Intervista a Fabrizio Arcuri a cura di Giorgia Marino
Quattro palcoscenici per quaranta compagnie e artisti, nazionali e internazionali, per tre settimane non stop di eventi e spettacoli. Emma Dante, Motus, Ascanio Celestini, Socìetas Raffaelo Sanzio, Virgilio Sieni, Filippo Timi, la Compagnia della Fortezza, Teatro Valdoca, ConiglioViola, e ancora Jan Fabre, il fenomeno argentino Rafael Spregelburd, il genio della techno Carl Craig sono fra gli ospiti di Prospettiva 09, il Festival d’Autunno con cui il Teatro Stabile di Torino diretto da Mario Martone apre quest’anno la stagione. Fino all’8 novembre, una finestra sul contemporaneo che intreccia le lingue della scena con le nuove tendenze di musica, danza e arti visive, tentando un’operazione di autentico respiro europeo. Perchè se le barriere tra i linguaggi artistici sono cadute già da qualche tempo, è ora di abbattere anche le separazioni (fittizie?) fra categorie di spettatori. Ne abbiamo parlato con Fabrizio Arcuri, regista dell’Accademia degli Artefatti e curatore della rassegna torinese... |
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Il gioco del gregge di capre - vincitore XIII edizione Festival of Choreographic Miniatures, Belgrado Nel mese di maggio si è tenuta a Belgrado la XIII edizione dell'International Festival of Choreographic Miniatures. In quella occasione Il gioco del gregge di capre, capitolo interno della nuova produzione della compagnia di Fabrizio Favale Le Supplici, è risultato vincitore del festival tra una rosa di 16 finalisti provenienti da 9 nazioni. Culture Teatrali online ha deciso di dedicare un focus al lavoro della compagnia con un'intervista inedita di Alessandra Cava al coreografo Fabrizio Favale e un estratto video tratto dallo spettacolo vincitore. Il corpo e il paesaggio Conversazione con Fabrizio Favale di Alessandra Cava Estratto video di Il gioco del gregge di capre capitolo interno di Se fossero le Alpi Le Supplici (2009) |
Gualtieri // Piazza IV Novembre 31 maggio>01 Giugno 09
Ennesima tappa di Teatro Errante, la manifestazione ideata da Emilia Romagna Teatro Fondazione per portare spettacoli dal vivo dove non ci sono teatri e promuovere le giovani compagnie emiliano-romagnole. A Gualtieri (RE) dal 31 maggio al 1 giugno le compagnie in scena saranno Menoventi, Oscar De Summa, Metallurgica Viganò e il progetto di Roberto Barone Come (A) Fiore di Mandorlo.
Intervista a Andrea Nanni, critico e curatore della rassegna Video-intervista della Compagnia I Sacchi di Sabbia |
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Il Théâtre du Soleil di Ariane Mnouchkine è una delle esperienze più radicali e più vitali del teatro contemporaneo. Nel suo ultimo spettacolo, Les Ephémères, che ha debuttato nel 2006 al Festival di Avignone e che effettuerà l'ultima tournée la prossima estate a New York, il Théâtre du Soleill traccia un grande affresco della condizione umana composto da frammenti di vita quotidiana, costruiti a partire dai ricordi e dal vissuto dei membri della compagnia attraverso improvvisazioni. |
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OUT, ovvero della superbia Ira, accidia, invidia, lussuria, superbia, gola, avarizia: i sette peccati capitali indagati in sette anni di lavoro dal gruppo sloveno Via Negativa, diretto da Bojan Jablanovec. Lo scorso novembre il gruppo è stato in Italia, ospite del festival Natura Dèi Teatri - Performing Arts Festival sotto la direzione artistica di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto/ Lenz Rifrazioni di Parma. Già ospite di una precedente edizione con le performance Incasso e More, dedicate rispettivamente ai peccati dell'avarizia e della gola, Via Negativa, torna a Parma per la XIII edizione del festival con OUT, il settimo e penultimo capitolo del progetto dedicato ai sette peccati capitali indagando la superbia. Dopo Anger (2002), More (2003) e Incasso (2004) presentati alla Biennale di Venezia diretta da Romeo Castellucci nel 2005, Would Would Not (2005), Viva Verdi (2006), la scandalosa performance sull'accidia e sull'ozio artistico presentato al festival Externi lo scorso settembre, Four Deaths (2007) e OUT (2008), una volta messi insieme i materiali e i performer che hanno collaborato a Via Negativa in questi sette anni, il 2009 vedrà la chiusura del progetto con il pezzo che inaugura Via Nova. VIA NEGATIVA - Teatro come danza attorno al reale Intervista al regista di Via Negativa, Bojan Jablanovec a cura di Adele Cacciagrano e Tihana Maravic
Love and Illusion di Nicholas Ridout Focus sullo spettacolo More, presentato a La Biennale di Venezia 37. Festival Internazionale del Teatro 2005. Dodici scene, un moderatore e sette performer, la cui funzione dominante è l’ingordigia, sono assoggettati al pubblico che, invitato a interagire con la scena, sceglie il cibo con cui i performer devono iniziare il loro banchetto. Tra questi, il moderatore, un vero conduttore televisivo, guida il continuo scambio di informazioni tra pubblico e attori, in uno spettacolo senza esclusioni… |
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