Danza e controcultura nell'America degli anni Settanta [Ephemeria, 2010] Presentazione del libro Conferenza di Rossella Mazzaglia DMS |Palazzo Marescotti- Aula del Camino 6 Maggio ore 16
Il Judson Dance Theater è un collettivo di danzatori, coreografi, musicisti, poeti, artisti visivi, attivo principalmente tra il 1962 e il 1964 a Greenwich Village, New York. Ricordato come l’inizio della postmodern dance e ormai leggendario, il gruppo ruppe con il balletto e la modern dance, azzerando le certezze consolidate sulla danza: di colpo, anche la lettura di una poesia, l’andatura disinvolta di un gentleman che morde una mela o si spoglia di fronte al pubblico venivano, infatti, presentati sulla scena come “danza”, chiedendo la stessa legittimazione estetica di un qualsiasi virtuosismo tecnico. A mettere in moto il cambiamento fu un’interrogazione profonda dei suoi componenti sulla propria identità di persone e di artisti e non solo, come solitamente ricordato, uno spirito ribelle o uno smisurato ottimismo. Negli incontri settimanali di un laboratorio informale e nelle creazioni confluirono, infatti, i desideri e le aspirazioni di una generazione insofferente e determinata. Guardando ai lavori e alle dinamiche sociali del Judson Dance Theater, possiamo pertanto intravedere, oggi, l’immagine di un'America in cammino tra la consacrazione patinata del modello capitalistico degli anni Cinquanta e la rivolta dei movimenti politici e culturali degli anni Sessanta; cogliere il senso di una controcultura che non ha smesso, da allora, di affascinare intellettuali e artisti, scuotendoli al fondo delle loro convinzioni estetiche. Questa monografia affronta teorie e prassi del corpo danzante e il processo creativo del Judson Dance Theater in relazione al luogo e al tempo in cui si svilupparono, mostrandone i nessi, le aderenze e le contraddizioni sul piano estetico, storico e sociale. Propone una visione inedita del collettivo, integrando temi e approcci metodologici differenti entro una prospettiva storiografica spuria, che evidenzia il legame tra le pratiche creative e la loro rappresentatività nella storia culturale americana.
Rossella Mazzaglia ha insegnato “Storia della danza” e “Storia delle poetiche e delle tecniche del corpo danzante” all’Università di Bologna, dove nel 2004 ha conseguito il dottorato di ricerca in Studi teatrali e cinematografici in cotutela di tesi con l’Université de Paris 8 ed è stata, in seguito, assegnista di ricerca. Ha pubblicato numerosi saggi sulla danza del Novecento, una monografia sulla coreografa americana Trisha Brown (L’Epos, 2007); ha curato un numero monografico di “Culture Teatrali” su Danza/900 (2006) e con Adriana Polveroni i testi del volume Trisha Brown. L’invenzione dello spazio (Gli Ori, 2010). Attualmente, sta conducendo una ricerca sulla danza contemporanea italiana e, particolarmente, sul coreografo Virgilio Sieni, sul quale sta elaborando una monografia.
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