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LIVE ARTS WEEK

 

Bologna 24>29 aprile 2012

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Al via la nuova iniziativa del network Xing: Live Arts Week - festival dedicato all'intreccio tra differenti forme ed espressioni artistiche dal vivo - nasce dalla fusione tra le precedenti esperienze di Netmage - International Live Media Festival e F.I.S.Co. - Festival Internazionale sullo Spettacolo Contemporaneo.

Dal 24 al 29 aprile, con un ricco programma in cui spiccano diverse personalità della ricerca contemporanea internazionale, verranno toccati sei diversi luoghi del centro storico, in modo da permettere inediti momenti di coabitazione tra artisti e pubblici di diversa provenienza.

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Con: Marino Formenti (I/A), Luca Trevisani (I), Giovanni Anceschi (I), Canedicoda/Mirko Rizzi (I), Silvia Costa (I), Xavier Le Roy (F/D), Luís Miguel Félix (PT), Krõõt Juurak (Est), Jan Ritsema (NL), Saša Asentić (Srb), Anne Juren (F/A), Christine De Smedt (B), Salka Ardal Rosengren (Sw), Floris Vanhoof (B), Hartmut Geerken (D), Ottaven (I), Cristina Rizzo/Lucia Amara (I), Robert Steijn (NL/A), Blues Control/Laraaji (USA), Ben Rivers (GB), Hieroglyphic Being (USA), Mattin (Basque Country), Claudia Castellucci (I), Yves-Noël Genod (F), Antonia Baehr (D), Dennis Tyfus/Vom Grill (B), Orphan Fairytale (B), Yannick Val Gesto/Roman Hiele (B), The Claw (Kingdom, Total Freedom, Nguzunguzu) (USA).

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Incentrato sulle live arts intese come insieme eterogeneo di pratiche che ruotano intorno alla presenza, alla dimensione performativa e al contatto percettivo con suoni e visioni, Live Arts Week propone un programma che riflette una concezione dell’arte intesa come esperienza fatta di temporalità, posture e immaginari. In quest'ottica, la scelta di lanciare il nuovo evento come settimana intende rompere con la concezione di un festival visto come punta consumistica della vita culturale di una città, e l 'impianto suggerisce un evento cittadino diffuso, scandito in un palinsesto di accadimenti, performance, spettacoli, concerti e live media con date uniche, produzioni e anteprime assolute.

Elemento distintivo degli accadimenti raccolti è l'eterogenità delle durate e delle densità, con messe in opera dai tempi piuttosto dilatati, lunghe e lente successioni, o veloci colpi di frusta. Luoghi e situazioni sono inoltre contraddistinti da strutture produttive aperte e in progress, formule ibride tra la conferenza scientifica e l'azione, Salons di ricerca, e iper-metraggi di immagini e suoni.

 

 

Il progetto NOWHERE, concepito e realizzato da Marino Formenti, apre e chiude il programma di Live Arts Week per concludersi il 5 maggio con il passaggio di testimone ad AngelicA Festival Internazionale di Musica, partner dell'operazione assieme al Teatro Comunale di Bologna e centocage, per i 100 anni di John Cage. NOWHERE è un non-luogo nel centro della città, in cui per dodici giorni il pianista Formenti siede al pianoforte, suona, vive, respira, dorme nello stesso luogo, contemporaneamente ed impietosamente pubblico e privato (NOWHERE è anche in streaming su Peng 1: www.liveartsweek.it/peng-1).

Palazzo Re Enzo diverrà il nodo geografico e partecipativo della settimana, ospitando il campo base per artisti e pubblico nella Sala dello spazio tra i denti. Si tratta di un ambiente realizzato e vissuto da Canedicoda e Mirko Rizzi (Gabbianacci) che vedrà, tra le altre cose, le invenzioni edibili di Silvia Costa, emissioni live giornaliere e performance sonore progettate da Ottaven con ospiti inattesi (in streaming su Peng 2: www.liveartsweek.it/peng-2). Sempre Palazzo Re Enzo ospita Flogisto, un'opera ambientale commissionata a Luca Trevisani. Flogisto è una macchina misteriosa per la cattura delle tre dimensioni, un Locus solus ricostruito sullo spazio planare di uno scanner che si espande nello spazio. Inoltre, il salone principale del palazzo ospita una programmazione disseminata lungo l'arco della settimana che incrocia live media e live musicali. Saranno presentate comunità e scene artistiche inedite accanto a riproposizioni di artisti sperimentali storici: da Blues Control e Laraaji - esemplari di un fenomeno globale di resurrezione e riappropiazione dell’intero genere new age, alla scena internazionale di Los Angeles con The Claw composto da Kingdom, Total Freedom e Nguzunguzu, o di Anversa con Dennis Tyfus/Vom Grill, Yannick Val Gesto & Roman Hiele, Orphan Fairytale. Live media e dimensione cinematica sono indagatida artiisti come Floris Vanhoof, Ben Rivers, e Hieroglyphic Being, produttore dance asimmetrico e visionario. Hartmut Geerken, musicista e filmmaker tedesco è infine protagonista dell'attivazione degli spazi del palazzo con The White Screen is a Red Cape, una sessione immersiva di otto ore costituita dalla proiezione di rarissimi documenti video di azioni e performance degli anni '70, girati con strano estro, e intarsi sonori realizzati dal vivo dall'autore.

Successivamente, il primo grande evento serale sarà la prima italiana di Low Pieces del coreografo francese Xavier Le Roy, che avrà luogo il 24 aprile alle 21 al Teatro Duse. Lo spettacolo, presentato al Festival d'Avignon 2011, si interroga su come percepiamo il corpo e vede impegnato uno straordinario team di otto interpreti/autori internazionali.

Il 25, 26 e 27 aprile si potranno seguire presso lo Spazio Carbonesi le ricerche di Cristina Rizzo e Lucia Amara con LOVEEEE - Primo, Secondo e Terzo discorso con esercizi di grazia , che vede nelle sue diverse fasi il coinvolgimento di tre artisti invitati, Robert Steijn, Christine De Smedt e Mattin. Punto di partenza per questa occasione di pensiero/pratica è il dispiegarsi di un discorso e di esercizi attorno al tema della "grazia", intesa come attitudine, come politica del corpo, come economia della bellezza.

Il 28 e 29 aprile lo Spazio Carbonesi ospita in anteprima la performer e coreografa Antonia Baehr con il progetto Beginning with Abecedarium Bestiarium, in cui setaccerà sonorità, gesti e caratteri appartenenti a bestie e uomini.
Il primo Salon tenuto da Baehr si intitola D is for Dog, ed apre una nuova serie di soli per un ABC performato sull'Animalità. The ABC of Extinct Animals è invece il titolo del secondo Salon, dove Baehr individua 15 specie di animali estinti organizzandoli dalla A alla Z e ne studia meticolosamente le relazioni con personaggi storici e con artisti suoi amici a cui ha commissionato delle partiture sonoro-gestuali.

Lo Spazio Carbonesi accoglie inoltre I Passanti. Mostra di Ritagli di Giornale di Claudia Castellucci.

Ultimo spazio abitato da Live Arts Week è l'Hotel Palace, che ospiterà il nuovo lavoro del coreografo e regista francese Yves-Noël Genod, Hotel Palace. Creatore pluri-disciplinare, Genod realizza spettacoli ispirati ai contesti, fabbricandoli sul corpo delle persone come un sarto.

Al programma della settimana si affianca Accademie Eventuali, il nuovo progetto formativo offerto da Fondazione Carisbo e Fondazione Furla in collaborazione con MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Xing. Luca Trevisani e Giovanni Anceschi - l'uno artista visivo e l'altro importante teorico e progettista del design italiano - sono la coppia di autori invitati a condurre la 1a edizione del laboratorio dedicato a studenti di Accademie di Belle Arti che muovono i primi passi nel mondo dell'arte. L'esito del laboratorio, dal titolo Ambienti plurali, partiture somatiche e frutta di stagione, sarà presentato nel programma di Live Arts Week il 26 aprile a Palazzo Pepoli.

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luoghi:
Palazzo Re Enzo - Piazza Nettuno
Teatro Duse - Via Cartoleria 42
Spazio Carbonesi - Via De' Carbonesi 11
Hotel Palace - Via Montegrappa 9/2
Nowhere - Piazza de'Celestini 6/a
Palazzo Pepoli - Museo della Storia di Bologna - Via Castiglione 8

sede organizzativa:
Xing - Via Ca' Selvatica 4/d Bologna


www.liveartsweek.it
www.xing.it

 
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