo. Un’attenta lettura critica ripercorre nel libro le tappe della vicenda artistica di Richard Maxwell e del New York City Players (ospiti di VIE con Vision Disturbance), segnata da una tensione speciale a sovresporre e fomentare i paradigmi della rappresentazione teatrale. Nelle opere teatrali di Richard Maxwell, regista, drammaturgo, musicista e compositore di spicco della scena teatrale newyorkese, si combinano una deliberata orchestrazione del ritmo cadenzato del parlato americano contemporaneo e un'attitudine recitativa mono-tono e ridotta all'osso. Attraverso una lettura analitica si ripercorrono le principali tappe di una vicenda artistica che si è imposta nel panorama americano e internazionale per una tensione speciale a sovraesporre e fomentare la relazione realtà/finzione. A metà tra il museale e il tellurico, costruiti dentro la cornice fictional dello status rappresentativo, gli spettacoli di Richard Maxwell e del New York City Players si connotano, infatti, per un'impaginazione di vettori destabilizzanti che saturano la scena di elementi deboli, inefficaci, operando inversioni funzionali dei parametri tradizionali e facendo della scena uno spazio segnato da atti mancati.
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Italian Dance Platform Torino | Luoghi vari 13>16 ottobre
[ a.c. ] "Uno sguardo sul panorama artistico nazionale che non ha pretese di completezza o di oggettività, nato come gesto artistico autonomo e forte da parte di un festival, sullo sfondo di un’esigenza di visibilità molto sentita". Con queste parole Gigi Cristoforetti, direttore artistico di Torinodanza Festival, introduce Italian Dance Platform secondo appuntamento tematico del festival completamente dedicato alla danza italiana che si svolgerà nel capoluogo piemontese dal 13 al 16 ottobree che si propone come una piattaforma gravitazionale tra passato e futuro. Nata con Romaeuropa Festival molti anni fa, la Piattaforma della danza italiana trova a Torino un punto di (ri)partenza nella convinzione che "la coreografia italiana vive una stagione dinamica e creativa, merita le numerose occasioni di programmazione che le sono offerte nel nostro Paese da vari operatori, ma ha diritto anche ad uno spazio di promozione e valorizzazione che possa competere in qualità artistica e organizzativa con le analoghe iniziative internazionali". Torinodanza compone quindi un vero e proprio focus che offre agli operatori nazionali e internazionali un’occasione importante per conoscere meglio compagnie emergenti e affermate. Italian Dance Platform inizia il 13 ottobre con una serata interamente dedicata ai coreografi torinesi, un trittico concepito e organizzato dalla Lavanderia a Vapore - Centro di eccellenza per la danza, struttura indipendente diretta da Loredana Furno e Matteo Levaggi, che nella serata inaugurale ospiterà Studio per le Vergini del Balletto Teatro di Torino, con coreografia dello stesso Levaggi, Embrace della compagnia Affari esteri, un lavoro che si fonda sulla relazione sensibile e variabile di due uomini, costretti e complici nella loro ricerca d’identificazione e la prima assoluta di Sols a Dos di Balletto dell'Esperia, coreografia di Paolo Mohovich. Le giornate del 14 e del 15 ottobre si apriranno al mattino al Teatro Vittoria di Torino (Via Gramsci, 4) con Le Giornate professionali della danza, momento di incontro tra operatori nazionali e internazionali del settore danza e spettacolo dal vivo chiamati a conforntarsi, secondo le indicazioni del titolo, con le progettualità Per una piattaforma della danza in Italia: ipotesi e modelli a confronto. Sempre il 14 ottobre alle ore 16.45 al Teatro Gobetti il Collettivo 320chili presenterà il suo ultimo lavoro, Ai migranti, spettacolo Vincitore del Premio Equilibrio 2010 che da un lato indaga i confini fra gesto, danza e circo contemporaneo impastati in un substrato unico necessario allo spettacolo per raccontare la sua storia, dall'altro si interroga sui confini e rapporti che legano l'uomo alla sua natura. Alle ore 18 alla Cavallerizza Reale Alessandro Sciarroni presenta Your Girl, una coreografia nata dallo studio di Madame Bovary di Flaubert in cui i due performer in scena, Chiara Bersani e Matteo Ramponi, si studiano, si toccano, entrano in una intimità dove l’esperienza amorosa è raccontata attraverso gli occhi di lei, una ragazza disabile. Sul palco della Cavallerizza Reale seguirà alle ore 18.45 ANNOtTAZIONI di Daniele Albanese_Compagnia Stalk, un lavoro come taccuino d’appunti che indaga la complessità della composizione all’interno di una struttura semplice: una nota coreografica sull’attrazione e l’assenza. Alle ore 19 (con replica alle ore 22) nella Sala piccola delle Fonderie Limoni di Moncalieri prende corpo il Progetto RIC.Ci - Reconstruction Italian Contemporary Choreography - Anni Ottanta-Novanta ideato e diretto da Marinella Guatterini che, per questo primo incontro, presenterà il bellicoso Duetto di Virgilio Sieni e Alessandro Certini, un condensato racconto gestuale dove i due autori-danzatori, in abiti ricchi, dorati, di foggia indiana, suggeriscono con le sole mani e un gioco di teste il tema epico, ma fortemente ironico, del confronto, inseguimento e lotta di due improbabili guerrieri del Bhagavadgītā. Alle 20.30, invece, nella Sala Grande delle Fonderie Limoni la compagnia MK presenta in prima assoluta Il giro del mondo in 80 giorni, un’indagine sul mondo che attraversiamo, sostenuta da una certa verve romanzesca nell’affastellarsi di linguaggi e tipologie, mentre la coreografia si dà come turbamento della veduta, informata da una condizione “atmosferica” del corpo, come se fosse possibile definire dei sistemi coreografici attraverso una prospettiva climatica: dalla parte del vapore e della meteorologia.
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VII edizione Modena e altri lughi 14>22 ottobre 2011
Lungo i sentieri della scena contemporanea, verso un teatro che si ibrida con la danza, con la musica, che intercetta le novità e le tematiche più urgenti che attraversano la nostra società, ritroviamo dal 14 al 22 ottobre, VIE Scena Contemporanea Festival. Tra Modena, Carpi, Vignola e Castelfranco Emilia, le intense giornate di VIE saranno l’occasione di ritrovare o scoprire le nuove creazioni di alcune tra le eccellenze del panorama teatrale contemporaneo mondiale, alcune già note al pubblico del Festival, altre al loro esordio italiano. Cosi come sui giovani emergenti cui VIE offre uno luogo privilegiato di visione, una preziosa occasione di presentare i loro lavori, alla ricerca del nuovo della scena contemporanea. Nel segno forte del privilegio della qualità, VIE giunto alla sua settima edizione, intende porsi sempre più come appuntamento imprescindibile della scena teatrale contemporanea. La sua realizzazione è, ancora una volta, resa possibile dall’imprescindibile contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
Due lavori di Pippo Delbono Dopo la battaglia e Amore e Carne , César Brie con la prima assoluta di Karamazov, progetto nato all’interno del Cantiere delle Arti con un gruppo di giovani attori che seguono un percorso di qualificazione e professionalizzazione sotto la sua guida, la presentazione in esclusiva nazionale di Racconti africani da Shakespeare del regista polacco Krysztof Warlikowski e di L’uomo della sabbia. Capriccio alla maniera di Hoffmann, il nuovo lavoro dei giovani romagnoli Menoventi, entrambi realizzati nel contesto di Prospero, progetto quinquennale di cooperazione europea atto a favorire la produzione e la circuitazione di creazioni teatrali.
E poi, ancora, il ritorno a Vie del regista lettone Alvis Hermanis con Kapusvētki - Graveyard Party, sguardo insolito su un tema delicato come il rito funebre, e quello dell'artista Toshiki Okada con The Sonic Life of a Giant Tortoise, ultimo episodio di una trilogia di indagine sulla società giapponese, degli Ortographe con Una settimana di bontà_stagione 1, un nuovo lavoro incentrato sull'indagine delle tecniche di manipolazione messe in atto dai mezzi di comunicazione di massa che per la tappa modenese vede la collaborazione/presenza dei performer Ane Lan e Moira Ricci, il progetto T.E.L. ispirato alla figura di Lawrence d'Arabia di Fanny & Alexander. Gob Squad & Campo, presentano, in prima nazionale, il sorprendente frutto della loro collaborazione, Before Your Very Eyes.
Grande spazio alla scena internazionale con la presenza al festival della compagnia New York City Players di Richard Maxwell con Vision Disturbance. commedia che racconta la storia dell’incontro tra un oculista, Dr Hull, e la sua paziente Mondo, donna greca di mezz’età trasferitasi in America dopo un doloroso divorzio, la cui patologia, metafora della sua condizione esistenziale, sarà l’occasione per mettere in atto una terapia molto particolare. Artista apolide, olandese di adozione, ungherese di nascita e americana di formazione, Edit Kaldor presenta C’est du chinois, spettacolo che tenta di trasmettere al pubblico l’esperienza di chi si trova a vivere nella condizione di parlare una lingua di cui non ha una piena comprensione. Artista radicale e determinata torna a Modena Nacera Belaza con la prima nazionale di Les Sentinelles, lavoro sull'attesa ispirato a Il deserto dei tartari di Dino Buzzati. Altra presenza scenica femminile forte è quella della performer spagnola Angélica Liddell qui al suo assoluto debutto italiano con un lavoro di grande forza emotiva, Te haré invencible con mi derrota.
Quattro grandi protagonisti della scena contemporanea italiana: Virgilio Sieni presenta il nuovo lavoro La ragazza indicibile progetto che deriva l’ispirazione da un testo di Giorgio Agamben intorno al mito di Kore; Antonio Latella presenta in prima assoluta i due episodiTwins e Atlanta del progetto Francamente me ne infischio, liberamente ispirato al romanzo di Margareth Mitchell Via col vento, Danio Manfredini, nel pieno della sua maturità di uomo e artista sceglie di confrontarsi con l’Amleto shekespeariano di cui presenta a Vie uno studio sul suo nuovo lavoro in fase di realizzazione, Socìetas Raffaello Sanzio presenta il sermone drammatico Il Regno Profondo, insolito sguardo sulla realtà quotidiana declamata in scena da Claudia Castellucci.
Sempre nel segno della contemporaneità e della sperimentazione i Quotidiana.com, presentano a VIE in prima assoluta Grattati e Vinci, terzo episodio della Trilogia dell’inesistente-esercizi di condizione umana. Uno spettacolo che mette l’accento sul valore essenziale della parola con l’intento di stimolare, in chi assiste, una lettura critica del reale.
Accompagna l’intero periodo del Festival una mostra di foto di Luca Del Pia, OVERGROUND. Visioni dalla scena performativa italiana, opera plurale che mette a confronto tre azioni diverse come la fotografia, il gesto performativo e la riflessioni teorica. Arricchisce la mostra il volume omonimo edito da Boiler, e quattro azioni teorico/performative curate da Tihana Maravić, Lucia Amara, Piersandra Di Matteo e Adele Cacciagrano, e ‘performate’ da MK, Cristina Rizzo, Eleonora Sedioli/Masque e Francesca Proia.
E ancora, un workshop di Motus, esperimento d’azione/scrittura creativa che si inserisce nel loro nuovo progetto The Plot, un incontro, Per Ora Labora sul lavoro dell’attore condotto da Piergiorgio Giacchè all’interno di Cantiere delle Arti. Tre gli appuntamenti con l’editoria di settore, tre i volumi presentati, tutti gli incontri si svolgeranno presso la Biblioteca Delfini di Modena. Domenica 16 alle 12 il professore Marco De Marinis presenta il suo nuovo volume Il Teatro dell’altro. Interculturalismo e transculturalismo nella scena contemporanea edito da la casa Usher. Ospite di eccezione di questo incontro Pippo Delbono cui il volume è dedicato. Mercoledì 19 alle ore 17.30 Piersandra Di Matteo presenta il volume di prossima uscita Eccezione alla lettera: La scena di Richard Maxwell/New York City Players edito da Editoria & Spettacolo. Sabato 22 alle ore 12 Luca Del Pia, Lucia Amara, Adele Cacciagrano, Piersandra Di Matteo e Tihana Maravić presentano OVERGROUND Visioni dalla scena performativa italiana volume edito da Boiler che raccoglie il frutto delle riflessioni teoriche e gli scatti fotografici di Luca Del Pia esposti nella mostra omonima.
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Crepino gli artisti Reggio Emilia | Fondazione I Teatri 7 ottobre>6 novembre 2011
Un progetto articolato dedicato a Tadeusz Kantor con mostra, eventi-video con letture sceniche e al centro due spettacoli storici, Crepino gli artisti e La classe morta, che hanno fatto la storia del teatro del Novecento, rivissuti in video-evento; Re-turn, ilprogetto speciale realizzato in esclusiva in collaborazione con Collezione Maramotti e Max Mara per il ritorno a Reggio Emilia del grande coreografo cinese Shen Wei, una serie di appuntamenti coreografici con compagnie di punta del panorama nazionale e internazionale, una sezione Off-balance che ospita diversi coreografi-interpreti della danza contemporanea italiana con performance collocate anche in spazi non convenzionali, la presentazione al Teatro Ariosto della nuova produzione Il Velo Nero del Pastore di Romeo Castellucci/Socìetas Raffaello Sanzio: sono questi solo alcuni degli appuntamenti del Festival Aperto che tra ottobre e Novembre porterà nella città emiliana le punte più interessanti del panorama coreografico, performativo e teatrale. Giunto alla sua terza edizione, Aperto, il Festival dedicato alla contemporaneità realizzato dalla Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, mette in campo un cartellone che dal 7 ottobre al 6 novembre intreccia progetti di musica, danza, teatro e attività espositive per una ricerca che non si ferma al linguaggio delle arti, ma si spinge alla riflessione sulle brucianti questioni della cultura, della società e del pensiero contemporanei. Il tema dell'edizione 2011 è sintetizzato nel titolo Crepino gli artisti, preso a prestito dalla pièce di Tadeusz Kantor, uno dei massimi drammaturghi del Novecento, cui è dedicato uno dei progetti del festival. "Crepino gli artisti" tuttavia - al di là del lavoro di Kantor - è assunto a sigla del festival nel suo insieme. Un titolo-invettiva vòlto a indicare una situazione drammatica della cultura, messa a rischio dalle scelte economiche e politiche dei poteri. Il festival vuole innescare una riflessione, in proposito, di natura più ampia: a cosa si riduce una società, se le viene sottratta quella linfa e quella capacità di riflettere su se stessa, che è la cultura? Gli artisti presenti nel festival non smettono - attraverso i loro progetti - di porsi alla ricerca di nuove espressioni e linguaggi, e di porre la questione di cos'è la convivenza fra gli uomini. È una risposta quotidiana, costruttiva, umanistica – anzi mille risposte – a chi vorrebbe che gli artisti crepassero.
Inizio ufficiale venerdì 7 ottobre con la lunga diretta di Rai Radio 3 dal Teatro Cavallerizza, dove ritorna Marino Sinibaldi con Fahrenheit, contenitore pomeridiano di Radio Tre dedicato al festival Aperto. Il festival si sviluppa in sei sezioni, indicate da altrettanti sottotitoli: Crepino gli artisti- Kind of Miles - Re-turn. Artistic vision of Shen Wei - Ritratti con ensemble - Off-balance. Danza contemporanea italiana - Reggio Emilia Danza
Crepino gli artisti A Tadeusz Kantor, è dedicato un progetto articolato in una mostra e in eventi-video con letture sceniche; al centro: due spettacoli storici rivissuti in video-evento che hanno fatto la storia del teatro del Novecento: Crepino gli artisti e La classe morta. La sezione si completa con progetti in cui fortemente l'artista si mette in posizione altra o critica, comunque irriducibile rispetto alla società, con Vita e Destino di Vasilij Grossman, per la regia di Lev Dodin, e il concerto di Vinicio Capossela.
Re-turn. Artistic vision of Shen Wei Il festival ospita il grande coreografo cinese Shen Wei per un progetto speciale in esclusiva, realizzato in collaborazione con Collezione Maramotti e Max Mara, come già avvenne nel 2009 con il progetto su Trisha Brown. Shen Wei realizzerà performance site-specific presso la Collezione Maramotti e presenterà due sue creazioni al Valli, di cui una in prima europea, con la propria compagnia, Shen Wei Dance Arts.
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Stagione Ca' Foscari Venezia| Teatro Santa Marta Primo appuntamento: 5 ottobre 2011
Parte la nuova stagione del Teatro Ca’ Foscari che presenta il programma delle attività teatrali 2011-2012, il terzo ciclo di un progetto rivolto alla valorizzazione della ricerca teatrale e della formazione culturale. Litanie del caos, questo il titolo suggestivo scelto per la stagione che propone ben sedici spettacoli, molti dei quali sono novità assolute, oppure in prima esecuzione per Venezia: tre le prime nazionali (Ibsen woman put an eagle in a cage, City of clown e Le coeur des enfants léopards), due le prime assolute (Carne trita e Voix sans paroles).
A inaugurare la stagione al Teatro Santa Marta sarà, il 5 e 6 ottobre, una produzione inedita, Carne trita, il quintetto per voce e danza ideato da Roberto Castello e dalla compagnia A.L.D.E.S., che è stata una rivelazione in seno alla trasmissione di Fazio-Saviano Vieni via con me per Rai3. Un lavoro che – come dice lo stesso Castello, presente alla conferenza stampa – «non narra nulla, ma accetta la danza e il suono per quello che sono e noi li lasciamo scorrere come due canali paralleli». Si proseguirà con ospitalità nuove, da Isabella Ragonese a Leonardo Manera, artefice del graffiante Italian Beauty “viaggio in un Paese di mostri”; e inoltre: l’interessante controcanto del Faust di Edoardo Sanguineti firmato da Claudio Longhi, interpretato tra gli altri da Lino Guanciale; gli sconfinamenti nei territori di contatto tra teatro e danza di Silvia Gribaudi, con Wait, e di Chiara Frigo, con Suite-Hope; le fantasie magrebine di Laura Nardi con La terza vita; il toccante lavoro sul riequilibrio tra abilità e disabilità de La silenziosa danza di Mirko Artuso. E ancora vi sono i felici ritorni di artisti amici del Teatro Ca’ Foscari, quali Ottavia Piccolo e Silvano Piccardi con una riedizione di Terra di latte e miele, Saverio La Ruina con Italianesi, dedicato a un dramma della migrazione cancellato dalla memoria collettiva, Corrado d’Elia con la rivisitazione del Don Chisciotte, Elisabetta Salvatori con Scalpiccii sotto i platani, ispirato alla strage nazista di Sant’Anna di Stazzema nel 1944. Anche stavolta è stata riservata una particolare attenzione ai palcoscenici internazionali: saranno ospitati quattro realizzazioni europee, che spaziano dalle eroine di Ibsen, presentate da Juni Dahr, grande attrice norvegese, alle marionette di Teodor Borisov, dagli studi su suono e voce di Nanténé Traoré a uno sguardo sull’Africa di oggi con un testo dello scrittore congolese Wilfried N’Sondé adattato per la scena da Dieudonné e Criss Niangouna.
«Un calendario particolarmente ricco – spiega Carlo Carraro, Rettore di Ca’ Foscari alla presentazione – con iniziative sempre più numerose e innovative, proposte non solo ai nostri studenti come strumento didattico, ma aperte alla città. E infatti la scorsa edizione ha visto tutti gli spettacoli esauriti, mentre già dei contatti sono stati avviati con Maurizio Scaparro che ci chiede di aiutarlo a portare a Firenze la nostra esperienza del “fare teatro” con gli studenti. Proprio il rapporto con gli studenti infatti è fondamentale in questo progetto culturale che permette loro di venire direttamente a contatto con la produzione e l’organizzazione di eventi così importanti».
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Il cantiere della nuova danza VIII edizione Lecce|Cantieri Teatrali Koreja 24 settembre>21 dicembre
I Cantieri Teatrali Koreja diventano cantiere della nuova danza in occasione di Open Dance, la rassegna dedicata al teatro-danza e alla danza contemporanea che si svolgerà dal 24 settembre fino al 21 dicembre negli spazi di via Guido Dorso a Lecce. Giunta alla sua ottava edizione, OPEN DANCE mira a coniugare l'internazionalità delle proposte con una valorizzazione dei talenti dell territorio e un'attenzione al pubblico affinché si avvicini sempre più ai linguaggi contemporanei della danza. Ad inaugurare la rassegna sabato 24 settembre la danzatrice e coreografa Simona Bertozzi con Alea (Iacta Est), un lavoro che vede l'artista bolognese in scena con Manfredi Perego per un gioco i cui due partecipanti si confrontano con il mistero di un indecifrabile destino. Novità di quest'anno l'ospitalità riservata all'interno della rassegna al Premio GD'A- Giovani Danz'Autori/Puglia, una tappa importante per il sostegno alla crescita artistica delle giovani formazioni coroegrafiche pugliesi. Come sempre un posto speciale è riservato alla danza internazionale con la prima nazionale di How about you? (giovedì 6 e venerdì 7 ottobre 2011) dei salentini fratelli Stifani, affermatissimi a Stoccolma (Svezia) con la compagnia Adekwhat – Philippe Blanchard. Sabato 15 ottobre 2011 sarà, invece, la volta della compagnia Blicke da Strasburgo (Francia) con Stella + Se Potessi Ancora dedicato anche ad un pubblico giovane. E poi alcuni dei più importanti nomi del panorama nazionale come Kinkaleri con Nessun dorma (sabato 22 ottobre) per un pubblico giovane; Ersiliadanza in scena con Il Lago dei cigni (domenica 23 ottobre); Stalk / Tir Danza con un doppio appuntamento In a Landscape e AnnoTtazioni (venerdì 4 novembre); sabato 5 novembre 2011 sarà la volta della compagnia Mk con Speak Spanish. A precedere la performance 3 e 4 novembre un LABORATORIO tenuto da Michele di Stefano e Biagio Caravano.
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Festival dedicato al contemporaneo Cesena 1>2 ottobre
Torna il festival organizzato dall'associazione Aidoru a Cesena e torna con una due giorni che ha i lineamenti di una rivendicazione politica, di una richiesta rivolta alle nuove generazione che cercano uno spazio per agire e che non lo trovano affinché non lascino andare la presa. Itinerario Stabile, giunto quest'anno alla sua settima edizione intitolata significativamente Ossigeno, intona il suo canto per una futura "Repubblica del Sole" mettendo insieme le performance urbane di Leonardo Delogu e Simona Bertozzi, episodi di Guerrilla Gardening, l'installazione Alla mia età in Europa presso il Museo delle Scienze Naturali, il Coro Doppio di Dario Giovannini e Aria Pubblica de Il Teatro delle Albe. Una sezione dedicata alla musica porterà alla scoperta di nuovi cantautori italiani con Fandango Web Radio per cui il palco diventerà un crocevia da cui poter raccontare storie di musica, di arte e di vita con Paolo Cattaneo, Dilaila, Frei, Giacomo Sferlazzo e The Ripe. Altre video-installazioni e musica con Ettore Giuradei e Dj Trinity. Tutti gli eventi si terranno presso Piazza Zangheri e il Museo di Scienze Naturali salvo indicazioni differenti.
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Contemporanea Festival undicesima edizione Prato 23 settembre>8 ottobre 2011
[a.c.] Contemporanea, il festival diretto da Edoardo Donatini, giunge quest'anno alla sua undicesima edizione e si appresta a portare dal 23 settembre all'8 ottobre a Prato una miscela di creazioni tra miti del teatro e astri nascenti della coreografia internazionale. Inaugura il festival una rivelazione spagnola, ma svizzera d’adozione, venuta alla ribalta nei più noti festival internazionali degli ultimi anni: Oskar Gomez Mata che, con la sua compagnia L’Alakran, presenterà al Teatro Fabbricone Suis a la messe, reviens de suite, uno spettacolo che convoca la metafisica solo per schiacciarla sotto il peso del comico (23 e 24 settembre). Segue il 25 settembre nello spazio de La Gualchiera il progetto IRAK di Salvino Raco, work in progress per uno spettacolo-indagine sulla guerra in Irak, mentre il 26 e il 27 settembre la compagnia sarda Erosanteros presenterà al Teatro Magnolfi Asprakounelia (treno Fantasma), spettacolo in cui gli spettatori-voyeurs assistono ai discorsi e ai racconti di due fratelli, chiusi nella loro casa-rifugio, e all’irruzione del seducente e malefico estraneo. Spazio alla danza il 27 settembre con la presenza al Teatro Fabbricone della musa di Ian Fabre, Lisbeth Gruwez con Ranting/The Body, un processo di ricerca riguardante il corpo esaltato dal linguaggio come motore, a cui seguirà la presentazione di Play To della danzatrice e coreografa Luisa Cortesi, un lavoro sulla ripetizione e la trasformazione del gesto quotidiano, sulla rappresentazione e costruzione di partiture visive oggettuali e ritmiche. Il 28 settembre il palco del Teatro Fabbricone sarà, invece, occupato dalla tappa pratese di Homo ridens di Teatro Sotterraneo, mentre dal 28 settembre al 1 ottobre al Teatro Magnolfi il Teatro delle Ariette di Stefano Pasquini e Paola Berselli presenterà Matrimonio d'inverno - Diario intimo, un momento in cui la cucina diventa luogo di condivisione di una cerimonia matrimoniale, ma ancor più di un atto di memoria dei 20 anni di campagna e teatro che connotano la vita della compagnia. Il 29 settembre alla Galleria Gentili l’attore e regista italo/svizzero Massimo Furlan immerge gli spettatori in un fumo di bianco nitore per un non luogo in cui poter incontrare tre figure apocalittiche come la Fortuna, la Morte o l'Uomo o non incontrare nessuno nella deriva totalizzante del vuoto. Nella stessa serata al Teatro Fabbricone i Kinkaleri presentano I'M THAT I'M, lavoro in cui Le serve di Jean Genet sono fagocitate da una ventriloqua per una performance in cui parola e corpo sono dissociati inesorabilmente, ma sono pur sempre pronti ad incrociarsi e vacillare. Danza culinaria a base di couscous per La compagnie de SOI di Radhouanel El Meddeb che in Je Danse et je vous en donne à bouffer ritrova e rivive, con eccitazione e carnalità, la sue radici tunisine sfiorando con ironia temi cari al nostro tempo come le diversità. Ospite d'eccezione di Contemporanea 11 un mito del teatro internazionale: EUGENIO BARBA e l’ODIN TEATRET presenteranno, infatti, dal 4 all'8 ottobre in prima nazionale La vita cronica, spettacolo la cui azione di svolge contemporaneamente in Danimarca e in altri paesi d'Europa nel 2031 dopo la terza guerra civile, e la dimostrazione di lavoro-spettacolo I venti che sussurrano. Il 6 ottobre, poi, Gianfranco Capitta coordinerà l'incontro con Eugenio Barba dal titolo Teatro: Necessità interiore e urgenza sociale. Affianca la programmazione del festival la collaudata formula di "Alveare", uno spazio in cui giovani gruppi già affermati e nuove formazioni del panorama nazionale propongono nuovi studi e performance. Ospiti dell'Alveare 2011 sono gli artisti: Compagnia dello Scompiglio e Azul Teatro, Pathosformel, In Quanto Teatro,Yael Karavan, Gruppo Nanou e Letizia Renzini, Matteo Fantoni, Capotrave, Alessandra Coppola e David Zagari. Il Teatro Fabbrichino è invece protagonista di una selezione ristretta, ma molto interessante di produzioni di teatro ragazzi con Play & Dance Please! atelier musicale realizzato da TPO in collaborazione con il coreografo inglese Tom Dale (24 e 25 settembre) e Nessun dorma, riadattamento per l'infanzia della Turandot di Puccini prodotto da Kinkaleri (1 e 2 ottobre). Infine, durante tutta la durata del festival, all’interno di CONTEMPORANEA OFF, ci saranno performance e video installazioni, concerti, dj set, mostre fotografiche, party, aperitivi e cene.
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