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News » Culture Teatrali
Cratere

piccola rassegna di arte, umanità e teatro
della differenza
Merano-Bolzano-Trento
1>22 Maggio 2011


CRATere alla seconda edizione affronta con il C.R.A.T. Centro Ricerca Artistica Teatrale per l’associazione culturale Teatro PraTIKo il tema della differenza, in particolare concentrandosi sulla possibilità di dialogo che il teatro e l’arte offrono quali risorse creative nella costruzione di reti e nella produzione di strategie relazionali alternative all’anomia contemporanea. Per questo si apre concentrandosi nella periferia dell’Impero, nel feudo atesino, sull’arte del dialogo con il seminario The sense of words and the sense of silence del pedagogo teatrale di fama internazionale Jurij Alschitz, e con le scuole non-scuole del Teatro delle Albe di Ravenna e della Socìetas Raffaello Sanzio di Cesena, o ancora con la proposta sperimentale di Pietro Babina e Mesmer an Artistic Association: E.C.O. Electronic Cooperation Online. La città è il luogo non luogo ma anche il laboratorio, lo scenario, del possibile incontro delle differenze, dei mondi. Così classi dei licei classico, artistico e pedagogico presso il Centro Trevi di Bolzano si ritrovano progettando percorsi identitari nella città, accanto al teatro con un approfondimento sul graffitismo e la progettazione architettonica. I ragazzi sono la differenza portata fino alla rimozione, che avrebbe dovuto aprire il festival il primo maggio nella piazza Teatro a Merano con il giovane gruppo musicale dei Queka.

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Zagreb Queer Festival 2011

Croazia_Zagabria // 26 aprile > 6 maggio

Nona edizione per il Queer Festival 2011 di Zagabria. Dal 26 aprile al 6 maggio la capitale croata ospita 10 spettacoli, 40 artisti provenienti da Italia, Germania, Spagna, Irlanda, USA, Francia e Croazia che compongono un ricco programma dedicato a teatro, cinema e sperimentazione artistica e a quegli immaginari prodotti dalla cultura contemporanea internazionale, legati alle nuove rappresentazioni del corpo, delle identità di genere e di orientamento sessuale.

Apre il festival l’anteprima mondiale della nuova produzione di Luca Giacomo Schulte – collaboratore di lunga data di Raimund Hoghe  - che con Joseph propone un lavoro biografico realizzato in sinergia con il danzatore afro-americano Joseph P. Cooksey. Parte importante del festival è dedicata alla scena performativa italiana. Oltre a Sineglossa presente con la performance Remember Me e Ricci/Forte, ospite con Macadamia Nut Brittle ispirtao al racconto crudele dell’adolescenza basato sulla poesia di Dennis Cooper, Plumes dans la tête presenta La quiescenza del seme. La formazione veneta composta da Silvia Costa e il sound artist Lorenzo Tomio incentrano la loro azione performative su quello stato d’attesa vitale coincidente con la condizione fisiologica che assicura al seme lo sviluppo successivo. Una figura irriconoscibile nella sua interezza, immersa in una sorta di liquido amniotico rende visibile quel periodo di preparazione che carica di significato ogni nascita prima della formazione del genere.

Da menzionare il focus cinematografico QueerAsia che dal 3 al 6 maggio presenta una sezione di film asiatici capaci di tracciare una panoramica della vista asiatica del queer. Spazio importante è dato alle sezioni clubbing e realizzate in collaborazione con il produttore di culto Earl E. Dax del PussyFaggot di New York.

www.queerzagre.org

 
Alessandro Carboni

/Inverse Power of Wavelenghts
/From Objective Map to Subjective Mapping
Spettacolo+lezione/seminario
New York | New School University
5 Maggio 2011 h 10


Il coreografo e artista sardo Alessandro Carboni sarà ospite il prossimo 5 Maggio della New School Univerisity- Parson The New School for Design di New York dove presenterà lo spettacolo/performance Inverse Power of Wavelenghts e la lezione seminariale intitolata From Objective Map to Subjective Mapping.
Le ricerche di Alessandro Carboni spaziano dalle relazioni tra corpo e città alla matematica dei movimenti, all'interno di progetti internazionali di alto livello. Gran parte della sua formazione si è sviluppata fuori dalla Sardegna tra Firenze, Londra, Hong Kong e Berlino. Da anni la sua ricerca si focalizza sui processi cognitivi legati al corpo e al movimento in relazione con lo spazio. Recentemente ha iniziato il laboratorio di sperimentazione Complex Body Networks che ha come obiettivo primario quello di capire il comportamento umano a partire dalla sua complessità interna e dallʼinterazione dei corpi tra di loro e con gli spazi urbani.

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Gnosis#1

Vincenzo Carta+Ongakuaw & We Go vzw
Prima assoluta
Belgio| Taste Festival - KC Nona
28>30 Aprile 2011

Sarà presentato il 28 e 29 Aprile al Taste Festival di Leuven e poi al KC Nona di Mechelen in Belgio GNOSIS#1, la nuova creazione di Vincenzo Carta e Ongakuaw & We Go vzw.
Il corpo comee veicolo di conoscenza e in particolare la relazione tra movimento, percezione e stati emozionali sono al centro della nuova produzione di Vincenzo Carta.
Un sistema di elettrodi EEG, posizionati sul capo ddi ognuno dei quattro danzatori, moniterà le loro attività cerebrali in temp reale. Le informazioni sono, poi, trasferite a degli interfaccia hardware in grado di decodificare quattro stati emotivi principali: riflessione, frustrazione, concentrazione e momentaneo eccitamento. Quattro sorgenti sonore e quattro fonti luminose ricevono input dalle quattro emozioni dei danzatori.
Usando il movimento come lavoro di ricerca dei propri stati emotivi, i danzatori raggiungono il completo controllo di ogni aspetto della performance essendo essi stessi i creatori di movimenti, musiche e luci con il potere dei loro stati mentali.

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Kunstenfestivaldesarts 011

Bruxelles // 6 > 28 maggio 2011

Kunstenfestivaldesarts attiva, per tre settimane a Bruxelles, uno spazio consacrato alla creazione artistica contemporanea in ciò che essa propone di più innovativo e singolare. Apre un momento di riflessione, di confronto e di dialogo tra opere e persone animate dal desiderio di creare, captare e condividere. In programma una trentina di opere, per la maggior parte nuove creazioni, in particolare riguardanti le arti dal vivo nella doppia accezione di arti vive e arti vitali.
Vi si ritrovano i grandi nomi della scena artistica contemporanea, artisti affermati a cui è stato chiesto di agire come dei giovani artisti, assumendosi dei rischi. Ma vi si possono anche scoprire delle voci ancora relativamente poco o niente affatto conosciute, che indicano la strada della futura scena artistica. Si tratta, in ogni caso, sia di un luogo d'eccellenza dove si identificano scritture sceniche singolari che un luogo di ricerca e sperimentazione. Quest'anno, nel programma 2011, il testo si fa discreto ovvero assente, cedendo il più delle volte lo spazio al linguaggio del corpo. Dal Giappone, Toshiki Okada dà vita a un perturbante teatro dei gesti che combina in maniera ammirevole l'astrazione della forma e il senso. Il suo compatriota, il radicale Daisuke Miura, coreografa una realtà in cui i corpi rinviati a giudizio rispondono esclusivamente ai propri istinti. Bouchra Ouizguen rivela i corpi dei marocchini Aïtas segnati dal tempo e dalla clanndestinità. Philipp Gehmacher mette in scena l'erranza di corpi infami e incompleti, in cerca di armonia. I giovanissimi registi della scena belga francofona Fabrice Murgia e Anne-Cécile Vandalem portano in scena uno sguardo sul mutismo e l'incomunicabilità.
Nella sua singolarissima pièce coreografica, Boris Charmatz suggerisce la creazione di uno spazio neutralizzato, di un lasso temporale estensivo in cui ogni individuo abbia il suo posto in maniera paritaria, come soluzione per l'eliminazione dei conflitti.
La musica è il motore di molte delle creazoni ospitate nella nuova edizione del KFDA. Essa sostiene i racconti messi in scena da Richard Maxwell, figura discreta, ma di rilievo della scena newyorkese che offre al festival una prima mondiale. Ed è sempre la musica ad accompagnare le visioni futuriste di Eszter Salamon che ha concepito uno spettacolo da vivere come pura esperienza sensoriale. Per la sua nuova produzione, Jan Decorte, importante regista fiammingo, si appropria del genere operistico per insufflarvi una semplicità essenziale.
Altra novità di quest'anno, il fatto che il cuore organizzativo del Festival pulserà dall'interno di un edificio scolastico quale il RITS: una scelta non casuale, ma fortemente voluta a sottolineare il legame con una giovane generazione che fatica a produrre in un contesto economico in cui i mezzi concessi alla creazione artistica sembrano un indice economico assolutamente trascurabile. Il legame diventa convocazione di una vera e propria giuria di bambini chiamati a giudicare con i propri occhi un mondo concepito dagli adulti nel progetto di Mammalian Diving Reflex, mentre in lavori come il film di Federico León e Martín Rejtman, o nello spettacolo del collettivo messicano Lagartijas tiradas al sol si creano degli interessantissimi specchi generazionali. Per finire, l'edizione 2011 del Kunsten, rende onore ad un gigante del teatro europeo, Krystian Lupa, un maestro che per questa occasione propone un'opera di giovanile radicalità.

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ZTL_pro

IV edizione
Roma | Teatro Palladium - Angelo Mai
28>30 aprile 2011


Dal 28 al 30 Aprile il Teatro Palladium e gli spazi dell'Angelo Mai di Roma ospiteranno la quarta edizione di ZTL_pro, un progetto finanziato dalla Provincia di Roma e sostenuto dalla Fondazione Romaeuropa, che quest'anno articola una tre giorni di eventi con la presentazione di Il giro del mondo in 80 giorni site specific Roma di MK, di ZTL Remix, una maratona artistica di performance, preview, incursioni teatrali con i protagonisti delle prime tre edizioni di ZTL_pro e la prima di L’origine del mondo. Ritratto di un interno. Prima parte: Donna melanconica al frigorifero di Lucia Calamaro/Malebolge.

ZTL_pro è un esperimento di produzione anomalo. Espressione della rete ZTL – zone teatrali libere, che nasce nel 2005 attorno a un gruppo di spazi sociali, compagnie teatrali e artisti della scena indipendente romana che scelgono di svolgere un’attività da operatori. La direzione artistica è plurale: 5 operatori – Angelo Mai, Rialto, Santasangre / Kollatino Underground, Teatro Furio Camillo e triangolo scaleno teatro – cercano una sintesi di visioni differenti per sostenere quei progetti che esprimono meglio la scena territoriale nell’ambito del teatro e della danza contemporanea. Ad oggi, questo progetto ha portato alla realizzazione di 14 spettacoli e al sostegno a 3 produzioni artistiche. Nel 2011 il progetto si aggiorna: un minor numero di produzioni a fronte di un maggior sostegno produttivo. L’obiettivo è quello di consolidare una scena che è cresciuta e ha conquistato alcuni spazi, ma che nella fase odierna rischia comunque di scomparire, mutilata dai tagli alla cultura e dalla contrazione degli spazi e delle occasioni che il nostro paese dedica alla scena contemporanea.

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Exodos

Festival of Contemporary Performing Arts
17a edizione

Curator: Jan Fabre
Lubiana | Slovenia
15
>24 aprile 2011

La danza, il teatro e l'arte devono costituire un veicolo per la bellezza: una bellezza vulnerabile, così fragile da diventare indistruttibile, così fragile da essere in grado di guarire le ferite.
Partendo dalla convinzione che il corpo, in tutte le sue forme e possibiilità, sia un rivelatore di bellezza e che gli artisti sono dei guerrieri in lotta per la bellezza, Jan Fabre curatore della 17a edizione del festival sloveno Exodos, in programma in questi giorni e fino al 24 aprile a Lubiana, ha tracciato un programma di eventi che fanno del corpo in tutti i suoi aspetti -fisico, erotico, notturno e spirituale- la soglia-cardine per la manifestazione della bellezza.

Una sezione dedicata al corpo fisico ospita Birth of Prey di Lisbeth Gruwez (Belgio), lavoro in cui la fisicità è un'arma contro il mondo esterno mentre i liquidi che irrorano il corpo -sangue, sudore e lacrime- rivelano una vita interiore fondata sull'amore e l'istinto.
Il rapporto paradossale tra uomo e animale è il perno del lavoro teatrale I-on di Ivo Dimchev (Bulgaria). Le sue performance sono caratterizzate da una intensa autenticità. Le persone diventano cani, cavalli, bambini, bambole, tutto, tranne che degli dèi.
La fisicità corporea riscopre il suo nucleo acquoreo in Seigradi dei Santasangre, un lavoro sulla forza fisica e la bellezza dell'acqua creata grazie a un connubio di musica, immagini, canto e corpo.

Una sezione dedicata al corpo erotico ospita C’est comme ça et me faites pas chier di Rodrigo García, il drammaturgo spagnolo che con la sua compagnia La Carniceria Teatro ha creato un immaginario crudo e radicale in cui carne e fluidi diventano un costume potente, in grado di costituire un nuovo corpo.
Anche Tim Etchells nella sua produzione The Thrill of It All mostra il potere del costume come corpo mostrando come un'esposizione cruda della realtà, in tutta la sua bruttezza, esorti l'uomo a indossare le maschere.
In Osso, la produzione della Compagnia Virgilio Sieni, il costume della figura paterna viene trasmessa al figlio. I movimenti-eco di un padre in procinto di scomparire diventano il sudario che avvolge il figlio per un momento di temporanea intangibilità.

Il corpo spirituale è il corpo del futuro, un corpo che si ricostituisce dal proprio materiale pur non essendo soggetto al potere della tecnologia. In questa sezione viene presentato Tourniquet di Abattoir Fermé un lavoro in cui corpi scheletrici, privi di sangue e organi, si muovono silenziosamente attraverso rituali e incantesimi sul pubblico.
I'am 1984 di Barbara Matijević è una performance di grande effetto in cui l'anno 1984, rovesciato, costringe il pubblico a guardare da un punto di vista diverso un mondo oramai scomparso.
In Horse, infine, di Linda Molenaar (Olanda) il cavallo prende la forma del corpo spirituale. Da sempre associato alll'uomo, il cavallo supera l'uomo e per forza che per statura. Noi padroneggiamo l'animale, ma nell'occhio del cavallo è possiibile vedere il passato e il futuro dell'uomo e dell'animale come una cosa sola. Linda Molenaar persegue questo paradosso anche nei materiali che usa: materiali organici e sintetici in forma di scheletri che non racchiudono nulla.

Accompagna tutto il festival la selezione di lavori di Balkan Dance Platform, una vetrina imperdibile per vedere la linfa che scorre tra i giovani talenti della danza balcanica.

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O/Z Atlante di un viaggio teatrale

Presentazione libro
Bologna | Libreria Modo Infoshop
mercoledì 20 aprile ore 18.30


Mercoledì 20 aprile alle ore 18.30 per il ciclo di incontri Fogli di scena curato da Altre Velocità presso la libreria Modo Infoshop di Bologna, Lorenzo Donati incontrerà Chiara Lagani della compagnia Fanny & Alexander e insieme presenteranno agli uditori il libro O/Z. Atlante di un viaggio teatrale uscito per le edizioni UBULIBRI nel 2010.
Sospeso fra diario di approfondimento e reportage immaginale, il volume è un utopico atlante del viaggio di Fanny & Alexander nel meraviglioso mondo di Oz. Dopo quattro anni e nove spettacoli che hanno preso le mosse dal racconto di L.F. Baum, qui si depositano gli archetipi fondativi che hanno guidato la compagnia: attesa, coraggio, disastro, scelta, viaggio, fra i tanti. La prima parte è composta da 37 tavole immaginali disposte a introduzione alle aree tematiche del progetto, ognuna affiancata da scritti commissionati a personalità della cultura e dell'arte. La seconda parte è un ulteriore viaggio per immagini attraverso gli spettacoli, porta d'accesso a un mondo dal quale sarà difficile fare ritorno.

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Punta Corsara/Fondazione Campania dei Festival

Il Signor di Pourceaugnac
farsa minore da Molière

Ravenna | Teatro Rasi
venerdì 29 aprile ore 21


I giovani attori della scuola avviata da Marco Martinelli a Napoli e Scampia presenteranno il 29 Aprile al Teatro Rasi di Ravenna lo spettacolo Il Signor di Pourceaugnac. Farsa minore da Molière. Sotto la guida di Emanuele Valenti, gli attori di Punta Corsara si confrontano con Molière senza dimenticare Totò e accordano uno strumento grottesco in cui la grazia della comédie-ballet prende accenti da commedia all’italiana, per mettere a nudo la società di ieri e trovarvi nascosta quella di oggi.
Seguirà l'incontro Che cosa succede a Scampia? Bilancio di un’esperienza: da Arrevuoto a Punta Corsara coordinato da Claudia Cannella, direttore della rivista Hystrio, alla presenza di Emanuele Valenti, direttore artistico di Punta Corsara.

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ISTANTANEE

visioni fra danza e performance
I edizione

Roma| Kollatino Underground
21 aprile>18 maggio


Inaugura il 21 aprile al Kollatino Underground di Roma e proseguirà fino al 18 ma ggio la prima edizione del festival Istantanee. Visioni fra danza e performance, un progetto curato da Maria Paola Zedda, in collaborazione con Kollatino Underground e Santasangre.
Il festival, incentrato sui linguaggi contemporanei di danza e performance presenta lavori di alcune delle compagnie più interessanti della scena nazionale e internazionale, legati alle arti visive. Nelle serate le varie performance si articoleranno in un susseguirsi di istantanee, flash fotografici, in cui il corpo, protagonista assoluto della scena, attraverso una drammaturgia visiva si amplifica, divenendo Immagine.
All’interno del festival si alterneranno opere con una struttura complessa e articolata quali quelle della Compagnia Enzo Cosimi, di Cristina Rizzo, Santasangre, Socìetas Raffaello Sanzio, Teatro Deluxe insieme a composizioni più brevi e folgoranti in cui il corpo è sottoposto a condizioni chiare ed estreme come nei lavori di BAROKTHEGREAT, Dewey Dell, Helena Hunter, Andreana Notaro/Lineatempia, Maria Paola Zedda e lavori che indagano la linea di confine fra la performance e la coreografia come quelli di Rachele Caputo, Paola Lattanzi, MK. Sarà presente, inoltre, la performance di StrumentiUmani.
Tra gli eventi collaterali che accompagneranno il festival da segnalare il progetto Performing Sound interamente dedicato a musicisti e sperimentatori della scena elettronica, la videoinstallazione DeFlòro realizzata da Fabrizio Zanuccoli e Laura Longo che prende corpo dietro la finestra di un palazzo privato per farsi immagine fantasma, generatrice di desiderio, che si lascia guardare e si misura con i sensi e l'osservatorio critico Sguardi istantanei curato da Matteo Antonaci e Chiara Pirri che offrirà, attraverso la costituzione di una web-platform, momenti di riflessione critica e una base di studio teorico sulla complessità delle arti performative.

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SPRINGDANCE

International festival for contemporary dance and performance
Utrecht | Paesi bassi
14>24 aprile 2011


Dal 14 al 24 aprile Utrecht ospita la 27.a edizione di Springdance, il festival internazionale di danza contemporanea e performance che ogni anno presenta le nuove produzioni di importanti coreografi di fama internazionale e una selezione di lavori di giovani talenti provenienti da diversi paesi, il tutto accompagnato da un intensivo programma collaterale di presentazioni di opere di videodanza, di performance flash mob, incontri-conferenze dulla danza contemporanea e una guida online per aiutare i visitatori a costrursi una selezione personalizzata degli spettacoli da seguire.
L'edizione 2011 trae ispirazione dall'idea di una mobilità fisica che supera la diversità di prospettive, si muove a velocità diversa agendo a più livelli. Nel festival, stando alle dichiarazioni di Bettina Masuch, direttrice artistica di Springdance, questa idea trova traduzione "nel movimento dei corpi, nello scivolamento continuo delle identità personali che si modificano secondo un ritmo ora veloce, ora lento, in modo verticale o orizzontale, lineare o circolare, ripetitivo e non ripetitivo, silenzioso e forte, dolce e violento, passando dall'azione all'emozione".
Ad aprire la nuova edizione sarà Sideways Rain di Guilherme Botelho, a cui seguiranno nel corso del programma coreografie di Emanuel Gat, Boris Charmatz, Yasmeen Godder, Jonathan Burrows e Matteo Fargion, Olga de Soto.
Springdance ospita inoltre una nuova edizione di Europe in motion, un programma di sostegno per giovani talenti che prevede la collaborazione di quattro partner internazionali,
Accompagnano il festival una serie di letture-conferenze di Susan L. Foster, Professore di Coreografia, Storia e Teorie del Corpo presso il Dipartimento of World Arts & Cultures dell'University of California di Los Angeles.

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VIVAFESTIVAL_IV edizione

Anteprima
Dom 10 aprile h 16 - 20
Giov 14 aprile h 17.30 - 21.30
Macerata | Piazza Mazzini


Domenica 10 e giovedì 14 Aprile Macerata ospita un'anteprima del Viva festival con la performance Senzatetto. Conversazioni urbane creative per discutere di casa.
Diretta da Helen Cerina con l'input e la partecipazione di Laura Fedeli, Monica Gattari, Vincent Malloy, Senzatetto è un modello performativo di discussione. È un’installazione urbana che si modifica ogni volta sulle fondamenta delle esperienze precedenti, assumendo così nuove forme di partecipazione e coinvolgimento.
In una casa disegnata sul pavimento l’inquilino, oste del momento, invita chi sta al di là della linea della porta a bussare ed entrare per prendere un tè, fare una partita a carte, ballare e soprattutto parlare di casa, del suo significato affettivo, ideologico e politico.
È un invito ad accettare e vedere quelle convenzioni che ci permettono di condividere una stessa esperienza, a riflettere sullo spazio pubblico, privato e appropriato, sul (s)confinamento, sulla casa come luogo di protezione, privacy o per nascondere, come rappresentazione del proprio status sociale.

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LA SOFFITTA | | centro di promozione teatrale


Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

DIPARTIMENTO DI MUSICA E SPETTACOLO

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Bologna // martedì 12>mercoledì 20 aprile
Laboratori DMS

IL TEATRO DI PIERRE NOTTE
con Angela Malfitano e Francesca Mazza

a cura di Elena Di Gioia

12 aprile, h 15
Laboratori DMS/Auditorium
TRADURRE IN TEATRO
Le parole del teatro e della scena e incontro con Pierre Notte
intervengono Stefano Casi, Gioia Costa, Anna D’Elia, Piersandra Di Matteo, Angela Malfitano, Francesca Mazza, Pierre Notte, Licia Reggiani
Coordina Elena Di Gioia | INGRESSO LIBERO

12 aprile, h 21
Laboratori DMS/TEATRO
STATIONS D’ACTEUR AVANT L’ENTRÉE EN SCÈNE
(MOTI D’ATTORE PRIMA DELLA SCENA)
Mise en espace di e con Pierre Notte (in lingua francese) | PRIMA ASSOLUTA | INGRESSO GRATUITO
+
a seguire
L'IRA
di Pierre Notte
mise en espace a cura di Angela Malfitano e Francesca Mazza/Associazione culturale “Tra un atto e l’altro” | Traduzione di Anna D’Elia
con Angela Malfitano, Francesca Mazza, Maurizio Cardillo e Marco Sgrosso | PRIMA NAZIONALE | INGRESSO GRATUITO

Il progetto della Soffitta è dedicato al teatro e alla scrittura di Pierre Notte, autore teatrale pluripremiato della attuale scena francese, tradotto in lingua italiana grazie al progetto “Face à face – Parole di Francia per Scene d’Italia”, promosso dall’Ambasciata di Francia in Italia e dedicato alla nuova drammaturgia francese. La rassegna di eventi in cui si articola il progetto - tra cui la presenza a Bologna dell’autore - costituisce il primo focus nazionale dedicato alla scrittura di Pierre Notte: un’occasione straordinaria per conoscere l’universo teatrale di uno dei più interessanti protagonisti della scena contemporanea francese; e al contempo rappresenta un omaggio a due attrici di punta del teatro italiano di ricerca: Angela Malfitano e Francesca Mazza.

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