Ai sensi della Legge 7 marzo 2001 n°62, si dichiara che Culture Teatrali non rientra nella categoria di "informazione periodica" in quanto viene aggiornato ad intervalli non regolari.ng

 

News » Culture Teatrali
FINESTRE SUL GIOVANE TEATRO

Teatro Ridotto : : Bologna : : 17>>19 maggio 2013

 

ph.TeatrInGestAzione

 

Il Teatro Ridotto di Bologna annuncia la quinta edizione del progetto Finestre sul Giovane Teatro con il patrocinio dell’ITI-Unesco e l’Università di Bologna, dedicato a gruppi di giovani che portano al confronto visioni e strumenti dalle rispettive pratiche teatrali.
Forti delle ricche esperienze vissute nelle precedenti edizioni, la nostra intenzione è quella di fornire spazi dove si possono affrontare elementi che crediamo fondamentali soprattutto al lavoro dell’attore, tramite lo scambio di esercizi di training e le dimostrazioni di lavoro, ma anche tramite la riflessione e il dialogo.


I tre giorni d’incontri residenziali mirano ad aprire finestre per l’apprendimento, ma anche per «apprendere ad apprendere», perché si possa prendere coscienza dei propri processi e strumenti performativi. A tal proposito il progetto s’ispira alla tradizione del «teatro a pedagogia» mediante la quale figure importanti come Stanislavskij, Meyerchol’d, Copeau, Grotowski e Barba hanno sperimentato vie di crescita creativa per individui e società.


Dalla prima edizione del 2009 hanno partecipato al progetto undici gruppi provenienti da tutt’Italia. A questa edizione prenderanno parte Teatro Akropolis (Genova), TeatrInGestAzione (Napoli), Teatro Dei Venti (Modena), e Filo dei Venti (Teatro Ridotto, Bologna).

 

Leggi tutto...
 
ATTRAVERSO

Spazio attivo per la ricerca performativa

Estate 2013

 

Leggi tutto...
 
IPERCORPO 2013

Tu sei qui
16>>>19 maggio :: Forlì

Un progetto di Città di Ebla, Iagostudio e Davide Ferri
In collaborazione con: Innovazione Responsabile S-legàmi, ATR Agenzia per la mobilità, AVM Area Vasta Mobilità, Start Romagna, Diagonal Loft Club, Romagna Creative District, E
Direzione generale: Claudio Angelini
Ideazione e organizzazione Italian Performance Platform: Iagostudio eventi e comunicazione
Concerti a cura di: Davide Fabbri e Elisa Gandini
Articolo 1 (parte seconda) - Nuovi appunti sulla collezione Verzocchi - a cura di: Davide Ferri
Consulenza scientifica IPP: Silvia Mei
Grafica: bildworter.com, matitegiovanotte.it
Organizzazione: Elisa Nicosanti
Direzione tecnica e collaboratori: Luca Giovagnoli con Stefan Schweitzer, Nicola Mancini, Lorenzo D'Anna
Amministrazione: Valentina Bravetti
Ufficio stampa nazionale: Mara Serina/Iagostudio
Ufficio stampa territoriale: Paola Francia/Red Paper
Area bar a cura di: Diagonal Loft Club
In collaborazione con: Stabile5

 

Leggi tutto...
 
FèSTA

Ravenna 9-12 maggio 2013
progetto speciale a cura di E


Dopo la prima fortunata edizione del maggio 2012, torna a Ravenna Fèsta. Le quattro compagnie della cooperativa E, ErosAntEros, Fanny & Alexander, gruppo nanou e Menoventi, danno vita a un nuovo progetto speciale pensato per la città: da giovedì 9 a domenica 12 maggio la città di Ravenna sarà cuore pulsante della grande Fèsta della E: esposizioni, incontri, installazioni, spettacoli, radio e deejay set per coinvolgere un pubblico vario e multiforme attraverso luoghi significativi della città, del centro e della Darsena, per un percorso di visioni, ascolti e accadimenti.
Il progetto prevede quattro giorni di fitti appuntamenti in cui gli artisti di E costruiscono un’occasione unica per mostrare al pubblico prime creazioni, schegge di visioni, materiali di lavoro anche intimi e interni, scintille inedite che guidano le proprie opere. Oltre gli spettacoli delle 4 compagnie co-fondatrici, eventi speciali e ospitalità inedite: disegnatori, fotografi, studiosi, figure importanti in dialogo attivo, visionario e multiforme con le opere teatrali presenti a Fèsta.

Punto di ritrovo al termine di ciascuna giornata è la Darsena di città con il suo DopoFèsta. Punti ristoro e momenti musicali, con i live di Radio Zolfo e i Dj set, animano ogni sera dalla 19.00 le banchine della Darsena per accogliere gioiosamente e ristorare il pubblico di ritorno da incontri e spettacoli. A curare il punto ristoro tutte le sere saranno l'Azienda Agricola “La Rondine”, il ristorante bio-vegan “La Tegia” (Forlì) e il ristorante “Las Ramblas” (Faenza) con specialità spagnole.

Dopo Fèsta, la cooperativa E si sposterà a Forlì per partecipare dal 16 al 19 maggio al Festival Ipercorpo 2013 - TU SEI QUI (www.cittadiebla.com) curato da Città di Ebla con il quale si definisce una significativa collaborazione e che ospita, all’interno di una piattaforma internazionale, gli spettacoli delle quattro compagnie: Him (remix) di Fanny & Alexander, Cherchez la femme! Dancing all project e Sport di gruppo nanou, Perdere la faccia di Menoventi e TraScendere - Concerto sintetico per figure espressive di ErosAntEros.

Leggi tutto...
 
DANAE FESTIVAL


XV edizione - I parte
MILANO // 17 Aprile - 2 Maggio


Festeggia i quindici anni il festival DANAE di Milano, la rassegna organizzata dal Teatro delle Moire che, ogni anno, con tratti puntuali e decisi, riesce a convogliare l'attenzione anche degli spettatori e operatori più distratti.

Quest'anno, per presentare la linea artistica dell'edizione 2013, ci affidiamo alle parole di Alessandra de Sanctis, co-direttrice e anima, con Attilio Nicoli Cristiani, della manifestazionemilanese.

 

"Si deve fare uno sforzo di immaginazione, ci si sente dire, ma l'immaginazione non ci è mai mancata e di sforzi ne abbiamo fatti fin troppi. Se un altro sforzo va fatto, deve essere politico, che non significa dare battagllia, anzi, significa arretrare. Allontanarsi dalle inutili diatribe, dire molti più no, cercare oasi di silenzio, oasi anche poverissime, dove poter coltivare il pensiero, i rapporti e i desideri, per avvicinarsi di più a ciò che davvero conta. Andare con un altro passo, altri ritmi, fuori dalla mischia, con pochi preziosi compagni. E' lì che succede qualcosa e che si può di nuovo cominciare la ri-creazione, non solo relativamente al nostro mestiera, ma in un'accezione più ampia, riferita ad un mondo nuovo da immaginare.
Siamo convinti che il teatro produca un sapere che va ben oltre gli eventuali spettacoli, un sapere prezioso che non si può quantificare o etichettare. Il teatro non va consumato, va accudito. Continuiamo, quindi, a impegnarci affinché il racconto delle esperienze complesse di chi si occupa della scena trovi un canale  per compiersi. Proprio per questo, come facciamo da tempo, vogliamo programmaticamentte uscire dalle logiche perverse del nuovo e della prima a tutti i costi, dando spazio a lavori particolarmente siginificativi che non sono mai stati visti aa Milano o che sono stati visti poco in Italia. Insomma sostenere in qualche modo la possibilità di un "repertorio" anche per la scena contemporanea.
Non diciamo altre parole sul Festival che ha ragiunto il prezioso traguardo dei quindici anni e che è bellissimo, fatto con tenacia e troppi pochi mezzi. Fatto grazie a tante collaborazioni e anche alla disponibilità degli artisti, che arricchiscono il nostro progetto. Venite a vederlo e sostennete i nostri sforzi con la vostra imprescondibile presenza!
"

Leggi tutto...
 
PRIMAVERA ERETICA

Ravenna- Teatro Rasi
10 - 14 aprile 2013


Sarà la Primavera Eretica che dal 10 al 14 aprile accenderà il Teatro Rasi per festeggiare i 30 anni (1983-2013) del Teatro delle Albe. Da giovedì 11 a domenica 14, a partire dalle ore 16, si svolgeranno i Parlamenti di aprile, incontri con critici, scrittori e studiosi incentrati su nodi come “l’attore”, la “non-scuola”, i “linguaggi della scena” e la “drammaturgia”, temi che hanno attraversato questi tre decenni di Teatro delle Albe.

Da mercoledì 10 a domenica 14, alle ore 20.30, andrà in scena il Pinocchio della non-scuola, in cui confluiranno più di duecento adolescenti dei nove laboratori tenuti dalle guide del Teatro delle Albe negli istituti superiori di Ravenna. Lo spettacolo avrà la regia di Marco Martinelli, vincitore del Premio Speciale Ubu 2012 proprio per il lavoro fatto con gli adolescenti.

Il Pinocchio della non-scuola è il modo scelto dalle Albe per festeggiare i 30 anni di attività della compagnia e vedrà in scena duecento adolescenti di nove laboratori teatrali tenuti nelle scuole medie e superiori della città. Sono l’Istituto Comprensivo “M. Montanari”, l’I.P.S. “A. Olivetti – C. Callegari”, l’I.T.C. “G. Ginanni”, l’I.T.I.S. “Nullo Baldini”, il Liceo Artistico “P.L. Nervi – G. Severini”, il Liceo Classico Statale “D. Alighieri”, il Liceo Scientifico “A.Oriani”, la Fondazione Flaminia per l’Università in Romagna, il C.I.S.I.M.  di Lido Adriano e il gruppo di Castiglione di Ravenna.

Dopo il Premio Speciale Ubu 2012 vinto dal progetto Eresia della felicità, Martinelli torna sul progetto delle moltitudini di adolescenti con uno spettacolo corale per la prima volta allestito nella città dove la non-scuola è nata: Ravenna.
Il lavoro nelle scuole fatto dalle guide del Teatro delle Albe durante l'anno non si concluderà con una serie di debutti, come era stato negli scorsi anni, ma confluirà sul palco del Teatro Rasi in un unico spettacolo (replicato per cinque serate dal 10 al 14 aprile alle 20.30). Il mondo collodiano prenderà così le forme e i colori dell’anarchica fantasia dei ragazzi. Il paese dei balocchi, la pancia del pescecane, il circo si materializzeranno e con loro gli astuti gatto e volpe, la candida fata dai capelli turchini, Lucignolo, la lumaca, il castoro, i conigli neri. Il testo di Collodi ci racconta un’Italia povera, alle origini della nazione, ricco di specchi riflettenti che ci rimandano all’oggi.

Leggi tutto...
 
FOCUS MELQUIOT


con Anna Amadori - un progetto di Elena Di Gioia
Bologna/Forlì>>>7-15 Aprile 2013


Dopo il successo dell'anno scorso torna a Bologna il Focus Melquiot con Anna Amadori, un progetto ideato e curato da Elena Di Gioia con Reon Future Dimore nell’ambito di Face à face. Parole di Francia per Scene d’Italia promosso dall’Institut français Italia e dedicato alla nuova drammaturgia francese. Un appuntamento atteso con la scrittura di Fabrice Melquiot, affermato drammaturgo della scena contemporanea francese, autore di testi per il teatro, la radio e l’infanzia. Un momento importante per scoprire l'intenso connubio artistico tra la scrittura di Fabrice Melquiot e il lavoro dell’attrice Anna Amadori.

Un’occasione per conoscere la suggestiva scrittura di Fabrice Melquiot e il suo universo teatrale con Portrait Melquiot, divertente e acuto autoritratto dell’autore in una lettura a doppia voce con Anna Amadori e Maurizio Cardillo e il talk radio Radio Zolfo a cura di Altre Velocità ospitati al Cassero in un doppio appuntamento con cui inaugura il progetto (domenica 7 aprile alle ore 21) e due appuntamenti promossi da ERT Fondazione: il primo è lo spettacolo L’inatteso (L’inattendu), diretto e interpretato da Anna Amadori con il musicista Guido Sodo presentato giovedì 11 aprile nella stagione di Pubblico Teatro di Casalecchio e il secondo è un incontro con la compagnia (mercoledì 10 aprile / Nosadella.Due) condotto da Laura Mariani e Silvia Mei all’interno del ciclo di incontri In contemporanea.

Il progetto, dopo Bologna, fa tappa a Forlì al Dipartimento di Interpretazione Traduzione dell’Università di Bologna (Aula Magna dell’Università /lunedì 15 aprile) che ospiterà la mise en espace L’inatteso cui seguirà un incontro con la compagnia.


Focus Melquiot con Anna Amadori, un progetto di Elena Di Gioia, è realizzato con il sostegno di Alliance Française di Bologna e con il Dipartimento di Interpretazione e Traduzione Università di Bologna e Il Cassero. In collaborazione con Face à Face, CBRC e per le residenze Atelier Sì e Teatri di Vita. Con il patrocinio del Comune di Bologna. Promosso da Reon Future Dimore.
Le attività di Reon Future Dimore sono sostenute da Assessorato alla Cultura della Regione Emilia Romagna e Assessorato alla Cultura della Provincia di Bologna.

 

Leggi tutto...
 
ALFABETA2

E' presente il teatro?

 

Pubblichiamo di seguito l'editorale allo speciale E' presente il teatro?, a cura di Valentina Valentini, inserto nella rivista di intervento culturale "alfabeta2" (n. 27). Si tratta di un aggregato plurale di voci sul senso presente del teatro, sulla sua tangibilità reale e concreta sui e nei fatti del mondo. Il teatro cioè come agente possibile, probabile o assente nelle dinamiche sociali, politiche, esistenziali collettive; comburente di immaginari e non quoziente residuale e sintetico di una raffinazione già avvenuta. Ma la domanda del titolo può anche smagliarsi in una riflessione sul teatro come "contemporaneo". E' ormai assodato che non tutto il teatro prodotto nell'oggi è contemporaneo. Cosa ne fa allora qualcosa che è vivo, che sentiamo come un acceleratore di processi vitali e che non è semplicemente rassicurante, evasivo, logoro? [S.M.]


[Valentina Valentini] L’intenzione di questa inchiesta è di interrogarsi sulla presenza del teatro in questo tempo e nei luoghi (espressivi) a noi circostanti, sulla sua prontezza e immediatezza, sulla sua efficacia ed energia, sul suo essere manifesto e visibile, stringente e incalzante, deciso, impavido e intrepido nelle battaglie, e anche propizio.

Due domande semplici condensano il senso dell’essere presente, rivolte ad artisti di varie arti (musica, arti visive, cinema, video, scrittori, poeti…). Le voci del teatro prevalgono, spontaneamente.

– È presente il teatro come idea, come pratica artistica, come mondo nella nostra vita individuale e sociale? È riuscito il teatro (come libro, come spettacolo, come attori, come registi, come chiacchiera) a creare immaginario? Si è depositato nei linguaggi, nella moda, nei comportamenti, nel pensiero di filosofi,scienziati? Ha creato mitologie?

Cosa rende vitale il teatro? E da cosa si misura la sua vitalità? Forse dalla sua capacità di provocare reazioni? Quali sono state e quali sono le pratiche teatrali che ritieni più efficaci? [...]

Pubblico come insieme di spettatori o pubblico gregario? Dal momento che non ci sono più collettività accomunate da ideologie omogenee (la rivoluzione), il teatro si mostra vitale in luoghi circoscritti e in gruppi omogenei: bambini, carcerati…laddove si crea una comunità. In una comunità la differenza fra pubblico e spettatore cade, e i loro ruoli sono reversibili. Essere spettatore permette allo stesso tempo di condividere un’esperienza e godere individualmente del piacere della contemplazione dello spettacolo.


Il pubblico gregario è quello di massa, omologato dalla tv, in cui è reciso il percorso di sentirsi parte di un coro e nello stesso tempo essere uno. In alcune comunità ristrette, come nel quartiere dell’Albergheria a Palermo, per il teatro di Franco Scaldati, si crea un luogo isolato che «diventa un mondo perché è la parola che si fa mondo, che si fa luogo dove lo spettatore entra, con sforzo perché è qualcosa che abbiamo dimenticato. Il teatro è un’esperienza che richiede uno sforzo, cosa che in questi tempi di assoluta pigrizia non è più praticabile».


Anche se il teatro resta il luogo filosofico-umanistico che è sempre stato, non è più luogo della discussione etica ed estetica al centro della città. «Il teatro è oggi presente come luogo dell’esperienza radicale della diversità». In questo senso il teatro d’avanguardia ha creato un immaginario collettivo che è stato assimilato, tant’è che la performance art è oggetto di insegnamento nelle accademie e nelle università.

– Il teatro come industria culturale regge il mercato: i dati del box office per il 2011 riportano 22,3 milioni di biglietti staccati. Nello stesso anno il calcio ha toccato la cifra di 22,6 milioni di biglietti. Manca il riconoscimento sociale (il teatro è bene comune) e mediatico (il teatro è alla periferia dei media di massa, dalla tv alla stampa).


È vivo il teatro o la teatralità? «Nell’ibridazione, nelle forme trasversali e “sporche” prevalenti nell’arte contemporanea, la teatralità ha un ruolo centrale…» «Il teatro è il cinema, il cinema è il teatro, la pittura è la fotografia, la fotografia è la pittura, l’analogico è il digitale, il digitale è l’analogico…» È la querelle dei dispositivi: se lo spettacolo non persegue «la percezione di un attimo eterno, ma di un eterno riprodursi
dell’attimo
», perde la sua ragion d’essere.

 

http://www.alfabeta2.it/2013/03/01/sommario-del-n27-marzo-2013/


 
Presentazione libro MAGFEST

21 marzo 2013 alle ore 17.30
Ravenna - Teatro Rasi
All’interno della rassegna “Ravenna Viso-in-Aria”


Incontro con: Eugenio Barba, Julia Varley, Roberta Carreri e Iben Nagel Rasmussen, Odin Teatret
e Annamaria Talone, direttrice artistica Magfest

Coordinato da: Marco De Marinis

Il 23 marzo alle 17.30 al Teatro Rasi di Ravenna ci sarà la presentazione del volume Dal Magdalena Project al Magfest: un percorso sul teatro al femminile in Italia. Il volume, pubblicato da Editoria & Spettacolo nella collana Antigone diretta da Roberto Cruciani,
come scrive la curatrice Giulia Palladini, “fotografa un momento nel tempo – il biennio 2008-2010 – in cui è avvenuta la fondazione della rete Magdalena Italia attraverso i primi due “Magfest” e il terreno di relazioni all’interno del quale questa fondazione ha avuto luogo. ”Il Magdalena Project è un network internazionale di donne nel teatro contemporaneo, fondato da Jill Greenhalgh (Università di Aberystwyth) nel 1986 a Cardiff (Wales, UK)
e ora presente in 50 paesi del mondo. Nel corso di oltre vent’anni, il Magdalena Project ha organizzato festival, workshops, gruppi di lavoro e incontri con la finalità di dare visibilità al lavoro delle donne nel teatro, offrendo loro un supporto
nella pratica teatrale e nella riflessione teorica.
In Italia, il Magdalena Project è presente attraverso i festival “Magfest”, arrivati alla quarta edizione e fondati dalla regista Annamaria Talone e dall’attrice-pedagoga Gabriella Sacco. I festival italiani si sono finora svolti in Abruzzo e in Piemonte, costituendo una piattaforma di lavoro stabile sul territorio italiano.

Il volume nasce, in prima istanza, dal desiderio di non disperdere i preziosi contributi emersi all’interno del primo “Magfest” realizzato a Pescara nell’aprile 2009; in secondo luogo, dall’esigenza di articolare un discorso più ampio tanto sul Magdalena Project quanto sulla relazione tra i “Magfest” e le esperienze delle artiste attive nella rete internazionale del Magdalena Project, come Julia Varley, Ana Woolf o Helen Chadwick.
In questa fase di consolidamento della rete italiana del Magdalena, il volume è un’occasione importante per far conoscere il progetto, anche al fine di stimolare il coinvolgimento di nuove compagnie, artiste e teoriche provenienti da diverse regioni italiane.
Il volume è stato curato da Giulia Palladini, giovane studiosa abruzzese, ricercatrice presso l’Università di Erfurt (Germania), che da diversi anni lavora sulla storia e la teoria del teatro con particolare attenzione a un’ottica di genere. Oltre alle testimonianze delle artiste presenti al “Magfest” del 2009 (Julia Varley dell’Odin Teatret, Ermanna Montanari del Teatro delle Albe, Helen Chadwick della Royal Shakespeare Company, Ana Woolf del Magdalena Argentina) nella pubblicazione trovano spazio i contributi di importanti studiose di teatro come Valentina Valentini (Università “La Sapienza” Roma), Laura Mariani (Dams Bologna), Carlotta Pedrazzoli (Circuito Teatrale del Piemonte), Francesca Romana Rietti (Odin Teatret Archives).
Il volume coinvolge anche studiose esterne alla rete Magdalena, al fine di offrire un quadro complesso ed eterogeneo della scena teatrale femminile italiana e fornire spunti di riflessione sulla pratica teatrale anche oltre una prospettiva di genere. Il Magdalena Italia vuole infatti dialogare con il contesto teatrale italiano ponendosi come luogo di condivisione aperto ad attrici/attori, performer e studiose/i che abbiano il desiderio di confrontare idee e pratiche artistiche con una cura particolare al “processo creativo”.
In linea con gli scopi della pubblicazione, le presentazioni saranno anche delle occasioni per far conoscere il “Magfest” e per aprirsi al confronto con artisti e intellettuali della scena italiana.

 
UOVO_Performing Arts Festival

XI edizione
Milano, 20_24 marzo 2013



Dal 20 al 24 marzo torna Uovo performing arts festival, l’appuntamento più indisciplinato dedicato alle performing arts. Un’undicesima edizione che conferma la vocazione internazionale del festival, dando vita ad una miscela unica di linguaggi e formati, secondo quella filosofia che Uovo ha saputo portare da sempre nelle sue differenti declinazioni: SuperUovo, Uovokids, Uovo Music, Uovo à la coque, UovoTv.
Uovo 2013 si svolgerà principalmente all’interno degli spazi della Triennale di Milano e presenterà, per la prima volta in Italia, i nuovi lavori di alcuni tra i protagonisti internazionali più acclamati nel campo delle performing arts.

Post postmoderno? Nuovo realismo? L’undicesima edizione s’insinua nel dibattito proponendo lavori che s’interrogano sull’idea di rappresentazione, di verità e interpretazione, identità, autenticità.
Lavori trascinanti, spregiudicati, a cominciare dalla provocatoria e spiazzante ultima creazione di uno dei più importanti coreografi contemporanei, Jérôme Bel (FR), attesissimo ritorno a Uovo (il cui pubblico ha più volte avuto modo di conoscerne e apprezzarne il lavoro) in prima nazionale con Disabled Theater, spettacolo realizzato insieme agli attori professionisti e portatori di disabilità del Theater HORA (CH).
Grande attesa anche per l’irriverente (M)IMOSA di Cecilia Bengolea (FR/AR), François Chaignaud (FR), Trajal Harrell (US), Marlene Monteiro Freitas (PT), per la prima volta in Italia in una straordinaria pièce a quattro dedicata all’arte del Voguing - versione M del ciclo Twenty Looks or Paris is Burning at The Judson Church, ultima in ordine di tempo della serie di creazioni in diverse 'taglie' costruite da Harrell intorno alla curiosa domanda: «Cosa sarebbe successo nel 1963 se qualcuno dalla scena del ballo di Harlem fosse sceso in città per danzare accanto ai primi postmoderni alla Judson Church?».

Presenza importante a Uovo 2013 quella di Saša Božić (HR) – fondatore e anima con Barbara Matijević (applauditissima ospite delle ultime edizioni) e Željka Sančanin della storica compagnia croata k.o. kombinirane operacije - con Love will tear us apart, prima parte della trilogia dedicata alle relazioni umane: un solo appositamente creato per la performer Petra Hrašćanec che mescola generi differenti dando vita a un oggetto sospeso tra il concerto rock, la confessione e la danza astratta.

Leggi tutto...
 
FRAMMENTI

Concerto scenico dal Lemming
Rovigo, Teatro Studio
sabato 23 marzo, ore 21.00
domenica 24 marzo, ore 18.00


E' noto come il lavoro del Lemming sia caratterizzato dal tentativo di immergere lo spettatore nel flusso emotivo di un evento ragion per cui, sottoposto ad una sorta di accecamento, ad un vero e proprio bombardamento sensoriale, lo spettatore si ritrova a vivere un’esperienza fortemente onirica,  con la sensazione, simile a quella del risveglio da un sogno, di avere come perso qualcosa.
Il Concerto scenico FRAMMENTI propone, invece, una sorta di drastica riduzione rispetto alla normale complessità del linguaggio scenico del Lemming. Ciò consente allo spettatore di potersi concentrare, rispetto alla pienezza vorticosa di una sinestesia sensoriale, sull’unico senso dell’udito. E’ una riduzione che apre altri varchi, altre vertigini, altri acceccamenti oltre che un possibile attraversamento dell'attività produttiva della compagnia di Massimo Munaro: una piccola antologia, appunto, di parole e musiche dal Lemming - in realtà una delle tante possibili, in un materiale quasi inesauribile accumulato in venticinque anni di attività e ricerca.
Frammenti è quindi il risultato della commistione inedita di diciassette tessere musicali che disegnano un viaggio nella memoria di ciascuno, stanze dell’anima, perle di una collana che affida ad ogni spettatore il compito di ricostruirne il filo.

Leggi tutto...
 
CT#21 - ON PRESENCE

a cura di Enrico Pitozzi

E' uscito ON PRESENCE: il numero 21 di CULTURE TEATRALI


Presentazione

La presenza è qualcosa d’indeterminato. Il suo incanto sembra sprigionare da un inafferrabile non-so-che, da qualcosa che circola e si irradia in tutte le sue parti senza localizzarsi in un punto preciso. É qualcosa di sfuggevole, di accidentale e splendente, che tocca le cose senza appartenere loro, anche se ne permette la manifestazione facendo sì che si senta la contingenza di qualcosa. Si tratta allora di fare risolutamente i conti con un dinamismo senza sostanza, un movimento produttore di modi d’essere: la presenza è un’atmosfera.  

Quando affermiamo, parlando di certi attori o danzatori, che essi hanno una presenza, evochiamo così una qualità sottile che sfugge all’articolazione del discorso, un’attitudine che sappiamo riconoscere, possiamo perfino nominarla senza tuttavia poterla definire con esattezza. Di cosa parliamo, dunque, quando attribuiamo una presenza a un corpo? Che ruolo gioca la percezione nella definizione – e nella ricezione – della presenza? Quali i modi attraverso i quali essa si dà, quali i suoi effetti? E ancora, come si ridefinisce questa nozione alla luce dell’intervento delle tecnologie? È possibile, oggi, una teoria delle gradazioni di presenza estesa a manifestazioni d’altra natura, come la luce o il suono?

 

Leggi tutto...
 
PARABOLE FRA I SANPIETRINI

“C’è bisogno”
Festival di teatro da Roma in fuori_II Edizione

Roma 8 Febbraio | 25 Maggio

C’è bisogno per combattere la pigrizia romana | le file chilometriche fuori dai locali | il traffico di via Ostiense il sabato sera | la pioggia | le buche col motorino | le multe per divieto di sosta.

 

Riparte, dall’ 8 febbraio al 25 maggio il Festival di teatro indipendente, PARABOLE FRA I SANPIETRINI “da Roma in fuori” . Il cuore pulsante dell'iniziativa sarà ancora una volta il quartiere del Pigneto, il luogo performativo i rinnovati spazi del circolo ARCI Fanfulla, in Via Fanfulla da Lodi, 5.

Dodici gli appuntamenti come le formazioni ospitate - Mo.Lem, Il Cerchio di Gesso, Compagnia Marco Gobetti, Carichi Sospesi, Teatro dei VentiBaroni-Chieli-Ferrari, Vanaclù, Stefano Detassis, Teatro dei Limoni, Ventichiavi Teatro, Mario Jorio, Teatro Campestre - e provenienti da tutta Italia (Torino, Padova, Genova, Roma, Trento, Modena, Foggia). Tutte diverse tra loro nelle proposte estetiche, ma tuttavia accomunate dall'originalità dei linguaggi impiegati, e da una indubbia personalità che caratterizza il proprio percorso di ricerca. Per molte di queste formazioni inoltre, Parabole rappresenta un'occasione concreta di circuitazione 'non convenzionale', un'opportunità di confronto con un pubblico eterogeneo stimolato da questo genere di visione.

Anche questa seconda edizione si arricchisce di eventi speciali: oltre alla tradizionale festa di chiusura - quest'anno prevista in coincidenza con l'ultimo appuntamento del festival, sabato 25 maggio - piena di incursioni sonore, culinarie e performative, sono previste altre occasioni di festa: in concomitanza con l'8 marzo infatti, Parabole ha pensato ad un appuntamento dedicato particolarmente alle donne, in collaborazione con la rassegna al femminile INGREDIENTE F: tre giorni di spettacolo (la rassegna ospita il debutto romano dei genovesi Sarah Pesca/Mario Jorio Prima ero schizofrenica... ora siamo guarite) cibi e musiche a tema, e a corollario dell'iniziativa l'esposizione del progetto fotografico Wytya, realizzato appositamente per Ingrediente F.
Sabato 30 marzo inoltre, il Forte Fanfulla apre le porte al Teatro argentino, con una serata speciale destinata alla presentazione - arricchita di performance dal vivo, musica e incursioni culinarie - del volume Claudio Tolcachir/Timbre4 a cura di Silvia Mei, edito da Editoria&Spettacolo, dedicato alle opere del noto teatrista di Buenos Aires.

Ad arricchire il programma, la collaborazione con la Compagnia IL CERCHIO DI GESSO presso il circolo ARCI “Officine Corsare” di Torino che ospiterà in “trasferta”, all'interno della sua annuale rassegna SCHEGGE, parte del Festival di Roma, con altri quattro appuntamenti (Roma - Industria Indipendente, Calcata - Le vie del Fool, Latina - Matuta Teatro, Torino - Compagnia Marco Gobetti) cosi da creare una effettiva possibilità di scambio.

Dal mese di febbraio, oltre agli spettacoli in programma, partiranno alcune iniziative collaterali: workshop teatrali (laboratorio di lavoro sul testo tenuto da Andrea Baracco, laboratorio di drammaturgia curato da Rita Frongia e laboratorio di ritmica applicata all'azione fisica guidato dal Teatro dei Venti) e un osservatorio itinerante della giovane critica, realizzato in forma di laboratorio per tutta la durata del Festival, condotto da un gruppo di esponenti della nuova critica (Teatro e Critica e Il Tamburo di Kattrin) e indirizzato a studenti, appassionati e pubblico occasionale. I partecipanti potranno avere l'opportunità di vedere pubblicati i propri pezzi dedicati alla visione degli spettacoli del Festival sul sito Teatro e Critica Lab.

PARABOLE EXTRA è una finestra oltre il Festival, un focus che porrà l'attenzione sui nuovi scenari del panorama romano. Quattro saranno gli appuntamenti che ospiteranno i lavori di Valeria Bianchi, Laura Riccioli, Pamela Sabatini, Elena Vanni.

 

Leggi tutto...
 
« InizioPrec.12345678910Succ.Fine »

Pagina 9 di 67
Sito realizzato con Joomla - Realizzazione grafica: Enrico De Stavola
condividi