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EUROKAZ 2011

25 edizione
Zagabria | Croazia
27 giugno>5 luglio 2011



Eurokaz festeggia il suo 25° anniversario, ma lo fa con l'amarezza di chi deve fare i conti con una politica culturale, quella croata non diversa da quella di casa nostra, che non sa preservare una delle sue eccellenze, ma che tende a inibirne sviluppi e potenzialità riducendone di ben il 30% il budget e dando l'annuncio alla direzione artistica a soli tre mesi dall'apertura del festival, con il programma già definito e le contrattazioni chiuse.
Nel suo editoriale, Gordana Vnuk, la direttrice artistica del festival, lamenta la condizione di costrizione che l'ha condotta a dover disdire l'impegno con alcuni degli artisti già convocati, in particolare con quelli provenienti da paesi più lontani come il Vietnam o il Canada, con una grave perdita e per il festival e per il pubblico di Zagabria che aspetta Eurokaz per vedere quanto di meglio la scena mondiale sta producendo nel campo delle arti teatrali, performative e di danza.
Pur tuttavia, anche se il colpo di grazia inferto dal Ministero della Cultura croato e dall'assessorato alla Cultura, Educazione e Sport della città di Zagabria mettono a serio rischio la futura esistenza del Festival, per il suo 25° anniversario Eurokaz ha deciso di non abbassare i criteri qualitativi che da sempre lo contraddistinguino, presentando magari -cosa senza dubbio meno dispendiosa- un maggior numero di assoli con allestimenti scenografici minimi se non nulli, o puntanto su una serie di eventi site-specific, per mantenersi fedele alla sua tradizione e investire sul rischio delle sue scoperte.
Gordana Vnuk convoca, così, sul palco di Zagabria due astri nascenti e controversi del teatro e della danza internazionali quali il coreografo congolese Faustin Linyekula e il regista francese Philippe Quesne che, pur partendo da visioni pressoché antitetiche -Vivarium Studio-Big Bang di Philippe Quesne nasce da un silenzio magnificente e assoluto, mentre in Studios Kabako - more more more....future del congolese Linyekula anche lo spazio ha una sua voce particolare, non strettamente riconducibile al ritmo, all'intuizione o alla libertà- hanno il merito, entrambi, di portare un vento realmente nuovo nel panorama del teatro contemporaneo mondiale.

Il Festival apre il 27 Giugno con la Salomé di Miroslav Krleža diretta da Branko Brezovec, una produzione assolutamente atipica per lui che sorprende per semplicità ed eleganza unite a quell'immancabile malinconia fatale che caratterizza tutti i suoi lavori, e chiude il 5 Luglio con una retrospettiva di film e video-documenti dedicata alla figura del regista tedesco Christoph Schlingensief: una possibilità pressoché unica per i cittadini di Zagabria di venire a contatto, almeno simbolicamente, con la geniale distruttività creativa dell'artista recentemente scomparso. All'interno, vanno segnalate la presentazione di Vertical Road del coreografo Akram Khan e la costituzione di una vetrina per le quattro compagnie che Eurokaz sostiene nell'ambito del progetto europeo Focus on Art and Science in the Performing Arts. Si tratta della giovane regista Anja Maksić Japundžić che presenterà Njarabum, di Vincenzo Carta con Gnosis#1, gli italiani Santasangre con Bestiale Improvviso e Dewey Dell con Cinquanta Urlanti Quaranta Ruggenti Sessanta Stridenti , tutti presentati al Museum of Contemporary Art di Zagabria.


Per maggiori informazioni:
www.eurokaz.hr





 
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