Festival internazionale sullo Spettacolo Contemporaneo - 10a edizione (color cane che scappa)))) Bologna // 16 > 24 aprile 2010 Mette Ingvartsen (DK/D), Open (I), Antonija Livingstone/Jennifer Lacey (Can/F/USA), Krõõt Juurak (Est/A) Fahim Amir (AFG/A), Mårten Spångberg (S), Bojana Mladenović (Srb/NL), mk (I), La Ribot (CH/E), Kinkaleri (I), Brainstorming (I).
Il festival ospita non soltanto spettacoli ma esperienze polimorfe e cangianti dalla natura transdisciplinare, spazi non stabilizzati in cui confluiscono danza, performance, visioni e osservazione critica. Le opere invitate a F.I.S.Co.10 indagano il provvisorio introducendo nell'esperienza artistica una dimensione volitiva e illogica, a volte insolente, a volte enigmatica, a volte semplicemente ordinaria. Spettatore e performer condividono la medesima concretezza corporea di un organismo orientato al suo ambiente. L'adattamento avviene per espansione, come l'eliotropismo delle piante che si dispongono verso la luce, non 'guardano' la luce. Ma esistono anche altre figure a cui riferirsi: se lo spettatore è piantato, l'artista è cane, e l'esperienza è color cane che scappa. Questa edizione del festival presenta un'atletica fragile, una ginnastica del provviso, in cui opera e comportamento hanno il medesimo valore. La scena è uno spazio di affetti più che di proprietà, i materiali segnalano forze o sintomi. Nei lavori presentati bolle spesso l'antinomia tra pianificazione e spontaneità (progetto & sentimento, economia & cultura). Il costume della libertà e la natura dell'autodomesticazione.
F.I.S.Co.10 apre con le architetture immateriali di Giant City, della coreografa danese Mette Ingvartsen, una riflessione sui fenomeni della mobilità e della trasformazione dei corpi contemporanei. Antonija Livingstone e Jennifer Lacey, performer e coreografe attive tra Canada e Europa, danzano le loro contemplazioni sul paradossi dell'industria culturale e sulla vitalità dello spettacolo in Culture & Administration, 'grow opera' commissionata dal festival d'Avignone 2009. La formazione italiana Open presenta il progetto speciale Waudeville - intuizioni sul mondo in attesa che diventino una costruzione compiuta, happening minimale che fa implodere la tradizione americana del teatro di varietà del '900 in cui artisti bizzarri e a buon prezzo si alternavano per tutta la giornata. Una commissione del festival (dopo il passaggio di testimone di Kinkaleri con Wanted per F.I.S.Co.07, di MK con Wasted per F.I.S.Co.08, e di Barokthgreat con Wrestling per F.I.S.Co.09) accompagnata dall'installazione di una quarta insegna W a Bologna e dalla creazione di un blog a cura di Kinkaleri, proseguendo la costruzione di un'immaginaria linea metropolitana dell'inversione. Krõõt Juurak, performer estone per la prima volta in Italia, nel corso di tre giorni mostra più aspetti della sua produzione: la performance Once Upon, gioco in forma di favola su proporzioni e aspettative dello spettatore; la conferenza/performance Autodomestication, esperimento in diretta su sviluppo e training dell'artista e dell'animale domestico (cani, gatti, pesci, e in parallelo, istituzioni, residenze, scuole..) accompagnata dal filosofo di origini afghane Fahim Amir; la performance Ride The Wave Dude ideata assieme all'artista e teorico svedese Mårten Spångberg il cui spirito passeggero avvicina surf e landscape: 'un esorcismo di qualunque affermatività del corpo, la caduta in disgrazia della psicanalisi, per trovare l'onda'. Mentre la danzatrice e performer serba Bojana Mladenović propone un equilibrio particolare tra performer e spettatore, tra esperienza reale e geometria della scrittura con One Piece, azione enigmatica. Chiudono il festival gli mk con le attitudini da concerto rock, le dinamiche binarie e il folklore hawaiano di speak spanish: 'viaggio anonimo, dal quale è bandita ogni avventura, se si eccettua il brivido della prenotazione'. E a seguire il film Mariachi 17 della coreografa spagnola La Ribot che 'malmena' la rappresentazione del movimento sviluppando un personale sistema visuale e performativo. Coreografia, film, scena e movimento sono elementi indissociabili e vertiginosi in cui la percezione cambia incessantemente. Anche quest'anno il festival sarà accompagnato dagli appostamenti e osservazioni on line di Brainstorming Camera di Decompressione per Spettatori, progetto a cura di Elisa Fontana. Xing è un network nazionale basato a Bologna che progetta, organizza e sostiene eventi, produzioni e pubblicazioni contraddistinti da uno sguardo interdisciplinare intorno ai temi della cultura contemporanea, con una particolare attenzione alle tendenze generazionali legate ai nuovi linguaggi.
F.I.S.Co. Festival Internazionale sullo Spettacolo Contemporaneo è un progetto a cadenza annuale avviato nel 2001 a Bologna da Xing per dare continuità e sviluppo al percorso aperto in Italia sulle nuove forme di spettacolo e sull'innovazione dei linguaggi scenici attuata da una nuova generazione di artisti. Ospita le realtà più rappresentative di quella zona di convergenza esistente fra le arti contemporanee: danza, arti visive, teatro, performance, dando spazio a esperienze di punta della ricerca internazionale più avanzata. Presenta ogni anno un programma trasversale di performance, spettacoli e installazioni, momenti di visione e incontri, in vari luoghi della città. Cambia titolo ad ogni edizione per sottolineare una sua mobilità alla ricerca delle questioni più urgenti negli scenari internazionali. Ad oggi sono state realizzate nove edizioni del festival. Direzione artistica: Silvia Fanti. F.I.S.Co.10 è realizzato con il sostegno di: Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Goethe Institut Mailand, Istituto Svizzero di Roma, Culturesfrance, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Media partners: Mousse, Edizioni Zero, Nero, Art'o, Alias, Il Manifesto, Città del Capo-Radio Metropolitana, Radio Città Fujiko. Luoghi: DOM la cupola del pilastro, Sferisterio, Teatro dell'Accademia di Belle Arti, Sì, Spazio Carbonesi, Raum.
Xing info: Via Ca' Selvatica 4/d Bologna tel 051.331099 info@xing.it
www.xing-fisco.it www.xing.it
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