FESTIVAL OLTRARNO ATELIER |
performing art installazioni spettacoli flavio favelli, jonathan burrows/matteo fargion, cindy van acker, mk, pathosformel, derno ricci, damasco corner, martina bacigalupo, elisa biagini, maria pertile, elena stancanelli, compagnia virgilio sieni, accademia sull’arte del gesto_gruppo masaccio e gli artigiani dell’oltrarno. CANGO Cantieri Goldonetta Firenze presenta la V edizione del Festival Oltrarno Atelier, con la direzione artistica di Virgilio Sieni, che si svolge dal 10 ottobre al 14 novembre 2010 a Firenze, nella zona dell’Oltrarno, articolandosi tra gli spazi di CANGO e altri luoghi attigui del quartiere. Il 10 ottobre ha luogo l’anteprima del Festival: lo spettacolo di Jonathan Burrows e Matteo Fargion è inserito nel Tempo Reale Festival 2010 ed è una coproduzione delle due strutture. Contestualmente all’anteprima, inaugura anche l’installazione fotografica dedicata a Derno Ricci. Il Festival Oltrarno Atelier, continua a fare dell'Oltrarno fiorentino un laboratorio internazionale di esperienze artistiche, di pratiche, di visioni inedite, di creazioni site specific. Le botteghe artigiane che caratterizzano l'Oltrarno, diversi spazi popolari o prestigiosi che vanno dall’ex-chiesa San Carlo dei Barnabiti al Museo di Storia Naturale “La Specola”, al Saloncino di Palazzo Pitti agli spazi dei Cantieri Goldonetta gli itinerari nascosti che collegano questi luoghi, diventano ambientazione, contesto e tessuto connettivo per eventi unici, spesso inediti, che guardano a uno sconfinamento dei generi e si muovono tra la danza, la performing art, le arti visive, l’installazione, la poesia. Ogni giornata prevede il debutto di due o tre eventi; le opere precedentemente inaugurate rimangono disponibili alla visione.
ANTEPRIMA
JONATAHN BURROWS/MATTEO FARGION Tornano nuovamente a Firenze i due delicatissimi e straordinari performers di area inglese. E lo fanno con due lavori che toccano con la consueta leggerezza i riferimenti della musica e della danza. Cheap Lecture è un’opera la cui musicalità nasce dalla parola ritmica, attraverso il riferimento al lavoro Lecture on nothing di John Cage. In una frenesia di mani vuote, pubblico, tempo, ripetizione e danza, il duo riflette e prosegue il viaggio artistico intrapreso nelle sue precedenti prove. A seguire The Cow Piece, una meditazione caotica sulla danza e sulla mortalità.
DERNO RICCI Esposizione dedicata all’artista toscano Derno Ricci, scomparso a Firenze il 19 ottobre 2009. Spirito libero e acuto, con uno spiccato gusto per l'avventura, Derno Ricci amava tutto della vita. E l'incontro con il mondo degli animali lo aveva folgorato. Li fotografava per documentare le specie e le differenze - cavalli, capre, maiali, mucche e asini -, abitanti silenziosi di un mondo spesso dimenticato. Ma poi li aveva trovati belli, perfetti, nella loro semplicità, nella sacralità del loro essere. Appaiono quasi come divinità, nelle sue fotografie piene di rispetto.
FESTIVAL
MARTINA BACIGALUPO Le fotografie danno luogo alla presenza ricercata e urlante di cui alcuni bambini ipovedenti, non vedenti e vedenti che vivono nel territorio senese. In questo loro disporsi secondo i gesti dell’ascolto e la luccicanza della misura, ci indicano la strada dell’immagine come percorso fisico che rimuove la nostra capacità di intravedere i timbri della luce, i colori dei luoghi; ci indicano il senso della vicinanza all’altro, il valore della diversità, la vita come esperienza.
DAMASCO CORNER / VIRGILIO SIENI Atlante del bianco è la produzione che segna il debutto ufficiale della Compagnia Damasco Corner, un gruppo formato da danzatori non vedenti su un progetto di Virgilio Sieni. Il lavoro arriva dopo un percorso articolato che Virgilio Sieni e la sua équipe di collaboratori hanno condotto insieme ad un gruppo di giovani non vedenti all’interno dell’Accademia sull’arte del gesto. Con questa prima tappa di un progetto biennale, Virgilio Sieni trascrive sul corpo di Giuseppe Comuniello, danzatore non vedente, un immaginario viaggio verso la conoscenza dei colori. FLAVIO FAVELLI L’artista bolognese presenta una installazione creata appositamente per l’Ex Chiesa San Carlo dei Barnabiti.
COMPAGNIA VIRGILIO SIENI Signorine è uno spettacolo ispirato all'opera di Samuel Beckett, in particolare ai testi Mal visto mal detto (1981) e Respiro (1968) e al cortometraggio Film (1963). Le interpreti sembrano misurare il tempo e agiscono con rallentata acutezza secondo brevi azioni. E' loro intento stabilire un codice quotidiano di spostamenti e sentimenti, per dar vita a un trattatello di cesure - almeno cento - che dia senso al lento trascorrere e trascolorare del gesto nella vita. Puri elementi metrici si raggruppano costantemente attorno alla figura formandola, letteralmente. Si potrebbe dire che le "signorine" prendono forza dalla debolezza del loro fare e solo la dinamica latente lega le centinaia di figure che appaiono dai loro corpi. Sono figure che alludono a corpi deposti in preghiera, in ascolto, assorbiti dal proprio sguardo.
LUOGHI DEL FESTIVAL:
INFO:
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