festival della nuova scena tra teatro e danza Castiglioncello e altri comuni (LI) 29 giugno>8 luglio 2012
Apre i battenti il 29 giugno per proseguire fino al prossimo 8 luglio la nuova edizione del festival Inequilibrio di Castiglioncello, la quindicesima nella tradizione del festival e la seconda firmata e diretta da Andrea Nanni dopo il passaggio di consegne avvenuto a fine 2010. Sulla scia della storia del Festival, Inequilibrio, organizzato e realizzato da Armunia, continua occupare per dieci giorni piazze e luoghi dei Comuni della Bassa Val di Cecina arrivando quest'anno a contaminare con le sue effervescenze festivaliere la stessa città di Livorno grazie a una collaborazione con l'associazione culturale Il Grattacielo. Un programma intenso e lungo, dedicato alle varie sezioni della scena sperimentale tra teatro e danza con un occhio particolare alle ricerche del teatro per l'infanzia; Andrea Nanni sembra in questa edizione voler saggiare limiti e possibilità dell'arte scenica nel suo confrontarsi con il reale se, citando Garboli e Szymborska, arriva a dichiarare: "Che cos’è la realtà?, non smettiamo di chiederci. E il teatro – sempre più insopportabile, certo – per tutta risposta ci dona talvolta quella “rivelazione di esistere” che, attraverso la mediazione degli attori, ci consegna alla fragilità che tutti ci accomuna e che tutti temiamo. Dono in pura perdita, che per un momento – raro e misterioso, come precisa Cesare Garboli – ci strappa alla solitudine e ricostituisce una comunità ogni giorno silenziosamente sconfessata. I conti continuano a non tornare, lo sappiamo, ma per un momento siamo capaci di accettarlo e, per ringraziare di quella forza che ci siamo scoperti e che non credevamo di avere, battiamo le mani". Un'edizione, quindi, improntata al confronto impossibile eppure contingente tra sogno e quotidiano che ospita un teatro pronto a mettere da parte il virtuosismo pur di interagire con bambini, anziani, diversamente abili, adolescenti di una casa famiglia e giardinieri che sanno parlare con le fate. In questo contesto Daria Deflorian e Antonio Tagliarini presentano Reality, performance-spettacolo di ua realtà senza show e senza pubblico con essere anonimi, unici e banali che fissano il quotidiano come orizzonte e che, come Janina Turek, anonima casalinga di Cracovia che per cinquant’anni annota minuziosamente ‘i dati’ della sua vita in 748 quaderni trovati alla sua morte, nel 2000, dalla figlia ignara ed esterrefatta, chiedono con i loro gesti di reinterrogarsi sulla parola realtà e sulle possibilità di come raccontarla oggi. Virgilio Sieni presentaIn ascolto e I Giardinieri e Le Fatine, due nuove crezioni con le quali inserisce un diaframma nel reale attraverso il quale accedere al mondo del sgno come accade, esplicitamente, nel secondo lavoro in cui all'interno di un boschetto selvaggio alcuni giardinieri aprono dei sentieri permettendo così l'avvistamento e l'apparizione di alcune fatine che segretamente conducono nella magia delle loro oscure dimore. Claudio Morganti torna, dopo anni di lavoro spesso sotterraneo, scandito da letture, laboratori, videoanimazioni e studi scenici, a misurarsi con uno spettacolo di grande impianto Ombre Wozzeck, un ritratto intenso dell'antieroe büchneriano che grazie alla tecnica del teatro d’ombre rivela un imperdibile Morganti nel ruolo dell’imbonitore che fa da tramite tra il mondo dei corpi e quello delle anime.
Stefano Massini, una delle voci più interessanti della nuova drammaturgia italiana, presenta Balkan Burger, storia di una donna, Razna, interpretata da Luisa Cattaneo, che sullo sfondo di un'Hercegovna dove "se preghi Dio si girano in quattro”, cambierà quattro volte vita e religione.
Accompagna l'intera edizione l'installazione in Piazza Risorgimento di Rosignano Solvay Bucato di parole di Elisa Biagini, un labirinto di lenzuola che raccoglie in versi le storie di vita degli abitanti di Rosignano. Un festival intenso e ben curato, di cui si auspica per il futuro di tornare a dedicare uno spazio maggiore a voci e figure del panorama internazionale.
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28 giugno>24 luglio 2012 S.A.A.M.-Spazio d'Arte Alberto Moretti Carmignano (Prato)
Sarà presentata il 28 giugno alle ore 18 al S.A.A.M- Spazio d'Arte Alberto Moretti di Carmignano (Prato) il progetto tRitolo |All! di Kinkaleri: una performance col linguaggio, un transcodificare continuo della parola che scivola in un corpo; un codice che determina un atto che si dispiega come potrebbe farlo un tentativo. Il linguaggio è un virus e la scimmia vuole guarire. La sperimentazione rappresentativa operata da Kinkaleri negli ultimi anni, attraverso progetti in Italia e all’estero, in contesti diversificati e tramite vari media – ritorna nel rapporto specifico con il collettivo TUM e con lo spazio espositivo di Carmignano. La presentazione di tRitolo |All! rientra infatti in TUM Exchange, un progetto espositivo fondato sullo scambio e sull’ospitalità per cui gli artisti convocati non solo hanno collaborato insieme alla preparazione dell’evento, ma ne hanno resa possibile la realizzazione mettendo a disposizione, l’uno dell’altro, un proprio spazio di riferimento.
Dal testo scritto dai Kinkaleri per la performance/esposizione tRitolo|All! che vede coinvolti Jacopo Jenna e Simona Rossi:
Ecco, volevo dirvi: Stanza vuota proprio così. Adesso so che roba sono le crociate. I giovani sono una specie aliena. Non ci sostituiranno con una rivoluzione. Ci dimenticheranno e ci ignoreranno fuori d’esistenza. Mi vedo filare attraverso il cielo come una stella a lasciare la terra per sempre. Cosa mi trattiene? È il contratto per il quale soltanto sono qui. Il contratto è questo corpo che mi tiene qui. Se resto fermo in un posto abbastanza a lungo la gente smette di guardarmi ed io posso camminare in mezzo a loro. La gente smette di guardarmi e allora posso farlo io. Muore il vento, muori tu, muoriamo tutti. William Seward Burroughs
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Gradisca d'Isonzo 28-29-30 giugno 2012
Arriva alla sua ottava edizione, il Festival dello Spettacolo Contemporaneo OMISSIS, un progetto ideato e curato dall'Associazione Culturale Mattatoioscenico che dal 2005 si è impegnata nel cooptare nella cittadina friulana di Gradisca d'Isonzo alcune giovani interessantissime realtà della scena performativa internazionale. Omissis 2012, presentato in conferenza stampa, il 22 giugno scorso è stato definito dalle autorità provinciali e locali che lo supportano, "un festival che è stato capace di portare Gradisca D’Isonzo al centro della scena artistica e performativa internazionale, un luogo dove si sperimenta l’innovazione, un server di una realtà molto più ampia che trascende i confini provinciali e anche quelli regionali. Realtà come quella di Omissis – ha proseguito Zuliani dell'Ufficio Cultura della Provincia di Gorizia – sono realtà nodali perché capaci di generare reddito, alleanze, complicità con realtà europee e soprattutto capaci di generare cultura. Omissis è andato crescendo negli anni grazie ad un’offerta qualitativa di prestigio ma anche grazie alla risposta di un pubblico sempre più colto, sempre ricettivo e preparato”. E davvero Omissis può vantare un piccolo, ma brillante curriculum se tra i suoi ospiti si possono trovare nomi del panorama internazionale altrimenti poco visibili in Italia, come Marta Galàn, Yan Duyvendak, Mala Kline, oltre a nomi più conosciuti quali quelli di Rodrigo Garcìa e del complesso sloveno Via Negativa. L'edizione 2012 che si svolgerà a Gradisca d'Isonzo dal 28 al 30 giugno è intitolata Novae Experientiae e presenta, come nella tradizione del festival, un denso cartellone che vedrà alternarsi performance, teatro, video, danza nelle varie location naturali e storiche che la città della Fortezza ha suggerito come sede degli eventi. Ad inaugurare il festival giovedì 28 giugno alle 18.30 sarà, in prima nazionale, gruppo inglese Me and the Machine con When we meet again un progetto multimediale per uno spettatore alla volta (obbligatoria la prenotazione), coinvolto in un’esperienza che sarà insieme fisica, estetica e atmosferica all'iterno della originale cornice del Bastione di San Giorgio. A seguire, alle 20.00 presso la Loggia dei Mercanti (Lapidario civico) Labor, il monologo a più voci ideato dal duo Giulio Morgan (voce) e Giorgio Pacorig (piano fender rhodes, suoni, effetti), per una performance che, dedicata all’attualissimo tema del lavoro, si presenta come esperimento di rinnovamento del genere del teatro sociale, con la destrutturazione della drammaturgia ricostruita poi dagli spettatori. Alle ore 21.00 presso il Nuovo Teatro Comunale, il giovane collettivo internazionale di danza Bloom! presenta City, uno spettacolo ironico, libero e coinvolgente. A fine serata il seicentesco Palazzo Monte di Pietà ospiterà l'attesissimo ritorno del duo italo/tedesco VestAndPage con la performance Terra nova (posti limitati) in anteprima mondiale: ispirata dall’esperienza compiuta in Antartide da Verena Stenke e Andrea Pagnes, prende spunto dalle storie degli esploratori antartici d’inizio ‘900. Il ghiaccio, l’isolamento, la luce e il buio, la passione e la disperazione, la vita e la morte sono gli elementi di questa nuova esperienza perfomativa di VestAndPage creata in esclusiva per Omissis. Venerdì 29 giugno alle 20 presso il Palazzo Monte di Pietà la giovane compagnia italiana Three minutes ago / Quiet ensemble presenta La carezza del vetro in cui gli spettatori si raduneranno a 360° attorno a una teca che contiene la performer, sul corpo della quale vengono proiettati dei video: uno spettacolo suggestivo che unisce danza, video, tecnica scenografica, musica nella ricerca di un’armonia tra due corpi, quello reale e quello virtuale. Alle 21 spazio ad un’esperienza teatrale estrema, fisica e poetica, con la prima nazionale Lesiones incompatibles con la vida (consigliato ad un pubblico adulto) della nuova enfant prodige del teatro internazionale, Angelica Liddell, dove il corpo dell’attrice e regista spagnola, si trasforma in un atto di protesta, di disobbedienza, contro l’incivilimento sociale, una vera e propria aggressione contro la società. Sabato 30 giugno alle 21.30 al Nuovo Teatro Comunale Nude studies, progetto di danza del gruppo olandese United-C: in uno spazio asettico e artificiale, la compagnia propone ad Omissis quattro assoli di danza, un’esperienza poetica ed estetica mozzafiato. Gli spettatori saranno concentrati solo sul fenomeno naturale, silenzioso ed elegante dei corpi delle danzatrici. Il progetto è ispirato dalla fascinazione degli antichi greci per il corpo umano, la sua bellezza, la sua grazia, la sua forza, in contrapposizione alla moderna mercificazione della nudità. Chiude la programmazione del Festival alle 23.00 alla Sala Bergamas un evento speciale: l’anteprima nazionale del film Sin Fin di VestAndPage, una produzione internazionale realizzata nel programma culturale in Antartide nel gennaio-febbraio 2012, indetto dalla Direzione Nazionale dell’Antartico (Argentina). VestAndPage esaminano la sfera che ingloba l’universo e l’ambiente, sviscerandone la complessità nell’incontro-collisione con la sfera dell’umano: creazione e distruzione non sono che prove evidenti dei processi dinamici di trasformazione e impermanenza. Tra le vastità ghiacciate e desertiche di una terra onirica, visioni e miraggi riflettono un senso dell’assoluto.
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Tenuta dello Scompiglio // Vorno, Capannori (Lucca) 14-28 settembre 2012
Sono stati selezionati i dieci critici che parteciperanno alla residenza Trasversalità della critica organizzata dall'Accademia dello Scompiglio che si svolgerà nella Tenuta Dello Scompiglio a Vorno di Capannori in provincia di Lucca nel periodo compreso tra il 14 e il 28 settembre 2012.
Dopo il seminario "Incontri d'Armonia", svoltosi sotto la supervisione di Alfredo Pirri, il secondo progetto dell'Accademia Dello Scompiglio, prevede lo svolgimento di una residenza rivolta a giovani critici di arti visive, teatro, danza, performance, letteratura, cinema e musica per stimolare una critica trasversale in grado di analizzare e riflettere sui diversi ambiti dell'arte contemporanea, scompigliando qualunque settorialismo nel dibattito attuale. La residenza, della durata di due settimane, stata curata dalla direzione artistica di Angel Moya Garcia e Cecilia Bertoni.
Un tentativo di educare lo sguardo, quindi, a concepire una visione panoramica della critica, attraverso l'identificazione e l'approfondimento di linee intersecanti nelle diverse pratiche della contemporaneità. Durante lo svolgersi della residenza, oltre a diverse visite esterne alla Tenuta presso musei, gallerie, teatri o festival, si terranno alcuni incontri con diversi ospiti e si svolgeranno sessioni di Feldenkrais. Gli incontri avranno una natura informale, multidirezionale e scevra da logiche lineari, sia per quanto riguarda il rapporto tra gli ospiti e i relativi settori di ricerca, sia per il rapporto tra gli ospiti e i critici residenti. Saranno, altresì, invitati alcuni artisti per fornire una visione speculare della critica e analizzare le loro aspettative di essa. Nei mesi precedenti alla residenza, ai critici selezionati sarà richiesta la stesura di testi relativi a determinate mostre e spettacoli. Tra docenti e ospiti: Chiara Bertola - Cecilia Bertoni - Christian Caliandro - Piersandra Di Matteo - Muta Imago - Yael Karavan - Dorothy Max Prior - Anton Giulio Onofri - Rodolfo Sacchettini
I dieci candidati selezionati sono: Pablo Allepuz,Caterina Benvegnù, Giulia Bini, Luigi Coluccio,Guia Cortassa, Giulia De Monte, Eugenia Delfini, Massimo Maiorino, Eleonora Minna e Loretta Morelli.
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PerAspera - Drammaturgie possibili
Bologna, Villa Aldrovandi Mazzacorati // 14>23 giugno 2012
Al via la quinta edizione di perAspera/Drammaturgie Possibili, curata dall’Associazione Culturale alberTStanley, che con il contributo del Comune di Bologna – Area Cultura nell'ambito di Bologna Estate, Provincia di Bologna, Regione Emilia-Romagna, con il sostegno tecnico di Teatrino Clandestino e con la collaborazione delle Associazioni Culturali: ARCI Bologna, Dry_Art, Cosmesi, Fratelli Broche e Teatrino Clandestino, si svolgerà dal 14 al 23 giugno 2012 nel complesso storico di Villa Aldrovandi Mazzacorati a Bologna.
Il progetto, a partire dal 2008, ha raccolto forme spettacolari di innovazione ideate e realizzate per i luoghi storici collocati nel tessuto urbano, con una particolare attenzione alle nuove formazioni di ricerca artistica dell’Emilia Romagna e a tutti gli aspetti di drammaturgia presenti in ogni forma espressiva, dando impulso a relazioni inedite tra le diverse discipline e campi di interesse di ciascun artista coinvolto. Il progetto, a partire dal 2008, ha raccolto forme spettacolari di innovazione ideate e realizzate per i luoghi storici collocati nel tessuto urbano, con una particolare attenzione alle nuove formazioni di ricerca artistica dell’Emilia Romagna e a tutti gli aspetti di drammaturgia presenti in ogni forma espressiva, dando impulso a relazioni inedite tra le diverse discipline e campi di interesse.
Dopo gli importanti risultati ottenuti con la quarta edizione, quella del 2012 si distingue per un consolidamento delle partecipazioni, dell'identità del Festival e della sua crescente risonanza come punto di riferimento per le arti contemporanee, sia in ambito locale che nazionale. La programmazione si articola in 10 giorni, dalle ore 20 alle 24, per un totale di 50 proposte in cartellone: il programma completo su http://www.perasperafestival.org/
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Area Sismica - Città di Ebla - Masque Teatro 9 giugno 2012 //Forlì
Fabbrica delle Candele (piazzetta Corbizzi 30) Ex-Filanda (via Orto del fuoco 3)
iniziativa inserita all’interno del progetto
Prove Tecniche per Ravenna Capitale della Cultura 2019
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Le tre realtà forlivesi Area Sismica, Città di Ebla e Masque Teatro si incontrano e si alleano nella produzione di una giornata densa di micro-eventi, in nome della ricerca performativa e del pensiero che essa produce.
Tra la Ex-Filanda, sede di Masque, e la Fabbrica delle Candele, spazio di aggregazione del Comune di Forlì, si susseguono 15 momenti, intensità creative che lavorano sulla breve durata, dove la "long performance" di Arevalos farà da contraltare, contrapponendosi come ponte gettato tra il minimo tempo possibile per poter apparire e quello dilatato per non svanire.
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Lupo si pone di fronte al mondo. Nella dinamica schizoide che lacera questi anni, gli atti si frantumano, lasciando scie, nebulose, asteroidi. Particelle infinitesimali, la cui vita, in bilico tra attuale e virtuale, assorbe l’energia dell’astante, del cavaliere di passaggio, del virus del luogo. La brevità dell’agire sembra confinarle in un iperspazio corrosivo, quasi che non si possa sottoporle al vaglio della definizione anzi ponendole in antitesi col determinato, con la necessità della finitezza.
Paradosso del principio di indeterminazione, l’”atto che fugge” si pone di fronte a noi e colloca la nostra sensazione sullo scarto di binari tra loro assai diversi pur sempre misurabili.
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dal 24 maggio al 2 giugno - Modena, Carpi, Vignola, Castelfranco e Rubiera
http://www.viefestivalmodena.com http://www.emiliaromagnateatro.com/
Giunto all'ottava edizione, VIE Scena Contemporanea Festival rivolge lo sguardo alla contemporaneità offrendo spazio sia alle nuove creazioni di alcune tra le eccellenze del panorama teatrale contemporaneo mondiale che a quelle di giovani artisti emergenti. Al teatro si affiancano danza e musica, delle quali si colgono le manifestazioni più nuove. Organizzato da Emilia Romagna Teatro Fondazione e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, questo importante appuntamento internazionale richiama artisti provenienti da ogni parte del mondo a Modena, Carpi, Vignola, Castelfranco Emilia e Rubiera. Nove compagnie straniere, nove italiane, otto teatri, un planetario, venti spettacoli, cinque incontri d'autore e tre concerti, sono il cuore di un programma ricco ed eclettico.
La città di Modena aprirà il festival ospitando la prima nazionale ed esclusiva italiana di Mariti del regista belga Ivo van Hove, sostenuto dal progetto PROSPERO, e proseguirà nei giorni successivi con il pluripremiato Eimuntas Nekrosius, che presenta Divina Commedia. Torna a VIE anche il duo Burrows - Fargion con Speaking Dance e Counting to One Hundred. Al Teatro Herberia di Rubiera, prima assoluta degli ultimi tre movimenti di Francamente me ne infischio, progetto di Antonio Latella, mentre Danio Manfredini è interprete, traduttore e regista di Amleto. Tra gli ospiti stranieri, il francese Pascal Rambert, regista di Clôture de l'amour, Dino Mustafic con Patriotic Hypermarket e l'acrobatica denuncia de L'Éolienne. La danza è protagonista negli spettacoli di Francesca Proia, Nabih Amaraoui e Matthieu Burner, Barokthegreat. Tra le compagnie italiane, il Teatro Valdoca di Cesare Ronconi, in scena con O tu reale, scontrosa felicità, primo episodio di un progetto triennale; Gli Incauti con il debutto di Hamelin; Menoventi - Daniele Ciprì autori di Perdere la faccia; infine Orthographe, con due lavori, Paradoxes #8 e Una settimana di bontà_Stagione 2.
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Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca AFAM - Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica ACCADEMIA NAZIONALE d’ARTE DRAMMATICA “SILVIO D’AMICO”
Il Master in Critica Giornalistica dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” e i teatri Piccolo di Milano e Elfo Puccini hanno siglato un accordo di partnership per offrire agli allievi del corso una nuova opportunità di stage e per garantire quindi quella preparazione pratica considerata fondamentale nel mestiere giornalistico e nella gestione degli uffici stampa del mondo dello spettacolo.
L'Accademia “Silvio d’Amico”, mentre sono in corso le lezioni della VII edizione, ha pubblicato nei giorni scorsi il Bando per l'edizione 2013 del Master di Primo Livello in Critica Giornalistica istituito dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e patrocinato dal Consiglio Internazionale dell'UNESCO per il Cinema, la Televisione e la Comunicazione Audiovisiva e dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani I 25 allievi attualmente in corso stanno svolgendo un percorso formativo che terminerà a settembre 2012 con la concreta opportunità di svolgere uno stage presso le numerose Aziende Partner operanti nell'editoria e nella comunicazione. Nelle scorse settimane sono stati siglati importanti accordi con testate giornalistiche, uffici stampa, enti e istituzioni che operano nell’ambito dello spettacolo, per allargare la rosa di sinergie in essere e quindi confermare il carattere prettamente pratico del progetto didattico.
“L’obiettivo principale è quello di offrire ai corsisti una preparazione non solo teorica, ma soprattutto pratica” dichiara il Direttore dell’Accademia, Lorenzo Salveti. “Raggiungiamo questo scopo sia nella didattica frontale, dove i docenti sono professionisti affermati provenienti dalle principali realtà editoriali del nostro Paese, sia nell’attività pratica che i ragazzi sono chiamati a svolgere. Il tirocinio giornalistico con Recensito.net e le possibilità di stage con aziende leader nel settore del giornalismo e della comunicazione” conclude Salveti “sono infatti un’opportunità preziosa che mettiamo a disposizione degli allievi per cimentarsi concretamente in questo affascinante mestiere, durante tutto il percorso formativo”. Tra i numerosi accordi di partnership siglati, il Teatro Piccolo e l’Elfo Puccini di Milano si inseriscono nella rosa di sinergie avviate come istituzioni storiche del panorama teatrale italiano. Entrambe realtà celebri a livello internazionale per i grandi nomi che hanno solcato i loro palcoscenici, i due teatri del capoluogo lombardo vantano tuttora cartelloni di prestigio ed ospitano rappresentazioni ed eventi dal grande successo di critica e pubblico. Gli uffici stampa interni e la divisione comunicazione e promozione del Piccolo e dell’Elfo, saranno gli spazi in cui gli allievi del Master scelti per intraprendere questa esperienza, potranno assorbire nozioni pratiche e imparare i “trucchi del mestiere” spendibili in seguito in molti ambiti del mercato del lavoro.
Ufficio Comunicazione e Segreteria Didattica Master in Critica Giornalistica Accademia Nazionale d’Arte Drammatica segreteria@criticagiornalistica.it www.criticagiornalistica.it 346 4338907
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ATTRAVERSO Spazio attivo per la ricerca performativa ___________________________________________________________
Attraverso – spazio attivo di ricerca artistica ha come presupposto primario la nascita della Casa-Laboratorio Cà Colmello, tra le colline dell’appennino tosco-romagnolo. La necessità di coniugare la passione per il teatro, la danza (e le altre arti in senso ampio) e la natura, diviene possibile con la creazione di un luogo proprio, capace di accogliere svariati percorsi e ricerche artistiche, in linea con la personale poetica di vita e visione dell’arte. Il progetto apre la strada a significativi appuntamenti, permettendo di sperimentare interessanti percorsi di ricerca o semplicemente immergersi come spettatori nella visione di spettacoli, all’interno di una suggestiva cornice naturale. Tutti gli artisti invitati, che con entusiasmo hanno accolto la proposta di collaborazione, sono figure importanti nel panorama teatrale, e seppur con peculiarità differenti, capaci di coniugare nel proprio lavoro estetica e sensibilità profonda. Il programma, che si snoda durante il periodo estivo, prevede 5 workshop residenziali rivolti ad attori, danzatori, performer, studenti, curiosi e a chiunque sia interessato ad esplorare differenti metodologie di lavoro sulla forma, sul corpo in azione, sulla voce, sulla spazialità... S’indaga uno stare, uno scoprire, dentro e fuori di sé, un esplorare attraverso il corpo, la voce, attraverso propri spigoli, incertezze, forze, un attraversare il silenzio, la musica... È una ricerca personale, intima, naturale: sono io che attraverso uno spazio, un sentire, un suono... io attraverso (verbo in agire attivo) un’azione, e attraverso l’azione stessa sono io che mi ritrovo, creo, narro, canto... È un andare verso, libero da pregiudizi e rigide infrastrutture, un respirare alle radici del movimento, un sospingere l’aria lungo canali inesplorati, un cercare ciò che risuona nelle serrature di dentro, uno sporgersi oltre l’orlo definito di un sentire che accorcia le distanze tra l’umano e il tutto. L’immersione quotidiana nella natura e l’inevitabile interazione con essa diventano parte intrinseca nello sviluppo delle proposte. L’altra parte del progetto comprende due spettacoli rivolti ad un vasto pubblico: attraverso diverse forme espressive, sapranno condurre su fili sottili e profondi, emozioni ed ascolto e nello specchio di uno sguardo, riaprire strade antiche del sentire. I semi sono stati piantati con cura. Al sole dell’estate, alle nostre energie e alla partecipazione di chiunque si riconosca nelle tracce di un semplice andare, il compito di farli crescere. Attraverso.
CHIARA TABARONI Direzione artistica Presidente Ass. Baba Jaga
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Merano - Bolzano - Trento - Rovereto
dal 10 al 30 maggio 2012
Il festival CRATere - piccola rassegna di arte, umanità e teatro diretto da Nazario Zambaldi giunge quest'anno alla sua terza edizione.
Dopo “della rivolta” (2010), “della differenza” (2011), si tocca nel 2012 il tema “della memoria". Memoria che è anche uno sguardo sul passato, motivo per cui la rassegna si apre il 10 maggio con la presentazione al Museion Passage delle immagini dei progetti delle precedenti edizioni.
Memoria che comporta anche, nelle parole del curatore, "la fine di un ciclo, il compimento di una matrice, su cui si spera si innestino pratiche produttive, poietiche, creative". In questo senso si rinnova la collaborazione con il Centro Teatro di Trento e col Teatro Casa Basaglia (con la nuova produzione l’Apocalisse degli Animali). Ma anche l'apertura verso alcune delle più note realtà nazionali, come Pathosformel, che sarà al Museion Passage il 18 maggio con La prima periferia insieme a Flavio De Marco, Pietro Babina, Jonny Costantino, con Rivista.
Presso l’Accademia meranese avrà luogo inoltre la conferenza Mnemosyne: il Simbolo e la Forma, al cui interno la filosofia, la psicologia, l’arte e il teatro cercheranno uno sguardo comune a partire dalla lezione preziosa di Aby Warburg.
Il cartellone della rassegna è poi arricchito da una serie di altri appuntamenti che vedono dialogare le diverse realtà presenti al festival. Un dialogo che culminerà il 29 maggio con META: architetture, umane, una tavola rotonda-workshop che si propone come strumento di sintesi e rilancio, insieme ad architetti, artisti, insegnanti, studenti ed esperti di “architetture” interne ed esterne, di quel progetto sulla città così cresciuto dal 2010.
C.R.A.T. Centro Ricerca Artistica Teatrale
INFO: +39 329 6768999 www.crat.it info@crat.it
Associazione culturale Teatro PraTIKo, via Cavour 1, 39012 Merano
Tel. Fax: +39 0473 212014 www.teatropratiko.it info@teatropratiko.it |
09-13 maggio 2012 - Ravenna
E / ErosAntEros Fanny & Alexander gruppo nanou Menoventi
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Fèsta È una festa a porre l’accento sulla E: Entità, Esistenza, Essenza. È così che vogliamo presentarvi E, invitandovi dal 9 al 13 di maggio a Ravenna, tra Almagià, Ardis Hall, Galleria Mirada, Galleria Ninapì, Mar, MyCamera, Planetario, Studio Muni e Teatro Rasi, tra il mare e il Candiano, Ravenna-Bisanzio e la Darsena di città, a guardare, ascoltare, danzare, lavorare, mangiare, parlare, festeggiare con noi e con tutti gli artisti che con noi partecipano a questa Fèsta, per cinque lunghe giornate. Cosa si intende per “E”? E, tra le congiunzioni, è la più semplice. Indica l’aggiunta di un concetto, un’immagine, un pensiero, di un nome o un aggettivo a un altro, in generale. ErosAntEros Fanny & Alexander gruppo nanou E Menove n t i E non si ripete, ma si prepone comunemente soltanto all’ultimo nome, lasciando sciolti i precedenti, tutti insieme e singolari. Nelle creazioni poetiche E si pone in principio, e qui vale “anche”.
E / ErosAntEros Fanny & Alexander gruppo nanou Menoventi
oppure E me che i tempi ed il desio d’amore fan per diverse genti ir… Si ripete invece quando le varie proposizioni voglion restar distinte: E r e s i s t e E s’ a v a n z a E s i r i n f o r z a In quest’ultimo caso E sarà quasi un ritmo, un crescendo di senso, di intenzione, un colore. È, questa nostra Fèsta, un inizio in potenza infinito. E V I VA !
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8 maggio 2012 ore 21 Teatro Diego Fabbri - Forlì
Debutta Pentesilea di Masque teatro all’interno della rassegna Sguardi sul teatro contemporaneo della stagione teatrale 2011/2012 del Teatro Diego Fabbri.
PENTESILEA Liberamente ispirato all’opera di Heinrich von Kleist e riletto attraverso l”’Anti Edipo” di Deleuze e Guattari.
Maschio Bianco Adulto. Condizione patologica. Geneticamente compromesso con la Natura Killer. La sua struttura etica gli impone continui ripensamenti. Pentesilea/Achille entità “schizo”. Come mi devo comportare?
Nel 1997 ero a Pontedera per incontrare Thierry Salmon e Renata Molinari. Nostra intenzione era quella di convincere il grande regista belga ad essere presente alla quarta edizione del festival Crisalide, che Masque in quell’anno organizzò negli spazi della sede storica della compagnia, il Ramo Rosso. Thierry tenne un importante seminario di 4 giorni cui parteciparono i suoi più stretti collaboratori, Renata Molinari, Patricia Saive, Enrico Bagnoli. Erano presenti ad ascoltarlo nel mirabile escursus che fece del suo teatro, otto giovani compagnie che avrebbero segnato il teatro italiano contemporaneo, il teatro dei nostri giorni. Ritorno a quella giornata del 1997. Nella stessa sera assistetti allo spettacolo Temiscira II , l’atto finale del lungo percorso che Thierry Salmon aveva intrapreso nell’esplorazione dell’opera di Kleist e della sua Pentesilea. Il mito vuole che le amazzoni si congiungano soltanto con un nemico vinto in battaglia e condotto in patria, a Temiscira … Da allora prepotente è sempre stato il desiderio di trovare una breccia per entrare nella vicenda di quella che Kelist stesso definì “metà furia, metà Grazia”. Nel 1808 Kleist inviò a Goethe un frammento della sua Pentesilea a cui appose la famosa dedica “sulle ginocchia del mio cuore”: ne ricevette la fredda risposta con l’obiezione che questo era ancora un teatro di là da venire. Se si può parlare, quando si affronta Kafka, di una macchina letteraria, nel caso di Kleist è una macchina da guerra quella che si incontra. Ed è questo ultimo aspetto che masque esplorerà in “Pentesilea”. (Lorenzo Bazzocchi)
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