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Il Nuovo Teatro Nuovo di Napoli

Stagione Teatrale 2010/2011
FONDAMENTALISMO

un progetto del direttore artistico Antonio Latella

La prima con la direzione artistica di Antonio Latella, nasce intorno ad un’idea: mettere in scena il Fondamentalismo, con un taglio non solo religioso, ma anche politico, artistico e culturale. Gli allestimenti affronteranno personaggi reali o ideali, che hanno vissuto o sono morti in nome delle proprie idee, della propria fede, dei propri sentimenti: da Prometeo a Madame de Sade, da Salomè a Rosa Luxemburg, dai kamikaze ad Ayaan Hirsi Ali, per “un viaggio alla ricerca di un linguaggio che traduca l’estremo urlo di chi muore per un’idea, per un Dio o per un amore” (Antonio Latella).

A mettere in scena i diciotto spettacoli del progetto Fondamentalismo sarà una compagnia stabile di sei attori (Caterina Carpio, Daniele Fior, Giovanni Franzoni, Massimiliano Loizzi, Candida Nieri, Valentina Vacca), che è al lavoro con sei registi diversi (Agnese Cornelio, Paula Diogo, Andrea De Rosa, MK, Pierpaolo Sepe, Tommaso Tuzzoli) per la creazione del repertorio del teatro. Una modalità produttiva e organizzativa che Latella ha sperimentato a lungo in Germania e Austria, dove le Case del teatro sono una realtà assodata. Una novità assoluta per l’Italia e, allo stesso tempo, una vera e propria sfida ai suoi modelli consolidati. Ogni regista presenterà, nel corso della stagione, due spettacoli: uno “grande” (REPERTORIO), che coinvolgerà l’intera compagnia, e uno “piccolo” (TEATRO ANATOMICO), ovvero un monologo. Due drammaturghi - Linda Dalisi e Federico Bellini - hanno curato tutti gli adattamenti e scritto nuovi testi, mentre altri autori hanno lavorato su commissione. Lavorare con una compagnia stabile consentirà di replicare i singoli spettacoli più volte nel corso dell’anno, dando l’opportunità al pubblico di scegliere quando vederli, senza i classici vincoli legati al periodo di permanenza in scena.

 

La stagione 2010-2011 prenderà il via con AUGURI E FIGLI MASCHI! Sei sguardi d’autore sul Fondamentalismo, sei monologhi con la regia di Antonio Latella, presentati in anteprima il 23 giugno nell’ambito del Napoli Teatro Festival Italia, e in scena, dal 4 al 10 ottobre e dal 2 all’8 maggio 2011, al Teatro Nuovo.

Uno spazio scenico unico contraddistingue i sei monologhi, che affrontano le diverse valenze del Fondamentalismo: i primi tre quella prettamente politica, i successivi quella più individuale e umanistica. Il primo monologo, Altare per voce sola: Maria (di Ken Ponzio, con Valentina Vacca), affronta la tragica vicenda delle ragazze turche, costrette a suicidarsi per salvare l’onore della propria famiglia. Si prosegue con Fondamentalismo dell’illuminismo (di Alexandra Millner, con Caterina Carpio), ispirato alla storia di Ayaan Hirsi Ali, che, nell’esilio europeo, si libera dell’hijab e della repressione dell’Islam radicale.

Il terzo monologo, Kamikaze Number Five (di Giuseppe Massa, con Massimiliano Loizzi), racconta le ultime ore di vita di un kamikaze, il quale, prima dell’esplosione, saluta la sua famiglia, morta prima di lui. Maria (di Francesca Manieri, con Candida Nieri), è la convulsa narrazione di una madre nel delirio d’amore per suo figlio, incarnazione della vita e dell’impossibilità del distacco. Il Gatto Nero (di Letizia Russo, con Daniele Fior) è basato su un’opera di Edgar Allan Poe, mai rappresentata in Italia. Protagonista è un gatto, sottoposto alle più crudeli angherie dal suo padrone, eppure portatore di un inspiegabile amore nei suoi confronti. La chiusura è affidata ad un monologo che racconta il Fondamentalismo nell’arte, Caro George (di Federico Bellini, con Giovanni Franzoni). In scena un momento della vita di Francis Bacon, in cui trionfo artistico e fallimento esistenziale si sono sovrapposti, quando, alla vigilia della mostra che lo ha consacrato nel mondo dell’arte, George, il suo amante e modello, si tolse la vita. Le scene sono a cura di Fabio Sonnino, il suono di Franco Visioli, le luci di Simone De Angelis, i costumi di Graziella Pepe, i movimenti scenici di Francesco Manetti, la realizzazione dei costumi di Cinzia Virguti. Assistente alla regia Catherine Schumann. Ogni attore della compagnia è stato associato ad uno dei sei registi per la messa in scena di un monologo, che farà parte del TEATRO ANATOMICO, sulla base di sei nuovi testi scritti dai drammaturghi Federico Bellini e Linda Dalisi.

I monologhi ‘indagheranno’ personaggi specifici: Prometeo (con Massimiliano Loizzi, regia Pierpaolo Sepe), liberamente ispirato a “Prometeo incatenato” di Eschilo; Il Velo (con Candida Nieri, regia Tommaso Tuzzoli) ripercorre la storia di una delle tre clarisse chiamate a rammendare la Santa Sindone; La fame (con Valentina Vacca, regia Agnese Cornelio), liberamente ispirato agli scritti e alla vita della filosofa e mistica Simone Weil; Rosa Lux (con Caterina Carpio, regia Paula Diogo) porta in scena il pensiero politico di Rosa Luxemburg; Giuda (con Giovanni Franzoni, a cura di MK, formazione indipendente che si occupa di coreografia, performance e ricerca sonora) e Misfit like a clown (con Daniele Fior, regia Linda Dalisi), liberamente ispirato a “Opinioni di un clown” di Heinrich Böll. I sei monologhi di TEATRO ANATOMICO saranno visibili singolarmente nel corso dell’anno e, in un’unica giornata, nella maratona programmata il 16 gennaio 2011. La chiusura della stagione, domenica 8 maggio, sarà affidata ad una maratona incrociata tra AUGURI E FIGLI MASCHI! e TEATRO ANATOMICO.

Tutta la compagnia è anche impegnata nella costituzione del REPERTORIO, sei spettacoli incentrati sulle riscritture e sugli adattamenti ad opera dei drammaturghi della casa: Incendi di Wajdi Mouawad (regia Agnese Cornelio), Kamikaze (a cura di MK), Madame, liberamente ispirato a “Madame De Sade” di Yukio Mishima (regia Paula Diogo), Brand di Henrik Ibsen (regia Tommaso Tuzzoli), Guardami, riscrittura della vicenda di Salomè (regia Pierpaolo Sepe) e Tutto ciò che è grande è nella tempesta, uno spettacolo che presenta i protagonisti della stagione del nazionalsocialismo tedesco a partire dal filosofo Martin Heidegger, il cui rapporto con il nazismo è ancora al centro di forti controversie (regia di Andrea De Rosa che, come Direttore Artistico del Teatro Stabile di Napoli, presta la sua arte a sostegno del progetto di Antonio Latella).

 

Le ospitalità programmate al Teatro Nuovo di Napoli saranno orientate sulla varietà di linguaggi e contenuti (teatro, musica, danza, letteratura, arti visive), articolate in maniera omogenea al progetto artistico, di cui la stagione 2010-2011 sarà espressione.

 

 

 

A inaugurare le ospitalità in abbonamento, a ottobre, sarà Giorgio Albertazzi protagonista di Lear, liberamente ispirato a “La tragedia di Re Lear” di William Shakespeare, per la regia di Antonio Latella con la traduzione e l’adattamento di Ken Ponzio, una co-produzione Teatro di Roma e Nuovo Teatro Nuovo.

A novembre Fausto Russo Alesi, nella doppia veste d'interprete e regista, porterà in scena 20 novembre di Lars Noren, una produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa.

A gennaio A.T.I.R. Associazione Teatrale Indipendente per la Ricerca presenta 1968, progetto e regia di Serena Sinigaglia, che, con gli spettacoli 1943 e 1989, dà vita ad una maratona, Incontri con epoche straordinarie, programmata per il 9 gennaio. A marzo ancora un grande protagonista del panorama teatrale, Massimo Castri, che porterà in scena Finale di Partita di Samuel Beckett, presentato da Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro di Roma e Teatro Metastasio Stabile della Toscana.

Le ospitalità fuori abbonamento avranno inizio a dicembre con tre appuntamenti: Giuseppe Stellato proporrà l’installazione Presepe sonoro, da un’idea di Antonio Latella; il regista Francesco Saponaro porterà in scena Šostakovič il Folle Santo, con Tony Laudadio prodotto da Teatri Uniti. Massimiliano Loizzi, già attore della compagnia stabile, sarà autore e regista di Radio, ovvero l’adunata dei refrattari uno spettacolo della compagnia Mercanti di storie e della Piccola Orchestra Fonomeccanica.

La programmazione proseguirà, a febbraio, con un progetto della compagnia Sutta Scupa Nudo Ultras, scritto e diretto da Giuseppe Massa e Speradiserabeltemposi. Rosso, uno spettacolo di danza della compagnia Lucido Sottile. Il mese di marzo ospiterà lo spettacolo della compagnia Teatro di Legno Non merita lamenti, drammaturgia e regia Luigi Imperato e Silvana Pirone e Woyzeck d’apres Woyzeck, per la regia di Gwenael Morin, presentato in collaborazione con Teatro Stabile di Napoli.

Ad aprile gli spettacoli fuori abbonamento saranno Atto senza parole e altri testi di Samuel Beckett, per la regia di Pierpaolo Sepe, prodotto da Teatro Stabile di Napoli e Nuovo Teatro Nuovo e il concerto Il Minimo Dell'Amore del gruppo S.Candidaproteggiimarinai! (Marco Leone, Lapo Marliani e Candida Nieri, attrice della compagnia stabile).

Focalizzate su linguaggi specifici differenti, ma unite nell’obiettivo di disegnare “percorsi di senso”, le rassegne rappresentano appuntamenti importanti della stagione, arricchendone la proposta culturale con spettacoli di teatro e di danza, perfomance, letture sceniche, mise en espace e percorsi specifici su linguaggi altri della scena. Ampio spazio alla danza con Uomini e Danza, la proposta condivisa con il CDTM diretto da Mario Crasto De Stefano. Evoluzione diretta e speculare della rassegna della scorsa stagione, che si concentrava sulla coreografia al femminile, quest’anno il focus sarà incentrato sull’universo maschile. Giunge alla seconda edizione TUNZ, la rassegna dedicata alle giovani compagnie indipendenti e al giovane pubblico curata da Michele Mele, con il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli. Seconda edizione anche per L’arte del racconto, rassegna di letteratura a teatro, curata da Massimiliano Palmese, che promuove la lettura e i giovani scrittori campani. Ogni appuntamento presenterà al pubblico nuovi narratori. Alcuni tra i migliori attori napoletani leggeranno i racconti e registi teatrali cureranno la mise en espace.

Genius Loci è una nuova rassegna, curata da Igina Di Napoli, una proposta trasversale e dinamica per tempi e luoghi di programmazione, che si pone l’arduo obiettivo di mostrare, in un percorso di senso, la vitalità e la generosità delle diverse esperienze artistiche del nostro territorio.

Una nuova iniziativa andrà ad arricchire la proposta del Teatro Nuovo di Napoli in vista della stagione 2011-12, il Bando campano di drammaturgia. Con lo scopo di censire l’attività degli autori campani e nello stesso tempo di immaginare relazioni concrete tra l’attività del Nuovo Teatro Nuovo e il territorio, questo progetto nasce forte di possibilità di visibilità e promozione. Una commissione presieduta da Antonio Latella ed Enzo Moscato leggerà i testi degli autori che parteciperanno al bando online sul sito del Nuovo Teatro Nuovo con tutte le modalità di partecipazione, dal 1 luglio 2010.

 
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