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Sandokan al TEATRO SAN MARTINO

I Sacchi Di Sabbia/Compagnia Sandro Lombardi
Bologna // 11 > 13 febbraio 2010 h 20
SANDOKAN

o la fine dell'avventura
da "Le Tigri di Mompracem" di Emilio Salgari

Il luogo in cui si svolge l'azione è una cucina: attorno ad un tavolo si raccolgono i quattro personaggi che, indossato il grembiule, iniziano a vivere le intricate gesta del pirata malese. Perno dell'azione è l'ortaggio, in tutte le sue declinazioni: carote-soldatini, sedani-foresta, pomodori rosso sangue, patate-bombe, prezzemolo ornamentale. E poi cucchiai di legno come spade, grattugie come cannoni, una bacinella piena d'acqua per il mare del Borneo, scottex per cannocchiali, e ancora sacchetti di carta, coltellini, tritatutto...Il racconto si affaccia alla mente degli spettatori, per poi esplodere con una frenesia folle che contagia. La cucina è casa di Sandokan, nave dei pirati, villa di Lord Guillonk, foresta malese, spiaggia di Mompracem. 

Fedele all'ideale di un ironico esotismo quotidiano (Salgari non si avventurò mai oltre l'Adriatico) lo spettacolo - attraverso la rifunzionalizzazione di semplici oggetti d'uso - è un elogio all'immaginazione, che rischia di naufragare nel blob superficiale dei nostri tempi e al tempo stesso una satira di costume. Piccoli uomini (noi) e i loro grandi sogni si scontrano in un gioco scenico buffo ed elementare. Chi avrà la meglio?



13 febbraio 2010, al termine dello spettacolo Sandokan
Dal Don Giovanni di W. A. Mozart
concerto per "boccacce e rumorini"
(opera studio)


con Arianna Benvenuti, Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Vincenzo Illiano, Maria Pacelli, Matteo Pizzanelli, Federico Polacci, Giulia Solano
un progetto di Giovanni Guerrieri, Giulia Solano e Giulia Gallo

Italia, Anni Trenta.
Sei ragazzi in divisa da piccoli balilla, guidati da un'istitutrice severa, si trovano per strana casualità alle prese con la grande opera di Mozart. Per qualche arcana ragione le autorità vogliono fargliela eseguire a qualsiasi costo, pur non possedendo - i ragazzi - alcun strumento musicale, e neppure conoscendo la musica.
Che si tenti di sviluppare in loro un'innaturale passione per la bellezza?
Che si voglia farne dei libertini?
Il pubblico, tra gag e battute esilaranti, assiste così a un pionieristico tentativo di riproduzione - "per boccacce, versacci e rumorini" - del Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart.
Questo buffo concerto per "boccacce e rumorini" su alcune delle arie più note del Don Giovanni di Mozart, si propone innanzitutto di indagare la natura dei materiali sonori di cui è composta una melodia. Di particolare interesse è che l'approccio al lavoro sia completamente "teatrale": gli esecutori - non musicisti, ma attori - non conoscendo di fatto la musica, eseguono la partitura per imitazione, in forma sgrammaticata, svelandone così la sottile grammatura.
Ne viene fuori una divertentissima "scenografia vocale" che si avvicina molto, pur essendo un rielaborazione contemporanea, all'originale mozartiano.
Dunque un piccolo grande omaggio a Mozart: uno sberleffo e al tempo stesso un atto d'amore per un'opera magnifica. Questo progetto si inserisce inoltre nel percorso pedagogico realizzato da I Sacchi di Sabbia con gli allievi del Teatro Sant'Andrea: una riflessione sulla pedagogia teatrale e musicale, che diviene metafora del sistema pedagogico nazionale. In un curioso gioco di ribaltamenti, Don Giovanni, il cattivo maestro per eccellenza, presta la sua voce ad una satira efferata al sistema scolastico nazionale.

 

TEATRO SAN MARTINO
via guglielmo oberdan 25
40126 bologna
tel 051.7459360

info@teatrosanmartino.it

www.teatrosanmartino.it

 


 

 
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