festival internazionale della creazione contemporanea Terni | CAOS Centro Arti Opificio Siri 15>25 settembre 2011
Giunge alla sua sesta edizione e cambia pelle il festival internazionale della creazione contemporanea legato all'ex complesso Siri Terni. Fast, questo il nuovo nome del festival, invita artisti e pubblico ad inserire la sesta per seguire un nuovo andamento dinamico legato alla velocità dell'onda sonora del pensiero. Tanti gli eventi e tante le presenze straniere con il duo Eva Meyer-Keller & Sybille Müller in scena con Cooking Catastrophies, performance e show culinario che elabora una riflessione sul futuro, la danzatrice e coreografa Lucy Suggate con la performance Dry surfing, il coreografo Clement Layes con Allege, piccolo trattato scenico umoristico e filosofico sulle abitudini e le aspettative che tutti noi coltiviamo in un mondo sempre più ansiogeno, il flip-book fotografico Portraits in Motion dell'artista berlinese Volker Gerling, il coreografo danese, riconosciuto a livello internazionale per la sua cifra stilistica sviluppata attraverso la sua personalissima Tecnica dell'Ostruzione, Palle Granhøj con W (doubleyou) – Undertow, lavoro intimista sul dare la vita, visto da un’angolazione insolita, il collettivo spagnolo Solfasirc Co. con lo spettacolo multidisciplinare Entre Pinces e la performance The Big Movement dell'artista danese Dries Verhoeven. Anche la sezione miniatures, luogo nel luogo incastonato all'interno del festival nel segno della memorialità e della tematica affettiva del relazionarsi con l'altro, chiama in scena la danzatrice e coreografa marocchina Meryem Jazouli con il suo assolo L’Aaroussa, ricordo di una festa matrimoniale resa attraverso i movimenti minimali e perfetti delle mani, la performer spagnola Carme Torrent con Costuction Amoureuse, la danzatrice Danya Hammoud con S’approcher…, assolo in cui l'artista libanese incarna la gestualità e l’espressività della pittura barocca nel tentativo di dare vita a figure cristallizzate come quella di Maria Maddalena dipinta da Artemisia Gentileschi, la spagnola Leo Castro con Unexpected Cairo e l'artista Shayma Aziz con Love Dance, una breve animazione in stop motion creata frame per frame con disegni a carboncino su carta. Ma fast non è un festival esterofilo, piuttosto un interessantissimo intreccio che porta nella cittadina umbra di Terni produzioni di diversa provenienza territoriale e linguistico-mediale con un ochio ben puntato anche sulla creatività regionale. Tra gli italiani sono presenti Gruppo Nanou con Sport, Angela Pennini con No, non distruggeremo il nuovo mercato coperto, Famiglia Fuchè, il collettivo di 12 artisti fuoriuscito dalla comune esperienza di studio del Corso di alta formazione Scritture per la danza contemporanea diretto da Raffaella Giordano, presso il Teatro Stabile di Torino e L’ Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, che a Terni presenteranno il loro Secondo quaderno: terni, il gruppo ErosAntEros con Asprakounelia (Treno Fantasma), Fibre Parallele con Duramadre, ricci/forte con Grimmless, Emma Dante con Acquasanta, Fosca con Forever/performance sonora e con A merenda con Fosca / Le Favole di Esopo, Teatro Sotterraneo con Homo Ridens_Terni, MP5 con We are all made of moppets e Babilonia Teatri con The End. Sotto l'etichetta di Umbria creativa si inquadra, poi, uno spaccato interessante di ciò che cresce tra i singolari orizzonti della regione grazie ai nomi di Elisa Fontana, Oreste Crisostomi, Michele Baldini, Alice Gosti, Lemuri teatro, Deja Donnè e Viaindustriae. Anche questa nuova edizione vedrà attivo l’Osservatorio dello spettacolo contemporaneo, una serie di laboratori riservati a giovani critici, fotografi e videomaker il cui lavoro confluirà nella produzione di Vedute, i Quaderni del festival internazionale della creazione contemporanea curati dall'associazione Estasia, nata dall’ampliamento del gruppo di ricerca dell’Università L’Orientale di Napoli coordinato da Lorenzo Mango, che tracciano un percorso di approfondimento critico intorno agli eventi del festival.
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17° Incontro Nazionale Grottammare - San Benedetto del Tronto 3>30 settembe 2011
E' iniziato il 3 settembre e proseguirà fino al 30 settembre nelle Marche e pecisamente a Grottammare (Teatro dell’Arancio) e San Benedetto del Tronto (Teatro dell’Olmo e Teatro Concordia), il 17° Incontro Nazionale dei Teatri Invisibili, l'evento organizzato e curato dal Laboratorio Teatrale “Re Nudo”. Tra gli appuntamenti in programma segnaliamo la presentazione dell'ultimo libro di Marco De Marinis intitolato “IL TEATRO DELL’ALTRO. Interculturalismo e transculturalismo nella scena contemporanea” edito da La Casa USHER nel 2011. Interverrano all'incontro di presentazione il 24 settembre alle ore 18 presso il Teatro dell'Olmo di San Benedetto del Tronto l'autore Marco De Marinis, Pierfrancesco Giannangeli e Sonia Antinori. Altri appuntamenti in programma la presentazione di In due di Associazione culturale Ubiqua (mercoledì 14 settembre alle ore 21.30- Teatro dell'Olmo), dello spettacolo Box Life di Compagnia Vicolo Corto-Hangar Cultlab (il 17 settembre alle 21.30 Teatro Concordia), di Sogno di un uomo ridicolo, versione scenica realizzata da Francesco Laruffa dell'omonimo racconto di Dostoevskij (il 23 settembre), di Cuore debole di Associazione D.A.N.A.D. Progetto Dostoevskij (il 29 settembre), di Matrika – Enchanting Circles di Luisa Spagna e Paolo Pacciolla (il 30 settembre) tutti presentati al Teatro dell'Olmo di San Benedetto del Tronto.
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Premere sui confini Forlì| Deposito ATR e Fabbrica delle Candele 20>25 settembre 2011
[a.c.] Organizzato e curato dalla compagnia Città d Ebla, il 20 settembre prende il via a Forlì la sesta edizione di Ipercorpo, la rassegna dedicata alle arti performative che, quest'anno, incentra il suo discorso sulla tematica dei confini. L'evento che si protrarrà fino al 25 settembre avrà il suo nucleo operativo nel complesso S.I.T.A./ATR (deposito/officina di riparazione corriere e autobus) costruito nel 1935 a Forlì, oltre che alla Fabbrica delle Candele (centro polivalente per la creatività giovanile). La riapertura, dopo dieci anni, del complesso ATR è occasione per una serie di incontri che indagano la relazione tra paesaggio, architettura e urbanistica come quello del 20 settembre con l'architetto forlivese Gabrio Furani, esperto in restauro e urbanistica, e Erika Mondini intitolato Tutela e recupero del patrimonio storico e architettonico. Un caso esemplare: il deposito autocorriere ATR o quello del 24 settembre con Marcello Balzani, docente presso la facoltà di architettura di Ferrara, intiolato La malefica materia e il tradimento del paesaggio. Ma la riapertura del complesso ATR è altresì importante per ridonare alla città di Forlì e al pubblico della scena contemporanea un luogo che, per l’ampiezza dei suoi spazi, le condizioni di luce naturale che filtra dalle grandi vetrate, le nicchie e i vani un tempo adibiti ad aree di manutenzione, si dimostra una location perfetta per l'allestimento e la fruizione di eventi spettacolari. In questo senso il programma performativo è ricco e diversificato. In scena Masque Teatro, il Gruppo Nanou, i Fanny&Alexander, i Muta Imago, Paola Bianchi, Santasangre, Alessandro Sciarroni, Elisa Gandini e Valentina Bravetti. Non meno ricca la selezione musicale con concerti di Brothers in Law, Unstable compound, Femina Faber e Bruno Dorella, Synusonde, Santo Barbaro e i campionamenti sonori di Elicheinfunzione. Alcune installazioni faranno, invece, da continuum per tutto l'evolversi del festival con opere di Collettivo Mandra, Elisa Gandini, Ivan Fantini e Valentina Bianchi, Spazi indecisi e Gabrio Furani. Anche quest'anno, tra le diverse iniziative proposte dal festival, sono presenti anche workshops di carattere sia pratico che teorico, che si svolgeranno presso la Fabbrica delle Candele tra cui segnaliamo un laboratorio di progettazione artistica fotografica, tenuto da Silvia Camporesi, Fare arte; un laboratorio di ricdesign, ovvero il riciclo degli oggetti finalizzato a un possibile riutilizzo creativo, di Francesca Carta, Ri-Luce!, un laboratoro simultaneo sul linguaggio audiovisivo/fotografico gestito dalla cooperativa Sunset e il laboratorio per lo spettatore, condotto dalla studiosa Silvia Mei intitolato La fuga del paesaggio.
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Festival internazionale di Danza nei Paesaggi Urbani XV edizione Bologna 1>10 settembre 2011
[adele cacciagrano] Apre oggi 1 settembre e proseguirà fino al 10 settembre la nuova edizione del festival bolognese Danza Urbana. Promossa e curata dall'omonima associazione e diretta da Massimo Carosi, la manifestazione giunge quest'anno alla sua quindicesima candelina, dimostrando di essersi conquistata un posto importante nel panorama degli eventi legati al mondo della danzsa e d essersi creata un proprio pubblico di interessati alle interazioni tral linguaggio coreografico-performativo e paesaggio urbano (circa 100 mila presenze nelle tredici edizioni). Tante le presenze nazionali e internazionali, che in un momento, come questo, di forzato ripiegamento nazionale per i sempre più esosi tagli ai budget della cultura, è da rilvare sepre come scelta coraggiosa e ammirevole al fine di mantenere un respiro altro all'interno del panorama coreutico italiano. L'inaugurazione dell'edizione 2011 è affidata alla compagnia francese Retouramont che oggi, 1 settembre alle 21 presso i Giardini del Cavaticchio presenteranno la prima nazionale di Cette immense intimité, l'assolo creato dal coreografo Fabrice Guillot per la danzatrice Olivia Cubero. Appesa a un muro, la danzatrice è obbligata a superare i limiti che la verticalità le impone. Una doppia scrittura fatta di danza e immagini. Queste ultime, proiettate sul muro, creano lo spazio per le evoluzioni della danzatrice. Una danza in continua espansione strutturata su differenti ampiezze, dalla più intima alla più immensa. Catturate dalle videocamere e grazie al meta-strumento ideato da Fabrice Guillot, le sequenze sono il materiale di base che si trasforma in tempo reale in scrittura. Una narrazione aperta all’esperienza dello spazio pubblico. La danzatrice realizza le sue evoluzioni sul muro, sospesa ad un elastico che le permette il movimento sul posto, in oscillazione laterale e verticale. La parete dei Giardini del Cavaticcio, quasi invisibile al transito quotidiano, si trasforma in luogo condiviso per il viaggio sensoriale del pubblico e dei passanti.
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La morte di Virgilio Chant après chant Prima rappresentazione assoluta in forma scenica Rimini | Complesso degli Agostiniani 2>4 Settembre 2011
All'interno della Sagra Musicale Malatestiana di Rimini l’incontro tra la musica del più ignorato compositore francese del XX secolo e il debutto nel teatro musicale del Teatro Valdoca. Terreno di inedito confronto drammaturgico, la musica di Jean Barraqué trova un nuovo destino attraverso l’originale spettacolo immaginato da Cesare Ronconi, che firma regia, luci, costumi e scene. Ad essere cosi esaltata da questa nuova collocazione, è proprio la musica del compositore, scritta nel 1966 per l’organico molto originale di sei percussionisti, voce di soprano e pianoforte. Prodotta dalla Sagra Musicale Malatestiana in collaborazione con Teatro Valdoca, La morte di Virgilio – Chant après chant vede gli artisti coinvolti impegnati nell’esecuzione della complessa e avvincente partitura musicale in dialogo con la scena onirica appositamente creata da Ronconi. Fu Michel Foucault a suggerire a Jean Barraqué di leggere il romanzo La Morte di Virgilio di Hermann Broch, in cui l’autore tedesco racconta in oltre cinquecento pagine le ultime diciotto ore di vita di Virgilio, giunto gravemente malato a Brindisi e deciso, prima di morire, a bruciare l’Eneide. Da qui la decisione del compositore di consacrare a quattro parti del romanzo tutte le sue energie, cominciando a comporre una serie di opere musicali che traggono diretta ispirazione dall’atmosfera notturna e delirante del romanzo di Broch e di cui Chant après chant è una di esse. Un'opera che contiene al tempo stesso elementi di sorprendente modernità e di sintesi delle avanguardie musicali, che accosta toni e registi vicini a lontani, ombre e luce, veemenza e dolcezza e che troverà nella regia di Cesare Ronconi la sua prima rappresentazione assoluta in forma scenica.
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Laboratori per la formazione dell'attore
Direzione artistica_Maria Federica Maestri Lenz Rifazioni | Parma Settembre>Novembre 2011
PRATICHE DI TEATRO è il laboratorio per la formazione dell’attore condotto da Lenz Rifrazioni. Sono aperte le iscrizioni per PRATICHE DI TEATRO 2011 | 2012, nuova fase di un percorso formativo e artistico finalizzato all’apprendimento del linguaggio performativo di Lenz Rifrazioni.
Il progetto 2011 | 2012 prevede un primo laboratorio intensivo livello avanzato, che partirà a settembre 2011, rivolto ad attori con significative esperienze artistiche precedenti. Al termine della prima fase laboratoriale verranno selezionati gli allievi attori, giudicati di particolare sensibilità scenica, che parteciperanno alla nuova creazione di Lenz Rifrazioni “AENEIS” (Eneide), che sarà presentata nell’ambito del festival Nd’T 011 nel novembre 2011. La durata complessiva del laboratorio sarà di tre mesi, indicativamente dall’8 settembre al 20 novembre 2011 (le date potranno subire variazioni). La frequenza, obbligatoria, sarà di tre volte la settimana, in orario serale (h 19.30-23). Il laboratorio sarà condotto da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, registi e direttori artistici di Lenz Rifrazioni.
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dalla cultura ferita.... Fesival di Teatro itinerante Segni Colleferro (ROMA) 26 agosto>4 settembre
[adele cacciagrano] Un festival di teatro e drammaturgia d'avanguardia per attraversare le strade antiche del comune di Segni, in provincia di Roma, con la creatività e la forza innovatrice dei linguaggi della ricerca teatrale. Il progetto di Kollatino Underground realizzato in collaborazione con Atelier di scenografia ArdisLab di Ravvenna e sostenuta dall'Assessorato alla cultura, arte e sport della Regione Lazio, vuole essere anche un momento importante di riflessione sulla profonda crisi che sta attraversando la cultura italiana e di cui la situazione della regione Lazio diventa un po' l'emblema con un clima di incertezza e di mancanza di prospettive a causa del bilancio per il 2011 relativo alla Legge 32 (legge che finanzia tutto lo spettacolo dal vivo) ad oggi non ancora approvato, alla rilevazione di mancati pagamenti per le attività 2010 oltre ai tagli indiscriminati dei fondi destinati alla cultura. Ma il festival è anche un atto di speranza, un inno alle capacità del teatro di creare strumenti e modalità per una critica operativa all'esistente, cosicché il festival non si chiude a riccio sul momento della lamentela, per bucare con uno squarcio di speranze profonde il nostro tempo. Dalla cultura ferita...come indica il titolo dell'edizione 2011 di Contempoanea Teatro, in programma a Segni - Colleferro (Roma) dal 26 agosto al 4 settembre, è centrata sul lavoro del KOLLATINO UNDERGROUND, struttura indipendente che produce, ospita ed esporta il nome di numerose giovani compagnie, sostenendole nella fase creativa. Tra queste il festival ospiterà il 26 agosto la compagnia Contrakkolpo Teatro e PatriamuertA (Cile) con N.N, il 27 agosto Immobile Paziente con juke-box spaziale, domenica 28 agosto Simone Cristicchi con Li Romani in Russia di Elia Marcelli, giovedì 1 settembre la compagnia veneta Babilonia Teatro con Made in Italy, il 2 settembre CapoTrave - Kilowatt Festival con Virus alle 18, i Teatro Deluxe con Coney Island, degradata terra di mare e divertimenti... alle 19.30, MenoVenti con InvisibilMente alle 21 e Matteo Latino, vincitore dell'edizione 2011 del Premo Scenario, con Infactory alle 22. Sabato 3 settembre presenti al festival Ulderico Pesce con Asso di Monnezza alle 21 e Santasangre con Sincronie di errori non prevedibili alle 23, mentre il 4 settembre sarà in scena il collettivo Margine Operativo con Omicidi, Jazz e Black Power, una narrazione corale avvolgente liberamente tratta dal romanzo “ New Thing” di Wu Ming 1 che intreccia jazz e movimento dei diritti dei neri.
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di e con Mariangela Gualtieri Porretta Terme (BO)/ Parco delle Terme 19 agosto 2011 ore 21
Ospite di L'importanza di essere piccoli, la rassegna di poesia e musica nei borghi dell'appenino bolognese ideata da Azzurra D'Agostino per il Circolo Arci Sassiscritti, il Teatro Valdoca presenta il 19 agosto alle ore 21 presso il Parco delle Terme di Porretta Terme (BO), l'assolo poetico di Mariangela Gualtieri Bestia di Gioia. Titolo dell’ultima raccolta di versi poetici di Mariangela Gualtieri, pubblicata a maggio 2010 da Einaudi, Bestia di gioia è il libro dalle cui pagine prende il via quello che la Gualtieri chiama “rito sonoro”. La tessitura di questo assolo orale/aurale si basa su un filo lirico, nel quale la natura e le potenze arcaiche della natura sono in primo piano. “Ciò che non muta/ io canto/ la nuvola, la cima, il gambo/…il coraggio dell’animale nella tana/ quando gli esce il nato fra le zampe…”. Senza paura Mariangela Gialtieri canta le cose più semplici, con l’intento di riportarle alla loro misteriosa, antica potenza. Accanto a questo lirismo compare, a tratti, un noi accorato, straziato, rotto o severo, esortativo, secondo lo spirito epico delle più vive opere scritte da Mariangela per il Teatro Valdoca.
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festa di danza contemporanea Venezia | Isola di San Servolo 19>20 agosto 2011
In una due giorni ricca di eventi, l’ Isola di San Servolo a Venezia – a pochi minuti di vaporetto da Piazza San Marco – si apre alla danza contemporanea, ospitando spettacoli, perfomance site-specific, worshop, mettendo il pubblico e gli ospiti dell’isola in diretto contatto con l’emozione del corpo in rapporto con la fascinazione dei luoghi e le geometrie degli spazi. San Servolo dance meeting inizia venerdì 19 agosto, a partire dalle ore 20 [vaporetto linea 20 da San Zaccaria alle 19.50], dapprima andando alla scoperta delle originali “vignette” performative di Francesca Pennini/CollettivO CineticO, nelle quali i corpi e le azioni dei performer aderiscono a luoghi di tipologie differenti articolandosi in sorprendenti modalità di interazione e attraversamento da parte del pubblico. Poi, dopo un buffet, verrà presentato al pubblico l’emozionante spettacolo NIJI di Francesca Cinalli/Compagnia Tecnologia Filosofica, ispirato al tempo e alle sue metamorfosi, tra Oriente e Occidente, tra rito e tradizione. Un connubio di culture: dalle suggestioni della danza butoh e della danza marziale indiana kalarippayat, alla trance rituale dei dervisci rotanti, attraversando i sentieri della tradizione con canti giapponesi, messicani e del sud Italia. Chiuderà la serata un dj-set per salutare la notte tutti assieme, pubblico e artisti. Sabato 20 agosto, opportunità per coreografi e danzatori di seguire il workshop tenuto da Roberto Castello [dalle 10.30 alle 13.30, a numero chiuso, iscrizione 30 euro, iscrizioni e informazioni a info@sanservolo.provincia.venezia.it]. Sarà poi proprio Roberto Castello a aprire la serata a partire dalle ore 20, con le sue coinvolgenti Scene da un matrimonio, giocoso meccanismo in cui una fresca coppia di sposi vi invita a una stralunata festa di nozze, in una costante e ironica ridefinizione degli spazi, personali e pubblici, urbani e teatrali. Dopo un intervallo con buffet, spazio a Chiara Frigo con la magia del suo Post, in bilico tra sabbia e luce, leggerezza e movimento. E ancora nuove incursioni di Francesca Pennini/CollettivO CineticO, per chiudere la serata al ritmo di un dj-set da condividere festosamente.
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Operaestate Festival Bassano del Grappa 23 agosto>3 settembre 2011
Dal 23 agosto al 3 settembre torna a Bassano del Grappa B.Motion, vero e proprio festival dedicato ai linguaggi più innovativi del teatro e della danza all'interno del più ampio festival Operaestate. Il programma 2011 di B.motion DANZA e TEATRO consolida l'impegno e la vocazione internazionale di Operaestate, la sua attenzione ai giovani artisti e alle loro creazioni attraverso coproduzioni, residenze ed altre forme di sostegno e di promozione di dialogo tra artisti, operatori, critici, ricercatori e pubblico.
Tante le proposte della sezione DANZA che apre il 23 agosto con CHOREOROAM EUROPE, la presentazione di brevi estratti dalle sperimentazioni in corso condivise con il pubblico, per la nuova versione del progetto internazionale di ricerca coreografica sostenuto dall’Unione Europea e promosso da Operaestate e la Regione del Veneto con altri cinque partner: The Place di Londra, Dansateliers di Rotterdam, Dansescenen Copenhagen, Paso a-2 Certamen Coreogràfico de Madrid e Dance Week Festival di Zagabria. Il 24 agosto in scena Equilibrio del coreografo spagnolo Daniel Abreu in cui l’universo femminile è ritratto come risultato di una realtà sospesa tra ciò che è eccessivo e ciò che è trattenuto. E' un corpo che diventa cassa di risonanza, invece, quello di Alma Soderberg e di Rodrigo Sobarzo, entrambi presenti al festival con progetti capaci di aprire immaginari complessi attraverso gesti e azioni elementari. Per la prima volta il festival ospita integralmente i finalisti di The Place Prize, uno dei più prestigiosi riconoscimenti internazionali dedicati alla danza contemporanea, osservatorio privilegiato per le nuove tendenze coreografiche made in UK. Profondamente diverse le forme e i contenuti dei quattro progetti selezionati che verranno presentati insieme in un'unica serata, il 25 agosto. Dalle atmosfere noir di Buscarini/Camiloti/De la fe all’humor nero di Eva Recacha, dalle tensioni di coppia di Requardt e Opoku Addaie, nella complessità che separa fiducia e difficoltà di comunicazione, all’ironia dei vincitori, Lost Dog, che affrontano il rapporto a due nella scalcinata atmosfera di un circo che non c’è più. Nutrito il gruppo degli italiani rappresentato da Francesca Foscarini, Alessandro Sciarroni e Riccardo Buscarini, italiano residente in UK, a dimostrazione della vitalità della scena nazionale. Grande attesa per il ritorno al festival di due artiste israeliane come Iris Erez e Yasmeen Godder, entrambe con dei lavori di grande potenza espressiva in linea con la loro rigorosa ricerca artistica.
Esagerazione e misura, parole e silenzi, potenza dell’immagine e piacere dell’ascolto. Sono solo alcuni dei tanti stimoli che si potranno rintracciare in questa edizione di B.motion TEATRO che ospita nuovi talenti tutti da scoprire e nomi affermati della scena contemporanea italiana ed internazionale. Tra i protagonisti indiscussi del teatro di ultima generazione tornano al festival Babilonia Teatri, con la versione definitiva di The end. Nela stessa serata, Nerval Teatro, compagnia guidata da Maurizio Lupinelli, artista storico della ricerca italiana. Sarà poi la volta di due gruppi che si sono imposti sulla scena con il loro linguaggio estremo e a tratti disturbante. Si tratta di Ricci I Forte, compagnia esplosa attraverso i mezzi di comunicazione virtuale e che oggi vanta estimatori appassionati su tutta la penisola. Con loro Fibre Parallele, che debuttano al festival con il loro nuovo lavoro dai sapori violenti e selvaggi. Sul versante nuova drammaturgia completano il quadro i veneti del Collectivo TBT con uno splendido testo che parla di disagio e marginalità. Ma anche in questa edizione ci sarà spazio per il teatro più fortemente performativo dove è l'immagine a farla da padrona. Tornano gli Anagoor, con Fortuny, e poi Città di Ebla e Teatro Persona, gruppi tra i più affermati a livello nazionale che portano a B.motion due lavori dal tratto fotografico e pittorico di grande potenza visiva. Novità assolute quelle proposte invece dal Premio Scenario, che il festival ospita quest’anno per la prima volta con tutti e quattro i progetti della Generazione 2011 (Matteo Latino, Foscarini-Nardin-D'agostin, Respirale Teatro, Il Castello di Sancio Panza) e con i segnalati In quanto Teatro. Ma l’attività di scouting del festival non si ferma qui e prende il rischio di sostenere progetti in divenire come quelli di Dolores-Graziosi, Vilardo-Bersani e Ailuros. Infine sul versante internazionale chiusura spiazzante con l’originalità performativa di Chico Matijevic, singolari portavoce di memorie collettive ipertestuali.
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Crisalide//Performing Arts Festival XVIII edizione Forlì | Ex Filanda e altri luoghi 1 > 4 Settembre 2011
[ Adele Cacciagrano ] Nato a Bertinoro in un inizio di estate del 1994, il festival Crisalide giunge quest'anno alla sua diciottesima edizione senza aver perso nulla di quella radicalità, in alcuni momenti perfino asceticamente estremista, che ne caratterizzava i lineamenti sin dai suoi primi battiti natali. Ideato, diretto ed organizzato da Masque Teatro, Crisalide si è attestato negli anni come uno spazio fattivo di incontro tra teoria e pratica, un territorio complesso di azione in cui avvicinare filosofia e teatro, spogliando la prima di quell'elitarismo che spesso la segrega in un'aura di intangibile austerità e pungolando il secondo a rivestirsi di un'armatura auto-speculante per un incontro da cui far nascere nuovi sensi di responsabilità civile e politica declinati nel segno del co-abitare un luogo in cui, allo stesso tempo, esercitare il potere/dovere di pensare e agire insieme ad altre persone. Secondo volet di un progetto triennale intitolato Winter Years, inaugurato nel 2010 e che concluderà nel 2012, il festival ha come perno teorico la nozione di “normalizzazione” visto come la risultante dei processi di omologazione e neutralizzazione che possono investire le conoscenze, i saperi e le arti.
WHY ITALY?, il tema/titolo di questa nuova edizione, in programma dal 1 al 4 settembre 2011 principalmente nello spazio dell'Ex Filanda di via Orto del Fuoco a Forlì, già sede della compagnia Masque, riprende l'interrogativo posto da Felix Guattari quando, guardando la realtà del nostro paese, elesse l'Italia a metro e strumento di analisi di una crisi molto più generalizzata che tocca i diversi campi e del sociale e del politico e dell'esistenziale.
Nel suo interrogativo validamente territoriale, che sconfessa impietosamente quell'immagine ben lustrata e di illusorio baluginio costruita ad hoc dalla retorica dei festeggiamenti per i 150 anni di storia patria, la questione posta da Guattari è di lancinante attualità e riguarda le possibilità/modalità di modifficare la mentalità per arrivare a "reinventare delle pratiche sociali che ridiano all’umanità – se lo ha mai avuto – il senso di responsabilità, non soltanto per quanto riguarda la propria sopravvivenza, ma anche per l’avvenire della vita nel nostro pianeta, la vita delle specie animali e vegetali e la vita delle specie incorporee come la musica, l’arte, il teatro." Il filosofo francese si chiede se sia possibile "un agire collettivo che preservi anzi che esalti la spinta soggettivante" e, di fronte alla figura dell'artista, ne legge il tragico dilemma a cui è chiamato a rispondere e che consiste nelllo scegliere irrimediabilmente se "andare “nel senso della corrente”, oppure lavorare al rinnovamento di pratiche estetiche in presa diretta con altri segmenti innovatori del sociale, esponendosi in tal modo al rischio dell’incomprensione e dell’isolamento". In tal senso, la scelta di artisti come MK, BAROKTHEGREAT, Cindy Van Acker, Habillé d'eau, Snejanka Mihaylova, Plumes dans la tête, Nicolas Field, Massimo Simonini e Cristina Rizzo, che hanno tagliato i ponti con il tecnicicmo di un'arte teatrale della rappresentazione per indagare una performatività come variabile infinita di una processualità di azioni si intride della carica di presenza di Florinda Cambria, Lucia Amara, Manola Antonioli, Ubaldo Fadini e Raimondo Guarino: critici, pensatori e filosofi, tutti affinitivamente eletti per il loro orientamento teso ad attivare non una riflessione sull’arte, quanto un’attenzione alla riflessione dell’arte, ovvero a quelle modalità per cui le forme artistiche, con modi e mezzi propri, arrivano a generare il loro peculiare pensiero del fare.
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Il Parco delle confidenze Bologna Parco di Villa Angeletti 30 luglio> 8 Agosto ore 21.15
Teatro Reon in collaborazione con Lalage Teatro, Sensi e Segni e Teatro dei Mignoli presenta DRAMOPHONE - il Parco delle confidenze. Il progetto teatrale ideato e diretto da Fulvio Ianneo, alla sua seconda edizione, è concepito come una visita nel bellissimo parco di Villa Angeletti di Bologna, che per l’occasione si trasforma in un carillon di presenze e di storie, continuamente replicate, se pur con brevi intervalli. Il pubblico è attirato di volta in volta da scene diverse, disseminate per il parco, alla scoperta di un mondo abitato da personaggi molto particolari. La macchina delle storie sarà accesa dalle ore 21.15 alle ore 22.45. A partire da un luogo di raccolta gli spettatori potranno addentrarsi lungo i sentieri del parco. Per i più pigri ci sarà l’illusione di sfruttare due taxi condotti da neo guidatori, stressati da un doppio lavoro, ma dopo un giro a vuoto dovranno ugualmente camminare per raggiungere un camping molto animato dove dovranno fare i conti con un terribile ragno velenoso, innamorato di una giovane che lo ha scelto come animale da compagnia. Gli spettatori stanchi potranno poi riposarsi sulle panchine; tutte tranne una, teatro di due storie sorprendenti con finali inaspettati. I quattro taxisti si alterneranno, due per volta, così come i personaggi alla panchina. In questo modo chiunque volesse tornare avrà l’opportunità di assistere a storie diverse.
Tutte le performance si ispirano a testi d’autore o a opere letterarie: Pettola e Sclavo per la panchina, Orkeny per i taxi, Ianneo per il camping.
Il mondo creato da Ianneo è una sorta di società parallela che riflette tormenti e sogni di persone che cercano un po’ di felicità e piccole libertà per sciogliere punti oscuri della propria esistenza; persone che cercano di trasformare le illusioni in realtà, di osservare le cose con un pensiero indagatore stravagante, di forzare la vita reale con gioiose follie riscattatrici, piene di umorismo e vitalità. Un mondo dove si abbandona completamente la ricerca di trame capaci di interpretare una vita sempre più difficile da comprendere.
A dare voce ai personaggi vi sono attori conosciuti e di esperienza: Valeria Dada Berardi, Lorenzo Bonaiuti, Danilo De Summa, Eleonora Massa, Micaela Piccinini; e giovani allievi che si cimentano davanti al pubblico in una prova importante e impegnativa: Sergio Cuccia, Pasquale Faraco, Agata Marchi, Emanuele Antonio Minerva, Cosimo Monopoli, Danilo Picone, Federico Vivaldi, tutti formati nei laboratori delle Associazioni che partecipano al progetto.
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