Addio a Franco Quadri |
Dopo una lunga degenza durata più di due mesi, è morto nella notte tra il 26 e il 27 marzo all’Ospedale Monzino di Milano il critico teatrale Franco Quadri. Il grande critico che avrebbe compiuto 75 anni il prossimo maggio è stato molto più che testimone delle vicende del teatro italiano, facendosi promotore e protagonista di un rinnovamento fattivo della scena italiana dagli anni Sessanta in poi. Milanese, Franco Quadri iniziò la sua attività di critico teatrale giovanissimo divenendo caporedattore della rivista Sipario a soli 26 anni e facendo della rivista l’avamposto strategico da cui combattere la battaglia di affermazione del Nuovo Teatro in Italia. Dopo la ventennale collaborazione con Panorama dal 1967 al 1987, Franco Quadri passò definitivamente a monitorare la scena italiana sulle pagine di Repubblica, continuando, instancabile, la sua opera di sostegno alle realtà teatrali attraverso una miriade di attività che non si limitavano alla sola pagina scritta. Promotore nel 1967 del Convegno di Ivrea, momento di riflessione utopicamente convocato a concentrare gli sforzi dei protagonisti del Nuovo Teatro in un unico movimento che incrinasse la politica affermataa degli stabili, Franco Quadri sarà sicuramente ricordato per non essere stato solo un critico di penna, ma sicuramente uno dei più importanti, se non rari, critici appartenenti alla genia di quelli che si sporcano le mani. Di ritorno da Ivrea costituì l'Associazione Nuovo Teatro, promuovendo in Italia tournée di compagnie straniere quali il Living Theatre, l'Open Theater, il Teatro Studio de la Habana, l'Odin Teatret di Eugenio Barba e dal '67 al '72 diresse, sempre a Milano, prima alla Galleria Il Parametro, poi presso Studio Orti e Il Cinema De Amicis, il Club Nuovo Teatro, primo filmstudio milanese specializzato in proiezioni di cinema d'autore e opere underground, dove sono state presentate in prima assoluta per l'Italia film di artisti tra cui Andy Warhol, Mario Schifano, Peter Kubelka e Kenneth Anger. Ha diretto numerose rassegne e festival teatrali, tra i quali, il Festival "I Giovani per i Giovani" a Chieri (1973-75), I Confronti Teatrali (1975-77), Progetto '78 (1978) e Teatrart tutti a Milano (1979-83), Progetto Germania a Roma (1983-84). Dal 1983 al 1986 è stato direttore della Biennale di Venezia, Settore Teatro, dove ha curato due edizioni del Festival Internazionale di Teatro (1984 e 85), oltre a una manifestazione sul Teatro della Secessione, una tournée dì Kabuki e una rassegna di Pina Bausch con sette spettacoli del Tanztheater di Wuppertal. Direttore e poi presidente di giuria del Premio Riccione Teatro e guida dell’Ecole des Maitres, scuola itinerante di perfezionamento dell’attore, Franco Quadri non smise mai, in tutti questi anni, di affiancare all’attività di organizzatore, curatore e promotore di eventi quella, altrettanto forte e militante, di pungolatore editoriale della cultura teatrale nazionale attraverso la costituzione di riviste quali la, a torto, dimenticata UBU (1971-1974) e il Patalogo (1979-2010), preziosissimo annuario-abbecedario nonché archivio degli ultimi trent’anni della nostra storia teatrale, ma ancor più attraverso la fondazione della casa editrice Ubulibri (www.ubulibri.it) che tanto si è distinta per l’importanza delle traduzioni e delle scritture teatrali prodotte. Il Piccolo Teatro di Milano ha organizzato un particolare commiato in onore di Quadri per domani mattina, martedì 29 marzo dalle ore 11 alle 13.30. |