Bacon – punizione per il ribelle di Enzo Cosimi Roma // 11 > 14 marzo 2010
A 10 anni dal debutto Enzo Cosimi ripropone, in una nuova luce e prospettiva, Bacon – punizione per il ribelle, assolo da lui stesso interpretato, ispirato al pittore irlandese Francis Bacon. Il pezzo raccoglie visioni legate all’universo del grande artista insieme a quelle di Friedrich Harmann, serial – killer tedesco che fra il 1918 e il 1924 uccise 27 giovani. Le due fonti d’ispirazione, assolutamente senza nessun legame fra di loro, riescono attraverso i codici del corpo ad avvicinarsi misteriosamente. Bacon – punizione per il ribelle è la prima creazione del progetto L’animale quasi pazzo – 3 creazioni sulla mutazione. |
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Are We Human Verona // 05 marzo 2010
La timidezza delle ossa di Pathosformel ……………………………………………………. Barok di Barokthegreat
La timidezza delle ossa - Un telo divide la scena da chi è venuto a vedere. Nessuna trasparenza, la visione è sigillata. A rompere l'attesa appare una forma impressa dal retro, frammento di un corpo che imprime le forme sfumate delle proprie sporgenze. Affiorano resti umani o reperti di una civiltà sepolta. E' l'anatomia umana nell'atto della propria formazione, feto che verifica la capienza dell'utero premendo contro le pareti di un pallido ventre materno. Lentamente il corpo si stacca e lotta contro la membrana, nel tentativo fallimentare di fissare l'immagine o di emergere oltre questo confine. Ogni volta i rilievi vengono inghiottiti dall'indifferente omogeneità della superficie, diventano caratteri di una scrittura che non può lasciare traccia.
Pathosformel nasce a Venezia nel 2004 riunendo persone dalle diverse formazioni. L'intento che li unisce è quello di ripensare le priorità all'interno degli elementi che costituiscono una partitura performativa. Le loro proposte lavoro al limite tra il teatro, la performance musicale, il design e l'arte astratta, ponendo lo spettatore al centro della domanda sul confine tra le arti. Nel 2008 Pathosformel vince il premio speciale UBU. pathosformel.org ………………………………………………………………………………. Barok - Il movimento della scrittura, gli scatti e l'incertezza di una mano che traccia i suoi segni diventano ispirazione al componimento musicale e coreografico. Un paesaggio ritmico e mentale dove la luce richiama paesaggi chiarolunari. "Barok" segue l’andamento dell’annotazione. Simile al foglio su cui è rimasto un appunto che manca di regolarità. Tentativi che tornano su sé stessi: un’idea che si ripensa, che cancella e riscrive, cercando il segreto della continuità, della sincronia dell’insieme. Lo spettatore è condotto ad una riflessione sul modificarsi della direzione, ponendosi in una condizione di scoperta come Galileo Galilei durante le sue prime osservazioni sul moto della terra. Baroktheg reat (Verona/Forlì, 2008) tende ad un'estetica senza limiti di genere e formato. Nel 2009 Xing gli commissiona per F.I.S.Co. Wrestling - intuizioni sul mondo in attesa diventino una costruzione compiuta, happening dal particolare formato inclusivo sulla lotta. Nel 2009 vincono con il video In the van il concorso internazionale So Fresh!. barokthegreat.com |
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LA SOFFITTA Centro di Promozione Teatrale in collaborazione con il BCLA-Délégation Culturelle/Alliance Française di Bologna Bologna // 10 > 11 marzo 2010 h 21.00
![](../external.gif?link=http://www.chessbase.com/news/2008/events/arrabal01.jpg) O.T.P. Opificio delle Teatralità Potenziali Viviana Piccolo Il castello dei clandestini La duquesa y los 'sin-papeles' Monologo inedito di Fernando Arrabal dedicato a Viviana Piccolo Diretto e interpretato da Viviana Piccolo
Mercoledì 10 e giovedì 11 marzo 2010, presso il Centro di promozione teatrale La Soffitta, Viviana Piccolo presenta in anteprima assoluta Il Castello dei Clandestini - La duquesa y los 'sin-papeles', monologo inedito del drammaturgo spagnolo, naturalizzato francese Fernando Arrabal, dedicato alla talentuosa regista e attrice Viviana Piccolo, e da lei stessa diretto e interpretato. In occasione dell’anteprima, Fernando Arrabal e Viviana Piccolo il giorno 10 marzo alle ore 15.00 incontreranno il pubblico in una conferenza presso i Laboratori DMS coordina Piersandra Di Matteo
Il Castello dei Clandestini affronta la tematica dell’immigrazione, in maniera originale ed inedita nel grande stile di Fernando Arrabal. Argomento questo profondamente sentito da Arrabal, che è stato costretto durante il regime franchista all’esilio per anni. Per usare le stesse parole dell’autore non è solo immigrazione, ma sradicamento; così infatti egli definisce se stesso: “Io sono uno sradicato, non ho radici ma gambe appartengo al paese dell’esilio”. |
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LE GENERAZIONI DEL NUOVO DIPARTIMENTO DI MUSICA E SPETTACOLO - LA SOFFITT A Bologna // 4 marzo, ore 21 Laboratori DMS a cura di Stefano Casi, Andrea Paolucci, Cristina Valenti e con la collaborazione di Cira Santoro
- Cosmopolis. Psicopatologie della vita metropolitana di Baloon Performing Club (menzione speciale Scenario) - Come bestie che cercano bestie di Imamama (menzione speciale Scenario per Ustica).
Il Premio Scenario, prestigioso concorso biennale nazionale fondato nel 1987 e riservato ai giovani artisti under 35, seleziona progetti teatrali e performativi (circa 300 nel 2009), attivando un percorso di monitoraggio e valutazione che coinvolge i 37 soci dell’Associazione Scenario e personalità dello spettacolo e della cultura. Tra nuovi linguaggi e impegno civile (a cui è dedicato un apposito premio “per Ustica”), Scenario è l’occasione per uno sguardo articolato sulla varietà delle nuove tendenze del teatro. INTERSCENARIO, ideato e realizzato dai tre soci di Scenario del territorio bolognese, presenta in questa occasione due studi: |
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Teatro Testoni di Casalecchio di Reno 26 febbraio h 21.00
![](images/stories/pali.jpg) In scena ci sono tre pali. Sembrano proprio i pali di Gesù e dei due ladroni. Ma non sono i pali di Gesù e dei due ladroni. Semmai sono i pali de “La ricotta” di Pasolini. Sì, sembrano proprio i pali de “La ricotta” di Pasolini. E i personaggi che li abitano, perché i pali sono abitati, sono proprio fratelli di Stracci, il protagonista de “La ricotta” di Pasolini. Uno è uomo, ma interpreta una donna. La donna si chiama Bruciata. Prima non era bruciata e viveva a terra, accanto ai pali, dove lavorava. Poi un giorno l’hanno fatta diventare Bruciata ed è salita sul palo. L’altro si chiama Senzamani e viene dalla fabbrica. Perché si chiama Senzamani è facile intuirlo, venendo dalla fabbrica. Da quando vive sul palo può tenere lo sguardo alto. In fabbrica non poteva mai tenere lo sguardo alto. Se teneva lo sguardo alto il capo gli faceva abbassare la testa. Invece dal palo può tenere lo sguardo alto e vedere cose che prima non vedeva.
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Guerra e terrorismo ai tempi dell’Ipod generation Accademia degli Artefatti porta in scena la pungente ironia di Ravenhill “Spara, trova il tesoro e ripeti” dell’Accademia degli Artefatti 5 giornate tra humour e tensione allucinata Teatri di Vita - Bologna // 24 > 28 febbraio 2010 ![](../external.gif?link=http://www.teatridivita.it/foto/artefatti8.jpg) Le paure e le perversioni insinuate dalle potenze occidentali in attacco permanente verso il "nemico" al centro dello spettacolo Spara, trova il tesoro e ripeti di Mark Ravenhill, che Fabrizio Arcuri mette in scena con 10 diverse pièces teatrali riunite sotto lo stesso titolo, con la sua Accademia degli Artefatti, tra humour dirompente e tensione allucinata. A Teatri di Vita saranno presentate pièces diverse ogni sera: si parte mercoledì 24 febbraio con la presentazione generale del progetto a cura di Gerardo Guccini (ore 20) e con Nascita di una nazione, seguito giovedì 25 febbraio da Le troiane e Il mikado. Il venerdì 26 febbraio andranno in scena La madre e Donne in amore, mentre a sabato 27 febbraio si alternano Delitto e castigo e Paradiso perduto. Infine domenica 28 febbraio il ciclo di spettacoli si conclude con Tesoro e miseria, Guerra e pace e Odissea.
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Bologna - Laboratori DMS 26 Febbraio 2010 ore 15 - Teatro, Laboratori DMS
Presentazione del n. 17 di “Culture Teatrali” Arnaldo Picchi. Iconografia di un regista pedagogo a cura di Marco De Marinis intervengono: Paola Bignami, Massimiliano Cossati, Silvia Mei e la curatrice del numero, Charlotte Ossicini
ore 17 - Teatro, Laboratori DMS Sperimentazioni didattiche: percorsi iconografici a cura di Elena Tamburini |
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presentazioni di libri-teatro un progetto a cura di Silvia Mei domenica 23 maggio, h 20![](../external.gif?link=http://www.iltamburodikattrin.com/files/iltamburodikattrin.com/2010/01/iperscene2.jpg) Jacopo Lanteri (a cura di)
IPERSCENE 2 Roma, Editoria e Spettacolo 2009
Tavola rotonda con Teatro Sotterraneo, Pathosformel, Dewey Dell, Sonia Brunelli/Barokthegreat, Paolo Ruffini, Cristina Valenti, Fabio Acca, Silvia Fanti, Marco Villari "Per un teatro pop, per un teatro rock, per un teatro punk!" è una dichiarazione di Babilonia Teatri, gruppo presente in queste pagine assieme a Teatro Sotterraneo, Ambra Senatore, Sonia Brunelli, Pathosformel, Muta Imago e Dewey Dell, che potrebbe essere assunta quasi a manifesto generazionale. Se solo, forse, si potesse parlare ancora di generazione... "Iperscene 2" prosegue nella strada indicata dal precedente volume, con l'analisi e l'approfondimento del lavoro di alcune giovani compagnie della scena della ricerca italiana, oggi più prolifica che mai. Un viaggio in un paesaggio mutevole e puntiforme, animato da forti contraddizioni e da altrettanti punti di assonanza. Una fotografia di classe che ritrae un istante di vita fermo tra passato e futuro. Jacopo Lanteri è curatore indipendente di arti sceniche dopo una laurea al DAMS di Bologna. Negli anni ha collaborato con numerosi festival e riviste specializzate fra cui: Art'O, Exibart.com, Santarcangelo 07 - International Festival of the Arts, Bassano Opera Estate Festival/B.Motion, F.I.S.Co. - Festival Internazionale dello Spettacolo Contemporaneo di Bologna. Ha diretto il festival Vent'anni (2007) a San Daniele del Friuli e la rassegna EXTRA - Visioni dal Nord Est (2008) a Udine. Nel 2009 cura il volume Iperscene 2, edito da Editoria & Spettacolo. È l'ideatore e il coordinatore del progetto Hoop (www.hoop-lab.com). www.editoriaespettacolo.it www.hoop-lab.com |
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Bologna // 24 febbraio 2010 h 17 Presentazione del volume di Paolo Granata Arte, estetica e nuovi media. “Sei lezioni” sul mondo digitale Bologna, Fausto L upetti editore, 2009 con Alberto Abruzzese Università IULM Renato Barilli Università di Bologna Marco Senaldi Università degli studi di Milano-Bicocca Biblioteca comunale dell’Archiginnasio - Sala dello Stabat Mater Piazza Galvani 1 - Bologna Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità, Molteplicità e Consistenza sono i sei valori – le sei qualità o specificità – al centro delle Lezioni americane, l’ultima opera, rimasta incompleta, di Italo Calvino. Letti con gli occhi di oggi, questi sei promemoria, o “proposte non solo letterarie”, si scoprono appartenere a quella nuova sensibilità culturale e sociale emersa sul finire del XX secolo in concomitanza con una evoluzione del sistema dei media, accelerata dalla convergenza tra le tecnologie digitali e le reti di comunicazione. Attraverso una serie di suggestive corrispondenze, lo spirito delle sei Lezioni assume la forma di una inedita trama interpretativa, adatta a sondare le componenti sensibili dell’attuale universo dell’arte e dei media, e delineare luci e ombre dell’esperienza estetica nei fatti artistici e tecnologici del nostro tempo, schiuso sull’orizzonte postmoderno.
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Alma Mater Studiorum DIPARTIMENTO DI MUSICA E SPETTACOLO in collaborazione con Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna LA SOFFITTA![](images/stories/marcido_mabisogna.jpg) Bologna // 24 > 26 febbraio 2010
MARCIDO MARCIDORJS E FAMOSA MIMOSA a cura di Giovanni Azzaroni La Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa, fondata dal regista Marco Isidori, dalla scenografa Daniela Dal Cin e dall’attrice Maria Luisa Abate, ha esordito nel 1985 con uno studio su Les bonnes di Jean Genet (Le serve, una danza di guerra), imponendosi subito all’attenzione del pubblico e della critica. Dal 1987 la compagnia si è dedicata a un lavoro sulla tragedia che ha portato a elaborazioni e riscritture di testi classici: Una giostra: l’Agamennone (1988), Musica per una Fedra moderna (1992) e Spettacolo (1993). Con Palcoscenico ed Inno da La sirenetta di Andersen, i Marcido hanno vinto il premio speciale Ubu nel 1991. Produzioni successive sono state Il cielo in una stanza (1994), L’Isi fa Pinocchio, ma sfar lo mondo desierebbe in ver (1996) e Happy Days in Marcido’s Field (1997). Cardini della ricerca dei Marcido sono il lavoro sulla vocalità e la re-invenzione dello spazio, con la creazione di macchine sceniche e strutture architettoniche autonome. |
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Ha debuttato in Belgio al Théâtre Le manège di Mons il nuovo spettacolo del Teatro delle Albe
Dopo una lunga residenza artistica in Belgio ha debuttato il 9 febbraio al Théâtre Le manège di Mons il nuovo lavoro del Teatro delle Albe. detto Molière, scritto e diretto da Marco Martinelli, fa parte di un dittico che vede la compagnia attraversare l'universo del grande drammaturgo francese e che prevede, come secondo atto di questo percorso, l'allestimento dell'Avaro al debutto in aprile in Italia. Lo spettacolo - che, come è peculiarità dei lavori di Martinelli, rimette in vita l'energia contenuta nei classici del teatro, è stato accolto con grande entusiasmo dal pubblico belga, felicemente sorpeso dalla riscrittura che l'artista italiano ha creato affondando il proprio immaginario nell'universo di Molière: detto Molière è un evento corale che vede in scena una tribù di 40 persone, tra attori professionisti e non, musicisti, e adolescenti delle aree di confine tra Francia e Belgio: uno spettacolo inusuale, una vera e propria festa del teatro che coinvolge il teatro e la città che lo accoglie.
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Torino // 6 > 21 febbraio 2010 Officine CAOS di piazza Montale 18
Da Martedì 16 febbraio in scena i tre spettacoli che compongono il progetto di ricerca e produzione L’ALTRO IO, diretto dalla coreografa torinese Doriana Crema insieme alla compagnia Lai-D’Agruma e alla danzatrice Erika Di Crescenzo. Secondo appuntamento della stagione di eventi Arte Transitiva 2010, diretta da Stalker Teatro, il progetto è inserito nel programma della Libera Accademia d’Arte Dra(m)matica e vedrà il coinvolgimento in scena dei partecipanti ai workshop condotti dagli artisti nelle due settimane precedenti l’allestimento. |
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