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CULTURE TEATRALI #23

E' USCITO IL NUOVO NUMERO DI CULTURE TEATRALI

con due dossier monografici e una ricca sezione di studi e interventi


 

Questo annale comprende due sezioni monografiche. La prima, a cura di Erica Faccioli, è dedicata al rapporto tra l’attore russo Michail čechov e l’antroposofia e si addentra in un terreno ancora poco esplorato, indagando le matrici spirituali ed esoteriche della cultura russa primonovecentesca e, in particolare, l’influsso esercitato dalla scienza dello spirito di Rudolf Steiner sulla tecnica per l’attore promossa dal celebre allievo e collaboratore di Stanislavskij. Attingendo spesso a documenti inediti o rari, vengono affrontati analiticamente nodi tematici eterogenei: le toccanti interpretazioni di Amleto e Don Quisciotte fornite da čechov nel segno della spiritualità steineriana (Marie-Christine Autant-Mathieu, Fausto Malcovati); lo stimolante ambiente di formazione del grande attore, legato all’evolvere di paradigmi quali “immagine”, “forma” e “necessità interiore” (Donatella Gavrilovich); le sottili affinità tra le teorie steineriane e quelle russe sottese all’“età bioritmica del teatro” (Ornella Calvarese); l’applicazione e l’evoluzione dell’immaginazione nella pedagogia per l’attore di Steiner (Monica Cristini); e infine l’analisi della magistrale interpretazione da parte di čechov del Dottor Brulov nel film Io ti salverò, di Alfred Hitchcock (Clelia Falletti).


nella seconda sezione monografica, a cura di Theòdoros Grammatàs e Gilda Tentorio, dieci studiosi delle principali università greche (Atene, Salonicco, Patrasso, Cipro) ci aiutano a fare luce sulle particolari dinamiche di una realtà ancora poco conosciuta in italia come il teatro greco contemporaneo: dagli snodi tematici del teatro postmoderno, e delle proposte del divised theatre, alle consonanze con la scena europea e alle più recenti trasformazioni culturali che riguardano il teatro di strada, il teatro popolare di burattini e ombre, le riscritture parodiche del dramma antico, l’evoluzione dei personaggi femminili come specchio delle trasformazioni sociali e, infine, le tendenze del teatro per ragazzi.


La corposa parte extramonografica include fra l’altro studi su teatro-performance-rito (Branko Popovic, Dario Tomasello), sulle cantine romane viste dal compianto Nico Garrone (Carla Scicchitano), sulla corporeità nella scena postnovecentesca (Enrico Pitozzi) e interventi di Selene D’Agostino, Marco De Marinis, Vincenza Di Vita, Julia Varley.

 

SOMMARIO DEL NUMERO

 


 
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