Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna CIMES || progetti di cultura attiva 2011 » Cinema » Il “familiare” e il “non familiare” nei film di Hitchcock: Dipartimento di Musica e Spettacolo – Università di Bologna

da gio 2.02 a gio 1.03.2012 • DMS/aula Ferrero + aula Cruciani

Il "familiare" e il "non familiare"
nei film di Hitchcock del periodo inglese
Una lettura psicoanalitica

Seminario a cura di Beatrice Balsamo

 

Alfred Hitchcock e Anny Ondra sul set di Blackmail (1929)
Alfred Hitchcock e Anny Ondra sul set di Blackmail (1929)

Il seminario affronterà il rapporto tra autobiografia ed elementi “perturbanti” nel cinema del giovane Hitchcock, ricercando la “firma” dell’autore in ciò che, partendo dal biografico, si fa arte dell’angoscioso e del thriller.

Particolare attenzione sarà rivolta all’analisi del rapporto che i film del periodo inglese di Hitchcock intrattengono con la produzione letteraria di Charles Dickens (di cui ricorrono nel 2012 i duecento anni dalla nascita), come per esempio nei motivi del wandering (il viaggio come esperienza di Sé e dell’Altro), del romance of technology (la scoperta tanto del familiare come del non-familiare nel viaggio in treno), del dark and filthy (il lato oscuro, il “fango nebbia”). Un esame specifico sarà dedicato allo studio degli “ambienti”, solari e oscuri, che caratterizzano il cinema dell’autore: gli “ambienti gabbia”, la grande città, i paesaggi, la montagna, la brughiera, il fiume.

L’ispirazione dickensiana di questa tensione fra familiare e non-familiare (ovvero, in termini freudiani, tra heimlich e unheimlich) sarà evidenziata nel trattamento riservato agli oggetti, spesso sottoposti a deformazioni che ce li offrono come “resti” o “tracce”, indizi significanti di ciò che, rimosso, è destinato a ritornare. In tal modo gli oggetti “parziali” sono caricati di un senso che rimanda a una “totalità” nascosta e angosciosa e le cose più familiari (per esempio i dipinti, le bevande inebrianti e velenose, il coltello del pane, il vaso di fiori) mostrano il loro lato unheimlich e perturbante.

Nel corso del seminario saranno analizzati i seguenti film: The Lodger (1926), Downhill (1927), Murder (1930), The Thirthy-Nine Steps (1935), The Lady Vanishes (1938).

info

Calendario incontri:

2, 9, 16, 23 febbraio 2012, ore 14-18, Aula Ferrero
1° marzo 2012, ore 14-18, Aula Cruciani

 

Il seminario è riservato a 20 studenti dell’Università di Bologna
e dà luogo a 6 CFU-DAMS (in tal caso la frequenza è obbligatoria).
Modalità d’iscrizione: a partire da lunedì 31 ottobre, ore 9,
inviare una mail di richiesta a michela.giorgi@remove-this.unibo.it.

 

 

Beatrice Balsamo, psicanalista ed esperta di psicologia delle narrazioni, sperimenta da tempo l’uso del cinema nella pratica psicoterapica. Collabora con le scuole AION e AIPAC e con l’Università di Bologna e l’Università Cattolica di Milano, presso cui ha tenuto vari seminari e conferenze.

Ha pubblicato tra l’altro: La parola del narrare e dell’incontro, 2001; Riflessi della Psiche. Il cinema di Hitchcock, 2002; Il mistero comunicante, 2003; Anoressia bulimia obesità. La cura della parola, 2009; Hitchcock. Il Volto e la Cosa, 2010.

Presiede l’Associazione di Psicologia Umanistica e delle Narrazioni (A.P.U.N.)

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