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caracatastrofe

Drodesera 2011
XXXI edizione
Centrale Fies | Dro (TN)
22>30 Luglio 2011


[ adele cacciagrano ] Katastrophè : dal greco Katà che vuol dire giù, sotto e strèpho, verbo riguardante l’atto di volgersi, di voltarsi da cui ha origine anche il termine più noto di strofa. Il termine ha stretta attinenza con il canto e la danza in quanto, nell’antica Grecia, il canto degli inni era accompagnato da un movimento coreutico sinistrorso detto strophè, ovvero giro, che imitava quello rotatorio dei cieli da Oriente ad Occidente, da un movimento contrario che procedeva da sinistra  verso destra, detto antistrophè o antigiro, a imitazione del moto degli astri da Occidente a Oriente, e un movimento finale di battito dei piedi detto epodos (epì sotto e poys piede) o katastrophè, per lo scioglimento finale del giro in una calcatura del terreno che doveva ribadire, a livello cosmologico, la stabilità della terra. Apre, quindi, sotto il segno di una stabilità infruttuosa, in quanto non foriera di canto e movimento, ma di un fermo immagine in attesa di, la XXXI edizione del festival Drodesera, in programma alla Centrale Fies di Dro (TN) dal 22 al 30 luglio 2011, che dà alla catastrofe un’aggettivazione imponente come quella di “cara” la quale evoca, contemporaneamente, sia il linguaggio economico, in quanto, si sa, ogni catastrofe costa molto alle società che le vivono e in termini di vite perse e in segno di dissipamento di beni, risorse, forza lavoro ed energie, sia, d’altro canto, un linguaggio affettivo-sentimentale che ci fa capire quanto la catastrofe, in fin dei conti, possa essere un evento amato e della cui idea nutrirsi e crogiolarsi come panacea per condizioni, probabilmente, fin troppo stabili. Scriveva Ballard in Regno a venire (2006): “ I quartieri residenziali sognano la violenza. Addormentati nelle loro sonnacchiose villette, protetti dai benevoli centri commerciali, aspettano pazienti l’arrivo di incubi che li facciano risvegliare in un mondo più carico di passione”, così la caduta, la catastrofe, lo stravolgimento naturale come attimi di riazzeramento totale e preludio per nuove pratiche è una delle chiavi di lettura del programma di Drodesera 2011 sotto la cui lente guardare almeno ACCIDENS ( ce qui arrive) della compagnia francese Entorse (26 luglio) in cui un danzatore, raccolto in un mucchio organico, cambia forma spinto da una forza vitale o istinto di sopravvivenza che lo porta, ogni volta, a riacquisire la posizione di partenza, Atlante del bianco di Virgilio Sieni/Damasco Corner (23 luglio) con il danzatore non vedente Giuseppe Comuniello, Grave lo studio del nuovo lavoro di Dewey Dell, la formazione di Teodora, Demetrio, Agata Castellucci e Eugenio Resta (dal 23 al 25 luglio), i tre spettacoli Tempesta, Rivelazione e Fortuny di Anagoor (22-28-29 luglio), l’installazione- performance Notstand di Barbara Ungepflegt (22-300 luglio) e i lavori installativi di di Alessandro Sala, Alterazioni Video, Areabombing, Armida Gandini, IOCOSE + Matteo Bittanti, IOCOSE e falegnameria sociale, Linda Molenaar, Orso e Toro, Ron Oliver, Willy Verginer e Matteo Lenardon ospitati in mypersonal crime , la mostra allestita presso la Temporary Gallery della Ex-Centrale Idroelettrica di Fies. Anche la coreografia in assenza di performer Evaporated Landscapes della coreografa danese Mette Ingvartsen (27 luglio), ricreando sul palco l’evolversi di fenomeni atmosferici, crea un clima apocalittico da novissima die in cui il mondo, rigenerato dalla catastrofe e liberatosi finalmente dell’orpello umano, può meravigliosamente vibrare in tutto il suo gorgoglio di luci, suoni, bolle e fenomeni naturali parlando di nuovo, e diremmo finalmente, la lingua non più misconosciuta dell’eterno divenire del cosmo.
I lavori sono tanti e diversificati e non tutti rientrano forzatamente nella tematica della catastrofe. I numeri del festival -39 compagnie e artisti presenti, 72 eventi in programma, tra cui 33 spettacoli di cui 5 prime nazionali, 6 prime assolute e 5 progetti site specific- dimostrano al contrario una prolificità invidiabile in tempi di strettoia da crisi economica globale che, inevitabilmente, è andata aggravando quell'altra crisi, invece endemica, del sistema teatrale nostrano, ma che a Dro sembra non aver sortito effetti confermando il festival come privilegiato luogo di ospitalità, sì, ma anche come importante partner produttore e interlocutore di alcuni gruppi di ultimissima germinazione grazie al lavoro di Fies Factory che, dal 2007, ha attivato una strategia a lungo termine per la creazione e circuitazione dei loro lavori.

Tra i protagonisti di Drodesera 2011 il gruppo belga Ontroerend Goed (vincitore del Total Theatre Award a Edimburgo) ad apertura del festival con Teenage riot (22 luglio), una esplorazione dell’universo adolescenziale, Ricci/Forte con Imitationofdeath (23-24 luglio) e Grimmless (25 luglio), l’Accademia degli Artefatti con il nuovo spettacolo Orazi e Curiazi – dramma didattico (23 e 24 luglio) e il “classico” My Arm (lunedì 25), i Motus con la quadrilogia completa del recente ciclo dedicato ad Antigone (dal 27 al 30 luglio) e con Alexis. Una tragedia greca (30 luglio) che, insieme al surreale C’est du chinois della coreografa ungherese Edit Kaldor, chiuderà ufficialmente la programmazione del Festival.
Largo spazio anche alla nuova scena italiana con Pathosformel presenti a Drodesera con Alcune primavere cadono d’inverno (27 luglio), che vede la partecipazione straordinaria di uno dei gruppi più apprezzati dell’elettronica italiana, i Port-Royal, e lo studio di An afternoon love (29-30 luglio), Teatro Sotterraneo con un episodio ad hoc per questa edizione del festival del loro ultimissimo Homo Ridens, Codice Ivan con la prima assoluta di GMGS_ What the hell is happiness? (il 24 e 25 luglio), Francesca Grilli con un’altra prima assoluta Gold (in programma il 29 e il 30 luglio), Marta Cuscunà con Enduring Exchange, un progetto speciale realizzato in collaborazione con Francesca Grilli sul tema dello scambio che vede protagonisti nove piccioni viaggiatori incaricati di portare in volo un messaggio da Fies a Bologna. E ancora, alcune delle realtà che in questi anni hanno trovato in Centrale Fies un luogo ideale di lavoro e un supporto indispensabile per promuovere i frutti del loro lavoro. Tra questi il Gruppo Nanou con l’inquietante trilogia Motel - Prima stanza, Seconda stanza e Anticamera (29 luglio), i milanesi Garten con Mw secondo studio (27 luglio), Cosmesi con un inedito concerto insieme al gruppo black metal Rotorvator (26 luglio), Alessandro Sciarroni con la prima assoluta del suo nuovo lavoro Joseph (26 luglio), e Androgynous, duo di giovanissime performers nate e cresciute a Dro, con l’anteprima della loro ultima performance Si Sussurra Riscossa (dal 26 al 28 luglio).
Da segnalare, inoltre, 28 appuntamenti a ingresso gratuito, tra cui 4 concerti con alcune delle band più innovative del panorama internazionale e 9 dj set che animeranno, insieme alla presenza ormai fissa di alcune delle migliori realtà del panorama enogastronomico locale, il Parco della Centrale, il quale si conferma il cuore pulsante delle notti di Fies.
Si rinnovano, poi, anche quest’anno, le prestigiose media partnership attivate nel 2010 con due tra le principali emittenti radiofoniche nazionali che seguiranno le giornate del festival con una programmazione ad hoc. Sabato 24 e domenica 25 Antonio Audino condurrà, infatti, dalle 15 alle 17.45, in diretta da Centrale Fies, la trasmissione estiva di Rai Radio3 Pantagruel, intervistando alcuni degli artisti protagonisti delle prime serate, mentre Radio Popolare racconterà il festival con collegamenti quotidiani a cura di Ira Rubini, storica voce di ‘radiopop’ e responsabile della redazione teatro.
Va ricordato che Drodesera, come sempre, è realizzato nel rispetto del prezioso ambiente naturale che lo circonda e che, per questo motivo, non è consentito l’accesso alla Centrale con mezzi privati, ma l’organizzazione del festival garantisce un servizio di bus navetta gratuito attivo da Dro (partenza e arrivo in Piazza Repubblica) per tutta la durata del festival (dalle 18.30 alle 3.00, con pause dalle 22 alle 22.45 e dall’1.30 alle 2.00).
Le prenotazioni agli spettacoli sono aperte e, data la grande richiesta, è vivamente consigliabile riservare i biglietti telefonando allo 0464 504700 o scrivendo a prenotazioni@centralefies.it.
Da quest’anno è anche possibile acquistare in prevendita online i biglietti per gli spettacoli visitando il sito www.vivaticket.it (il servizio prevede un costo di prevendita di € 1,80).

Per maggiori informazioni:
Centrale Fies

Località Fies 1
38074 Dro, TN
tel. +39 0464 504700
fax +39 0464 504733
http://www.centralefies.it
http://www.centralefies.it/festival/drodesera.html


 
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