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déja.vu / MAMbo Accademia di Belle Arti
R e n C o n T r e

I n c o n t r i  e  i n c u r s i o n i

Bologna // 14 Gennaio > 18 febbraio 2010

A cura di Lelio Aiello, Sergia Avveduti, Paolo Parisi
giovedì 11 fe
bbraio ///// h 18.00

Italo Zuffi
Dinamiche inclusive/Dinamiche esclusive
///// Talk + Performance

Dopo l'intensa esperienza vissuta nel primo incontro con Liliana Moro, basata su una serie di ascolti sonori prodotti dal 1986 ad oggi, Italo Zuffi affronterà, invece, uno dei temi ricorrenti nelle sue opere: la “competizione” per sviluppare un racconto attorno a quell’attitudine competitiva e agonistica in atto tra artisti, e poi tra questi e le varie figure di riferimento all’interno del sistema-arte. Zuffi presenterà, due performance dal vivo, all’inizio e a metà dell’incontro, la prima realizzata da quattro attori e la seconda eseguita da un gruppo musicale.

 

Italo Zuffi (Imola, 1969) Lavora con la scultura, l’installazione, la performance e il video. Attraverso le sue opere esplora stati di vulnerabilità ed esprime la prudenza di una persona che si trovi in un ambiente ostile, all'interno del quale adottare lo sguardo come finestra sul mondo, inoltre, indaga l'esperienza interiore in funzione di un cambiamento di stato, crollo, o combustione. Il suo sguardo, smanioso di appropriarsi dello spazio e degli oggetti, sembra teso tra la ricerca di distanza e di ordine e la tentazione di mettere tutto sottosopra, per rivelare, di ogni cosa, l’intrinseca ricchezza e le molteplici possibilità. Si diploma nel 1993 all'Accademia di Belle Arti di Bologna, e nel 1997 ottiene il Master of Arts presso il Central Saint Martins College of Art & Design di Londra. Nel 2001 gli viene assegnata la Wheatley Bequest Fellowship in Sculpture presso l'Institute of Art & Design, School of Art, di Birmingham (GB). E’ stato artist-in-residence a Helsinki presso l’University of Art & Design nel 1998; a Vienna, su invito del Bundeskanzleramt, nel 2003; e in Francia presso il CIAV (Centre International d’Art Verrier) di Meisenthal, nel 2004. Il suo lavoro è stato incluso nella pubblicazione Espresso – arte oggi in Italia, edito da Electa nel 2000. Del 2003 è invece la monografia The mystery boy, con testi critici di Pier Luigi Tazzi, Luca Cerizza, e Nicolas Bourriaud. Ha esposto in personali e collettive tra cui: Monotono, Vicenza (2008), MAMbo, Bologna (2008), Newman Popiashvili Gallery, New York (2007), Galleria Continua, Beijing (2005), Rocca Sforzesca, Imola (2005), Le 36, Strasburgo (2004), Galleria Continua, San Gimignano (2003 e 1999), Centre Cultural Bancaixa, Valencia (2003), GAM Villa delle Rose, Bologna (2001).

 

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