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TEATRO A CORTE 2013

Il teatro europeo in scena nelle dimore sabaude
Torino-Agliè-Racconigi-Rivoli-Venaria :: 5>>21 luglio 2013
14 edizione

 

L’edizione 2013 offre uno spaccato prezioso delle nuove declinazioni di un genere in continua trasformazione: il circo contemporaneo, spaziando dalla Francia alla Finlandia fino alla Spagna. Dalla Francia, per l’apertura del festival il 5 e 6 luglio, arriva in prima nazionale un fenomeno culto, il giovane collettivo Ivan Mosjoukine con uno spettacolo definito “circo di ricerca” De nos jours. (Notes on the circus), in cui prendono vita 80 vignette sul tema del circo per realizzare un destabilizzante manifesto artistico: tutto viene mostrato nel suo farsi, senza trucchi o effetti speciali, perché “è quel che si vede ad essere magico”. Non rinunciano alla magia due maghi di professione esponenti di rilievo della “magie nouvelle”, il finlandese Kalle Nio - con la sua ultima creazione Lahtö/Départ, abile incrocio fra circo, danza, arti visive e magia, che racconta di una coppia in crisi immersa in un labirinto di specchi nel mezzo di un salotto borghese con abiti volanti e mobili sospesi - e il francese Yann Frish, vincitore del campionato Europeo di magia nel 2011 e di quello Mondiale nel 2012. E’ invece un clima bucolico quello che si respira nel circo “poetico-agricolo” dell’Atelier Lefeuvre & André (13, 14 luglio) che in La Serre, piccolo gioiello sull’essenza dell’arte circense, accoglie gli spettatori sotto una vera serra, chapiteau di clown davvero ecologici. Stessa atmosfera intima per il danese Karl Stets che tuttavia contamina il suo circo stravagante con il thriller e l’horror, Cuerdo (13 e 14 luglio), in cui è alle prese con 3 corde, 9 trappole per topi pronte a scattare e un grammofono. Infine il circo che si contamina con la danza con Yoann Bourgeois e la finlandese Ilona Iantti col nuovo lavoro La balance de Lévité (20 luglio), una forma breve che indaga il punto in cui il corpo rimane sospeso, senza punti d’appoggio, e solo allora ogni cosa diventa possibile.

 

ph. Annavan Kooij

 

L’Olanda è il paese cui è dedicata la vetrina internazionale di questa edizione che, in occasione dei 300 anni dalla firma del trattato di Utrecht e dei festeggiamenti che legano la città olandese a Torino, presenta il lavoro di un gruppo di artisti d’eccezione, impegnati in una serie di progetti site specific che condurranno il pubblico all’incontro con piccole e grandi emozioni in un bosco, per le stanze di un castello, su di un autobus, in un container o in un tunnel sintetico che dialoga con il paesaggio: Dries Verhoeven in The Big Movement (5, 6 ,7 luglio); Boukje Schweigman (5, 6, 7 luglio) in Blow ; Nick Steur (12, 13 luglio) in  Freeze!-Answers are blowing in the wind; Alexandra Broeder (19, 20, 21 luglio) realizzerà WasteLand; gli italiani Zerogrammi, dopo la realizzazione di una fortunatissima coproduzione in seno alla vetrina russa del Festival nel 2011, collaborano con il festival Oerol, nell’isola olandese di Tershelling, per la realizzazione di Trattato della lontananza (12 luglio), un evento speciale che unirà i due festival. La danza olandese è rappresentata da Keren Levi (19 luglio) con la prima nazionale di The Dry Piece, uno spettacolo sul valore del corpo nella società contemporanea fra azioni dal vivo e immagini in video.

Grandissima attesa è riservata per la formazione inglese 1927, definita dall’Observer “uno dei fenomeni più brillanti del nuovo teatro inglese” e dal Times “un astro un ascesa”, che arrivano per la prima volta in Italia con The Animals and the children took into the streets (19, 20 luglio) salutato dalla stampa britannica come “uno spettacolo dalla bellezza travolgente”. Reduce da una tounée in America, Cina e Russia, la giovane compagnia propone un folgorante mix di cinema d’animazione, teatro di figura e musical da camera (con musica rigorosamente dal vivo). Dall’Irlanda è atteso invece Colin Dunne, con l’applauditissimo Out of time (7 luglio), una corsa a perdifiato nella danza tradizionale irlandese contaminata con la contemporaneità.

Tra gli altri spettacoli internazionali: dalla Polonia il Teatr Polski di Bielsko-Biala che presenta in prima nazionale lo spettacolo Chewingum revolution (20 luglio), recitato in lingua italiana, un divertente spaccato di vita quotidiana in Polonia sotto la dittatura socialista; e dalla Svizzera e dall’Ungheria la compagnia József Trefeli, presenta la nuova creazione JINX 103, vicina al percorso di Colin Dunne per il lavoro di commistione tra la danza contemporanea e le danze tradizionali ungheresi.

Chiude il festival (21 luglio) Page Blanche, grande spettacolo di Luc Amoros che monterà grazie ad una impalcatura un’enorme pagina bianca sulla facciata della Reggia di Venaria. Si creerà così un affresco collettivo e un fumetto virtuale, creato da una mezza dozzina di pittori-cantanti.



Programma completo sul sito del festival www.teatroacorte.it

Informazioni +39 011.5119409 - info@teatroacorte.it



 
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