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SCHIUME FESTIVAL 2013


#DISPLACEMENT#
FORTE MARGHERA (Venezia)
11-14 LUGLIO


Nato nel 2009 dall’iniziativa di cinque studenti dello IUAV animati dalla necessità di offrire uno spazio di visibilità ad artisti emergenti, il festival Schiume che si svolgerà dall'11 al 14 luglio, si pone l'obiettivo di trasformare gli storici edifici di Forte Marghera in una piattaforma internazionale per le arti performative incoraggiando progetti sperimentali, basati sulla contaminazione dei linguaggi e sulla messa in discussione del rapporto tra performer e pubblico.

ll nome del festival è stato tratto dal libro del filosofo tedesco Peter Sloterdijk. Schiume è la terza parte della trilogia Sfere. Nell’età delle schiume, gli individui si sono rinchiusi all’interno della propria bolla, dove hanno creato il proprio universo personale. Le bolle sono strette le une vicine alle altre, divise da membrane trasparenti. Creano un sistema di co-isolazione: la schiuma. Nella mitologia greca il nome Afrodite significa “nata dalla schiuma”. La schiuma è l’inizio di una nuova generazione.

Festival di arti performative interamente gratuito al pubblico, SCHIUME è uno spazio di dialogo, condivisione e incontro tra giovani artisti, operatori del settore e spettatori. Non a caso, nell’intento di ampliare ulteriormente la propria comunità, quest’anno il festival propone al pubblico non veneziano di soggiornare in uno spazio dedicato.

Non a caso l’edizione di quest’anno è dedicata al tema del displacement inteso come spostamento dalla posizione originale, sfasamento spazio-temporale, sostituzione, distanziamento, disorientamento. Ma anche potere, possibilità di separarsi da un ambiente ostile, capacità di trasformazione delle identità in una direzione più fluida. Ospiti di questa edizione con progetti performativi Ars di Natura, Volvon / FrancescaCola, Neil Luck, ErosAntEros, WenChin Fu, Future Mellon, Lowri Jenkins, Evangelia Kolyra,  Irene Russolillo, Alberto Fiori e Roberto Dani. Installazioni permanenti di Jamie Hamilton, Isabel Lima, Wziah e Paperboy. Nella giornata conclusiva del festival, il tema sarà oggetto di un dibattito aperto in cui ospiti, artisti e pubblico saranno invitati a ragionare insieme sulle sue declinazioni rispetto a tre ambiti di riferimento (nuove tecnologie e livelli di realtà, risvolti geografico-politici, slittamenti semantici).Un’opportunità per la comunità di Schiume di interrogare la contemporaneità.
Sempre con l’intento di promuovere esperienze di collaborazione e condivisione, durante il festival avrà luogo il laboratorio (aperto a tutti, gratuito per gli studenti IUAV) Corpo, spazio e paesaggio sonoro,condotto dagli artisti torinesi Francesca Cola e Giorgio Bevilacqua.

Per maggiori informazioni:
info@laperiferia.eu
http://www.laperiferia.eu/
https://www.facebook.com/schiumefest
https://twitter.com/Schiume

 


Il programma dell’edizione 2013 include:

giovedì 11
Garden, installazione performativa di Ars di Natura che esplora il concetto di giardino inteso
come forma d’azione, cura e creazione, lavoro sulle quotidiane invenzioni d’immaginari,
strategia di sopravvivenza, come spazio individuale e di condivisione.
Weused to be lovers, performance di Volvon / FrancescaCola in cui dieci performer e tre
musicisti s’immergono nel paesaggio architettonico creando un concerto cinematografico
sull’amore e le sue declinazioni.
Notebook, performance musicale di Neil Luck che opera una traduzione in suono ed in
immagini di frammenti tratti dai quaderni di Richard Foreman e ha come risultato una serie di
imitazioni, espansioni e azioni fantasma.

venerdì 12
TraScendere – Concerto sintetico per figure espressive, performance visiva e sonora della
compagnia ErosAntEros che, a partire da alfabeti gestuali ancestrali e tecniche di composizione live, offre una riflessione sul concetto di trascendenza.
OHHO/Body Cello, performance musicale di WenChin Fu che esplora il rapporto tra corpo, movimento e suono.
HalfMourning, a cura della compagnia Future Mellon, un’esplorazione performativa di un quartiere periferico di Riga, in Lettonia, nazione che fu vittima dello stalinismo e del nazismo,
quasi contemporaneamente.

sabato 13
To Londonlove me, un progetto di Lowri Jenkins sulla nostalgia, la solitudine e il desiderio di
appartenenza di una ragazza a confronto con una grande metropoli.
Laugh and cry, spettacolo di Evangelia Kolyra volto a rivelare il netto confine tra persona
pubblica e privata attraverso movimenti ed emozioni contagiose.

domenica 14
Ebollizione, performance di Irene Russolillo in cui, attraverso un flusso di coscienza fisicocorporeo, emergono gli eterni dualismi mascolino/femmineo ed erotico/nevrotico.
NOTrOM, un progetto di Alberto Fiori e Roberto Dani sulla memoria musicale e sul concetto
stesso d’identità e del suo spostamento e sfasamento continuo.

Installazioni permanenti
Marghera Harp, installazione sonora sitespecific di Jamie Hamilton volta a trasformare gli spazi di Forte Marghera in strumento e, al contempo, ambiente acustico.
Contact Zone,Untitled, Negation, installazione video con cui Isabel Lima presenta la sua ricerca artistica sui temi del colonialismo, dell’immigrazione e della multiculturalità, sviluppati in  prospettiva umana e identitaria più che socio econonomica.
Magic cookie, installazione fotografica di Wziah che indaga come i risultati delle ricerche Web
dipendano da diverse variabili, tra cui la storia stessa dell’esplorazione/esperienza virtuale passata dell’utente.
Un’installazione sitespecific dell’artista Paperboy.

 
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