Ai sensi della Legge 7 marzo 2001 n°62, si dichiara che Culture Teatrali non rientra nella categoria di "informazione periodica" in quanto viene aggiornato ad intervalli non regolari.ng

 

News » Culture Teatrali
NATURA DÈI TEATRI 013

GLORIOSO
Parma, Lenz Teatro

16 novembre > 1 dicembre



La 18a edizione di Natura Dèi Teatri, il festival curato da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto di Lenz Rifrazioni, presenta negli spazi post-industriali di Lenz Teatro di Parma dal 16 novembre al 1 dicembre 2013 un denso programma composto da 14 creazioni contemporanee internazionali ispirate alla suggestione concettuale proposta dagli ideatori: GLORIOSO, secondo nucleo tematico del progetto artistico triennale cui succederà nel 2014 I DUE PIANI, indicazioni tratte dall’opera filosofica di Gilles Deleuze.
In questi ultimi decenni Lenz Rifrazioni, scavando nel profondo e sui confini della sensibilità artistica, ha vissuto innumerevoli occasioni d’incontri con persone gloriose, in periodi gloriosi che hanno coabitato poeticamente la loro ricerca linguistica e teatrale. Anche questa diciottesima edizione di Natura Dèi Teatri ospita artisti di assoluto rilievo nel panorama delle arti performative contemporanee, capaci di tensioni estetiche estreme, provenienti da ambiti disciplinari differenti, teatro, musica, danza, video, performance.

 


‘Glorioso’ non è un caso. Il prossimo festival di filosofia sarà dedicato alla ‘Gloria’ e Remo Bodei, svelando il tema, aggiunge a voce: “La Gloria è un concetto desueto, nel senso che c’è un declino della Gloria perché c’è l’avversione alla guerra e alla politica a cui il concetto di Gloria è legato, ma è per capire cos’era la Gloria e perché oggi si è abbandonata in favore della celebrità o della fama per cui ciascuno spintona per farsi avanti e ci sono questi eroi che non hanno fatto niente per la collettività. E’ un tema molto vasto con una quantità di autori e di immagini che si possono citare, si può cominciare da Achille e quindi la lettura dei classici, l’Odissea, e per l’onore c’è Montesquieu, c’è Leopardi che ha detto che la Gloria è un sentimento troppo alto e nobile che i moderni non si possono permettere e quindi si accontentano dell’onore che è un riconoscimento più blando.”
Non è un caso che il secondo tema, dopo
OVULO e prima del prossimo I DUE PIANI - riferimenti concettuali a Gilles Deleuze - della diciottesima edizione di Natura Dèi Teatri sia dedicata al GLORIOSO. Evidentemente una forte rifrazione desiderante di pensiero comune sul concetto di Gloria si sta estendendo ai luoghi più attenti alla rinascita di un rinnovato spirito critico collettivo.
In questi ultimi decenni abbiamo, scavando nel profondo e sui confini della sensibilità artistica, vissuto innumerevoli occasioni d’incontri gloriosi, con persone gloriose, in periodi gloriosi che hanno coabitato poeticamente con il nostro ricercare linguistico e teatrale. La ricerca ossessiva, invece, della celebrità e della fama non è mai apparsa in questi luoghi, tenuti in ombra proprio perché scombinati rispetto al ritmo di marcia generale.
Avevamo invitato alcuni anni fa a Lenz Teatro Remo Bodei a parlare di Hölderlin durante la nostra pluriennale immersione nel romanticismo tedesco e, da allora, l’esperire tragico e sublime con artisti super-sensibili, eroi contemporanei e gloriosi, ci ha confermato che la Gloria di un tempo è rimasta, sparsa e frantumata, nel piccolo, nel fragile, nell’incompiuto dell’essere umano’.
Francesco Pititto

 

Leggi tutto...
 
LA PAROLA ALLE DONNE

attrici e autrici per una rassegna teatrale sui diritti delle donne

Bologna, Teatro 1763-Villa Aldrovandi Mazzacurati
in collaborazione con Associazione Cultura e Arte del ‘700 - CoopAdriatica - Libreria Trame


La parola alle donne nasce come progetto dell'Associazione Culturale Rimachèride con l'intenzione di proseguire il percorso intrapreso lo scorso luglio nella rassegna del Bologna Estate, orizzonti donna art. 37, quest'anno interamente dedicato al diritto e alla condizione femminile.
Sette storie di donne portate sul palcoscenico da un cast di sole donne. Sette gli appuntamenti previsti con cadenza settimanale tra novembre e dicembre il giovedì sera alle ore 21, con l'unica eccezione di uno speciale appuntamento pomeridiano per l'infanzia. Sette le realtà attive e radicate sul territorio nel campo dei diritti della donna, che terranno a battesimo ognuna un appuntamento specifico, a consolidare il legame fra artisti e istituzioni.
Frutto di una collaborazione con l'Associazione Cultura e Arte del' 700, la rassegna con la direzione artistica di Alessandro Tampieri trova una opportuna collocazione nello storico Teatro 1763 di Villa Aldrovandi Mazzacorati, particolarmente adatto a una drammaturgia di parola, che non punti su allestimenti dall'impatto visivo o tecnologico, ma sul valore dei contenuti. Un gioiello dell'architettura da valorizzare e riscoprire, come degne di nota e attenzione sono le protagoniste che si fanno coraggiose portavoce di istanze dal forte impegno civile.


Programma


giovedì 7 novembre ore 21

LA SIGNORA G conferenza spettacolo su Goliarda Sapienza
con Cristiana Raggi - da un'idea di Cristiana Raggi e Fabrizio Cabitza
Compagnia Cristiana Raggi
ospite Libreria delle Donne


giovedì 14 novembre ore 21

DESIDERANDO LA LIBERTÀ storia della staffetta Elide dal fascismo al 2 giugno 1946
con Cristina Nughes - consulenza alla regia Stefano Antonini
Art&TU e Burattingegno Teatro - in collaborazione con Comune di Castello D'Argile
ospite Centro Documentazione delle Donne

 


giovedì 21 novembre ore 21

MEDEA. LA CATARSI (NON) ESISTE
soliloquio di una donna in fuga
con Eva Beriatu - musiche dal vivo Vladimiro Cantaluppi

consulenza alla regia Marco Cavicchioli
ospite MondoDonna

Leggi tutto...
 
MARGHERA - TEATRO AURORA

Quest’anno non volevamo dare, come invece abbiamo fatto finora, un tema alla Stagione di Teatro Contemporaneo 2013/2014. Visti i tempi di incertezza che stiamo subendo su tutti i fronti, volevamo aprire la nostra rassegna a gruppi e artisti giovani che sentissero maggiormente l’urgenza di utilizzare lo strumento teatrale per dare un critico sguardo sul clima attuale. Ma una volta completato il quadro dei gruppi chiamati, ci siamo accorti che proprio lo sguardo critico offerto da questi giovani andava a costituire un filo conduttore che univa tutti gli spettacoli. Uno sguardo critico che spazia dal sentirsi traditi nei sogni e nelle speranze, al diverso modo di considerare oggi i sentimenti; dal problema del lavoro che manca, al bisogno di gridare la propria insoddisfazione; fino al come ipotizzare ancora una volta un futuro possibile. Sono proprio questi giovani a dire alle generazioni più vecchie, stanche e disilluse, che loro non mollano. E che il teatro continua a essere il luogo principe nel quale riflettere su quello che accade in noi e nella società a cui apparteniamo. Insomma a farci ancora una volta meditare sul Mestiere di Vivere…

Si è conclusa la prima parte del progetto Sala Travaglio, che ha portato – su invito di Questa Nave – tre giovani compagnie del territorio a lavorare insieme al teatro Aurora e a creare Lear, del conflitto generazionale, e altre quattro a mostrare i loro spettacoli al nostro pubblico.
È con gioia e orgoglio che accogliamo la vittoria al Premio OFF, come un segnale che la fatica bella che abbiamo cominciato – far incontrare le generazioni e farle incontrare sul lavoro – può dare frutto.
Ora Questa Nave sta valutando come proseguire, affinché Sala Travaglio continui a essere un'occasione di accelerare dei tempi di crescita e maturazione di giovani artisti, uno spazio-tempo di progettazione in cui abbia diritto di crescita non solo la dimensione artistica ma anche quella organizzativa.
Una cosa riprendiamo subito del progetto. Aprire le porte della stagione a giovanissime formazioni che si sono incontrate provenendo da realtà formative diverse del territorio. Una progettualità che porterà a un immediato incontro col pubblico, educato ma sincero, del nostro Teatro.


Questa Nave

 

Leggi tutto...
 
PER LUISA PASELLO

di Cristina Valenti

 

Colpisce come la scomparsa di Luisa Pasello sia stata accompagnata da segni tanto discreti e rarefatti, nel momento in cui ogni voce di commiato, immancabilmente, ricordava l’attrice come un emblema, insieme alla gemella Silvia, del teatro di ricerca degli anni Ottanta in Italia.

Ma anche questo destino ultimo, di una memoria che fatica a stagliarsi nei suoi tratti individuali, appartiene a ben vedere alla storia e all’eredità di quegli anni, fatti di vicende collettive e circoscritte in orizzonti omogenei. Eppure Luisa è stata fra le interpreti più originali ed esuberanti di quella stessa generazione che ha rappresentato come un’icona, aderendovi al punto da esserne inscindibile. Fedele ai metodi di lavoro, alla disciplina e anche alla filosofia del teatro di gruppo, la sua carriera di attrice attraversa la crisi di quel modello e ne disegna le fuoriuscite possibili, all’insegna della duttilità e dell’apertura verso mondi artistici diversi.

 

A da Agata - ph. Maurizio Buscarino (da web)

 

La padronanza di strumenti differenti è stata d’altro canto il tratto fondante della sua formazione. Dopo essersi diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1981, ha studiato canto al Conservatorio Frescobaldi di Ferrara con la professoressa Clara Ziegler per approdare nel 1982 al Centro per la sperimentazione e la ricerca teatrale di Pontedera (con il quale la sorella Silvia già collaborava), dove si è inserita nel progetto biennale “L’eresia del teatro: Stanislavskij”, diretto da Dario Marconcini e Paolo Pierazzini, affiancando gli otto partecipanti effettivi con il compito di cucinare e di aiutare nelle esercitazioni sul canto. In seguito avrebbe ricordato il Progetto Stanislavskij come “un tempo d’oro, senza l’incubo dello spettacolo”, dove il training scopriva vie e motivazioni personali per ciascuno. La scelta dei pedagoghi, Jerzy Stuhr, Marisa Fabbri, Ryszard Cieslak, Ingemar Lindh, rifletteva l’impostazione del progetto, che intendeva coniugare tradizione e ricerca, con l’obiettivo di dotare gli attori di formazione “terzoteatrale” di strumenti completi, colmando in particolare la lacuna sempre più avvertita che riguardava l’uso della parola.

Leggi tutto...
 
TEATRO ERA

11 OTTOBRE  - 20 DICEMBRE

Sono ormai 39 anni che, attraverso spettacoli, festival, laboratori, progetti, incontri, libri, film, attività sociali e molto altro cerchiamo di produrre domande che ci aiutino a creare il nostro “teatro”, ovvero lo strumento vivo per una ricerca che non avrà fine.
I teatri e gli spettacoli che proponiamo da ottobre a dicembre 2013, sono tra loro così diversi che a stento potrebbero figurare nel cartellone di qualsiasi teatro.
Eppure per noi ciascuno di essi è parte integrante della nostra storia e della nostra identità.
Si va dal teatro di strada con lo spettacolo
Lisboa di Anna Stigsgaard (un’opera in bicicletta che ha girato il mondo)  al Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards (un laboratorio di ricerca in continua evoluzione, presente con il proprio lavoro in tre continenti), si passa dalla prima assoluta di Tu! Ognuno è benvenuto della Compagnia Laboratorio di Pontedera con la regia di Roberto Bacci, all’esperienza drammaturgica ed attoriale di due importanti gruppi della nuova scena italiana (Teatro Minimo di Andria e Carrozzeria Orfeo) che la Fondazione Pontedera Teatro ha prodotto per restare al fianco delle nuove generazioni e per finire con Incolpevoli Colpevoli coprodotto con il Teatro Francesco di Bartolo di Buti e la regia di Dario Marconcini.
Tutte queste opere, presentate nel giro di due mesi nel Teatro Era e per le strade della città, sono un appuntamento importante per comprendere le domande professionali, filosofiche e artistiche a cui Pontedera Teatro ha dato vita alla soglia dei suoi quaranta anni di attività.
Da qui si riparte per altre e nuove strade.

Roberto Bacci
direttore artistico
Fondazione Pontedera Teatro

 

Leggi tutto...
 
RETE CRITICA 2013

 

Per Rete Critica 2013 Culture Teatrali rinnova la sua missione di militanza e affiancamento di fenomeni e pratiche teatrali indipendenti, minoritarie, defilate. Anche quest'anno tre candidati di estrema qualità, rigore e formule radicali; tre campioni di un teatro plurale, che non produce solo spettacoli ma genera processi, attiva relazioni, costruisce conoscenza, semina nel terriotorio.

 

http://www.ateatro.org/retecritica2013.asp



Andrea Cosentino con l'ultima produzione Not here not now, un lavoro che concilia l'originalità di una scrittura scenica arrovellata con una disposizione analitica e metateatrale, senza rinunciare, per fortuna, a irresistibili spunti comici. Il lavoro dell'attore, autore e regista Cosentino si declina inoltre in scritture letterarie e prodotti multimediali che moltiplicano la sua scena oltre la rappresentazione in sé, conciliando con estrema souplesse qualità e registri diversi nella migliore tradizione del nuovo teatro italiano.

 

 


Teatro dei Venti col festival Trasparenze a Modena, oggi alla sua seconda edizione; le residenze strutturate di gruppi ospiti; la creazione della Konsulta come gruppo di giovanissimi spettatori critici; il lavoro di teatro in carcere condotto continuativamente in diverse strutture; gli spettacoli corali, di strada e solisti realizzati nello scambio di tecniche tra tradizioni teatrali differenti, nel dialogo con la storia, nell'attenzione a temi esistenziali  legati alla persona sociale, secondo una fantasia linguistica che non si fa mai stile.

 



 

Mesmer col progetto E.C.O. di Pietro Babina. Una ricerca teatrale che oblitera col suo esistere le spietate modalità di produzione teatrale vigenti, esponendo in streaming il lunghissimo lavoro a tavolino con gli attori e il montaggio video oltre la logica dello spettacolo. E.C.O. è un progetto di scrittura drammatica e di lavoro dell'attore integrato alla new technolgy, la quale partecipa non come mero dispositivo ma piuttosto come reagente, rilanciando allo spettatore la possibilità di un'interazione teatralmente inedita.

 

 
ANDANTE

La corsa di fuochi

Modena (teatro di Via Buon Pastore, 57), ottobre2013>>>aprile2014
direzione artistica Artisti Drama

“… Per me dunque arse tale corsa di fuochi: l’uno all’altro trasmise il segno; e vinse il primo e l’ultimo...”

 

Una ventina di appuntamenti tra spettacoli, petites formes, seminari, work in progess, e Bring dir’s (brindisi con il pubblico, attorno a un tavolo, guidati da un artista), che da quest’anno andranno ad arricchire la più ampia rassegna Andante.

Dopo il Bring dir’s n° 0 con il premio Strega Walter Siti, che la sera del I settembre ha dato il via ai lavori, la rassegna prosegue con Vocazione, studio di Danio Manfredini, una raccolta di frammenti testuali che narrano della condizione dell’artista oggi (26 ottobre), già presentata al festival di Santarcangelo nel luglio scorso. Tra gli altri nomi di rilievo: Claudio Morganti con Woyzeck (9 novembre), Elena Bucci che porterà Autobiografie di ignoti (8 novembre), Elena Giacchetti in Amedeo e la compagnia Le Ariette col nuovo spettacolo A proposito di me, del cus cus e di Albert Camus (10 novembre).


Sono previste inoltre due nuove produzione di Artisti Drama, La cosa che preme, da un testo di Luigi Pirandello con la regia di Stefano Vercelli (1-3 novembre) e Galleggiami, in cui il gruppo Micron verrà guidato da Teri Weikel.

La corsa di fuochi vuole essere una proposta teatrale che porta un segno identitario preciso fatto di sperimentazione e ricerca, di scambio e trasmissione generazionale, di costante relazione con il pubblico, privilegiando spesso tematiche di forte impatto civile, come la salvaguardia del cuore del paesaggio in Geografia commossa dell’Italia interna di Franco Arminio (27 ottobre) o la violenza di genere, filo conduttore dello stage di alta formazione di Olivia Corsini del Théâtre du Soleil di Parigi (26-30 novembre).

La rassegna di Artisti Drama intende mettere in primo piano il lavoro dell’artista e della narrazione (della vita propria e altrui) e quindi indagare  il rapporto tra vita e percorso creativo, tra biografia, autobiografia  e trasposizione artistica. In questa ottica la sezione “Works” prevede l’ospitalità di gruppi di artisti di diverse discipline, in un percorso di reciproche contaminazioni e co-produzioni. È il caso di Quiet Ensemble, giovane collettivo romano, già partner di Artisti Drama in Amore Elettrico, che propone opere interattive utilizzando software di manipolazione audiovideo, che porterà a Modena The Unspoken (1-3 novembre). Sempre all’interno di “Works” i Manimotò con Tomato Soap (29-30 novembre).

 

Per il programma completo visitate il blog (artistidrama.over-blog.it) e le pagine facebook (La corsa di fuochi, Artisti Drama).




 
FESTIVAL TRASPARENZE 2013

MODENA 29 settembre – 5 ottobre

 


WORKSHOP e LABORATORI
29 settembre – 5 ottobre Sala Bianca Teatro dei Venti
Laboratorio per la #Konsulta coordinato da Simone Pacini (fattiditeatro)
Con Altre Velocità, Silvia Mei, Simone Pacini

29 settembre – 1 ottobre, h. 10-17   Scuola d’Arte Talentho
Il fare dell’attore: azione intenzionale e processo creativo, lab condotto da MARIO BIAGINI (Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards) con Alejandro Rodriguez

2 – 3 ottobre, h. 10-13 / 14-16   Sala Bianca Teatro dei Venti
Laboratorio di drammaturgia condotto da MICHELE SANTERAMO

30 settembre – 5 ottobre, h. 16-18: La Murga, un viaggio tra suoni e colori
Laboratorio ludico-creativo di murga argentina per bambini e ragazzi, a cura di Eiisa Di CristofaroMurga Patas Arriba di Roma

 

SPETTACOLI / INCONTRI / PERFORMANCE / CONCERTI

Lunedì 30 settembre
h. 20,00
TEATRO DEI VENTI | il Draaago (45’)  Via San Giovanni Bosco 150 – piazza antistante Parrocchia Pio X

h. 21,30
CARROZZERIA ORFEO | Thanks For Vaselina, dedicato a tutti i familiari delle vittime e a tutte le vittime dei familiari (95’)  Teatro dei Segni


Martedì 1 ottobre
h. 19,00
MANGIACASSETTE | concerto  Bar Lumi, Parchetto S.G.Bosco

h. 20,30
TEATRO DEI VENTI | Tremori (40’)  Sala Parrocchia San Pio X

h. 22,00
CLAUDIA CALDARANO | DIALOGOTONìE (25’)  Teatro dei Segni

Leggi tutto...
 
AMMUTINAMENTI 2013

Ravenna 14-22 settembre 2013

ph. Supernova di G. Majorino

Corpo a Corpo
Cosa c’è di più autentico di un corpo a corpo?
Diciamolo chiaro e nudo:
è proprio nel corpo-a-corpo con gli spazi urbani, con il pubblico,
con sé stessi che Ammutinamenti ha trovato la sua sintesi e identità
di Festival di danza urbana e d’autore.
E quest’anno, alla quindicesima edizione, ne sancisce la fisionomia
come di una matura freschezza senza età.
Corpo a corpo con la Darsena di città (habitat stabile di Darsena Dance Raids,
ma sempre immacolato per accogliere nuovi confronti con la danza contemporanea).
Corpo a corpo con l’IN e l’OUT delle Artificerie Almagià e le sperimentazioni
della Vetrina giovane danza d’autore.
Corpo a corpo con il pubblico in una libera connessione priva di liturgie
e di separazioni fra osservazione e azione, fra spettatore e artista,
fra spazio della rappresentazione e spazio dell’emozione.
E altro ancora.
Forme, espressioni, linguaggi che infine cercano una cosa sola:
un corpo a corpo con sé stessi; la più profonda e audace delle arti.

 

Leggi tutto...
 
PAOLO ROSA IN MEMORIAM

di Anna Maria Monteverdi

La notte tra il 19 e il 20 agosto è mancato Paolo Rosa. L’ultimo sguardo lo ha rivolto all’azzurro del Mediterraneo, in Grecia, a Corfù dove stava trascorrendo le vacanze con gli amici di sempre e con la moglie Osvalda. Aveva 64 anni. Ha ragione Giacomo Verde: un brutto anno questo per le arti elettroniche. La morte di Paolo Rosa rinnova il dolore per la perdita di Antonio Caronia, entrambi compilatori (tra gli altri) del Manifesto per una cartografia del reale (1992).

 

Rosa era uno degli artisti visivi più talentuosi della sua generazione, fondatore insieme a Leonardo Sangiorgi e Fabio Cirifino dello Studio Azzurro, ambito di studio e di sperimentazione audiovisiva e interattiva che ha creato un nuovo modo di pensare l’arte in rapporto con la tecnologia, rendendo quest’ultima, un fondamentale strumento linguistico ed espressivo. Paolo Rosa ci teneva a ricordare sempre nei suoi incontri, la fondativa esperienza nell’ambito del Laboratorio di Comunicazione militante negli anni Settanta a Brera, dove ha mosso i primi passi esplorando fotografia e cinema, ma propendendo per quest’ultima. Disegnatore, pensatore, progettista multimediale e docente d’Accademia, Paolo lascia fiumi di riflessioni e pensieri sull’etica dell’arte nel suo faccia a faccia con la complessità contemporanea, con i “media-mondo”, e sulla sua fondamentale funzione collettivizzante e socializzante. Lascia in eredità a tutti noi il patrimonio inesauribile delle sue straordinarie pratiche artistiche visionarie che affondano le radici in una volontà d’arte totale che lambisce architettura, teatro, danza, cinema, grafica, pittura, video. Come dissociare i lavori di Studio azzurro dagli splendidi disegni preparatori da lui realizzati, che dell’opera formata (sia essa installazione, video o spettacolo tecnologico) diventano la sinopia, il bozzetto preparatorio, le fondamenta dell’intero edificio artistico ma con un forte valore estetico a sé.

Leggi tutto...
 
BAROKTHEGREAT

PALESTRA ESPRESSIVA
programma annuale di allenamento fisico e interpretativo
dedicato al movimento espressivo

Verona, Studio Danza
Ottobre 2013-maggio 2014
Iscrizioni: entro il 13 ottobre 2013

Con PALESTRA pensiamo ad un luogo dove allenare il corpo a percepire forme di movimento.
Con ESPRESSIVA cerchiamo nella nostra interpretazione un’identità del gesto.
Con BAROKTHEGREAT condividiamo una ricerca musicale e coreografica nelle arti performative contemporanee.

Fasi di allenamento da attraversare
Coordinazione e combinatoria, progressioni ritmiche, espansioni del gesto, misura del tempo, orientamento percettivo, composizione di moti, corpo di ballo, esecuzioni soliste, logica e ripetizione, creazione di differenza e cambiamento, aderenza al suono, musica dal vivo.

• Ospiti speciali e crew che si esprimono con il linguaggio del corpo
• Esibizione prevista in alcuni contesti della città di Verona

A chi si rivolge
Per giovani creativi, atleti, ballerini di ogni genere, performer che vogliono misurarsi con nuove concezioni di corpo e movimento, aumentare la propria capacità fisica e interpretativa, iniziare una ricerca espressiva.

Calendario degli incontri
sabato 19 ottobre dalle ore 15 alle ore 19
sabato 2 novembre dalle ore 15 alle ore 19
sabato 23 novembre dalle ore 15 alle ore 19
sabato 14 dicembre dalle ore 15 alle ore 19
sabato 4 gennaio dalle ore 15 alle ore 19
sabato 25 gennaio dalle ore 15 alle ore 19
sabato 15 febbraio dalle ore 15 alle ore 19
sabato 1 marzo dalle ore 15 alle ore 19
sabato 29 marzo dalle ore 15 alle ore 19
sabato 19 aprile dalle ore 15 alle ore 19
sabato 3 maggio dalle ore 15 alle ore 19
sabato 31 maggio dalle ore 15 alle ore 19

Dove
c/o Studio Danza P.tta S. Pietro Incarnario 5/A – Verona (angolo Stradone S. Fermo, in centro a Verona)

Costo, informazioni e iscrizione
Scrivi a barokthegreat@gmail.com oppure chiama 349.8790899 - 045.2477404
Iscrizione entro il 13 ottobre a numero limitato

Visita http://barokthegreat.tumblr.com



 
POSTURE—TACTIC

a cura di Piersandra Di Matteo
Metricubi, Campiello delle Erbe 2003 San Polo, Venezia

13 settembre ore 19
Snejanka Mihaylova (BG/NL)
Practical Training in Thinking
presentazione di libro/performance

27 settembre ore 19
Brandon LaBelle (USA/DE)
Diary of an Imaginary Egyptian
presentazione di libro/performance


Dopo l’apertura (giugno 2013) e la m
ostra The Most Beutiful Swiss Book 2012 (luglio 2013), bruno – studio grafico e libreria di Venezia dedicata a riviste, pubblicazioni d’artista ed edizioni indipendenti, in collaborazione con Motto Distribution (Berlino) – dà avvio alle presentazioni di libri Posture-Tactic. Concepite come talk, lecture e performance, le presentazioni di settembre mettono in primo piano relazione performatività/produzioni editoriali, così da esplorare la scena editoriale internazionale da un diverso angolo prospettico.
In una dinamica di uscita e rientro dalle pagine, gli eventi – curati da Piersandra Di Matteo in collaborazione con lo storico spazio veneziano Metricubi – ospitano due artisti e autori di fama internazionale e le loro recenti pubblicazioni, per problematizzare scrittura e percezione, pratiche del pensiero e tattiche di posizionamento nello spazio pubblico.

 

Leggi tutto...
 
SHORT THEATRE 8

Democrazia della felicità
5 > 8 | 11 > 15 | 18 settembre 2013
La Pelanda - Centro di Produzione Culturale Roma


 

 

 

 

 

Tutto parte dallo Stato. Lo Stato in cui viviamo. Lo stato in cui siamo. Lo stato in cui lo Stato ci fa vivere. Lo Stato in cui, e per cui, noi continuiamo a vivere in questo stato. E' solo un gioco di parole? Allora dobbiamo imparare a giocare a un nuovo modo di stare. Pensare uno Stato che non c’è. Fondarne uno, temporaneo, di cui patteggiare le regole momentanee. E spostarsi di continuo, stare nello Stato per andare, non per rimanere. Contraddire lo stato attuale, restando in questo Stato. Pensieri che possono descrivere anche l’ambizione di un festival: fare della debolezza una forza, per attraversare lo Stato, andandogli oltre, senza andarsene via. Creare uno Stato dove la comunità che lo abita possa contrattarne regole e forme di vita, personali ed artistiche: dove non ci si riconosce per costituzione ma ci si incontra per conoscere, e dove la comunità stessa, legiferante e vivente, possa avanzare per capire. Mettersi da parte per fare spazio. Occuparlo tutto per moltiplicarlo. Non vogliamo coltivare un’utopia. Non possiamo permettercelo. Vogliamo stare qui, ora, ridefinendo nuove architetture mentali, realizzando un atteggiamento politico. Provando a sovvertire semplicemente la dittatura della necessità, in favore di una democrazia, magari della felicità.
Fabrizio Arcuri (direttore artistico)

Nel 2013 Short Theatre pianta un’altra bandiera. Si ricostituisce così un territorio con confini economici e ambientali imposti, ma che ogni anno viene ripopolato offrendosi come residenza temporanea e condivisa a percorsi artistici molto diversi tra loro per forme e biografie.
Quest’anno aumenta la presenza di artisti internazionali emergenti e non, grazie alla complicità di network europei e istituti culturali; prosegue il sostegno a giovani artisti italiani e l’attenzione a percorsi più consolidati; si rinnova lo sguardo sulla drammaturgia contemporanea e sulle sperimentazioni delle scritture sceniche.
Gli spettacoli, gli artisti e le compagnie, disegnano un territorio la cui geografia è quotidianamente arricchita da laboratori e percorsi di formazione, djset e concerti, illustrazioni e video, incontri e conversazioni di approfondimento e sconfinamento.
Short Theatre non intende rappresentare una generazione o una tendenza, ma prova a raccontare un’idea della scena, costituendo una possibilità di contrattazione di nuovi limiti artistici e relazionali, ancora e sempre valicabili.

 

Leggi tutto...
 
« InizioPrec.12345678910Succ.Fine »

Pagina 6 di 67
Sito realizzato con Joomla - Realizzazione grafica: Enrico De Stavola
condividi