Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna CIMES || progetti di cultura attiva 2011 » Musica » Infanzia e musica contemporanea: Dipartimento di Musica e Spettacolo – Università di Bologna

ven 18.11.2011 h 15-18:30 • Laboratori DMS/auditorium

XV Colloquio di Musicologia del «Saggiatore musicale»

Infanzia e musica contemporanea: Aspetti storico-culturali e pedagogico-didattici

Tavola rotonda a cura di Raffaele Pozzi

 

 

Moriz Jung, Il fanciullo prodigio, cartolina n. 81 della serie delle Wiener Werkstätte (ca. 1910)
Moriz Jung, Il fanciullo prodigio, cartolina n. 81 della serie delle Wiener Werkstätte (ca. 1910)

Il docente che oggi, da noi, punta a far conoscere, comprendere e amare la musica d’arte contemporanea incontra difficoltà intrinseche ed estrinseche. Se per un verso è vero che la musica del secolo passato e molta dell’attuale si discosta, sotto il profilo linguistico, dal sistema musicale basato sulla tonalità armonica e sulla regolarità ritmico-metrica, per altro verso vige, anche tra gli operatori dell’educazione musicale e i cultori della pedagogia musicale, un pregiudizio tenace: essere la musica d’arte del Novecento impervia alla trasmissione didattica, in quanto scarseggerebbero in essa le caratteristiche comunicative e “logico-linguistiche” che faciliterebbero l’accesso alla musica dei secoli precedenti. Da tempo, esperienze didattiche e riflessioni pedagogiche – alcune di esse attuate negli incontri sulla didattica dell’ascolto promossi dal CIMES e dal «Saggiatore musicale – SagGEM» – hanno dimostrato che anche la musica del Novecento può essere insegnata con profitto e vantaggio, in termini d’interesse e di partecipe curiosità da parte degli allievi. Anche le difficoltà linguistiche e percettive di molta musica del secolo XX si lasciano spiegare e comprendere partendo dall’esperienza sonora dell’ascolto, dallo smontaggio dei congegni compositivi, dalla contestualizzazione storica ed estetica, attentamente pensati ad usum pueri. In particolare, poi, il repertorio della musica d’arte del Novecento è dotato di un indubitabile valore formativo per i piccoli discenti della Scuola primaria: si possono quindi studiare ed elaborare percorsi didattici che consentano agli alunni della primaria di accedere cognitivamente ed emotivamente ai paesaggi sonori e ai linguaggi di tale musica.

Nella tavola rotonda, coordinata da Raffaele Pozzi, musicologi ed esperti di pedagogia e didattica della musica discuteranno, in primis, del ruolo svolto dalla musica nel mutamento di funzione e d’immagine del bambino nel Novecento. Verranno poi presentate riflessioni di natura pedagogico-didattica che forniscano agli insegnanti modelli e proposte, di collaudata efficacia, su come avvicinare e far comprendere ai piccoli allievi la musica d’arte degli ultimi cent’anni. In tal modo sarà valorizzata la pluralità stilistica e la ricchezza artistica di un patrimonio musicale che congiunge innovazione, radicalismo, sperimentalismo, modernità, comunicazione, in un rapporto di dare-e-avere quanto mai fecondo sia con la tradizione artistica anteriore, sia con le più eterogenee esperienze musicali attuali.

In collaborazione con


Associaciazione «il Saggiatore musicale»
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