Teatro Valdoca Sessione di lavoro aperta al pubblico
Mondaino//Teatro Dimora sabato 1° maggio 2010 ore 18 ::: ingresso libero - prenotazione consigliata
Il Teatro Valdoca continua l’avventura d’arte e conoscenza sulla figura di Caino con una residenza creativa presso il Teatro Dimora di Mondaino dalla quale verrà selezionato il coro di angeli scuri, bruciati e molto dinamici che avrà in mano gran parte della partitura sonora e ritmica dell’opera. In occasione della residenza creativa, sabato 1° Maggio alle ore 18, il Teatro Valdoca aprirà le porte del Teatro Dimora per presentare una sessione di lavoro sul Coro con i giovani interpreti partecipanti alla selezione. La sessione di prova è aperta a tutti coloro che vogliono seguire questo nuovo capitolo epico della Valdoca, nella sua veste informale e ancora in fieri. |
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Al debutto la nuova produzione del teatro stabile delle marche 24 APRILE 2010 ore 21.00, Teatro Out off, Festival Exister, Milano (prima assoluta + COWBOYS
29 - 30 APRILE 2010 ore 21.00, Teatro alla Mole, Festival Off Side, Ancona Lucky Star è una digressione su Romeo and Juliet. Shakespeare li definisce «Star crossed lovers», amanti simili a due stelle identiche ed ormai spente, che, nel corso della loro breve vita, hanno vissuto l’una nel riflesso dell’altra. Come davanti ad uno specchio, la loro, è la storia di due anime luminose, uguali e contrarie. Si incontrano nel crepuscolo squarciato dai lampi di luce di un ballo in maschera, si toccano e si riconoscono gemelle.
Ma digredire significa uscir di strada, cambiare percorso… Dalla scoperta di essere frutto di un amore, nato e costruito nel grembo della stessa madre, i gemelli di Lucky star regrediscono verso l’omicidio del fratello e del riflesso del “sé fuori da sé”, per poi avanzare verso il completo spegnimento del suicidio amoroso. |
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Un teatro da ascoltare, guardare da vicino, confrontare nel tempo. Padova, 8 Maggio > 6 Giugno 2010 Centro Culturale Altinate/San Gaetano
![](images/stories/pittura%20digitale%20in%20scena.jpg) Per festeggiare i suoi primi trent’anni il Tam teatromusica, compagnia attiva nella continua elaborazione di nuovi linguaggi scenici nel teatro di ricerca e per l’infanzia, si mette in mostra a Padova con Megaloop al Centro Culturale Altinate/San Gaetano, presentando la sua personalissima poetica in cui il corpo, la voce, la musica, la pittura digitale e la videoproiezione si intrecciano, dando origine a quel linguaggio ironico e onirico, sospeso tra immagine e suono, che segna i suoi lavori fin dagli esordi. Nessuna nostalgia né compiaciuta autocelebrazione dunque per la storica compagnia diretta da Michele Sambin, ma ancora tanta voglia di interrogarsi, di mettere a frutto decenni di lavoro guardando al futuro con inalterata forza creativa. L'intenzione di Riccardo Caldura, curatore della mostra insieme a Pierangela Allegro e Michele Sambin, non è di allestire una mostra storica, quanto piuttosto rimettere in scena e ridar vita ad alcuni tra i lavori più significativi di un vasto repertorio, una sorta di viaggio tra oggetti, partiture e disegni, foto di scena, video, e speciali postazioni multimediali.
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Rassegna di arte, umanità e teatro contemporaneo Merano - Bolzan o // 13 > 22 maggio “della rivolta” ovvero educazione e scuola tra esclusione e inclusione CRATere: arte, umanità e teatro contemporaneo in rassegna “Diffidiamo de' casamenti di grande superficie, dove molti uomini si rinchiudono o vengono rinchiusi. Prigioni, Chiese, Ospedali, Parlamenti, Caserme, Manicomi, Scuole, Ministeri, Conventi. Codeste pubbliche architetture son di malaugurio: segni irrecusabili di malattie generali. Difesa contro il delitto - contro la morte - contro lo straniero - contro il disordine - contro la solitudine - contro tutto ciò che impaurisce l'uomo abbandonato a se stesso: il vigliacco eterno che fabbrica leggi e società come bastioni e trincee alla sua tremebondaggine”.
da Chiudiamo le scuole di Giovanni Papini, 1 giugno 1914 Se le date del festival riprendono le leggi 180 e 194, rispettivamente del 13 e del 22 maggio 1978, cui due progetti ospitati si collegano, dedicare la prima edizione del festival denominato CRATere al tema della scuola e dell’educazione ha motivazioni stratificate. Dal punto di vista della programmazione dell’associazione culturale Teatro PraTIKo in cui il C.R.A.T. (Centro Ricerca Artistica Teatrale) è attivo, la scelta del tema è il compimento di un percorso che dal 2006 ha affrontato il rapporto tra scuola e teatro. A livello internazionale la collaborazione con il pedagogista teatrale Jurij Alschitz, ha accompagnato questo lavoro sul territorio che si arricchirà nell’autunno 2010 grazie alle testimonianze più significative a livello nazionale tra “scuola” e “non scuola” di Socìetas Raffaello Sanzio con Claudia Castellucci e Teatro delle Albe con Marco Martinelli.
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DMS/ Università di Bologna e LA SOFFITTA - Centro di Promozione Teatrale
Bologna // 20 > 22 aprile 2010 PIPPO DELBONO: IL CINEMA VISTO DAL TEATRO a cura di Fabio Acca![](images/stories/del-bono.jpg)
Ci sono due modi per essere spettatori del teatro di Pippo Delbono. Si può stare in platea, tranquilli, con i propri riferimenti poetici, letterari o cinematografici, e godersi amabilmente l’infinita serie di collegamenti che il mondo di Delbono intreccia con sapienza. Una babele di generi e grandi maestri, riconosciuti e riconoscibili: Pina Bausch e Tadeusz Kantor; Jean Genet e Sarah Kane; Charlie Chaplin e Federico Fellini. Oppure, al contrario, gettare via tutti i filtri intellettuali per farsi attraversare dal fascio violento di emozioni che scaturisce, come una cascata, dalla scena. Al di là di ogni possibile argomentazione o analisi, il teatro di Delbono coincide esattamente con la forza spregiudicata dei corpi che appaiono nello spazio della visione, mostrandosi senza difese, con la fragilità e insieme la potenza che potrebbe avere un bambino catapultato improvvisamente sulla scena. Bobò, infatti, attore diversamente abile da alcuni anni divenuto vera e propria “star” della compagnia, è la sintesi estrema di questa presenza costretta dal destino a una perenne poesia dell’infanzia. |
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Open Program del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards Genova // 26 aprile ore 21- Teatro Akropolis I AM AMERICA I am America è l’ esito della ricerca dell’Open Program del Workcenter of jerzy Grotowski and Thomas Richards sul senso della parola poetica e sulla sua azione. Diretto da Mario Biagini e nato dall’approccio alle opere di Allen Ginsberg (1927-1997), I am America è uno spettacolo in cui la poesia fa luce sul ruolo e la funzione che ci competono all’interno di uno specifico panorama sociale, economico e culturale.
27 aprile ore 17.30 - Teatro Akropolis Proiezione del film documentario DIES IRÆ: THE PREPOSTEROUS THEATRUM INTERIORIS SHOW regia di Mario Biagini e Thomas Richards Introduzione e commento Mario Biagini, Antonio Attisani
Dies Irae è un film documentario tratto dall’omonima opera performativa nata all'interno del progetto The Bridge: Developing Theatre Arts, un ramo della ricerca del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards, che esplora la relazione tra “arte come veicolo” e evento teatrale. |
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performing arts festival masque teatro presenta
WINTER YEARS Forlì, 1>9 maggio 2010
dal 7 al 9 maggio gli spettacoli dal 1° al 6 maggio la residenza
Simon Vincenzi / mk-Michele Di Stefano Cristina Rizzo / Saydance / masque teatro Lucia Amara / Florinda Cambria Piersandra Di Matteo / Nicholas Ridout Laura Cull / John Mullarkey / Agostino Di Scipio
Dall’1 al 9 maggio si svolge a Forlì la diciassettesima edizione di Crisalide performing arts festival dal titolo WINTER YEARS.
Masque teatro, anticipando il festival Crisalide dall’autunno alla primavera, ha creato una sinergia curatoriale ed organizzativa con il festival MONDO (a Forlì dal 14 al 16 maggio 2010) di cui cura organizzazione e direzione artistica fin dal primo atto.
Crisalide XVII, spazio di osservazione e progettazione del divenire artistico, in questa nuova edizione apre le traiettorie artistiche e teoriche alla complessità dei nuovi "anni d’inverno", Winter Years appunto, anni da guardare con quella sensazione generale di “desperate optimism” di cui parla Felix Guattari in les annees d’hiver, raccolta di articoli pubblicati tra la fine del decennio ‘70 e l’inizio degli anni ’80. In questa direzione, il festival si connota come spazio di osservazione e progettazione del divenire artistico muovendo il suo interesse verso artisti capaci di designare, attraverso i loro lavori, uno spazio critico nel quale è rintracciabile l’espressione di una figura universale della coscienza minoritaria, intesa come divenire di tutti, nella lingua, nell’immagine, nel suono, nel corpo. Con la stessa intensità di intenti, si innesta la presenza di critici, pensatori e filosofi che confermano un orientamento teso ad attivare non tanto una riflessione sull’arte, piuttosto un’attenzione alla riflessione dell’arte, ovvero a come le forme artistiche riescano a pensare, con modi e mezzi propri, il loro fare.
site: http://www.crisalidefestival.eu
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Festival Internazionale di Danza Contemporanea Torino || 18>28 maggio '10 Teatro Astra / Teatro Cavallerizza Reale
![](../external.gif?link=http://www.newspettacolo.com/uploads/news/17395_img_big.jpg) Direzione artistica Natalia Casorati in collaborazione con Les Repérages - Danse à Lille Progetto DANCE ROADS in collaborazione con Canada, Olanda, Danimarca, Gran Bretagna per il sostegno alla mobilità dei giovani coreografi
Dal 18 al 28 maggio 2010 a Torino si svolgerà Interplay/10 Festival Internazionale di Danza Contemporanea. Giunto quest’anno alla sua decima edizione, il festival ospiterà grandi nomi della danza internazionale insieme a nuovi e promettenti emergenti che si sono distinti nei maggiori festival di danza in Italia e all’estero. Protagonisti, coreografi provenienti da Olanda, Danimarca, Canada, Inghilterra, Svizzera, Israele... e poi ancora dall’Italia coreografi provenienti da Marche, Toscana, Veneto, Emilia, Lazio... e naturalmente dal Piemonte. |
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![](images/stories/logoweb.jpg) Giovanni De Gara - Pathosformel - Influx - Kinkaleri Koolmorf Widesen - Gyula Noesy - Zapruder - Muna Mussie Andreami+Biga+Fabbroni//Selfish - Mauro Stagi - Selfish Monica Demuru - Simone Cinelli - Laboratorio Nove - Piersandra Di Matteo - Codice Ivan - Conti/Cassiani -Pat E Bob - Letizia Renzini - Vania Ybarra - Davide Tidoni - John Snellinberg Film - Mashed Potatoes - Luca Camilletti/ Laboratorio Nove
FIRENZE - Da una collaborazione tra il Laboratorio Nove e il FAF Florence Art Factory si affaccia sulla scena Dentro!, il numero zero di un festival che privilegia formati atipici legati al mondo delle arti performative. In uno spaesamento eterogeneo nei confronti della produzione attuale di cultura - sempre più imbarazzati tra arte, intrattenimento, progetto, impegno, luogo pubblico – il punto di partenza diventa lo spazio, un capannone industriale underground-chic ma non troppo, in una zona periferica della città di Firenze. Si cerca ossigeno sciogliendosi dal conosciuto, sganciandosi dal solo giudizio talentuoso e riconoscendo i possibili fantasmi dell’apprendimento e dell’accadimento; gli inviti fatti ad artisti con complicità apolide sono il piano orizzontale d’esposizione con il progetto di residenze portato a termine in concomitanza con il festival che le contiene. Nell’atipicità propria dell’architettura del Faf che non è un teatro ma un luogo d’esposizione, la sequenza degli allestimenti e delle opere presenti diventa il “teatro” degli eventi che costituiscono Dentro! |
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un'immaginaria linea metropolitana dell'inversione notizie, riflessioni, immagini, su un nuovo blog dedicato www.wetropolitan.blogspot.com
W o M rovesciata (un c artello della metropolitana capovolto), segno irresponsabile e parassita in mezzo al traffico della città, appare nel centro di Bologna nell'aprile 2007. E' l'insegna che indica il luogo della 'costruzione apocalittica della meraviglia'. Il segno si perpetua (sono previste nuove apparizioni in aprile), fino a diventare reale riferimento spaziale e visivo di qualche vita o testimonianza silente di qualche avvenimento.
Quante W in quante foto esistono da quattro anni a questa parte? A quanti appuntamenti abbiamo risposto prendendo come riferimento la W? Quante foto souvenir sono state fatte con uno sfondo che in qualche modo la comprendesse? Testimoni e riferimenti nella città foresta intricata di segni. Una serialità confortante, una presenza rassicurante che si espande nel tempo e che nel tempo occupa spazio, segna percorsi diversi, lineari e contraddittori, logici o anche solo apparentemente funzionali.
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Socìetas Raffaello Sanzio Teatro Comandini CESENA //Aprile 2010
![](../external.gif?link=http://www.equilibriarte.org/members/gabriga/1171853234.jpg) Proiezioni - La Socìetas Raffaello Sanzio, una delle compagnie più importanti della scena contemporanea mondiale, che ha reinventato la drammaturgia riscoprendo la sua specificità nella sintesi di tutte le arti, ripropone la visione filmata di alcuni spettacoli che sono indicativi della sua originale peculiarità, a partire dai primi anni. Il programma delle proiezioni – inserito nell’attività del Teatro Comandini – è il seguente:
Giovedì 1 aprile alle ore 20.00 Santa Sofia, teatro khmer (1986) Martürion (1986) Romolo und Remo (1983) I Miserabili (1987) Introduzione di Claudia Castellucci
Giovedì 8 aprile alle ore 20.00 Amleto. La veemente esteriorità della morte di un mollusco (1992) Introduzione di Romeo Castellucci
Giovedì 15 aprile alle ore 20.00 Scuola Sperimentale di Teatro Infantile (1995) Introduzione di Chiara Guidi
Tutte le serate sono a entrata libera.
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Milano || 25 marzo>30 Aprile 2010
Giunto alla XII edizione, Danae Festival si pone come un progetto spregiudicato e trasversale curato dal Teatro delle Moire interessato a rendere visibili esperienze artistiche nuove della scena contemporanea. Questa edizione del 2010 "si affaccia alla città con il volto di un’anziana donna africana con un tocco di glamour: una dissonanza. Un discorso non solo sulla rappresentazione del corpo femminile, ma sulla invisibilità di categorie di persone, popoli, facce. Fuori dagli schermi. È sempre nel teatro che c’è una possibilità per chi sente il disagio di un presente davvero brutto, per chi cerca di rallentare ed anche fermarsi ogni tanto. Danae vuole contribuire alla costruzione di un vuoto non di senso ma di spazio per una creazione che ha bisogno di ampio respiro.Danaevuole sollecitare lo sguardo e solleticare la percezione proponendo una serie di progetti che insieme formano un paesaggio di dune continuamente spostate dai venti. Nulla di assertivo. Travasi. Da un linguaggio ad un altro. Spaesamenti. Per primi quelli degli artisti disposti ancora a correre sul filo per aprire a nuovi orizzonti nelle geografie del mondo e della scena. Imperfetti. Chi guarda è guardato. Chi guarda non sempre sa cosa vede. Chi guarda lo fa per la prima volta. Seguiteci tra le dune."
Alessandra De Santis |
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