DANAE FESTIVAL 2011 |
XIII edizione "Come nella Neverending story il nulla avanza e tutt’attorno il paesaggio si incrina, si sgretola, lasciando spazio alla nera superficie dei poveri di spirito. Si rischia di essere risucchiati da un vortice di indefinito vuoto. La tentazione è cedergli per mancanza di forze, per non riuscire a guardarlo. Raccogliamo ogni muscolo per una prova più dura e resistiamo. Siamo sotto le macerie della cultura, respiriamo a fatica, ma respiriamo e lanciamo segnali. Abbiamo bisogno che ci rispondiate, che rispondiate forte all’appello. Danae torna in due appuntamenti, ad Aprile e Novembre, e vi vogliamo tutti attorno a questo piccolo rito per scambiarci qualcosa che non ha un prezzo eppure costa ed è prezioso. Vogliamo che l’arte circoli sopra e sotto le macerie, che si insinui in ogni fenditura e crepa. Crepino gli artisti questo sistema malato e sordo, lo squarcino! Non è un caso che la maggior parte dei lavori di questa edizione siano orientati all’autobiografia, un comune denominatore che non abbiamo pensato a priori. È accaduto.
Apre DANAE con una personale dedicata a Cristina Rizzo, che presenta gli ultimi suoi tre progetti, inclusa la sua conferenza sulla pornografia EX-Porno, segue la performance di Alessandro Bedosti - attore e danzatore che, dopo molti anni di collaborazione con i maggiori coreografi della scena contemporanea, tra cui Abbondanza-Bertoni, Societas Raffaello Sanzio, Claudia Castellucci, presenta un suo “ ballo”. Inediti in Italia i due progetti della Compagnia cinzia delorenzi che dal 1989 collabora con Giorgio Rossi, Raffaella Giordano e Roberto Castello. Artista visionaria, Cinzia Delorenzi è stata artefice, nelle scorse edizioni di Danae, di suggestive performance urbane e ricerche coreografiche. Il festival milanese ospita oltre per la prima volta in Italia, l’artista statunitense Zachary Oberzan. Il suo lavoro, che ha incantato le platee del Kunstenfestivaldesarts arriva a Danae e l’artista francese Jonathan Capdevielle già noto al pubblico di Danae per aver dato corpo e voce agli adolescenti tormentati di Gisèle Vienne, che torna con un proprio lavoro, un autoritratto intimo e malinconico.
CALENDARIO
sabato 26 marzo h 16.00
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