Ai sensi della Legge 7 marzo 2001 n°62, si dichiara che Culture Teatrali non rientra nella categoria di "informazione periodica" in quanto viene aggiornato ad intervalli non regolari.ng

 

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ERT contro i tagli alla cultura

Vista la grave situazione dettata dai tagli alla cultura decisi dal Governo, Emilia Romagna Teatro Fondazione ha deciso di attuare  una serie di iniziative per sensibilizzare gli spettatori e i cittadini che da anni seguono con attenzione e dedizione le iniziative dello Stabile Regionale dell’Emilia-Romagna affinché tutti sappiano, ed abbiano consapevolezza, della grave situazione che Ert  si vede costretto a fronteggiare.

Emilia Romagna Teatro gestisce 12 teatri in Regione, due a Modena. Teatro Storchi e Teatro delle Passioni e 10  sale nell’intero territorio regionale: Teatro Bonci di Cesena, Teatro della Regina di Cattolica, Teatro Barattoni di Ostellato, Teatro Ilva Ligabue di Bagnolo in Piano, Teatro Asioli di Correggio, Teatro Nuovo di Mirandola, Teatro Ermanno Fabbri di Vignola, Teatro Dadà di Castelfranco Emilia, Teatro Mac Mazzieri di Pavullo, Teatro Testoni di Casalecchio di Reno.

Nell’intenzione di dare un segnale forte e deciso della denuncia che l’ERT intende attuare, in ogni teatro gestito dalla Fondazione Emilia Romagna Teatro, un dipendente dell'Ente leggerà prima dell’inizio dello spettacolo, il comunicato che Culture Teatrali ha deciso di pubblicare per intero in cui si denuncia la difficile condizione in cui si è e si sarà costretti ad agire data la rilevante riduzione di risorse che l'attuale governo sta attuando.

 

COMUNICATO CONTRO I TAGLI ALLA CULTURA
di Fondazione Emilia Romagna Teatro

Il valore civile e sociale del teatro come servizio pubblico, riconosciuto e condiviso in Italia a partire dagli anni Cinquanta con la parola d’ordine – un teatro per tutti - è oggi rimesso in discussione dai tagli diretti e indiretti decisi dal Governo.
Siamo chiamati ad affrontare una situazione economica eccezionale. La rilevante riduzione di risorse renderà difficoltoso tenere aperti i teatri che Emilia Romagna teatro/ERT gestisce a Modena (Storchi e Passioni ) e 10 in regione, impedirà di produrre spettacoli e progetti futuri rischiando di vanificare il lavoro che portiamo avanti da anni.
Mentre vi assicuriamo il nostro impegno a continuare a presentare spettacoli e iniziative di interesse culturale e valore artistico, gestendo con rigore e trasparenza i contributi pubblici e privati che otterremo, chiediamo la vostra attenzione, la vostra condivisione, il vostro sostegno.
Vi invitiamo a diffondere con rinnovata iniziativa la vostra passione e il vostro interesse per il teatro, per l'arte e la cultura: coinvolgete i vostri amici, colleghi, i vostri familiari e venite a teatro con ancora maggiore assiduità e più numerosi.
Il completo disinteresse del Governo verso la cultura è un miopia fatale che preclude oggi a noi, e domani ai nostri figli, occasioni fondamentali per capire noi stessi e il mondo che ci circonda.

Grazie per l'attenzione.

 
BIG BANG THEATER

particelle teatrali in rapida espansione
Palladium Università Roma Tre | Romaeuropa
21 gennaio>12 giugno 2011


L’universo delle arti performative in continua espansione dinamica come in un vero e proprio big bang, esce dal tracciato prettamente teatrale per coinvolgere la totalità delle arti sceniche con Big Bang Theater, l’ottava stagione curata da Romaeuropa per il Teatro Palladium Università Roma Tre diretto da Fabrizio Grifasi. Le espressioni teatrali più diverse rivolte a un pubblico di appassionati e di curiosi, laboratori e seminari, il tessuto urbano a confronto con la ribalta nazionale e internazionale in un programma che dal 21 gennaio al 12 giugno attraversa teatro, coreografia, musica, arti visive, cinema e incontri.
L’apertura il 21 gennaio con Pierino e il lupo, di Sergej Prokof’ev uno dei capolavori della musica russa del Novecento dedicato ai ragazzi, nella proposta della Roma Tre Orchestra. Due nomi di prestigio affiancheranno la compagine nata in seno all’Ateneo romano, Claudio Amendola nei panni del narratore e suo fratello Federico sul podio.
L’immaginario fiabesco tornerà nella stagione a più riprese: Animalie, creazione di un trio inconsueto, nasce dall’arte attoriale di David Riondino, la fisicità della danza di Giorgio Rossi e la musicalità di Gabriele Mirabassi per un universo popolato da esseri fantastici; una sorta di giardino zoologico contemporaneo, immaginifico, letterario ispirato all’onirico Manuale di zoologia fantastica di Luis Borges, a I fantastici animali di Stranalandia di Benni e alle creature inventate da Toti Scialoia per Animalie, che ha ispirato anche il titolo dello spettacolo; Cappuccetto rosso del regista francese Joël Pommerat, coglie gli aspetti più contemporanei delle tre figure femminili protagoniste -una bambina annoiata in cerca di libertà, una mamma troppo apprensiva e una nonna distante- mentre il lupo fa la parte del lupo, inteso in un senso prettamente animale; L’ultima volta che vidi mio padre di Chiara Guidi e la Socìetas Raffaello Sanzio in cui la fondatrice del gruppo cesenate mette in scena, ancor prima della fiaba, il fiabesco. Il rito d’iniziazione di un bambino alla ricerca di suo padre in un universo fatto di immagini e colori, suoni e rumori. E’ stato coinvolto nello spettacolo anche il Coro Arcobaleno dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, direttore Claudia Morelli.
Ritorna al Palladium una delle più grandi protagoniste della scena teatrale italiana e internazionale, Emma Dante con la Trilogia degli occhiali, tre spettacoli autonomi - Aquasanta, Il castello della zia e Ballarini – ma strettamente legati tra di loro dove i protagonisti inforcano occhiali, metafora della difficoltà di vedere il mondo e immaginare un futuro.

Il focus sul teatro di ricerca presenta si concentra quest'anno sull Teatro Valdoca alle prese con la sua nuova produzione che si sviluppa intorno alla figura simbolo della cultura occidentale, Caino, emblema del genere umano, e interpretata da Danio Manfredini e Raffaella Giordano. Con loro sul palco anche Mariangela Gualtieri, autrice dei testi, e un vivacissimo coro di giovani attori/danzatori.

Scena alla grande danza con Tristi Tropici di Virgilio Sieni, coreografo di punta della scena italiana e internazionale, lavoro ispirato all’omonimo diario di viaggio del celebre antropologo Claude Lévi Strauss. Lo spettacolo si sviluppa in tre parti, in cui le apparizioni femminili sono individuate secondo un percorso tripartito tra vicinanza animale, tenerezza trasmessa, nostalgia rimasta che alimentano il senso di quello che l'etnologo definisce "l'opportunità perduta dell'Occidente di restare femmina". Ospiti internazionali del calibro di Shanell Winlock, Gregory Maqoma e Sidi Larbi Cherkaoui presenteranno due coreografie legate da un unico titolo Southern Bound Comfort in cui i danzatori si esibiscono con musica dal vivo. L'idea della serata sortisce dall'amicizia di lunga data fra Shanell, Gregory e Larbi, e si nutre dell'ampio movimento interno alle varie culture dell'Africa e più in generale extra-europee.

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BAROKTHEGREAT_Russian Mountains

Russian Mountains
NETMAGE.11 International Live-Media Festival
20, 21, 22 Gennaio 2011
Palazzo Re Enzo, Bologna


Russian Mountains è una performance audio-visiva che pone i musicisti alla guida di un veicolo d’invenzione che tende a forzare l’attenzione verso una centralità comune, punto unico di provenienza di luce e di frequenze sonore. Il progetto reinterpreta i new media in modo fisico, esaltando nel dettaglio il gesto artigiano e le meccaniche del movimento umano, la simmetria e la prospettiva. Simbolismi e geometrie sono rimescolati in un’estetica del riverbero.


music Leila Gharib, Michiel Klein
visual Sonia Brunelli
produzione Xing/NETMAGE.11

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NETMAGE 11

International Live-Media Festival
BOLOGNA| Palazzo Re Enzo
20-21-22 Gennaio 2011

L'undicesima edizione di Netmage festival si terrà a Bologna dal 20 al 22 gennaio 2011. Appuntamento internazionale ormai consolidato dedicato agli incroci fra arti elettroniche, visive, musicali e performative, Netmage 11, curato da Xing, presenta un ricco programma di produzioni e progetti offrendo un variegato scenario sulla ricerca audiovisuale contemporanea.

Il festival ha l’ambizione di offrire, grazie a una impostazione aperta e cangiante, un'anteprima sull’evolversi di un insieme multidisciplinare che incrocia le diverse ricerche provenienti dal mondo dell’arte, del design, del cinema, della musica e della performance contemporanei. L’immagine elettronica, al di fuori dei contesti specifici di produzione, è pensata da Netmage come un terreno di confronto fra i diversi potenziali della produzione culturale contemporanea.

Sede del festival saranno, come di consueto, gli spazi di Palazzo Re Enzo. Le sale affacciate su Piazza Maggiore ospiteranno diverse pratiche del live-media: concerti e azioni performative, ambienti sonori e visivi, live-cinema.

Anche quest'anno anno, Netmage ospita una ventina di artisti e gruppi provenienti da Europa, Nord e Sud America, selezionati a partire da una ampia rete di contatti e di collaboratori e grazie alla diffusione di un bando internazionale - il Live Media Floor - che consente al festival di cogliere le metereologie più impalpabili dalle diverse aree del pianeta. Parallelamente, per arricchire e consolidare la ricognizione, Netmage 11 ha scelto e affidato commissioni a una serie di artisti che saranno presentate in prima assoluta al festival.

L’undicesima edizione del festival vede ritornare al centro l’immagine cinematografica e, in particolare, riprendere le fila di un discorso che, dalle esperienze 'classiche' del cinema sperimentale espanso fra Europa e Stati Uniti (con Thomas Köner/Jürgen Reble e Bruce McClure), si apre sulle pratiche di generazioni più recenti coinvolgendo esponenti di spicco del panorama delle arti visive sensibili al registro sonoro, come lo scozzese Luke Fowler o il brasiliano Cao Guimaraes. Su un altro fronte si evidenzia  una presenza importante di un'ala di performatività che si misura con suono e luce come nel caso di Barokthegreat/Michiel Klein, o con le qualità oggettuali del ready-made e di Fluxus del duo francese Gaëtan Bulourde/Olivier Toulemonde, o l'elettro-tecnica di Massimiliano Nazzi. Accanto a questi progetti, sul filo di una bizzarra performatività in bilico fra arti visive e musica, segnaliamo il concerto per fruste e organo di ZAPRUDERfilmmakersgroup, il live dei portoghesi Calhau! selezionati dal bando internazionale, il nuovo tv cut'n'mix primitivo di James Ferraro all'insegna del pop ipnagogico, il now-age degi statunitensi Prince Rama, e la ricerca nel passato audiovisivo carnascialesco a partire dagli archivi di Home Movies, che ritornano a Netmage con un progetto live in collaborazione con la band InZaire. I live presentati a Netmage 11 sono nella maggior parte in prima nazionale o reinterpretati appositamente per l’occasione.

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CAINO

Teatro Valdoca
Prima assoluta
TEATRO STABILE DI TORINO - FONDERIE LIMONE
Moncalieri (TO)
13>16 gennaio 2011

Sarà presentato alle Fonderie Limone di Moncalieri (TO) in prima assoluta l'ultima creazione del Teatro Valdoca CAINO una grande produzione, diretta da Cesare Ronconi e scritta da Mariangela Gualtieri, nella quale la Valdoca è impegnata da tempo. Insieme a Mariangela Gualtieri in scena due interpreti fra i più intensi del teatro italiano: Danio Manfredini che ha in sé il groviglio di ombra e luce per interpretare in modo memorabile il ruolo di Caino e Raffaella Giordano, angelo fragile e necessario. Leonardo Delogu, giovane e vigoroso attore nato in seno alla Compagnia, e un coro vivacissimo di attori/danzatori movimentano questo affresco che con coraggio si interroga sull’umano. Sostenuto da musica dal vivo, tutto è proteso verso il cuore di chi guarda. «Caino in modo quasi profetico somiglia proprio a noi, uomini e donne di questo tempo. Come lui siamo andati lontanissimo dalla terra feconda, dal volto di Dio, e ora anche l’idea di avere ‘un prossimo’ si va sempre più scolorendo. Come Caino, che dopo il fratricidio costruisce la prima città e dà inizio alla tecnologia, siamo immersi in un agire furioso. Tutta la sanguinolenta e anche splendida storia umana pare il seguito della storia di Caino. Ma è possibile pensare che è talmente d’amore la sostanza siderale di cui siamo fatti, che se non siamo amati diveniamo deformi? Pensare che il male esiste già prima della società, con radici, scappatoie, cunicoli dentro di noi, e che sempre siamo chiamati a fronteggiarlo». La regia di Cesare Ronconi sovrappone più piani, moltiplica i punti di visione, capta forze e le dinamizza, appoggiandosi ad un testo vibrante, scritto apposta per lui e per gli interpreti, in uscita per Einaudi nei giorni del debutto torinese.

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Culture Teatrali

PRESENTAZIONE CT#18
Ravenna| Palazzo dei Congressi
17 gennaio ore 20.30


Nella serie di incontri organizzati da Ravenna Teatro con il contributo di Fondazione Flaminia, abbiamo il piacere di segnalare ai nostri lettori che Lunedì 17 gennaio alle 20.30 presso il Palazzo dei Congressi di Largo Firenze a Ravenna verrà presentato l'ultimo numero di Culture Teatrali. Studi, interventi e scritture sullo spettacolo nato attorno a due seminari del gruppo di studi del DAMS bolognese che hanno investigato i concetti di Rappresentazione e il foucaultiano THEATRUM PHILOSOPHICUM. Il direttore Marco De Marinis, docente di Storia del Teatro e dello spettacolo al Dams di Bologna, assieme ai redattori e co-autori Tihana Maravic e Silvia Mei presenteranno la rivista e illustreranno le particolarità dei diversi contributi che costituiscono un esempio avanzato di ricerca e teoresi nel panorama nazionale degli studi teatrologici. L'incontro accoglie anche la presentazione della rivista  Prove di drammaturgia. Rivista di inchieste teatrali le cui linee editoriali e di ricerca inerenti l'ultimo numero saranno illuminate dal direttore della rivista Gerardo Guccini – docente di drammaturgia presso il Dams di Bologna– e da Laura Mariani, docente di Storia dell’attore e co-autrice del progetto.

Un’occasione, questa doppia presentazione, per mettere in dialogo due diverse visioni di studi teatrali accomunati da un comune e raro senso di necessità e vitalità di approccio al teatro.

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PEDAGOGIA della SCENA

ANATOLIJ VASILIEV
VENEZIA| ex Convento di SS. Cosma e Damiano
11-18-25 Gennaio 2011

L’Isola della Pedagogia apre le sue porte e si prepara ad accogliere studenti, attori, registi, docenti e operatori culturali per offrire testimonianza dei lavori di PEDAGOGIA DELLA SCENA, il laboratorio di pedagogia teatrale in corso a Venezia tenuto dal Maestro russo Anatolij Vasiliev coadiuvato da trainer di altissimo livello. È in programma  infatti per i giorni 11, 18 e 25 gennaio (dalle 15 alle 19.30) a Venezia - nell’ex Convento dei SS. Cosma e Damiano alla Giudecca - il PERCORSO OSSERVATORI, importante momento culturale di apprendimento del più ampio progetto che Fondazione di Venezia/Euterpe e Fondazione Milano – Milano Teatro Scuola Paolo Grassi, in collaborazione con Città di Venezia, Attività e Produzioni Culturali, dello Spettacolo e della Comunicazione - Accademia Teatrale Veneta - CTR Venezia, propongono a quanti siano interessati ad approfondire il lavoro di Vasiliev, per una riflessione sul tema dell’insegnamento delle arti sceniche.
La presenza del Maestro a Venezia offre infatti l’occasione per estendere la conoscenza dell’opera del regista attraverso un rapporto di partecipazione e condivisione con il territorio. Il PERCORSO OSSERVATORI, curato da Maurizio Schmidt, prevede tre giornate durante le quali un gruppo di osservatori, guidati dallo stesso Schmidt, da Fausto Malcovati, Raissa Raskina e da Alessio Bergamo, verrà ospitato durante i  “lavori in corso” e assisterà alle dimostrazioni condotte da Vasiliev.

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Periodonero

Cosmesi
Teatri di Vita | Bologna
13-14 gennaio 2011 ore 21

Nuovo appuntamento per Uniti d'Italia, la stagione di Teatri di Vita dedicata quest'anno al teatro contemporaneo che parla che il 13 e 14 gennaio ospiterà Periodonero di Cosmesi, gruppo vincitore del Festival Iceberg 2005, che si conferma come una delle esperienze sperimentali più lucide e visionarie del panorama qui contemporaneo sapendo unire arte visiva, performance e istanze di pensiero che rendono palese il senso di incertezza che attraversa il paese. In questo caso il "periodo nero" che sembra gravare sulla nostra realtà contemporanea gioca anche con l'ipotetico "periodo nero" di uno stravagante artista moderno: e la scena diventa così spazio bidimensionale in bianco e nero, dove si animano silhouette come sfuggite a un grottesco cartoon.

 

"...abbiamo percepito periodonero prima che fosse sui giornali. Abbiamo sentito sbriciolarsi quei pochi interessi comuni residui, a favore di un comodo adattamento al brutto. abbiamo immaginato ombre nere che vanno a costituire un mondo inventato dove viviamo, che disegnano un cartone animato senza scala di grigi dove va tutto storto, dove siamo massa mentre ci crediamo protagonisti, dove la nostra azione, all'interno di un mondo che va per la sua strada, risulta quasi lirica nella sua disperata inutilità..." Cosmesi

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Tristi Tropici

Virgilio Sieni
Teatro Bonci | Cesena
11 gennaio 2011 ore 21 

L'ultima creazione di Virgilio Sieni, Tristi Tropici, reduce da un folgorante debutto alla Biennale Danza 2010 e dalla tournée internazionale, fa tappa a Cesena dove martedì 11 gennaio 2011 alle ore 21 aprirà la Stagiona Danza del Teatro Bonci.
Ispirata all'omonima opera dell'antropologo francese Claude Lévi-Strauss, Tristi Tropici mette in scena due coppie di danzatrici (fra cui una splendida settantenne) e una ragazza non vedente a rappresentare, tra vicinanza animale, tenerezza e nostalgia di un'unità ormai remota, "l'opportunità perduta dell'Occidente di restare femmina". Figure che appaiono da lontano come aloni indefiniti, visioni opache, corpi che si stringono fra loro: un mondo onirico si presenta agli occhi dello spettatore, creando una sensazione di bellezza cheta, ipnotica, inerme e femminile e rimandando alla storia dei "popoli già alla deriva ma ancora vivi", descritti da Claude Lévi-Strauss nel viaggio compiuto intorno agli anni ‘40 nelle terre del Mato Grosso in Brasile.
Due volte Premio Ubu e autore, secondo il critico Marinella Guatterini, di una delle sedici coreografie più significative degli ultimi cento anni, Virgilio Sieni è protagonista indiscusso della danza contemporanea e lavora con le principali realtà produttive internazionali, oltre che con i teatri e i festival italiani più prestigiosi: da Avignone alla Biennale Danza di Lyon, da Charleroi Danse alla Scène Nationale di Marsiglia, dalla Scala al MaggioDanza, dal Balletto di Toscana al San Carlo di Napoli, fino al Teatro Massimo di Palermo.

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CONTRAPPUNTI 10/11

TAM TEATROMUSICA
Teatro delle Maddalene|PADOVA
Dicembre 2010>Maggio 2011


Contrappunti 2010/2011 è la quindicesima stagione di un appuntamento che il Tam Teatromusica mantiene costante come proposta di ospitalità e promozione culturale e che realizza al Teatro delle Maddalene di Padova.
Affidandosi alla parola, al suono, all'immagine, Contrappunti 2010/2011 cerca di scoprire e di far scoprire un luogo, uno spazio, un tempo che è il teatro e chi lo abita. Gli ospiti della rassegna sono compagnie nazionali della ricerca: Teatrofficina Zerogrammi con INRI, Garten con I WILL SURVIVE, Gipi / I Sacchi di Sabbia con ESSEDICE, Vasco Mirandola e Enrica Salvatori con E SE FOSSE LIEVE, Teatro Sotterreneo con L’ORIGINE DELLE SPECIE, Pantakin Circo Teatro con CIRK, nonché Tam Teatromusica con Michele Sambin e Pierangela Allegro in FIORE DEL NULLA, il primo lavoro scenico di Alessandro Martinello, nuova generazione Tam - IAI, e la performance poetica di Claudia Fabris. Contrappunti inoltre incontra la giovane critica italiana - il Tamburo di Kattrin, Krapp's Last Post e Teatro e Critica -, gli studiosi di teatro Fernando Marchiori e Cristina Grazioli e la ricercatrice e docente di storia e critica del cinema Farah Polato.

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Il pubblico c'è. Dove sono la stampa, i teatri e le istituzioni?

Lettera di Roberto Castello
8/12/2010

L'esclusione del teatro e della danza contemporanei dai circuiti del grande pubblico è un dato di fatto. Le cause sono molte, ma tutte hanno come presupposto la convinzione che in Italia non esista un pubblico interessato a questo genere, per definizione non convenzionale; pregiudizio condiviso anche dalla carta stampata, dove è quasi impossibile trovare traccia di spettacolo contemporaneo.
Uno dei molti meriti della trasmissione “Vieni via con me” è quello di avere evidenziato la necessità sociale di una rinascita culturale del paese. L'ha fatto in molti modi, fra questi anche quello di affidare a me, un autore di danza contemporanea, la cura delle coreografie.
Al di là di ogni giudizio sul mio operato, la presenza della danza contemporanea nel programma di Fazio e Saviano ha avuto un merito storico: quello di dimostrare, dati alla mano, che il pregiudizio secondo cui lo spettacolo contemporaneo non interessa al grande pubblico, non solo è falso, ma è vero il contrario.
I dati ufficiali di ascolto minuto per minuto evidenziano infatti come in due casi su quattro la nostra apparizione abbia fatto salire ascolti già altissimi. Mai si erano viste in tv cose come quelle che abbiamo proposto. Se lo spettatore fosse stato pigro e conservatore come lo si dipinge, avrebbe dovuto cambiare canale, invece non è stato così. In media quasi 9 milioni di spettatori per ciascun intervento hanno infatti visto (e almeno in parte apprezzato, dal momento che non hanno cambiato canale) cose di cui i più non sospettavano l'esistenza. In internet i clip video dei quattro interventi hanno da tempo superato le 100.000 visualizzazioni.
Questo dimostra, al di là di ogni dubbio, che la marginalità dello spettacolo contemporaneo non è dovuta al disinteresse del pubblico.
A cosa allora? Un pubblico potenziale per lo spettacolo contemporaneo oggettivamente esiste, ma a teatro gli spettatori sono pochi. Come è possibile? Non saranno la pigrizia e la mancanza di coraggio dei programmatori dei teatri medi e grandi, dei media e delle istituzioni a creare il collo di bottiglia che impedisce al pubblico di conoscere e apprezzare lo spettacolo contemporaneo italiano?
Speriamo che intorno a questo si apra un'accesa discussione.

 

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Teatro Ca' Foscari

Stagione 2010>2011
Venezia

Il Teatro di Ca’ Foscari a Santa Marta “Giovanni Poli”, giunto al secondo anno di attività, ha definito per il 2010-2011 un programma di attività, basato su azioni di laboratorio e di sperimentazione, allo scopo di valorizzare la ricerca artistica e la formazione culturale in ogni direzione possibile. L’Ateneo veneziano ha inteso impegnarsi direttamente nella produzione e nella diffusione del teatro in linea con il proprio ruolo istituzionale, che è quello di favorire la creatività, la rivisitazione della tradizione nella contemporaneità, l’educazione teatrale delle giovani generazioni.
Il programma è suddiviso in due sezioni: la prima, intitolata Atelier, propone dieci occasioni che sono spesso novità assolute oppure in prima esecuzione per il territorio veneziano e veneto, che rivisitano il rapporto con il mondo della letteratura e della poesia, che oltrepassano l’idea di convenzione attraverso un gioco di sovrapposizioni linguistiche.
La seconda sezione, Ri-scontri – Laboratori e proposte, ha una notevole importanza perché si tratta di rilanciare il coinvolgimento diretto degli studenti, allo scopo di verificare l’estro di nuclei operativi universitari, oppure la capacità di agire sotto lo stimolo di registi professionisti. Nello stesso tempo, si è voluto valorizzare il rapporto tra lo studio e la teatralizzazione, mettendo in scena il lavoro didattico svolto con i docenti, legato alla traduzione di testi scritti in lingua straniera.
Le diciannove proposte della stagione, attualmente in corso di svolgimento, stanno evidenziando i temi della violenza (La città ha fondamenta sopra un misfatto; Moi fardeau inhérant), dell’emarginazione (Angel), della povertà (Acquasanta), della persecuzione politica (Enigma), della vitalità popolare (La bella di nulla), del mondo alla rovescia (Il funerale della sardina) o dell’interrogarsi sulla condizione umana (Thom Pain, Edipo, Appunto 21).
In tal modo si afferma la vocazione dell’università nel collegare didattica e ricerca con l’azione artistica, rivolta agli ambiti della letteratura, dell’arte, del teatro, della musica e della cinematografia. Il Teatro ambisce a divenire sempre più uno spazio aperto alle invasioni di campo, agli incontri e alle discussioni sulla natura delle arti contemporanee.

Carmelo Alberti
Delegato del Rettore per le attività teatrali

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VIA DEL CONFINE / THE EAST SIDE (of the moon)

Wanda & Nova deViator
17>19 dicembre 2010
Teatro Petrella-Longiano

 

L'associazione culturale YANVII in collaborazione con Rad'Art Project/Artéco e il Teatro Petrella di Longiano presentano la residenza creativa della compagnia Wanda & Nova deViator di Maja Delak e Luka Prinčič. La residenza fa parte del programma VIA DEL CONFINE / THE EAST SIDE (of the moon), un ambizioso progetto di residenza e presentazioni di realtà provenienti dalla ex Jugoslavia curato dalla coreografa e danzatrice Nhandhan Chirco.
Proseguendo sulla via inaugurata l'estate scorsa nel contesto del festival Hotel Limbo, il programma Via del Confine/The East Side (of the moon) accoglierà dal 10 al 20 dicembre la residenza creativa della formazione slovena Wanda e Nova Deviator. La riappropriazione elettro-punk della canzone You Don't Own Me nella performance Ways of Love (I modi dell’amore) e la fine sensibilita’ di Wanda verso i suoni dispersi nel tempo dimostrata durante il processo di improvvisazione su “granulatori” fatti in casa di Pure Data, sono stati gli elementi base per la collaborazione con Nova deviator, importante formazione della scena  noise e elettronica slovena, la cui musica/rumore spazia dall’elettro “break beat” ai “noise drones”.
Il 17 Dicembre alle 21 Wanda & Nova deViator presenteranno al Teatro Petrella di Longiano Frozen Images (Immagini Congelate), un concerto punteggiato di sospensioni da cui emerge una performance di immagini congelate, testi, oscillazioni rumorose, e ipnotiche ‘bass lines’ che indagano la iper-sessualizzazione e pornografizzazione della scena, la feticizzazione del consumismo, i meccanismi dell’immagine e della cultura visuale, l’idealizzazione dell’amore e il significato dell’arte e della cultura.
La residenza al Petrella è incentrata, invece, allo sviluppo di strumenti e metodi di creazione e improvvisazione nei differenti media per il progetto TRANSMITTANCE, una collaborazione che vede coinvolti un gruppo di performers, artisti visivi, sound artists e programmatori, allo scopo di sviluppare e condividere attività performative e d’improvvisazione utilizzando tecnologie di streaming, trasmissione via radio e ‘telepresenza’. In questa traiettoria si inserisce la presentazione il 19 dicembre alle ore 18 di Transmittance - preparation of the tools , prova aperta work- in-progress con interventi teorici di Adele Cacciagrano, Tihana Maravic, Silvia Mei.

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