TEATRO & protesta |
LA NON-STAGIONE DEL TEATRO SAN MARTINO 2010/2011
[Roberto Latini] Oggi non presento la stagione ma le mie scuse personali. Ho creduto che fosse possibile rispondere con i fatti al chiacchiericcio improduttivo di un paese che non ha coscienza né meritocrazia. L’Italia è purtroppo abitata dagli italiani, gestita dagli italiani e dalle incapacità tutte italiane di leggere la realtà e il valore di ogni singola situazione. Rimetto il mio personale incarico a disposizione del consiglio direttivo della Cooperativa che gestisce il Teatro San Martino e che deciderà in che forma e in che modo proseguire. Il sistema teatrale della città ci dice oggi che non è possibile considerarci oltre quello che è già in essere. Conti alla mano, le spese di gestione sono sproporzionate rispetto ai finanziamenti e a quanto è ulteriormente possibile.Questo scrivere non vuole però assumersi alcuna recriminazione. Il lavoro mio e delle persone che hanno lavorato in questi anni al Teatro San Martino, non è mai stato impostato sull’accanimento di una qualsiasi provvisoria reperibilità dei fondi. Non abbiamo mai voluto gareggiare con nessuno, né trasformare la coscienza di un servizio nella rivalità o nella competizione con gli altri teatri. Abbiamo cercato di fare solo il nostro, estendendo “per coscienza” agli altri quello che a noi sembrava possibile. Abbiamo partecipato attraverso il lavoro nostro e di tutti quelli che hanno creduto nel nostro progetto, tenendo come unico valore la qualità delle proposte. Rispetto alla distribuzione delle risorse, credo ci siano altre valutazioni da fare e non mi sembra corretto in questa sede aprire alcuna polemica. Con il dispiacere dunque di non riuscire ad andare avanti, con la soddisfazione di quanto fatto fino a qui, permettetemi nuovamente di ringraziare quanti invece hanno creduto nel progetto Teatro San Martino: (in ordine di programmazione) Elena Bucci e Marco Sgrosso, Teatro del Lemming, Michela Lucenti e Balletto Civile, Davide Enia, Ascanio Celestini, Ilaria Drago, Immobile Paziente, Santasangre, Accademia degli Artefatti, Emma Dante, ZimmerFrei, Teatrino Clandestino, Laminarie, Teatro i, Scena Verticale, Florian, Habillé d’eau, Tangram Teatro, Massimilano Civica, Werner Waas, Arturo Cirillo, Roberto Castello e Aldes, Alessandra Sini e Sistemi Dinamici Altamente Instabili, Daria De Florian, Lisa Ferlazzo Natoli e Lacasadargilla, Gruppo Elettrogeno, Silvia Avallone e Mariangela Gualtieri, Vincenzo Schino e Officina Valdoca, Alessandro Berti, Gaetano Colella, Simona Bertozzi, Roberto Bacci e la compagnia del Laboratorio di Pontedera Teatro, Daniele Timpano, Teatro delle Albe, Antonio Latella, Lenz Rifrazioni, Alfonso Benadduce, Tony Clifton Circus, Muta Imago, Letizia Russo, Oscar De Summa, Masque Teatro, Fanny & Alexander, Compagnia Laudati Danza, Marco Manchisi e ancora, Roberto Herlitzka, Elisabetta Pozzi, Mascia Musy, Ermanna Montanari, Maddalena Crippa, Eugenio Allegri, Sandro Lombardi e Pippo Delbono; Claudio Morganti, Michele Sinisi e Teatro Minimo, Kinkaleri, Cosmesi, Fabrizio Favale, Roberto Bacci e la Compagnia Laboratorio Pontedera Teatro, I sacchi di sabbia, Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa, Teatro delle Ariette, Maurizio Lupinelli e Nerval Teatro, Teatro delle Apparizioni, Pathosformel, Compagnia Abbondanza/Bertoni, Théâtre de l’arc-en-terre, Teatro Sotterraneo, Compagnia Monaco/Acca; Peter Stein, Luca Ronconi, Romeo Castellucci e Chiara Guidi; Ferruccio Soleri, Licia Maglietta, ancora Mariangela Gualtieri, Claudio Morganti, Elena Bucci e Marco Sgrosso, Enzo Vetrano e Stefano Randisi, Laura Curino e Mario Scaccia. Roberto Latini |