CIMES || progetti di cultura attiva 11|12
A partire dal 2006, il CIMES ha riunito le sue programmazioni musicali, teatrali e cinematografiche sotto la comune denominazione di “laboratori per la città”. Nel 2010, ci è sembrato giunto il momento di proporre una nuova denominazione che riflettesse consapevolezze acquisite e percorsi intrapresi. Preferiamo ora parlare di “progetti di cultura attiva” non perché i laboratori – sempre presenti con vari formati e contenuti – siano stati superati o sostituiti da altre forme di coinvolgimento ma perché i risultati ottenuti ci hanno mostrato – in piena sintonia con le trasformazioni culturali in atto – che ciò che decide la dinamicità e il grado d’assimilazione individuale d’un apprendimento non è tanto il mezzo che lo veicola – pratico o teorico, corporeo o di pensiero, proiettato sul fare o rivolto alla comprensione dei principi – quanto il suo inquadramento in orizzonti di realtà di cui il destinatario si senta (e sia) elemento partecipe e determinante.
Le pratiche culturali e disciplinari – come la letteratura, la matematica, la filosofia – hanno recentemente acquisito inedite attrattive di tipo spettacolare che si sono tradotte in festival di grande impatto. È un fenomeno che non ha niente a che vedere con la travolgente spettacolarità diffusa, che, sempre più, connette coazione all’acquisto e immaginario collettivo. Ciò che rende interessante anche in senso performativo la presenza di autori, filosofi e scienziati è l’offerta di approfondimenti che toccano dimensioni condivise dagli stessi partecipanti. Si tratta d’una modalità nella quale abbiamo acquisito competenze che la programmazione di quest’anno conferma e sviluppa.
La Sezione Musica propone attorno all’opera di Pierre Boulez fruttuosi intrecci di riflessione estetica ed ascolto dal vivo. Contestualmente, prosegue l’indagine sulla pedagogia musicale che, quest’anno, con le tavole rotonde realizzate in collaborazione con «Il Saggiatore musicale», tocca i rapporti fra l’infanzia e la musica e il ruolo sociale della musicologia. La Sezione Cinema approfondisce la conoscenza di un grande protagonista come Sergej M. Ejzenštejn, proponendo inoltre approfondimenti che comprendono le potenzialità del montaggio in quanto principio sovrano ed esclusivo della composizione filmica e l’interpretazione psicoanalitica dell’opera di Hitchcock. La Sezione Teatro pone al centro della sua programmazione la partecipazione diretta degli artisti: Gremina e Ugarov, i fondatori del mitico TEATR.DOC di Mosca, per la prima volta in Italia; il Maestro Umewaka Naohiko, presente con laboratori, dimostrazioni, spettacoli; Armando Punzo, regista della Compagnia della Fortezza, punta avanzata dell’innovazione teatrale. Torna in scena, ai confini di cinema e teatro, il progetto Inter/Sezioni dedicato ai rapporti tra gli attori teatrali e il cinema muto italiano.
“Suoni dal mondo” quest’anno non si presenta come Festival ma continua a svolgere, sempre nell’ambito delle attività CIMES e con un programma essenziale ed intenso, la sua più che ventennale opera di esplorazione e analisi della musica etnica e delle “culture marginali”.
Si ricordano le collaborazioni con Il Saggiatore musicale, la Cineteca Comunale di Bologna, la Ripley’s Film, l’Associazione Bologna Festival, Gender Bender, Nipponica, Sì – Atelier di Teatrino Clandestino.
Gerardo Guccini
Responsabile scientifico del CIMES