B.Motion, la sezione innovativa del festival Opera Estate, divenuta in soli 5 anni punto di riferimento per i linguaggi contemporanei nella danza e nel teatro, propone due intense settimane di installazioni, performance, happening e spettacoli. Un programma originale e innovativo che riunisce a Bassano alcuni giovani artisti di talento attivi sulla scena nazionale ed estera. Per il 2010 si consolida l’impegno e la vocazione internazionale del festival, la sua attenzione alle nuove professionalità e alle loro creazioni attraverso coproduzioni, residenze ed altre forme di sostegno. In tutto saranno 33 gli appuntamenti, concentrati in 2 settimane, 17 prime nazionali, 5 tra studi e anteprime assolute, 11 coproduzioni. E poi convegni, workshop, laboratori di critica teatrale, per promuovere il dialogo tra artisti, operatori, critici, ricercatori e pubblico. Gli artisti di B.motion DANZA raccontano il corpo in tutte le sue possibili declinazioni. Esibito o celato, costretto o libero di esprimere dubbi e desideri. Ad interpretarlo alcuni dei talenti più vivaci della giovane danza internazionale. Un gruppo di artisti provenienti da ogni parte del mondo. Linguaggi coinvolgenti, originali ed eclettici. Diversi i percorsi coreografici, diversi i modi di far vivere il corpo in scena attraverso forme che sono lo specchio dei loro mondi interiori. Confessioni intime raccontate attraverso movimenti delicati o rabbiosi. Per una geografia dei sentimenti umani senza frontiere! I protagonisti di B.motion TEATRO seguono 3 percorsi: Drammaturgie, Visioni e Spaesamenti. 3 modi di interpretare l’evento scenico in un’edizione da collezione, sintesi di forme e generi teatrali che hanno attraversato 30 anni di festival. Il primo segmento propone alcune esperienze che si concentrano sulla parola, pur se rimaneggiata. Il secondo raccoglie esempi di un teatro fatto di visioni più che di testi. Il terzo infine gioca sull’effetto sorpresa, ribaltando il classico rapporto tra attore e spettatore. Ad animare questi 3 percorsi un gruppo di artisti che incarnano perfettamente lo stile rigoroso e irriverente di B.motion teatro.
B.MOTION DANZA E’ un corpo a corpo seducente e inatteso quello proposto quest’anno da B.motion DANZA. Una messa a fuoco di regole e stereotipi pronti a saltare, sintomo di una realtà che ha perso il senso delle categorie, almeno di quelle tradizionali. Così Andrè Gingràs nella sua video installazione mette a confronto corpi in vendita. Tra sport e voierismo emergono donne boxeur e uomini porno star. Stessa desolante consapevolezza sui condizionamenti di genere anche da parte della coreografa olandese Anne Van den Broek. In cartellone con due spettacoli dal segno raffinato e coinvolgente, analizza nel primo l’ossessiva spinta seduttiva di donne esibite come carne da macello e nel secondo la desolante solitudine di uomini vittime di una virilità posticcia. Si delinea così il ritratto di un’umanità in transito, che comunica attraverso primitivi versi onomatopeici (i portoghesi Bomba Suicida) o che resta avvinta nella spirale vorticosa del suo stesso DNA (la greca basata in Germania Kat Valastur) o ancora scruta il proprio corpo per provare a riconoscersi (tema affrontato sia da Marco D’Agostin, Premio GDA Veneto 2010, che dall’australiano basato in Germania Adam Linder). Solitidini emotive anche quelle raccontate da due star della scena europea in programma al festival con i loro nuovi lavori in prima nazionale: Nigel Charnock e Carlotta Sagna. Sembra senza alcuna speranza questa specie umana immobile, pietrificata di fronte all’altro... ma proprio li dove l’isolamento prende il sopravvento si riscopre il piacere dell’abbandono. Emerge la possibilità di appartenere a qualcuno in una toccante composizione coreografica creata dal giapponese Yoshifumi Inao per la moglie, la norvegese Kristin Hjort. In fondo la nostra storia, il destino di appartenersi è legato al caso, all’aleatorietà, la stessa che indagano Simona Bertozzi e Robert Clark “vittime” di un felice incontro: quello tra due artisti che si riconoscono. Possono riconoscersi e tenersi stretti per mano anche due corpi tanto diversi, come quelli messi in scena da Alessandro Sciarroni. Alla fine tutto sta in quell’unico gesto creatore: un corpo che emerge dalla terra, che prende vita, e dal suo primo fino all’ultimo respiro lotta con se stesso per vincere le sue infinite contraddizioni (Oktana Dance Theatre - Grecia). B.MOTION TEATRO Per il trentennale del festival l’edizione 2010 di B.motion TEATRO diventa “da collezione”. Come quelle belle “golden” o “platinum” edition dei miti della musica tradizionalmente composte da 3 CD. Il primo è dedicato alle origini, ovvero la DRAMMATURGIA , e propone una serie di esperienze che si concentrano sulla parola, pur se reinventata. Il secondo raccoglie invece gli inediti, ovvero il teatro fatto di VISIONI più che di testi, quello a cui soprattutto negli ultimi tre anni il festival ha dato molto spazio, il terzo invece gioca sull’effetto sorpresa come le bonus track che, non menzionate nei credits pubblicati nel retrocopertina, partono all’improvviso, proprio quando siamo convinti che il CD sia terminato, creando un vero e proprio spaesamento. E giocano sugli SPAESAMENTI gli artisti raccolti in questo terzo gruppo, invadono la città di segni contemporanei, rendono protagonisti gli spettatori abbattendo la quarta parete per portare il teatro nella quotidianità o rendere l’ordinario extra-ordinario. A riempire di contenuti questa ideale confezione extralusso, alcuni artisti che hanno condiviso il loro percorso con il festival, ma anche nuovi incontri che ci auguriamo possano essere l’avvio di future entusiasmanti collaborazioni. Per DRAMMATURGIE: gli agghiaccianti ritratti femminili di Fibre Parallele e Menoventi, le nuove povertà osservate da Silvia Gribaudi e Giuliana Musso, l’universo femminile indagato da Senatore & Mabellini a partire da “Il lago dei cigni”, e il tema della morte preso di mira dalla scrittura sovversiva di Babilonia Teatri. Per VISIONI: l’immaginario fumettistico di Collettivo Cinetico, il tratto pittorico di Anagoor, l’astrattismo di Barokthegreat, attraversato da una curiosa deriva pop, l’approccio visionario di Plumes dans la tête, il rigore compositivo di Santasangre, in un’affascinante contaminazione tra scienza ed arte fino agli espressivi automi meccanici animati da Pathosformel. Per SPAESAMENTI le incursioni nei bar e nelle librerie del centro orchestrate da Luca Scarlini, la stanza della memoria di Vania Ybarra, i XXX anni del festival remixati da Rinaldi & Lanteri e gli indizi seminati con puntigliosa attenzione da Fagarazzi & Zuffellato, che rendono il pubblico il vero protagonista della loro performance. Ufficio Operaestate Festival Via Vendramini, 35 Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo Biglietteria del Festival Via Vendramini, 35 0424/524214 - 217811 fax 0424-217818 |