Ai sensi della Legge 7 marzo 2001 n°62, si dichiara che Culture Teatrali non rientra nella categoria di "informazione periodica" in quanto viene aggiornato ad intervalli non regolari.ng

 

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INSTABILI VAGANTI

L'EREMITA CONTEMPORANEO - MADE IN ILVA


L’ultima produzione della compagnia bolognese di teatro sperimentale Instabili Vaganti - già vincitrice della selezione Visionari al festival Kilowatt di Sansepolcro e del premio di residenza creativa OFFX3 a Trento, con importanti riconoscimenti anche all’estero, vincendo la selezione allo STOFF Festival di Stoccolma e il premio speciale per la sezione internazionale all’IIFUT International Festival di Tehran, in Iran - quest'estate ha riscosso due speciali premi: nell’ambito del 12° Festival teatrale di resistenza il Premio Museo Cervi - Teatro per la memoria e il Premio Ermo Colle Palio Poetico Musicale 2013 alla Corte di Giarola di Collecchio (PR).

 

Spettacolo di rara perfezione, astratto e concreto nello stesso tempo, in grado, nell’apparente semplicità drammaturgica - poche frasi, spesso ripetute - di trasmettere forza e dolore, fatica e disperazione, il corpo in scena agito, esposto in una concentrazione acrobatica capace di far percepire tensioni fisiche ed emotive, il ritmo del lavoro e il pulsare dei pensieri, per la situazione reale dell’Ilva di Taranto, per lo sforzo di una quotidianità senza speranza che va oltre ogni confine, davvero straordinario questo spettacolo, accurato sotto ogni aspetto, dagli Instabili Vaganti.
(Motivazione della Giuria - Premio Museo Cervi)


Spettacolo davvero straordinario, limpido, intenso fino alla commozione. Eccelsa la qualità di tutto l’allestimento, una recitazione superba, un testo essenziale, di estrema efficacia, poche frasi ripetute in una cornice finto favolistica, un rigore, una tensione fisica ed emotiva che ha saputo incantare, magnifico Nicola Pianzola nel riuscire a trasmettere, concretamente ma in forma quasi astratta, muovendosi dentro/ fuori una sorta di trespolo, di gabbia di ferro, quel disorientamento di fatica, di malattia e ossessione nati all’Ilva di Taranto. Spettacolo assolutamente indimenticabile.

(Motivazione della Giuria - Premio Ermo Colle)

 

Si tratta di due riconoscimenti importanti che ribadiscono il ruolo essenziale di un teatro di qualità artistica, capace di intervenire sulla sfera del sociale, un teatro attuale, presente, in grado di veicolare un messaggio forte e farsi promotore di cambiamento.
Lo spettacolo, diretto da Anna Dora Dorno e interpretato da Nicola Pianzola, racconta la vicenda dell’ILVA di Taranto, utilizzando un linguaggio sperimentale e fortemente contemporaneo. La drammaturgia originale nasce da scritti, testimonianze, polemiche, impressioni, emozioni, suggestioni raccolte in 3 anni di lunga ricerca, intervistando direttamente gli operai dell’acciaieria,   intrappolati tra il desiderio di evadere e fuggire dalla gabbia d’acciaio incandescente e la necessità di continuare a lavorare in quell’inferno di morti sul lavoro e danni ambientali, per la sopravvivenza quotidiana.

Grazie alle numerose rappresentazioni e ai riconoscimenti ottenuti, Instabili Vaganti ha portato all’attenzione del pubblico e della critica un tema scottante come quello della vicenda dell’ILVA di Taranto. La compagnia ha svolto un’approfondita ricerca intervistando gli operai che lavorano nella fabbrica, tristemente nota per i morti sul lavoro e i danni ambientali. Ha raccolto informazioni e suggestioni nell’arco di questi ultimi tre anni che hanno portato alla creazione dello spettacolo. L’Eremita contemporaneo – MADE IN ILVA, già considerato espressione di  nuova metodologia di lavoro, definita dalla critica “Biomeccanica contemporanea”, è riuscito ad inventare una forma di teatro civile differente da quella basata sulla narrazione del testo, caratterizzata da un approccio fisico ed estremamente emotivo. Un metodo capace di trasformare dati, informazioni, notizie in azioni fisiche, partiture ritmiche, musicali, sperimentazioni vocali, video ed effetti visivi, capaci di coinvolgere il pubblico in prima persona attraverso un’empatia cinetica e sensoriale.

 

www.instabilivaganti.com

www.liv-bo.com


 
CrAcK!

 

Culture Teatrali sostiene l'ardimentosa impresa del gruppo In_Ocula di Faenza, da anni infebbrato dal teatro e che con coraggio rigore e follia opera nella totale indipendenza economica, condizione che i nuovi gruppi devono purtroppo troppo a lungo sostenere.
CrAcK! è l'ultimo progetto che In_Ocula sta realizzando su scala internazionale col concorso economico di diversi soggetti.
Ma anche singoli spettatori possono contribuire col gesto simbolico di acquistare uno o più biglietti al fine di contribuire al finanziamento e alla realizzazione del progetto.
Si tratta di un crowdfunding del tutto speciale. Di seguito la presetazione di CrAcK! e le indicazioni per la sottoscrizione. Grazie!


Cosa è CrAcK?
Un progetto di cooperazione artistica e culturale che abbiamo ideato in collaborazione con l'Associazione Do-nucleo culturale: abbiamo invitato due artisti libanesi ed uno siriano per lavorare insieme a noi artisti della compagnia In_Ocula il prossimo settembre-ottobre e confrontarci su temi cruciali legati alle reali esigenze dell'individuo, in un'ottica di scambio e condivisione. Finalizzato alla produzione di una performance interattiva pensata ad hoc per voi spettatori!

Per saperne di più guardate questo video: http://youtu.be/KyNvKbeKtZ0

Oppure visitate la pagina fb del progetto: www.facebook.com/crackproject

Cos'è una produzione dal basso?
E' una piattaforma on-line che consente di raccogliere quote di denaro (10 euro cadauna) fino al raggiungimento del traguardo, ovvero la somma di denaro che ci serve a copertura parziale delle spese inerenti il progetto, per riuscire ad ultimarlo.

Come potete aiutarci?
Potete sostenere il nostro progetto, prenotando una o più quote, impegnandovi ad onorarla/e SOLO SE E QUANDO VERRANNO PRENOTATE TUTTE LE QUOTE.
In nessun caso è richiesto di anticipare il costo della quota se il progetto è ancora aperto o non raggiunge le quote prefissate.

Ogni quota è di 10 euro.
Prenotare una o più quote è semplice, basta seguire le indicazioni che trovate a questo link:  http://www.produzionidalbasso.com/pdb_2699.html

E In_Ocula cosa farà per voi?
Innanzitutto vi Ringraziamo dal Cuore per averci aiutato a realizzare un sogno, allargando il nostro sguardo in direzione del Medioriente, con l'auspicio di trovare insieme soluzioni condivise in nome dell'interculturalità e della libertà d'espressione...
Ma abbiamo pensato anche a delle piccole ricompense... che potrete trovare seguendo il link qui sopra segnalato a "produzioni dal basso".


Info:
Cristina Ghinassi
mail cristinaghinassi@inocula.it
www.inocula.it
mob +39 339.1979011

 


 
Cuore di Palestina

Cuore di Palestina
Bologna //Teatri di Vita
11-28 Luglio


La Palestina: i suoi suoni, le immagini, le sue parole, disperazioni e speranze; ma anche sguardi inattesi e sorprendenti, per conoscere da vicino un paese che lotta per essere riconosciuto come tale. Cuore di Palestina, nuova tappa del percorso di conoscenza della cultura contemporanea dei paesi “in prima linea” che Teatri di Vita sta effettuando da diversi anni, è un festival che avrà luogo dall’11 al 28 luglio, per tre settimane dal giovedì alla domenica negli spazi al chiuso e all’aperto di Teatri di Vita.
Il festival è dedicato a Juliano Mer-Khamis. Juliano, figlio di una israeliana e di un palestinese (“sono
al 100% palestinese, e al 100% ebreo”, diceva), aveva fondato il Freedom Theatre nel campo profughi di Jenin, scegliendo in questo modo di combattere la sua battaglia per la pace e la libertà. Due anni fa fu ucciso, il giorno dopo il debutto di un suo spettacolo, in circostanze rimaste tuttora misteriose. La sua vita, la sua nazionalità di confine, il suo impegno per l’arte in un luogo di dolore, il suo impegno per la causa palestinese e per il rinnovamento della società palestinese stessa, la sua morte così tragicamente “esemplare” rappresentano al tempo stesso l’inestricabile e spesso indecifrabile realtà della Palestina moderna con le sue speranze e le sue contraddizioni, e rilanciano l’idea di una possibilità nuova e diversa per ridare dignità a un popolo e a ogni singola persona, senza pregiudizi.
Tre prime europee caratterizzano la sezione teatrale. Si inizia con Suicide note from Palestine del Freedom Theatre (13-14 luglio), con la regia di Nabil Al-Raee, una rielaborazione di "Psicosi delle 4.48" di Sarah Kane, che ha debuttato lo scorso aprile. Si tratta di un’opera tra teatro fisico e videoarte che rappresenta un’eplorazione dell’identità palestinese e del senso di doloroso “no-future” vissuto dalle giovani generazioni. Nell’incubo, la ragazza è schiacciata tra la violenza dell’esercito israeliano, la condiscendenza dell’Europa, il paternalismo Usa, l’ipocrisia degli altri stati arabi e dai medici delle Nazioni Unite incaricati di drogare il popolo palestinese: attraverso la deforma
zione satirica e grottesca, emerge con forza il trauma della nazione palestinese. Il Freedom Theatre, la formazione teatrale più famosa della Palestina, è stato fondato nel 2006 nel campo profughi di Jenin da Juliano Mer-Khamis.
E’ davvero inaspettata la presenza di una formazione di danza contemporanea in Palestina. In realtà a Ramallah opera ormai da alcuni anni l’unica compagnia della regione, il Sareyyet Ramallah–First Ramallah Group, che a Bologna presenta in prima europea la sua ultima creazione Ordinary Madness (20-21 luglio), che ha debuttato lo scorso gennaio e che racconta i mutamenti delle relazioni umane nella società contemporanea, visti dall’ottica della condizione palestinese. La coreografia è di Farah Saleh, mentre la musica è di Boikutt, compositore e sound artist che unisce hip hop, elettronica e musica sperimentale, co-fondatore dello storico collettivo musicale Ramallah Underground e del trio di musica e arti visive Tashweesh.
La sezione teatrale si chiude con 3 in 1 dello Yes Theatre (27-28 luglio). Dal 2007 lo Yes Theatre opera a Hebron, dove svolge un'intensa attività soprattutto nell'ambito del teatro ragazzi: teatro per i ragazzi e teatro con i ragazzi. Oltre a questo ricco programma rivolto all'infanzia e all'adolescenza, la compagnia ha realizzato lo spettacolo "3 in 1", che porta in scena i tre fondatori: Mohammed Titi, Raed Shiyoukhi e Ihab Zahdeh (quest'ultimo anche regista). Uno spettacolo che porta in scena la loro stessa reale vita quotidiana, con le difficoltà che hanno come palestinesi in rapporto al conflitto e con le difficoltà che hanno all'interno della stessa società palestinese in quanto uomini di teatro, visto che il teatro è visto da taluni come un tabù, da altri come qualcosa di inutile e non redditizio e da altri ancora come un'infatuazione passeggera.

La sezione musicale del festival riserva una gradita certezza e due occasioni sorprendenti con i Radiodervish chiamati a inaugurare la sezione musicale il 12 luglio, mentre a rappresentare la miriade di formazioni hip hop, sarà il primo gruppo rap palestinese, nonché tra i primi a rappare in arabo (ma nei suoi testi sono presenti anche inglese ed ebraico): i DAM, per la prima volta a Bologna (19 luglio). The Basel Zayed Quartet è un progetto di jazz orientale creato da Basel Zayed, che combina diverse tradizioni musicali in modo creativo: prendendo dall’occidente il jazz e dall’oriente le tante forme della musica tradizionale (26 luglio). Basel Zayed è uno dei musicisti più rappresentativi della musica contemporanea palestinese che si confronta con la tradizione, a cominciare dall'uso dello strumento tipico "oud" di cui Zayed è maestro.

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SCHIUME FESTIVAL 2013


#DISPLACEMENT#
FORTE MARGHERA (Venezia)
11-14 LUGLIO


Nato nel 2009 dall’iniziativa di cinque studenti dello IUAV animati dalla necessità di offrire uno spazio di visibilità ad artisti emergenti, il festival Schiume che si svolgerà dall'11 al 14 luglio, si pone l'obiettivo di trasformare gli storici edifici di Forte Marghera in una piattaforma internazionale per le arti performative incoraggiando progetti sperimentali, basati sulla contaminazione dei linguaggi e sulla messa in discussione del rapporto tra performer e pubblico.

ll nome del festival è stato tratto dal libro del filosofo tedesco Peter Sloterdijk. Schiume è la terza parte della trilogia Sfere. Nell’età delle schiume, gli individui si sono rinchiusi all’interno della propria bolla, dove hanno creato il proprio universo personale. Le bolle sono strette le une vicine alle altre, divise da membrane trasparenti. Creano un sistema di co-isolazione: la schiuma. Nella mitologia greca il nome Afrodite significa “nata dalla schiuma”. La schiuma è l’inizio di una nuova generazione.

Festival di arti performative interamente gratuito al pubblico, SCHIUME è uno spazio di dialogo, condivisione e incontro tra giovani artisti, operatori del settore e spettatori. Non a caso, nell’intento di ampliare ulteriormente la propria comunità, quest’anno il festival propone al pubblico non veneziano di soggiornare in uno spazio dedicato.

Non a caso l’edizione di quest’anno è dedicata al tema del displacement inteso come spostamento dalla posizione originale, sfasamento spazio-temporale, sostituzione, distanziamento, disorientamento. Ma anche potere, possibilità di separarsi da un ambiente ostile, capacità di trasformazione delle identità in una direzione più fluida. Ospiti di questa edizione con progetti performativi Ars di Natura, Volvon / FrancescaCola, Neil Luck, ErosAntEros, WenChin Fu, Future Mellon, Lowri Jenkins, Evangelia Kolyra,  Irene Russolillo, Alberto Fiori e Roberto Dani. Installazioni permanenti di Jamie Hamilton, Isabel Lima, Wziah e Paperboy. Nella giornata conclusiva del festival, il tema sarà oggetto di un dibattito aperto in cui ospiti, artisti e pubblico saranno invitati a ragionare insieme sulle sue declinazioni rispetto a tre ambiti di riferimento (nuove tecnologie e livelli di realtà, risvolti geografico-politici, slittamenti semantici).Un’opportunità per la comunità di Schiume di interrogare la contemporaneità.
Sempre con l’intento di promuovere esperienze di collaborazione e condivisione, durante il festival avrà luogo il laboratorio (aperto a tutti, gratuito per gli studenti IUAV) Corpo, spazio e paesaggio sonoro,condotto dagli artisti torinesi Francesca Cola e Giorgio Bevilacqua.

Per maggiori informazioni:
info@laperiferia.eu
http://www.laperiferia.eu/
https://www.facebook.com/schiumefest
https://twitter.com/Schiume

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SANTARCANGELO13

SANTARCANGELO 13 - FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL TEATRO IN PIAZZA

QUARANTATREESIMA EDIZIONE

/////12-21 LUGLIO 2013/////

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Si accendono le luci sulla quarantatreesima edizione del Festival di Santarcangelo, la seconda del triennio •12•13•14, che vede la direzione artistica di Silvia Bottiroli, con la condirezione di Rodolfo Sacchettini e la colaborazione, quest'anno, di Matthieu Goeury.


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SANTARCANGELO •13

Il programma di questa edizione si presenta ricco di proposte in differenti formati: l'intenzione è quella di creare un campo di tensione tra opere, artisti e pensieri, perché si possa dispiegare un universo di domande in vista di una risignificazione delle modalità di produrre e fruire il teatro, i suoi spazi, i suoi tempi.

Ogni progetto si propone come pensiero intorno a tali temi, e attua su diversi piani un movimento di fuoriuscita dai classici confini del teatro. Confini temporali – con la presenza di parecchi progetti di ampio respiro e dalla durata prolungata (Pathosformel, Valentina Desideri tra gli altri) – confini spaziali, con i lavori commissionati appositamente per proporre una riflessione sulla città e sulla comunità, sul paesaggio e sulla natura (Strasse, lacasadargilla/Muta Imago/L. Brinchi-R. Zanardo (Santasangre)/Matteo Angius); confini del linguaggio – con le proposte ibride che spaziano dal film all'installazione, dalla conferenza all'esposizione, dal libro d'arte alla riflessione estetica (Francesca Proia, Zapruder, Zimmerfrei, Leonardo Di Costanzo, OMSK/Lotte van den Berg, Peter Liversidge, Tipografia Testamento).

Uno spazio speciale è riservato alla danza nazionale e internazionale e alla sua indagine sul mondo e sulla realtà attraverso il corpo e l'esperienza (Marten Spangberg, MK, Cristina Rizzo, François Chaignaud, Zoë Poluch, Virgilio Sieni), mentre per quanto riguarda le altre proposte performative, ci si concentra quest'anno sui temi della partecipazione, della collettività e dell'identità (Valters Silis, Kate McIntosh, Brian Lobel, Gertjan van Gennip, Chiara Guidi/Ermanna Montanari); dell'infanzia e del gioco – tema richiamato anche dall'immagine-simbolo di questa edizione, un disegno dell'illustratrice Mara Cerri che raffigura un ragazzino sott'acqua con gli occhi spalancati in un'espressione tra lo smarrimento e la meraviglia – con Fanny & Alexander, Alessandro Sciarroni, Teatro Sotterraneo, Pathosformel, e la collaborazione con Radio 3 Rai, che ospiterà letture, radiodrammi, opere di breve respiro pensate per il festival, e riproporrà inoltre materiali storici, tra i quali una versione radiofonica del Pinocchio di Carmelo Bene, introdotta da Piergiorgio Giacchè.

Non mancano anche in questa edizione i concerti di gruppi musicali indipendenti (Al Doum and The Faryds, Cannibal Movie, Petrina, Elli De Mon, Gérald Kurdian, Davide Tidoni/Satanassi, Meteor).

Accanto alla programmazione che si snoda nei diversi spazi della città, Piazza Ganganelli continuerà ad essere uno dei luoghi-simbolo del festival, ospitando racconti, presentazioni, artisti e lavori che fanno del sito-piazza il fulcro del proprio pensiero e il presupposto della propria creazione, in un'ottica quasi site-specific (Silvio Castiglioni, Compagnia Lombardi-Tiezzi, Sacchi di Sabbia, Teatro delle Albe, Danio Manfredini).

A Santarcangelo •13 ritornano i laboratori, da sempre anima partecipativa del festival, indirizzati sia a bambini (Pathosformel, Hamelin, Fanny & Alexander, GiuliaMirandola/Ofelia Bartolucci/Marta Iorio) o adolescenti (Teatro Patalò) che a giovani danzatori (MK, Marten Spangberg, Monika Bulaj), e proseguono i lavori degli immancabili osservatori critici, grazie anche alla collaborazione con Altre Velocità, già da diversi anni partner del festival a livello di informazione locale e critica.

Anche quest’anno Santarcangelo ospita le finali dei premi “Scenario”, “Ustica”, e “Gd’A” per la danza e, per il quarto anno consecutivo, il premio “Lo Straniero”, legato alla rivista di Goffredo Fofi.

La volontà di coinvolgimento diretto del pubblico e della comunità si completa con l'organizzazione di numerosi incontri dal vivo con gli artisti, che impreziosiscono la programmazione del festival, e con la messa a disposizione di spazi e servizi (car sharing, ristorazione, biblioteca, dopofestival) sempre pensati in una prospettiva di socializzazione.


PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

Santarcangelo dei Teatri

via Andrea Costa 28 - 47822 Santarcangelo di Romagna (Rn) Italia tel +39 0541 626185

www.santarcangelofestival.com info@santarcangelofestival.com

facebook SANTARCANGELO DEI TEATRI - twitter SANTARCANGELO_FEST

 
12° FESTIVAL DI RESISTENZA

Festival Teatrale – Premio Museo Cervi – Teatro per la Memoria
Gattatico (RE) - Museo Cervi
3 > 25 luglio 2013

Giunge alla sua dodicesima edizione il Festival di Resistenza. Teatro per la Memoria. Premio Museo Cervi rassegna di teatro contemporaneo, promosso dall’Istituto Alcide Cervi in collaborazione con l’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, Boorea, con il patrocinio dei Comuni di Reggio Emilia e Parma, della Provincia di Reggio Emilia e di Fondazione Teatro Due di Parma, che anche quest'anno porterà in scena, dal 3 al 25 luglio, al Museo Cervi di Gattatico (Reggio Emilia) sette compagnie di rilievo nazionale individuate sulla base del Bando di Concorso uscito a marzo.

La vita delle donne e degli uomini, le contraddizioni del tempo presente, le emergenze del lavoro, i beni comuni, i diritti sociali e civili: questi alcuni dei temi che gli spettacoli porteranno in scena rimanendo fondamentale il richiamo alla Resistenza e alla sua memoria, ai valori di libertà, democrazia, giustizia sociale che l'hanno motivata e che hanno attraversato Casa Cervi.
In questo senso la collocazione stessa del Festival, negli spazi esterni della casa contadina abitata dalla famiglia Cervi, oggi moderno Museo di Storia contemporanea, contribuisce a sua volta a determinarne i temi ricorrenti.
Elemento unificante degli spettacoli è lo stimolo alla riflessione ma anche all'azione come presa di posizione, come risveglio urgente in tempi sempre più incerti.

Ad inaugurare questa dodicesima edizione, mercoledì 3 luglio, sarà una serata di presentazione della rassegna e dei progetti a cui seguirà la prima nazionale de Lo schermo sul leggio di Ivano Marescotti in cui l’attore romagnolo commenterà, in un intreccio fra cinema e teatro, alcuni passaggi del film di Gianni Puccini I sette Fratelli Cervi di cuiricorre quest'anno il 45° Anniversario della prima proiezione.
Il Festival inizia, poi, ufficialmente, il 7 luglio per concludersi il 25 luglio con la proclamazione e assegnazione da parte della Giuria degli spettacoli vincitori del Premio Museo Cervi.
In programma la compagnia Transit Teatro che domenica 7 luglio presenterà Luigi che sempre ti penza. Piccole cronache di un emigrante (in sette movimenti) , storia di un Gastarbaiter, un 'lavoratore ospite' come in Germania si definivano gli immigrati italiani, che nella sua esperienza di migrante, intreccia storie diverse, parla, canta e danza coi fantasmi, rappresentati secondo la migliore tradizione siciliana da pupi di legno.
Mercoledì 10 luglio la Compagnia Favolanti presenterà Scalpiccii sotto i platani. L'estate del '44 a Sant'Anna di Stazzema, racconto della vita nel piccolo paesino delle Alpi Apuane nei giorni che precedettero l'eccidio del 12 agosto 1944 messo in scena da Elisabetta Salvatori, al violino Matteo Ceramelli.
Venerdì 12 Luglio la compagnia Instabili Vaganti presenta L'Eremita Contemporaneo. Made in ILVA, regia Anna Dora Dorno, con Nicola Pianzola. Lo spettacolo, che trae ispirazione dal diario di un operaio dell'ILVA di Taranto e dalle testimonianze raccolte da altri operai intervistati, ripercorre le vicende che hanno dato grande visibilità all'ILVA, l'acciaieria più grande d'Europa, in una trasposizione artistica che indaga il rapporto tra organicità del corpo e inorganicità delle azioni legate al lavoro in fabbrica, dove il sistema di produzione trasforma l'uomo in una macchina artificiale.
Domenica 14 Luglio ReSpirale Teatro presenta L'Italia è il paese che amo. Esempio di ritorno a un teatro politico declinato al presente, L'Italia è il paese che amo porta in scena una riflessione sulla contemporaneità, che guarda alle pieghe del passato recente attraverso una originale e serrata riproposizione teatrale di fatti e temi dell'Italia anni novanta.
Martedì 16 luglio il Teatro dell'Orsa presenta Pane e rose. Storie di pace e di Libertà. Una rivolta guidata dalle donne scritto, diretto e interpretato da Monica Morini e Bernardino Bonzani. Lo spettacolo nasce come racconto della protesta veemente e appassionata di mille donne, che l'8 ottobre del 1941 si presentano nel Municipio di un piccolo paese nei pressi di Reggio Emilia al grido di pane e pace. Sono braccianti, madri e spose coi mariti, coi fratelli e i figli in guerra, dieci delle quali vengono arrestate a seguito del moto di protesta. Sono soprattutto antifasciste, protagoniste di un episodio di presa di coscienza e di responsabilità quasi sconosciuto alla storiografia ufficiale, che lo spettacolo narra come esito di un prezioso lavoro di ricerca. E' grazie a questo lavoro che viene riconosciuta loro la dignità della memoria, mentre l'episodio entra a pieno titolo fra le pagine più significative della storia della seconda guerra.

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OMAGGIO A PINA BAUSCH

DEBUTTO in prima nazionale di SWEET MAMBO

EVENTI COLLATERALI a cura di Lucrezia Zazzera
BARI_Teatro Petruzzelli
26 giugno> 1 luglio



A quattro anni dalla scomparsa di Pina Bausch, coreografa tedesca che ha cambiato la storia del teatro e della danza, Bari è pronta ad ospitare la sua storica compagnia Tanztheater Wuppertal Pina Bausch. Dal 28 giugno al 1 Luglio andranno in scena al Teatro Petruzzelli, organizzate come sempre dall’Andres Neumann International, quattro uniche rappresentazioni di Sweet Mambo, in prima nazionale (venerdì 28 giugno alle 20.30, sabato 29 giugno alle 18.00, domenica 30 giugno alle 18.00, lunedì primo luglio alle 20.30, informazioni 080.975.28.40, www.fondazionepetruzzelli.it).

Lo spettacolo, creato nel 2008, è la penultima opera realizzata dalla Bausch.

In occasione del ritorno a Bari della compagnia (l’ultima presenza risale al 1990 quando, sempre al Petruzzelli, andrò in scena ‘Palermo Palermo’) il Teatro Pubblico Pugliese, con il sostegno del Fesr Dansystem tra le azioni affidate dalla Regione Puglia-Assessorato alla Cultura, ha organizzato un programma di eventi, conferenze e proiezioni interamente dedicati alla figura di Pina Bausch a cura di Lucrezia Zazzera.

Un omaggio per la pluripremiata coreografa affezionata alla Puglia, dove era solita trascorrere le sue vacanze estive. Partner della settimana di celebrazione, il TTV Premio Riccione Teatro, il Centre Pompidou, in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, l’Apulia Film Commission, la Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari.

L’omaggio alla Bausch (info: tel. 080.5580195 / www.dansystempuglia.it / www.teatropubblicopugliese.it) comincia lunedì 24 giugno alle 17.30 nella sala 1 del Palazzo Ex Poste dell’Università di Bari, con la proiezione dello spettacolo Café Müller. Creato nel 1978, è il lavoro più autobiografico e noto di Pina Bausch. L'unico in cui lei stessa sceglie di danzare in scena. Un manifesto per generazioni di artisti del teatro e della danza. L'azione si svolge in un oscuro caffè della memoria, affollato da sedie vuote e percorso solo da sei personaggi, danzanti al suono delle arie di Henry Purcell. Come lo ha definito la stessa Bausch, questo pezzo breve e fulminante è un "lamento d'amore": una metafora, traslata nel respiro dei corpi, dell'impossibilità di un contatto autentico con l'altro. Ma è anche la dichiarazione, concentrata e lancinante, di quella particolare tensione di ricerca che a fine anni Settanta produrrà la rivoluzione scenica del Tanztheater.

A seguire ci sarà la proiezione di Bilder Aus Stücken der Pina Bausch (immagini da pezzi di Pina Bausch) in cui si evoca lo stesso processo creativo di Pina Bausch attraverso alcuni estratti degli spettacoli Er nimmt Sie an der Hand und führt Sie in das Schloss die anderen folgen (una rilettura del Macbeth di Shakespeare mai rappresentata in Italia), Nelken, Walzer e Palermo Palermo. In quest’ultimo pezzo, dedicato al capoluogo siciliano, un muro di veri mattoni copre il boccascena del teatro e crolla a vista a inizio spettacolo. Il film ci restituisce tale fragorosa caduta, che anticipò (o profetizzò) quella del Muro del Berlino.

Si continua martedì 25 giugno Palazzo Ex Poste dell’Università di Bari alle 17.30, con Blaubart (Ascoltando una registrazione dell'opera di Béla Bartók “Il Castello di Barbablù”), uno dei pezzi più cupi e possenti coreografati da Pina Bausch, e anche quello che segnò l’inizio concreto del suo teatrodanza. Creato nel 1977 e montato a partire dallo spunto di un’opera di Bartók, è un fondamentale lavoro di connessione tra coreografia e teatro parlato, dove si esplora l’intero vocabolario dei suoni umani originari e istintivi che cercano uno sbocco nel linguaggio razionale. In tal senso è uno spettacolo-ponte tra il teatro coreografico e la drammaturgia “totale” di Pina Bausch, che proprio in Blaubart cominciò a mettere a punto il suo metodo di composizione basato su improvvisazioni gestuali e verbali dei ballerini sollecitate da domande e temi da lei proposti.  
Subito dopo verrà proiettato il ritratto-documentario “ Pina Bausch, realizzato di Anne Linsel” nel 2006 che ricorda, attraverso le parole della Bausch e dei suoi più stretti collaboratori, il lavoro che ha rivoluzionato il mondo della danza e del teatro, dai suoi esordi nella scuola di Essen fino alla creazione del Tanztheater Wuppertal.

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IL VIAGGIO ATTRAVERSO L’EUROPA DI LAMINARIE

Il volo ha occupato tutta la mia vita. Quando ero bambino sognavo sempre che avrei voluto volare tra gli alberi e nel cielo. Porto ancora in me dopo quarantacinque anni la nostalgia di questo sogno. Io non voglio rappresentare un uccello, ma il dono, il volo, lo slancio.
Non penso che ci riuscirò mai.

Costantin Brancusi


Lo spettacolo di Laminarie Proiezione Verticale, di e con Febo Del Zozzo, dedicato allo scultore rumeno Constantin Brancusi, verrà presentato in estate in sette paesi europei.

Non una semplice tournée, ma un viaggio in furgone di quasi seimila chilometri, sei città e altrettanti teatri, musei e centri culturali, quattro spettacoli e due incontri con il pubblico: questo è il progetto che Laminarie dedicherà allo scultore Constantin Brancusi il prossimo luglio, seguendo il leggendario viaggio che l'artista stesso compì a piedi all'inizio del Novecento per raggiungere Parigi dal suo paese natio, la Romania.
La compagnia Laminarie partirà da DOM la cupola del Pilastro di Bologna il 27 giugno per portare in Europa la performance presentata in anteprima al DOM di Bologna lo scorso febbraio. Ma il lento viaggio di Laminarie, che attraverserà l’Europa da est a ovest collegando città come Timisoara, Budapest e Parigi, è innanzi tutto un percorso di ricerca teatrale volto ad approfondire la vita e l'opera di Brancusi, in vista delle seconda tappa produttiva dello spettacolo, che si terrà a Bologna nell’autunno 2013, e che sarà presentato in forma definitiva nel 2014 nell’ambito di importanti festival e teatri italiani.
Laminarie sceglie con questo progetto di confrontarsi con l’impresa compiuta da un’altra “figura esemplare”, che va ad arricchire il percorso realizzato negli scorsi anni dalla compagnia attraverso produzioni teatrali dedicate alla vita e le opere di alcuni artisti straordinari come Jackson Pollock, Elias Canetti, Varlam Salamov, Simone Weil, Bobby Fischer.

Un’impresa che cerca il confronto con un tempo e un ritmo diversi, nonché con l'imprevisto e la difficoltà, nella consapevolezza che percorrere fisicamente le distanze sia un importante mezzo per permettere al lavoro artistico di sostanziarsi attraverso l'esperienza diretta.

Brancusi, all'inizio del secolo scorso, percorse l'Europa seguendo una traiettoria precisa con l'obiettivo di raggiungere Parigi, centro della vita artistica Europea; il viaggio di Laminarie sarà invece circolare: partenza dal Pilastro e ritorno nello stesso punto, con un carico di incontri e visioni che potranno arricchire l'offerta culturale di DOM per i prossimi anni.
Il percorso di Laminarie si svilupperà attraverso undici tappe e sette paesi diversi e sarà articolato in spettacoli, conferenze, residenze creative, incontri, proiezioni video. Dopo due tappe a Zagabria e Belgrado, si raggiungerà la Romania, paese natale di Brancusi, dove si toccheranno le città di Craiova, Targu Jiu, Bucharest e Timisoara. Da lì si proseguirà per Budapest, Monaco, Metz e Parigi, dove verrà allestito l'ultima replica dello spettacolo.

Proiezione verticale indaga, attraverso i linguaggi del teatro contemporaneo, una delle più famose opere dell’artista, la Colonna senza fine, di cui Brancusi realizzò diverse versioni. La più nota Colonna si trova nel Parco Monumentale di Targu Jiu ed è una struttura modulare in ferro alta circa trenta metri che pesa 29 tonnellate che riprende le antiche forme lignee dei pilastri che sorreggono le case tradizionali rumene.  

Il viaggio di Laminarie nell'universo Brancusi è reso possibile grazie alla collaborazione di: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Nazionale di Bucarest, Città di Targu Jiu, Città di Craiova, Città di Timisoara, Bakelit Multi Art Center di Budapest, Avant Rue di Parigi, Istituto Italiano di Cultura di Bucarest.
Con il contributo della Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura.

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INCONTRI CON ANIMALI STRAORDINARI

Compagnia Cà Luogo d'Arte
Canossa (RE)
Venerdì 28-Sabato 29 giugno ore 18

Il 28 e 29 giugno la compagnia Cà Luogo d'Arte di Marina Allegri, Alberto Branca e Maurizio Bercini, storico fondatore del Teatro delle Briciole di Parma, presenterà a Canossa, la piccola cittadina reggiana legata alla figura della contessa Matilde, due dei suoi INCONTRI CON ANIMALI STRAORDINARI, duelli d'amore tra il metaforico e il circense con protagonisti uomini e animali. Il pubblico, seduto su una gradinata di legno sotto un tendone a strisce,  assiste ai due atti di una trilogia sull’amore sotto forma di una “mancata” conferenza sull’alimentazione.

Lo sguardo curioso e lontano degli animali, che compaiono placidamente nell’arena a interrompere e sanare un conflitto incomprensibile per l’uomo, insegna che la natura continua sempre e comunque il suo cammino, fonte inesauribile di saggezza per sconfiggere le paure ed appassionarsi alla vita.   L’amore paterno che prende a testimone Il vitello, l’amore fraterno testimone Il maiale (29 giugno), l’amore impossibile testimone La gallina (28 giugno), partono dal tentativo di raccontare ai bambini cos’è e come si producono il latte, le uova e la carne. Tre attori hanno scelto i tre animali (non avrebbe potuto essere il contrario) per  cimentarsi in un “dialogo” che suscita attenzione e rispetto per una “diversità” talmente evidente quanto degna di essere ascoltata. Cà Luogo d’arte con lo spettacolo Incontri con Animali straordinari, ha cominciato a lavorare su uno spazio circolare all’aperto,  leggero, mobile e flessibile, in cui ritrovarsi con il pubblico di tutte le età ed estrazioni sociali e culturali; ha deciso di costruire su quella civiltà contadina senza tempo, che per Cà è come un marchio di  scena, un vero e proprio incontro poetico; ha preso a metafora dei rapporti umani gli animali domestici e la loro capacità di dare sempre qualcosa al mondo, la loro carne, il loro latte, le loro uova, ma anche il loro “stare” così saggio e così capace, a volte, di risolvere le caotiche complessità in cui si intrappolano gli uomini.

I posti sono limitati: si consiglia la prenotazione.

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Il Giardino delle Esperidi

9a edizione
20 | 30 giugno 2013
Teatro, Musica, Danza, Poesia nei borghi e sui sentieri del Monte di Brianza
nell’ambito di Bis! Brianza in scena


L’ultimo fine settimana del Giardino delle Esperidi Festival 2013 (28/30 giugno) si apre con gli spettacoli per bambini e famiglie nella Yurtakids! a Santa Maria Hoè. Alle 15.30 Scaténàti, lo spettacolo di ScarlattineTeatro per i più piccoli (0-4 anni) che dal debutto in Francia lo scorso marzo ha affascinato già centinaia di bambini. Yurtakids! ospiterà anche la compagnia danese Secret Hotel, con cui i “più grandi” (8-12 anni) potranno sperimentarsi nella lezione-performance in prima nazionale In the Field (ore 17.30), incentrata su cosa c’è di speciale nel vivere in Occidente.

La programmazione serale prevede venerdì 28 giugno ad Olgiate Molgora (Casa Gola) l’indagine di Nudooecrudo Teatro su riti, credenze e umane reazioni riaspetto al lutto e la morte in Mòriri. A seguire la prima nazionale di Toporland – suite senza parole per cartone e contrabbasso della compagnia polacca Unia Teatr Niemozliwy ispirata al lavoro di Roland Topor e Johann Sebastian Bach, spettacolo definito dal mensile polacco Teatr «una delle migliori performance di teatro alternativo in Polonia».

Sabato 29 giugno ad Olginate alle 18.00, torna il collettivo finlandese Other Spaces che, dopo il successo nel 2012 del “safari delle renne”, propone Olives and Stones performance site-specific, incentrato sul legame tra l’uomo e la natura che verrà presentato alla Biennale di Venezia 2013 il prossimo luglio in coproduzione con ScarlattineTeatro. Olives and Stones è il risultato dei due giorni di workshop Secret Retraining Camp, un percorso volto a trasformare l’esperienza umana in inumana. Attraverso esempi conosciuti della natura che ci circonda, aprire un altro spazio, uno stato d’essere supernaturale.
Segue alle 19.00 la prima assoluta di Sentimè della Compagnia Bresciani/Bello e progetto Cantiere Campsirago, tragicomica storia di un uomo sposato con una secchiona e padre di due figli.
La programmazione del 29 giugno prosegue a Campsirago a Palazzo Gambassi, dove va in scena alle 21.30 lo studio de L’Inferno e la fanciulla, prima tappa del percorso che porterà a dicembre 2013 alla produzione dello spettacolo, nel quale la Piccola Compagnia Dammacco intende condividere con gli spettatori domande e visioni sul rapporto con il Male.
Seguono alle 22.30 i Monologhi del caxxo di b a b y g a n g, su testo scritto e interpretato da Carolina De La Calle Casanova e Valentina Scuderi, con la regia di Lucia Vasini, spettacolo che segue il percorso artistico e sociale de I monologhi della Vagina di Eve Ensler e di Talking Cock di Richard Herring. Chiude la serata Exit, djset con Marco Di Stefano.
L’ultima serata del Festival, domenica 30 giugno, è aperta nella splendida cornice del Centro Fatebenefratelli, cuore del centro storico di Valmadrera dalla compagnia di danza Fattoria Vittadini che propone alle ore 20.00 una performance itinerante site-specific intitolata Passione: un percorso personale tra sacro e profano nel quale la trasformazione diventa motivo di ricerca individuale in giovani impegnati a interrogarsi sull’idea di espiazione. A seguire Entrare e uscire di scena, lettura scenica di Paolo Fagiolo ispirata all’ultima opera del drammaturgo Ceco Vaclav Havel.
Il festival prosegue ad Ello nella piazza del Comune dove a partire dalle 21.00 va in scena Nessuno ripara la rotta sui percorsi della distanza, spettacolo di parole e musica, in cui le melodie scritte ed eseguite al pianoforte da Silvano Spleen accompagnano la voce di Paolo Agrati, qui interprete dei propri componimenti, tratti dalla raccolta poetica che offre il titolo a questo reading. Alle 22.00 chiude l’edizione 2013 de Il Giardino delle Esperidi Matteo Galbusera con la surreale e comica vicenda di The Loser.

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ALTOFEST 2013

Festival Internazionale d’Arti Performative e Interventi Trasversali

III edizione
Caserta-Benevento-Napoli :: 28-30 giugno/3-7 luglio

 

Si svolgera‘ a Napoli, Benevento e Caserta dal 28 giugno al 7 luglio, la terza edizione di Alto Fest, Festival Internazionale d‘Arti Performative e Interventi Trasversali negli spazi privati donati dalla cittadinanza.
Fil rouge dell‘edizione di quest‘anno sono le domande: Dove sei?, Cosa vedi?, che accompagnano il pubblico attraverso un programma composto come un paesaggio di minuti atti poetici. Al festival prenderanno parte artisti provenienti da Spagna, Cile, Polonia, Serbia, Libano, Kuwait, Svizzera oltre che dall‘Italia e attivi in tutto il mondo.  Le estetiche che abiteranno i luoghi del festival non mostrano, non mettono in opera una virtuosistica confezione, ma si impegnano a costruire una relazione singolare con ciascuno spettatore. Queste opere vorrebbero portare in dono al proprio pubblico un modo diverso di abitare i propri luoghi quotidiani e la città. Dischiudendo una dimensione di inattesa intimità, esse ci accompagnano a chiederci in maniera imprevista: Cosa vedo?  Dove sono?
Il pubblico e‘ invitato ad accostarsi a queste domande senza rispondere troppo rapidamente, senza scivolare subito nell‘ovvietà di una risposta oggettiva, senza precludersi la possibilità di cercare un‘altra prospettiva.

Alto Fest intende sensibilizzare il territorio alla rinascita culturale, impegnando i cittadini in prima persona. Essi aprono agli artisti e al pubblico l'intimità delle case, la quotidianità del posto di lavoro, la memoria delle cantine, diventando promotori diretti di una cultura attiva fatta negli spazi privati, (appartamenti, terrazzi, cortili, cantine, negozi, laboratori artigianali, palestre…) per DARE LUOGO a un processo di riqualificazione, svolto attraverso la sperimentazione di poetiche innovative, che ambiscono a coinvolgere, assieme ai luoghi, il sistema di relazioni che questi luoghi ospitano.  Il Festival s’inserisce così nel tessuto urbano più intimo riuscendo a creare un incontro reale tra cittadini e artisti, presupposto indispensabile per costruire una relazione nuova fra cultura e contesto sociale.

TeatrInGestAzione, che cura la direzione artistica del festival, da diversi anni si occupa di creare pratiche artistiche innovative che coinvolgono il territorio locale e artisti internazionali, puntando sulla trasversalità degli interventi, sul rigore estetico, sulla partecipazione diretta dei cittadini ai processi culturali.
„Da tempo il nostro obiettivo è quello di superare il semplice concetto di spettacolo, a favore di interventi artistici che accorcino le distanze tra arte e pubblico, in una relazione di reciproco nutrimento. Seguendo tale tensione, gli eventi a cui abbiamo dato vita negli ultimi tre anni sono stati letteralmente donati alla città, con le sole nostre ridotte forze economiche, seguendo in maniera ostinata la visione ostinata di una possibile rinascita culturale ad opera collettiva, cittadini e artisti insieme per DARE LUOGO ad uno spazio urbano che si risvegli, scena pulsante dell’iniziativa artistica e sociale, come palcoscenico di cultura, azione, passione e riflessione“.


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NICONOTE presenta ALPHABE DREAM

MILANO || Libreria SHAKE
12 GIUGNO h 19


NICONOTE  presenta  ALPHABE DREAM il suo nuovo album uscito il 10 giugno per Cinedelic Records / Distribuzione  Audioglobe. Un dialogo in pubblico tra NicoNote e lo scrittore Luca Scarlini con "inserti" LIVE per voce, laptop e la chitarra di Alfredo Nuti Dal Portone.  Proiezione del clip Alphabe Dream diretto da Leonardo Casali.

Cos’è NicoNote? Più che una cantante è una voce fatta di performance, dj set, invenzione di spazi. Inizia a farsi sentire attraverso l’underground indipendente degli anni ’80, complici i Violet Eves, in un’avventura sonora condivisa con altri gruppi come i Litfiba o i Diaframma. Ma è anche un richiamo, che l’ha portata sulle scene più diverse della sperimentazione vocale, musicale e teatrale, fino a partire in giro per il mondo con la “Societas Raffaello Sanzio”. Poi una sosta al Cocoricò di Riccione dove, negli anni ’90 ed insieme a David Love Calò, dà vita al “Morphine”: un ambiente musicale d’avanguardia, unico in Italia, dove NicoNote cresce come entità di suono, presenza e condivisione al di là del mercato, mossa dal desiderio di vedere l’effetto della sua voce sulle persone. Un legame costruito attraverso percorsi di suono e luce, in una intimità data e ricevuta grazie ad un linguaggio scenico e compositivo che contraddistingue ogni sua esibizione. Ed ancora, collaborazioni con dj producer della scena clubbing o contaminazioni in chiave jazz di influsso pulp, manifestandosi nei luoghi più diversi: dai bar sgangherati alla prestigiosa Fondation Cartier per l’arte contemporanea di Parigi, NicoNote è sempre in cammino. La sua è una ricerca di vibrazioni, basata principalmente sull’accoglienza, la sorpresa, l’incontro.

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MIRABILIA 2013

 

International Circus & Performing Arts Festival :: VII Edizione
19 – 23 giugno 2013 :: Fossano – Savigliano – Cherasco



Dal 19 al 23 giugno 2013 ritorna il Mirabilia International Circus & Performing arts Festival, giunto alla settima edizione dopo aver ottenuto nel 2012 il prestigioso riconoscimento di Festival Culturale Europeo ed essere diventato da quest’anno Polo Europeo del Circo per l'Italia 2013-17. L’edizione 2012 ha registrato a Fossano un’affluenza record di oltre 95.000 spettatori, che lo ha portato ad inserirsi a pieno titolo tra i primi festival in Europa di teatro dal vivo, dopo Avignone, Edimbugo, Chalon sur Saone e Tarrega e punto di riferimento per il lancio di giovani compagnie selezionate attraverso i più importanti bandi europei.

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