Worlds of Culture festival internazionale della scena contemporanea XVIII edizione Firenze | Stazione Leopolda e altri spazi 3 > 28 maggio 2011
Torna a Firenze dal 3 al 28 maggio negli spazi della Stazione Leopolda, del Teatro Verdi, di CanGo Gantieri Goldinetta, Villa Strozzi e dell'Istituto Francese il Festival internazionale della scena contemporanea FABBRICA EUROPA giunto alla sua XVIII edizione. L' articolato programma di eventi di danza, teatro, musica, installazioni, workshop e incontri, è quest'anno idealmente dedicato a Worlds of Culture, un'indagine accurata sulle "isole culturali" e territori che, pur facendo parte di quel “mondo globale” che è oggi il continente Europa, continuano a conservare un’identità riconoscibile e un’originalità feconda. L’apertura del festival è affidata ad ALAIN PLATEL, uno dei nuovi maestri del panorama europeo che il 3 e 4 Maggio presenterà al Teatro Verdi di Firenze Gardenia, una pièce bizzarra ed eccentrica creata in collaborazione con Frank Van Laecke per les ballets C de la B. in cui pezzi di vita, segreti ed illusioni confluiscono in un spettacolo visuale che rende una testimonianza eccezionale, un racconto - dei più intimi e profondi, autentici e onesti - sull’esistenza di chi misura il margine tra mascolinità e femminilità. Il 7 maggio sarà, poi, la volta del collettivo belga Zita Swoon Group in collaborazione con Rosas/Anne Teresa De Keersmaeker presenterà Dancing with the Sound Hobbyist, un dialogo magistrale tra musica e danza, suono e movimento, energie ed emozioni.
Da segnalare, inoltre, la presentazione in prima assoluta di Missa Ockeghem, reinterpretazione contemporanea della quattrocentesca Missa cuiusvis toni del fiammingo Johannes Ockeghem ad opera l’ensemble vocale l’Homme Armé e Tempo Reale, che crea dal vivo la rielaborazione digitale degli elementi vocali. In coproduzione con Fabbrica Europa e Maggio Musicale Fiorentino (5/5, doppia replica, Stazione Leopolda).
And all the questionmarks started to sing, in prima nazionale, del collettivo norvegese Verdensteatret è una “macchina artistica” realizzata da musicisti, performer e robot: sculture cinetiche originali (assemblate con rottami, ruote di biciclette e oggetti di vetro controllati da bracci meccanici), attivate da una molteplicità di tecniche di animazione che creano un ambiente dinamico. Un incrocio tra concerto, installazione e performance che trasporta lo spettatore in una dimensione onirica in continua trasformazione: luci, ombre, suono, teatro di figura, oggetti assemblati e animati, formano un’ipnotizzante costellazione di suggestive associazioni visive e sonore. (13-15/5 performance; 5-10; 17-28/5 installazione, Stazione Leopolda)
Zero Visibility Corp presenta in prima nazionale (im)possibile, una danza di forte impatto fisico e visuale imperniata sulla volontà di creare una presenza fisica e mentale che includa l’Altro, associando il duetto come forma coreografica e la seduzione come strategia artistica. (22/5, Stazione Leopolda) La Compagnia Virgilio Sieni presenta Tristi Tropici, il lavoro liberamente ispirato a Tristes Tropique di Claude Lévi Strauss di cui Sieni traspone coglie il tono di grande elegia, il senso di unità perduta e al tempo stesso di sedimentazione nel corpo e nel movimento della nostalgia. (18,19/5, Stazione Leopolda) Roberto Bacci e Anna Stigsgaard con la Compagnia Laboratorio Pontedera presentano Abito ispirato a Il libro dell’inquietudine di Pessoa: la storia di un uomo qualunque che, invece di indossare la sua vita d'ordinanza, esce dalla finestra della propria casa e si perde per le strade del suo mondo quotidiano che non riconosce e che non lo riconosce. (10-12/5, Stazione Leopolda) Dal 17 al 21 maggio negli spazi dei cantieri Goldonetta le attrici Luisa Pasello e Silvia Pasello, dirette dal coreografo Virgilio Sieni, presentano in prima assoluta Due lupi, ispirato a "Il grande quaderno, prima parte della Trilogia della città di K." di Agota Kristof. In questa fiaba immersa tra natura e guerra, prove al limite e solitudine, il corpo si manifesta come arcipelago di sensi, lasciandosi sussurrare e spostare da una voce corale. Le gemelle accendono il gioco del doppio in una miriade di sguardi e di declinazioni del corpo che aprono al selvaggio. E ancora da segnalare la presenza della compagnia olandese T.r.a.s.h. in T.+Bernadette, un forte, intenso, emozionante duo di grande fisicità in cui i performer si confrontano con personaggi e ruoli diversi (25,26/5, Stazione Leopolda), della compagnia francese La Zampa con Requiem, pièce che fa del requiem una forma da disarticolare oltre che un potenziale da riattivare (10,11/5, Stazione Leopolda), dell'italiano Leonardo Diana con E l’uomo creò se stesso (finalista Premio Equilibrio Roma 2011), lavoro in cui le diverse espressioni si configurano come le varie tappe che segnano l’evoluzione dell’uomo (22/5, Stazione Leopolda), e del Teatro delle Moire con Never Never Neverland, un’isola, immaginaria e molto concreta, sul cui terreno fatto di strati di abiti, accessori e suppellettili saltati fuori da vecchi bauli di teatranti, quattro performer danno forma, un vestito dopo l’altro, a un’isola del possibile (24-26/5, Stazione Leopolda).
Nell'ambito del progetto Focus on Art and Science in the Performing Arts con il sostegno del Programma Cultura della Commissione Europea: Gnosis #1, progetto tra danza, suono ed elaborazioni digitali di Vincenzo Carta, in collaborazione con lo scienziato/compositore Andrew Ferrara, che indaga energia cerebrale e cinetica con dispositivi applicati sulla testa dei danzatori. Un suono digitale è abbinato a ciascuno dei performer che ne modificano i parametri attraverso le emozioni. Il feedback delle macchine rende possibile l’analisi degli stati emotivi e i danzatori hanno il pieno controllo su tutti gli aspetti della performance, determinando la composizione coreografica e la musica con la sola forza del pensiero. (6,7/5, Stazione Leopolda). Displace è il progetto in più tappe di Muta Imago, che presenta una versione site specific di Displace #1. La rabbia rossa: un’installazione visiva e sonora, un’indagine sul rapporto tra l’uomo e lo spazio che lo circonda, tra l’essere umano e la geometria. Una parete, che si fa superficie di proiezione per le immagini sfocate di un ricordo, che cerca di trattenere il segno di tutto quello che si è perso, prima che sia troppo tardi, prima che il tempo e l’azione degli uomini la facciano crollare. Il canto di una donna, dall’alto, si diffonde nello spazio: un canto che è un addio, ma anche un nuovo inizio (5-7/5, Stazione Leopolda). Bestiale improvviso di Santasangre/Teodora Castellucci/Cristina Rizzo: per eterni attimi un cono di luce dall’alto spezza il bianco della nebbia, una paratia cela qualcosa che si agita dentro l’ombra. Mentre il rumore cresce mutandosi in ritmico battere, tre figure, macchie d’ombra, si allontanano e avvicinano a una parete semitrasparente. Il movimento da lento diventa scomposizione ritmica, un fotogramma animalesco improvviso che si tramuta poi in sentimento d’umanità (14,15/5, Stazione Leopolda).
Miha Erman presenta Room with no echo: una stanza senza eco, uno spazio d'assenza di comunicazione, in cui il soggetto si oggettivizza, incontrando la propria materia e le sue funzioni. Prima con il suono e poi con le relazioni tra suono e spazio, ambiente, geografie e storie corporee, la performance assembla e ridistrugge il corpo umano contemporaneo, sociale e fisico (6,7/5, CanGo). Switch in collaborazione con Andrea Mi attraversano il programma di Fabbrica Europa con tre set principali in cui a farla da padrone sono l'olandese KC the Funkhaolic (7/5) e gli inglesi J Star (20/5) e Benji Boko (21/5). Attorno a loro si sviluppano alcuni interessanti progetti di area toscana.
La serata Muv Preview, in collaborazione con Intooitiv, vede alternarsi sul palco i dj set degli svedesi Sebastian Mullaert (dalla dub al jazz, dall’ambient alle più svariate influenze techno-house) e Jesper Dahlback (una ricerca continua di suoni analogici inauditi, sintetizzati al massimo della precisione informatica, uniti a elementi acustici e vocali); chiusura affidata al vj LP (6/5, Stazione Leopolda).
Monochrome è un progetto di musica live e dj set curato da Leonardo Bigazzi e Camilla Toschi che presentano alla Leopolda i nomi di The Glimmers e Diamondog! (14/5); Marco Puccini con Virgilio Villoresi e Rufus (26/5).
Non mancano appuntamenti di musica live ad animare le notti in Leopolda: Small In Out Movements e The Hacienda (11/5); Global Kan Kan e Camillocromo (12/5); Naturalmind, Teo Naddi, Luca La Porta, Lorenzo Ballerini, Matthew, dj Binh (13/5); Vowland (18/5); La Scena Muta (28/5).
Play Black (27/5), nuovo marchio che riunisce Musicus Concentus, Fabbrica Europa e Switch, propone una giornata dedicata alle tendenze internazionali della black music. Si va dall'hip hop al jazz con Dinamitri Jazz Folklore & Omara “Bombino” Moctar, Wax Tailor, Jazzanova e Voodoo Rebel.
Art’n’Go. New Routes to Intercultural Creativity, laboratori multidisciplinari, performance e installazioni: sette creazioni originali sul tema comune della consapevolezza. Sguardi, riflessioni, accuse, sfide alla realtà che ci circonda, narrate con i linguaggi della musica, della danza e dell’immagine digitale da 50 giovani artisti della community Roots&Routes International (20,21/5, Stazione Leopolda).
FABBRICA EUROPA 2011
SPAZI Stazione Leopolda, Porta al Prato, Firenze Teatro Verdi, via Ghibellina 101, Firenze CanGo Cantieri Goldonetta, via S. Maria 25, Firenze Istituto Francese, piazza Ognissanti 2, Firenze Tempo Reale, Villa Strozzi, via Pisana 77, Firenze
INFORMAZIONI: FABBRICA EUROPA 2011 Tel. +39 055 2638480 / 2480515 www.fabbricaeuropa.net www.ffeac.org Biglietti festival: da 5 a 30 euro Prevendita: Box Office www.boxol.it Vivaticket www.vivaticket.it
Per “Gardenia” di Alain Platel/les ballets C de la B Teatro Verdi di Firenze, tel. 055 212320 biglietti: da 15 a 30 euro Prevendita: Teatro Verdi, Box Office, Vivaticket www.teatroverdionline.it - www.boxol.it - www.vivaticket.it
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