NOBODADDY |
A Lido Adriano una personale del Teatro delle Albe con Stranieri e Aria Pubblica Ravenna // 17 al 19 dalle 21 L’ultimo appuntamento del prologo del Nobodaddy è con due lavori del Teatro delle Albe, in scena dal 17 al 19 dalle 21, Stranieri di Antonio Tarantino e Aria Pubblica di Patrizia Cavalli. Con Stranieri il Teatro delle Albe si rivolge alla scrittura a nervi scoperti dell’autore contemporaneo Antonio Tarantino (due volte vincitore del Premio Riccione). Un cortocircuito tra la visionarietà tragicomica delle Albe e il testo mai rappresentato prima di un genio sregolato del teatro italiano. Stranieri – ritratto impietoso della “paura dell’altro” come malattia intima e sociale – dipinge un uomo solo e molto malato, chiuso nel suo ricco appartamento “nell’alta Italia” come in un bunker, carico di ossessioni e rancori che trasformano il quotidiano in uno stato psichico febbrile. Qualcuno bussa continuamente alla sua porta: non possono che essere gli “stranieri”, gli immigrati, e l’uomo scaglia la sua invettiva contro quei pericolosi individui che a tutti i costi vogliono “entrare”. Il testo di Tarantino – col quale le Albe hanno debuttato un anno fa – vive di questa forte invenzione, di questo rovesciamento, che fa dei propri cari gli “stranieri”. La cosiddetta intimità familiare rivela così i suoi vuoti paurosi: “I muri più alti e invalicabili – afferma il regista Marco Martinelli – sono quelli che crescono, invisibili, all’interno delle famiglie, che ti rendono estraneo chi mangia alla tua stessa tavola, chi divide con te il letto, chi dorme nella stanza accanto alla tua”. Ma ancora di più Stranieri riguarda le diverse forme di estraneità: al proprio io, ai propri cari, alla morte stessa ed evidenzia una paura imminente che oggi sembra inevitabile per far funzionare il mondo. “Invece di guardarsi in casa – conclude Martinelli – di scrutare all’origine della propria violenza, si getta la colpa sul diverso di turno”. Stranieri – che con la sua presenza dal 17 al 19 dicembre alle 21 nella multietnica Lido Adriano trova una particolare collocazione – si svolge in quello stesso “bunker” che già aveva ospitato Sterminio (per trenta spettatori a replica, la prenotazione è obbligatoria) col risultato di un quadro a tinte cupe e grottesche, a cui danno carne Luigi Dadina (il solitario monologante), insieme a Ermanna Montanari e Alessandro Renda (la moglie e il figlio defunti), gli “stranieri”, appunto, che bussano alla sua porta. Costumi di Enrico Isola e Ermanna Montanari, progetto luci di Vincent Longuemare, musiche originali e sound design di Davide Sacco. Ogni sera, a seguire, verrà presentato Aria pubblica, miniatura vocale di Laura Redaelli sulla poesia omonima di Patrizia Cavalli, con la cura di Ermanna Montanari e Marco Martinelli. Il testo della Cavalli (pubblicato da Nottetempo) è diventato, nella lettura delle Albe, un “corto” teatrale per manifestare il diritto all’aria pubblica, all’aria che è di tutti. Si tratta di una visione poetica apparentata a quella allegrezza giocosa che le Albe avevano già incontrato nei versi di Elsa Morante, maestra della Cavalli, autrice del La Canzone dei Felici Pochi e degli Infelici Molti, rappresentata dalle Albe con successo in questi anni. I versi della Cavalli rappresentano la testimonianza viva di ciò che ogni giorno viene violentato, cancellato, rimosso, in nome di una presunta modernità che si trasforma (quasi sempre) in squallido abbandono.
Per la serata di VENERDI' 18 DICEMBRE partirà un autobus straordinario da Bologna (partenza ore 19) al prezzo speciale di 20 euro (spettacoli + bus). La prenotazione è obbligatoria al 333.7605760
Info e Prenotazioni www.ravennateatro.com skype: nobodaddy.ravenna |