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Teatro Immediato

Al via la IV stagione tematica di Teatro Immediato - Pescara

La programmazione 2008/2009 prende il nome di La Zona in omaggio alla “zona” del Film Stalker di Tarkowsky, il regista russo cui Salvatore Cantalupo dedicherà, peraltro, un omaggio all’interno della stagione.

Il film Stalker vede uno scrittore ed uno scienziato alle prese con la decisione di entrare nella “Zona”, un territorio che è stato trasformato, nonostante la sua apparenza normale. Come nel film, l’idea della Zona elaborata dal Teatro Immediato è legata al concetto di terra inesplorata e visionaria, dove le aspirazioni dei visitatori, se puri, si avverano. Si vuole lasciare uno spazio aperto, dove i confini sono labili e allo stesso tempo ben saldi, e dentro i quali la creatività di quanti calcano la scena del teatro si possa esprimere, trasformare, adattare, ampliare: la Zona del Teatro Immediato è un luogo della mente e del corpo che permette di seguire il filo rosso delle scelte e delle linee tracciate nelle precedenti stagioni, unendo in una “zona” comune e in mutazione le varie tematiche affrontate in passato. Nella rassegna confluiscono il tema della coppia, per tre anni punto centrale della ricerca della compagnia, quello dei legami di sangue che ha rappresentato la novità della passata stagione, una ricerca su nuovi linguaggi teatrali e delle arti in genere, l’uso del dialetto in chiave stridente, e il rapporto Cinema-Teatro.
La nuova stagione, così, rappresenta un punto importantissimo per il Teatro Immediato che vede nella propria programmazione il susseguirsi di ospiti importanti, uno tra tutti Salvatore Cantalupo, attore di grande spessore e reduce dal grande successo del film Gomorra, premiato con il Grand Prix al festival di Cannes e candidato al prossimo Oscar quale miglior film straniero dove è coprotagonista con Toni Servillo.

STAGIONE

Apre la stagione la compagnia Officina Dinamo, che propone il 25 e il 26 ottobre il capolavoro Porta chiusa di J.P.Sartre, tragedia esistenziale ambientata in una stanza d’albergo/inferno dove tre personaggi sono costretti alla convivenza eterna dove “l’inferno sono gli altri”; il 22 e 23 novembre è la volta di Salvatore Cantalupo con Martiri, un lavoro che trae ragione dai diari di Andrej Tarkovskij, spettacolo intenso nel quale un personaggio beckettiano fa il suo viaggio nelle pieghe del tempo tra desiderio, amore, ricordo, visioni.
Il 13 e il 14 dicembre è in scena la compagnia Induma Teatro con lo spettacolo Bocca di Cowboy dal testo di Sam Shepard, uno spettacolo dai forti connotati musicali, il ritratto di un mondo brutale e pericoloso in cui morire o non morire è una questione di inventiva e di istinto, un mondo fatto di cow boy e di rock star.
Primo spettacolo del 2009 è Orlando della compagnia Armamaxa, 10 e 11 gennaio: camicia bianca, una tromba e uno sgabello per raccontare le vicende dei paladini di Carlo Magno e dei terribili saraceni con accampamenti, cavalieri, dame, duelli, incantagioni, palazzi, armature e destrieri riscoprendo il piacere della fabulazione e della fascinazione della parola.
Il desiderio della direziona artistica di mantenere, anno dopo anno, un legame con il territorio abruzzese e con i suoi artisti vede anche quest’anno in cartellone una produzione di un artista conterraneo: è la volta di Domenico Turchi con lo spettacolo Noi della bassa in scena il 31 gennaio e replicato l’1 febbraio, un monologo che con ironia racconta i mutamenti del mondo rurale, le vicende e i racconti dei contadini della Val di Sangro, il ricordo di un universo apparentemente scomparso.
Tornano a Teatro Immediato i palermitani di esse.p.a. con Angelo per cristiano, 21 e 22 febbraio, una coreografia ispirata alla fotografia di Francesca Woodman, fotografa americana che verso la fine degli anni ’70 ebbe un’intensissima attività creativa, prima di porre fine alla sua vita: una performance per corpi, videoproiezioni e cibo, di grande impatto emotivo.
Chiude la stagione la nuova produzione della compagnia di Teatro Immediato che torna a lavorare su Samuel Beckett, debuttando in prima assoluta il 27 marzo (repliche 28, 29 marzo e 3,4 e 5 aprile) con Aspettando Godot. Dopo il lavoro su Frammenti di teatro, la compagnia si confronta con il capolavoro del drammaturgo irlandese lavorando sul linguaggio verbale, ritraducendo la lingua scarna di Beckett in una lingua impastata di dialetto e altri gerghi, tratteggiando scampoli di umanità al limite.

 

 

 
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