Crepino gli artisti Reggio Emilia | Fondazione I Teatri 7 ottobre>6 novembre 2011
Un progetto articolato dedicato a Tadeusz Kantor con mostra, eventi-video con letture sceniche e al centro due spettacoli storici, Crepino gli artisti e La classe morta, che hanno fatto la storia del teatro del Novecento, rivissuti in video-evento; Re-turn, ilprogetto speciale realizzato in esclusiva in collaborazione con Collezione Maramotti e Max Mara per il ritorno a Reggio Emilia del grande coreografo cinese Shen Wei, una serie di appuntamenti coreografici con compagnie di punta del panorama nazionale e internazionale, una sezione Off-balance che ospita diversi coreografi-interpreti della danza contemporanea italiana con performance collocate anche in spazi non convenzionali, la presentazione al Teatro Ariosto della nuova produzione Il Velo Nero del Pastore di Romeo Castellucci/Socìetas Raffaello Sanzio: sono questi solo alcuni degli appuntamenti del Festival Aperto che tra ottobre e Novembre porterà nella città emiliana le punte più interessanti del panorama coreografico, performativo e teatrale. Giunto alla sua terza edizione, Aperto, il Festival dedicato alla contemporaneità realizzato dalla Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, mette in campo un cartellone che dal 7 ottobre al 6 novembre intreccia progetti di musica, danza, teatro e attività espositive per una ricerca che non si ferma al linguaggio delle arti, ma si spinge alla riflessione sulle brucianti questioni della cultura, della società e del pensiero contemporanei. Il tema dell'edizione 2011 è sintetizzato nel titolo Crepino gli artisti, preso a prestito dalla pièce di Tadeusz Kantor, uno dei massimi drammaturghi del Novecento, cui è dedicato uno dei progetti del festival. "Crepino gli artisti" tuttavia - al di là del lavoro di Kantor - è assunto a sigla del festival nel suo insieme. Un titolo-invettiva vòlto a indicare una situazione drammatica della cultura, messa a rischio dalle scelte economiche e politiche dei poteri. Il festival vuole innescare una riflessione, in proposito, di natura più ampia: a cosa si riduce una società, se le viene sottratta quella linfa e quella capacità di riflettere su se stessa, che è la cultura? Gli artisti presenti nel festival non smettono - attraverso i loro progetti - di porsi alla ricerca di nuove espressioni e linguaggi, e di porre la questione di cos'è la convivenza fra gli uomini. È una risposta quotidiana, costruttiva, umanistica – anzi mille risposte – a chi vorrebbe che gli artisti crepassero.
Inizio ufficiale venerdì 7 ottobre con la lunga diretta di Rai Radio 3 dal Teatro Cavallerizza, dove ritorna Marino Sinibaldi con Fahrenheit, contenitore pomeridiano di Radio Tre dedicato al festival Aperto. Il festival si sviluppa in sei sezioni, indicate da altrettanti sottotitoli: Crepino gli artisti- Kind of Miles - Re-turn. Artistic vision of Shen Wei - Ritratti con ensemble - Off-balance. Danza contemporanea italiana - Reggio Emilia Danza
Crepino gli artisti A Tadeusz Kantor, è dedicato un progetto articolato in una mostra e in eventi-video con letture sceniche; al centro: due spettacoli storici rivissuti in video-evento che hanno fatto la storia del teatro del Novecento: Crepino gli artisti e La classe morta. La sezione si completa con progetti in cui fortemente l'artista si mette in posizione altra o critica, comunque irriducibile rispetto alla società, con Vita e Destino di Vasilij Grossman, per la regia di Lev Dodin, e il concerto di Vinicio Capossela.
Re-turn. Artistic vision of Shen Wei Il festival ospita il grande coreografo cinese Shen Wei per un progetto speciale in esclusiva, realizzato in collaborazione con Collezione Maramotti e Max Mara, come già avvenne nel 2009 con il progetto su Trisha Brown. Shen Wei realizzerà performance site-specific presso la Collezione Maramotti e presenterà due sue creazioni al Valli, di cui una in prima europea, con la propria compagnia, Shen Wei Dance Arts.
Reggioemiliadanza Raccoglie in diversi appuntamenti coreografie nuove e coreografie ormai entrate nel repertorio contemporaneo, presentate da dverse compagnie. Si va dal Ballet National de Marseille – con fra gli altri titoli Hermann Schmerman pas de deux di William Forsythe, alle prime assolute di Aterballetto e della Compagnia Simona Bucci, al ritorno della Compagnie Maguy Marin.
Off-balance. Danza contemporanea italiana La sezione ospita diversi coreografi-interpreti con performance collocate anche in spazi non convenzionali. Il titolo – Off-balance, cioè “fuori equilibrio” – rimanda a una “figura” codificata della danza moderna resa celebre da Forsythe, ma indica anche lo stato di costante incertezza in cui hanno operato gli artisti italiani nell’ultimo decennio e la natura eclettica della nostra ricerca coreografica. Dal progetto di Virgilio Sieni realizzato con una compagnia di ragazzi non vedenti, alla coreografia che colpisce con violenza di Alessandro Sciarroni, alla cuoca danzatrice Martina Cortelazzo. Progetto realizzato in collaborazione con Aterdanza. Kind of Miles Omaggio a Miles Davis, a vent'anni dalla morte, con una mostra e tre concerti. Verranno esposte foto, copertine, pubblicistica, documenti e – cuore della mostra – documenti audio e video: l'intera discografia di Miles navigabile dal visitatore su computer e un filmato di montaggio di sue esibizioni live, rare o inedite. Di prestigio i concerti che completano questo omaggio, quello del Paolo Fresu Devil Quartet in DevilDavis – appositamente concepito per il festival –; e quello di uno dei più preziosi collaboratori storici di Miles: Wayne Shorter con il suo quartetto. Altra novità assoluta: il duo composto da Cristina Zavalloni e dal pianista statunitense in fortissima ascesa Jason Moran.
Ritratti con ensemble La parola “ensemble” non indica un organico strumentale ma molti, un intero universo di natura e costituzione variegatissima. Forse è per questa ragione che tale mezzo è ritenuto così potente nella musica contemporanea, avendola in effetti caratterizzata più di ogni altra sigla strumentale. Attraverso questo mezzo il programma propone tre concerti monografici dedicati a Pierre Boulez, a Lou Reed, a Steve Reich, e una performance en plein air, variazione sul tema “rock”. Quattro sound lontani fra loro, eppure complementari. Senza dimenticare le musiche da ogni angolo del mondo degli ormai tradizionali, piccoli e sempre sorprendenti Concerti Democratici Verticali.
Aperto - Extra Giovedì 17 e venerdì 18 novembre, ore 20.30, Teatro Ariosto la Societas Raffaello Sanzio porta al festival Aperto la nuova produzione Il Velo Nero del Pastore, liberamente ispirata alla novella di Nathaniel Hawthorne, nella quale Romeo Castellucci firma un'ulteriore tappa di quella che appare una ricerca intorno alla intrinseca potenza religiosa del teatro.
INFORMAZIONI:
Fondazione I TEATRI di Reggio Emilia Piazza Martiri del 7 luglio 42100 REGGIO EMILIA tel 0522 458811 fax 0522 458922 n° verde 800554222 www.iteatri.re.it
L’intero programma del Festival Aperto è sul sito www.iteatri.re.it |