Florence Art Factory e Laboratorio Nove IMPROVVISAMENTE E’ CAMBIATO TUTTO
Uno sguardo approfo ndito sull’immaginario cinese contemporaneo: laboratori, eventi, incontri
FIRENZE // 7 giugno / 1 luglio 2010 Tre laboratori con docenti eminenti e tre eventi performativi La Cina per un rapporto costante con l’immediato contemporaneo in continuo cambiamento riferito all’avamposto culturale, economico, comportamentale, etico e globale che il paese si trova a rappresentare nei confronti del resto del mondo e per un vicinato quotidiano rispetto al bordo città-periferia in cui il FAF coesiste insieme al dinamismo e alla presenza della massiccia forza attiva cinese, parte integrante delle modificazioni del territorio e del paesaggio. |
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L’ACCOMPAGNAMENTO CON ABBANDONO
![](images/stories/personameno2-home.jpg) 29 maggio>3 luglio 2010 D406 Gallery, Modena inaugurazione sabato 29 maggio h. 18.30
La galleria d'arte contemporanea D406 di Modena dedica una personale ai videoartisti Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti dal titolo L'accompagnamento con abbandono. Ispirati al mito di Orfeo ed Euridice, Franceschetti e Carloni presentano una spettacolare video-installazione accompagnata da 25 immagini fotografiche di grande impatto emotivo. |
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![MOTUS - CRAC MOTUS - CRAC](images/stories/crack_fc2.gif)
MOTUS presenta
Giovedì 27 Maggio 2010 ore 21 Ex-filanda / Masque Teatro - Forlì
![MOTUS - CRAC MOTUS - CRAC](images/stories/crack_fc1.gif)
ideazione e regia Enrico Casagrande & Daniela Nicolò con Silvia Calderoni visual design Francesco Borghesi sound design Enrico Casagrande, Andrea Comandini elementi scenici Giancarlo Bianchini/Arto-Zat
Crac è scoppio_rottura_caduta_esplosione_frattura_dispersione e nuova rinascita dei pezzi_ Crac è deriva non teatrale del progetto “X(ics) racconti crudeli della giovinezza”. Architettura sonora che ingloba voci e rumori di ogni città in cui viene presentata e li trasforma in percorsi algoritmici, tracciati e pixel. La danzatrice-pattinatrice precipita fra queste geometrie che stabiliscono spazi concentrici, gabbie, delimitano un dentro e un fuori: tensione nel riappropriarsi del fuori, sforzo nell’allargare ed espandere il dentro, mentre la precisione dell’esercizio fisico diventa anatomia di una nevrosi. Crac come piccola isola di resistenza psico-fisica-attitudinale. Circonferenza ultima di un mondo prossimo all’implosione-esplosione: sull’asse di questa catastrofe una fragile figurina bianca ci prova, viaggia, combatte, si arrende, si alza di nuovo, instancabile, nel tentativo di ridefinire confini che tendono a delimitare, chiudere, separare. Tutto sembra precipitare, corrompersi, ma alla fine una nuova piantina dallo sfacelo nasce… Nello spettacolo “Racconti crudeli della giovinezza” c’è l’esortazione a creare un coro di corpi, una partitura fisica d’emergenza in attesa dell’ora X del pianeta: Crac è forse questo tentativo.
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le arti della scena PRATO // 24 maggio > 1 giugno 2010
![](../external.gif?link=http://www.contemporaneafestival.it/img/scena/garcia.jpg) Dal 24 maggio al 1° giugno si svolge a Prato e nel Comune di Montemurlo il Contemporanea Festival 2010 - Le arti della scena. Nata in un momento senz’altro complesso a livello istituzionale, politico e culturale, l’ottava edizione del festival, come sempre concepita dall’attenta direzione artistica di Edoardo Donatini, rinnova con coerenza la sua propensione verso le “arti della scena” contemporanea nazionale e internazionale, favorendo percorsi creativi di nuova generazione e riservando particolare attenzione al processo creativo e all’opera in divenire. Contemporanea Festival 2010 presenta così un variegato calendario di spettacoli, performance, installazioni, appuntamenti tra teatro, danza, arti visive e musica, con diverse prime nazionali di compagnie italiane e straniere, progetti speciali realizzati specificamente per il festival e i suoi spazi, momenti di riflessione e incontri tra pubblico e artisti. |
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caos centro arti opificio siri TERNI - sabato 22 maggio ore 18.00 ![](external.html?link=http://www.caos.museum/files/image/71) Sabato 22 maggio 2010 alle ore 18.00 inaugura il nuovissimo teatro cittadino dedicato al giovanissimo ternano Sergio Secci, laureato brillantemente al DMS di Bologna e dedito al teatro, morto nella strage di Bologna il 2 agosto del 1980. Il teatro, un tipico teatro all'europea da 300 posti, è parte degli spazi del CAOS Centro Arti Opificio Siri e rientra nel progetto comunale di riqualificazione dell'area post-industriale della ex fabbrica chimica Siri. |
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tradizione e innovazione 15 maggio > 18 luglio 2010 sedi varie CITTA' COINVOLTE: ANCONA / BARI / BIELLA / BOLOGNA / CAGLIARI / CAMPOBASSO / CATANIA / CREMONA / FERRARA / FORLÌ / GENOVA / MESSINA / MILANO / MODENA / NOVARA / PADOVA / PAVIA / PRATO / ROMA / TERAMO / TORINO / TRENTO
Un viaggio tra opere, installazioni, realizzazioni sonore, performance e video capace di affascinare ogni anno oltre 200.000 visitatori e di creare una stretta relazione tra il mondo dei musei, gli autori emergenti, i critici, gli operatori del settore e il pubblico. Giunta alla settima edizione, l'iniziativa rinnova il suo impegno per presentare lavori inediti di giovani artisti attraverso il rapporto diretto con i grandi capolavori del passato e con l'architettura delle città. Gemine Muse 2010, in programma dal 15 maggio al 18 luglio in 22 città italiane, coinvolge più di 120 talenti e 30 curatori in 19 sedi espositive e 3 percorsi diffusi nei centri storici di altrettante località, ed è incluso nel progetto ITALIA CREATIVA, a cura del Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con l'ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani e il GAI - Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani. La manifestazione si anima attraverso confronti che valorizzano il patrimonio storico italiano e il dialogo culturale: da un lato l'artista che realizza un'opera guidato da un tema curatoriale interagendo con un ambiente o con un'opera del passato; dall'altro lo scambio di esperienze tra gli artisti coinvolti, in quello che si identifica come un percorso attraverso la storia e la cultura visto con gli occhi dei giovani protagonisti della manifestazione. Diversi punti di vista autoriali portano il visitatore alla scoperta di stimolanti interpretazioni delle collezioni museali e dei luoghi cittadini divenuti inediti grazie alla ricerca artistica emergente. Una rete di spazi che si aprono alla rilettura contemporanea, nuove proposte anche fuori dai luoghi deputati dell'arte che intervengono nelle realtà quotidiane creando una mappa di iniziative dalle arti visive, alla musica, alla scrittura, alla performance. |
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FABBRICA EUROPA 2010 - XVII edizione Firenze // 6 > 25 maggio 2010
La nuova edizione di Fabbrica Europa indaga nessi, suggestioni, ma anche differenze, tra Occidente e Oriente, privilegiando in particolare il lavoro di coreografi, registi, musicisti, artisti e studiosi sensibili al rapporto arte e scienza, artefici di nuovi paradigmi estetici, oltre il concetto classico di discipline artistiche. Le modulabili frontiere della ricerca tra arte e scienza permettono ai suggestivi spazi della Stazione Leopolda di accogliere La spirale appare, un’opera totale di Mario Merz, figura di spicco del movimento Arte povera, creata con ferro, fascine di legno, vetro, neon e giornali e incentrata sulla relazione tra arte, matematica e cosmologia (6-25/5); Areal, una performance/installazione multisensoriale dei multimediali Granular Synthesis che invita a una riflessione sul fenomeno naturale della luce e del suono attraverso elettronica e nuove tecnologie (6/5); la spazializzazione del suono è alla base anche di The Table of Earth, il nuovo progetto in prima assoluta di e con David Moss, esponente tra i più innovativi della scena musicale contemporanea: un tavolo sonoro e interattivo, una sorta di tappeto volante musicale, realizzato attraverso la ricerca della struttura Tempo Reale (13,14/5). Lo sguardo che attraversa Oriente e Occidente trova corpo nel percorso artistico e umano di tre maestri: il cinese Shen Wei, coreografo, danzatore, regista, pittore e designer, presenta il trittico Re–(I, II, III) interpretando le suggestioni di tre impenetrabili, misteriose e affascinanti società, Tibet, Cambogia e Cina (15/5) e della Shen Wei Dance Arts è inoltre la cura di un progetto formativo, il primo realizzato in Europa sotto la supervisione del maestro cinese, articolato in una serie di masterclass con danzatori italiani e stranieri e finalizzato a una nuova creazione presentata a Firenze (6,7/5) e poi a Roma e Milano; il coreografo belga Frédéric Flamand, con il Ballet National de Marseille e la collaborazione del cinese Ai Weiwei (artista, architetto, critico, considerato l’icona di una Cina ribelle), propone in prima nazionale e in collaborazione con il 73° Maggio Musicale Fiorentino, La verité 25 x seconde, una riflessione sulla mutazione della percezione, sull’ambiguità del rapporto verità/menzogna e sullo stato del corpo in rapporto alle evoluzioni tecnologiche (20-22/5); Another Sleepy Dusty Delta Day del belga Jan Fabre è uno studio sulla morte e sull’amore. Una grande installazione con trenini sul pavimento e uccelli in gabbia appesi al soffitto fa da sfondo alla protagonista che sembra asservirsi a una logica meccanica che sfigura il corpo in oggetto di trasporto, per poi esplodere in una follia d’amore e in un terrore del vuoto che porta alla distruzione (12,13/5). Fra tradizione e ricerca si inserisce Alberi senza ombra, la nuova creazione di César Brie. Lo spettacolo, in prima assoluta, si rifà al drammatico episodio della strage di campesinos perpetrata nel 2008 a Pando in Bolivia dagli squadroni della morte (11-15/5). |
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Ravenna // 20 > 23 maggio 2010![](images/stories/testata-per-sito.jpg) Viso-in-aria è l'anagramma di visionaria, un gioco di parole tratto dal Sogno di una notte di mezza estate di Marco Martinelli, "riscrittura in giù" del capolavoro shakespeariano. E viso-in-aria, orgogliosa delle sue radici e del suo presente, tattile e misteriosa, è la Ravenna che ci scorre sotto gli occhi attraverso le sorprendenti immagini di Enrico Fedrigoli: le architetture industriali e i monumenti, le pinete e i teatri, l'arcaico e la tecnologia, luoghi fluttuanti come in sogno Come una città che esplode di teatro, Ravenna presenta in tre giorni, con un singolare prologo, la moltitudine di gruppi e singoli artisti della scena contemporanea che qui si sono originati per diverse generazioni. Una costellazione di piccoli e grandi allestimenti in diversi spazi del centro e della periferia. Con la radio dal vivo di Altre Velocità-Fanny & Alexander; gli spettacoli e le performance di Christian Amadori, asprakounelia, Paola Baldini e Elena Casadei, Anna Biagetti, Elena Bucci, Andrea Calbucci, Silvia Calderoni, Claudio Casadio, Evelina Drianovska, Fanny & Alexander, Fuochi, gruppo nanou, Korekané ed Elisabetta Gambi, Lady Godiva Teatro, La linea dell'arco, Le due Moine, Angela Malfitano, Ivano Marescotti, Sara Masotti, Cristina Mazzavillani Muti, Michela Minguzzi, Chiara Muti, Nerval Teatro, Nervitesi e Francesca Mazzoni, Orthographe, Gianni Plazzi, Panda Project, Poveri d'Arte Beppe Aurilia Teatro, Antonio Rinaldi-Jeffrey, Libero Sansavini, Sergio Scarlatella, Francesca Proia-Danilo Conti-Tanti Cosi Progetti, Teatro delle Albe, Teatro Deluxe, TeatrOnnivoro, Gianfranco Tondini, Lucia Vasini, Elena Vignoli; le mostre dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna e di Fanny & Alexander-Enrico Fedrigoli. |
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Physical concert. Il nuovo studio di Pierre Rigal di Giulia D'Amico Il coreografo francese si confronta con la musica rock, dando corpo alle vibrazioni sonore attraverso il linguaggio della performance e della danza. L'operazione conquista il pubblico londinese e prospetta un grande successo ad Avignone ... Dopo sette settimane di ricerca presso la sede di Tolouse, la compagnie Derniére minute di Pierre Rigal (www.pierrerigal.net) si sposta a Londra nel piccolo, ma vibrante palcoscenico del Gate Theatre (www.gatetheatre.co.uk) per presentare una prima formalizzazione dello spettacolo, in vista del debutto al festival di Avignone, questa estate. Estremante sperimentale, MICRO préambule esplora le poetiche e le sonorità della musica rock, alla ricerca di un punto di contatto con la danza contemporanea. Il risultato è chiaramente un physical concert in cui la musica sembra possedere un corpo proprio, rendendosi visibile agli occhi degli spettatori. |
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La Soffitta 2010 | Sezione Danza UNIBO - DIPARTIMENTO DI MUSICA E SPETTACOLO Bologna // 3 > 14 maggio 2010 Laboratori DMS e Teatri di Vita a cura di Elena Cervellati e del gruppo di studio “Danza e Ricerca” consulenza artistica di Alessandro Bedosti Necessità economiche, agilità organizzative, sete di introspezione, esplorazione delle proprie possibilità, sicurezza di un corpo familiare, espressione di sé, narcisismo, autonomia creativa, autorialità totale: sono alcune delle motivazioni che hanno spinto diversi coreografi-danzatori a coltivare lungo tutto il secolo scorso - e oggi - la forma dell’assolo danzato. Il progetto Soli al mondo?, attraverso momenti performativi e di incontro, si propone di aprire una finestra su questa modalità di creazione, di offerta di sé e di relazione con il pubblico. Dopo una rassegna di documenti video, introdotti e commentati, che presenteranno una scelta ragionata di assoli che hanno segnato tappe significative nei percorsi tracciati dalla danza teatrale tra l’inizio del Novecento e oggi, il nucleo centrale del progetto si articolerà in due serate di spettacolo in cui si alterneranno Silvia Bugno, Paola Bianchi, Aline Nari, Francesca Pennini, Sayoko Onishi, Alessandro Bedosti: autori e al tempo stesso interpreti degli assoli portati in scena, tutti radicati nel territorio italiano ma connotati da eterogenee esperienze professionali, pratiche di lavoro e poetiche artistiche, testimoniano appieno la ricca e feconda molteplicità che appartiene alla scena coreica di oggi. Verrà infine dedicato uno spazio alla riflessione e al dialogo nella tavola rotonda aperta al pubblico in cui gli artisti invitati si confronteranno con alcuni studiosi intorno al tema del progetto.
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Modena// Teatro delle Passioni 28>29 Aprile ore 21
Il gruppo Nanou di Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci presenta a Modena, al Teatro delle Passioni, i primi due episodi del suo ultimo lavoro MOTEL [Faccende personali]. Prima stanza, episodio di apertura del progetto che ha debuttato al Teatro Comunale di Ferrara nel dicembre 2008, presenta due personaggi immersi in una vespertina luce beckettiana che attendono qualcuno o qualcosa che giunga ad interrompere lo scorrere monocorde del tempo e non si accorgono che, impercettibilmente, il livello di tensione sale. Seconda stanza, invece, che debutta in anteprima assoluta a Modena, mostra dei personaggi colti in situazioni di banale quotidianità mentre l'invisibile inquietudine che li circonda e troneggia attende di rivelarsi nello squarcio del silenzio.
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Bologna/ Dipartimento Musica e Spettacolo 29 Aprile 2010 ore 16 Salone Marescotti - ingresso libero
Presentazione del libro di Franco Ruffini Introduce Marco De Marinis
Se si guarda al teatro come a un fiume, la sua corrente non è solo quella della produzione e del commercio degli spettacoli. C'è anche un'altra corrente, quella del teatro come rivolta, lavoro su di sé, mondo a parte. La prima corrente è talmente forte che quasi sempre fa sparire la seconda, ma talvolta le acque si mischiano e il teatro diventa 'in stato d'invenzione'. Movimento, processo, corpo: le parole con le quali si esprime devono inventare un nuovo senso. Esemplare in tal senso è l'esperienza novecentesca. Franco Ruffini introduce ai tre maestri indiscussi di quel teatro e alle loro utopie, dal 'divino movimento' di Edward Gordon Craig, al 'processo interiore' dell'attore nell'opera di Jerzy Grotowski, al 'corpo senz'organi' di Antonin Artaud. |
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