Ai sensi della Legge 7 marzo 2001 n°62, si dichiara che Culture Teatrali non rientra nella categoria di "informazione periodica" in quanto viene aggiornato ad intervalli non regolari.ng

 

RAUM autunno/inverno 2009

REDIRECT
Same Moment

a cura di Jacopo Lanteri
Bologna // 16 dicembre h 20>23

 

Nelle arti della performance il pubblico è sostanziale all'opera. La sua presenza o la sua assenza è il crinale che permette l'esistenza stessa dell'accadimento spettacolare. Ma il pubblico, nel momento in cui il performer agisce, che fa? A cosa pensa? Cosa succede al suo corpo? Si è sempre Spettatori o solo quando si sceglie di esserlo? Cosa guardare, quando e come guardarlo? Cercare di afferrare il tutto o seguire un particolare e lasciarsi trasportare dal piacere della deriva?

 

Prendono parte all'evento-flusso di Same Moment, a cura di Jacopo Lanteri, alcuni artisti italiani dell'ultima generazione con progetti realizzati ad hoc ed una nuova formazione internazionale per la prima volta in Italia. Same Moment si snoda attraverso gli interventi di: Antonio Rinaldi con la performance The real light is the real light, la formazione vincitrice del premio Scenario 2009 Codice Ivan con senza titolo___Visitors(Space), il duo austriaco Nadaproductions con la singolare performance WE, Davide Tidoni con un'installazione video e un live sound environment entrambi nati dalla ricerca Ultras Sound #1; Fagarazzi & Zuffellato con Lezione di Moshpit e infine Fabio Acca feat. Wen Ting Yang con la performance /installazione Oracolo (Intervallo). Chiude la zuppa notturna a cura di Hoop, per i resistenti.

Rendere testimonianza di quello che accade nel momento della visione, ruotare lo sguardo di 180° - dall'ideale palcoscenico alla platea - e osservare cosa accade, nello stesso momento, allo spettatore, è il tentativo di Same Moment. Una ripercognizione che si sviluppa su due piani, spesso sovrapposti e inseparabili: il primo in una dimensione più fisica e personale, che ha a che fare con la nostra capacità di vedere, immaginare e ricostruire, il secondo più antropologico e sociale, in cui il corpo del singolo spettatore si unisce ad una comunità - intesa come performance body, piuttosto che insieme di forme e regole - per analizzarne i comportamenti collettivi. Quello che cerchiamo, seguendo l'ipotesi di Jacques Rancière nel testo 'Lo spettatore emancipato' e giocando coi paradossi, è un teatro 'senza spettatori': un teatro in cui lo spettatore non è più spettatore, ma partecipante attivo di una performance collettiva.

con:
 
ANTONIO RINALDI
The real light is the real light
accadimento luminoso   

The real light is the real light
è un esercizio escatologico.
Osservare la luce, concentrarsi sulla cronologia dell'accadimento luminoso del mondo, sulle sue evoluzioni per poi tradurre tutto in una immagine finale, ultima.
"Il pubblico sono io". Dove si deve collocare oggi il pubblico? Non sicuramente sulle sedie. Ormai la sedia è diventata una costante senza pensiero, sterile, lisa. Il punto di vista? Il punto di vista? Dev'essere necessariamente anche una questione fisica.
Antonio Rinaldi è nato nel 1981. Le sue opere (azioni performative o installazioni che siano) tendono sempre ad un forma di ribaltamento, sia  fisico che concettuale.

DAVIDE TIDONI
Ultras Sound [01]
installazione video e live sound environment
 
Ultras Sound [01] rientra in un più ampio percorso di ricerca che si è sviluppato partendo dalla condizione acustica dello stadio contemporaneo, nonché dai comportamenti e dai modelli d’ascolto del mondo ultras ed in particolare del gruppo Brescia 1911 Curva Nord. Il calcio non è l’unica ragione che spinge un ultras ad andare allo stadio. Prima dell’amore per la maglia, prima dell’orgoglio per i propri colori e prima ancora del sentimento d’appartenenza che lo lega al gruppo ed al terriorio, ciò che muove l’intimo di ogni ragazzo/a da stadio è il bisogno d’esibire il proprio io; l’esposizione del proprio potere d’agire nel mondo.
Davide Tidoni è un ricercatore sonospaziale, in costante approfondimento. Porta avanti un percorso di studio personale che sfrutta le potenzialità espressiva degli ambienti, dell’elettroacustica, degli oggetti e della batteria preparata.

FAGARAZZI & ZUFFELLATO
Lezione di Moshpit
installazione video
 
Il moshing e’ una danza violenta e sfrenata, una sorta di moderno ballo tribale che si pratica durante i concerti di hard-rock, punk, metal. Una marea inarrestabile di corpi che si spingono e si lanciano l’uno contro l’altro. La zona sotto il palco dove il pubblico si scatena si chiama Moshpit. Nei loro lavori Fagarazzi & Zuffellato questionano l’atto performativo, le sue forme e la sua relazione con il pubblico, con Lezione di Moshpit, continuano la loro ricerca attorno questi aspetti.
Andrea Fagarazzi & I-Chen Zuffellato collaborano dal 2005. Realizzano progetti in cui esplorano i concetti corporei considerando la diversità in relazione all'identità e la sua alterità, utilizzando diversi linguaggi espressivi senza confini di genere. Il lavoro Io Lusso ha vinto il 3° premio a EXTRA – segnali dalla nuova scena italiana 2007/08.

CODICE IVAN
Bubblebash___Visitors(Space)
we wanna be your happening project
infiltrazione performativa
 
Lo spazio dell’evento, di qualunque tipo, artistico o sportivo, scientifico o medico, è un contenitore. Solo i soggetti presenti forniscono alla storia la possibilità di avere inizio. Dunque un’ipotesi: lo spettatore, o meglio il visitatore fornisce i materiali per il lavoro il suo essere presente nel ruolo di cui si è investito partecipando all’evento. Lo spettatore è in scena da sempre, dal momento in cui inizia la serata. E’ inconsapevolmente attivo come oggetto in mano al performer. Un’azione involontaria dell’essere umano che fornisce i materiali dell’esperimento.
Codice Ivan è un progetto di ricerca performativa nato nel 2008 dall’incontro tra Anna Destefanis, Benno Steinegger e Leonardo Mazzi. Le provenienze eterogenee dei componenti, orientano l’attenzione del gruppo in una direzione inevitabilmente multidisciplinare. Da questo percorso è nato Pink, Me & The Roses, (vincitore del Premio Scenario 2009).
 
FABIO ACCA feat. WEN TING YANG
Oracolo (intervallo)

"Il giudizio della critica, ovvero la critica del giudizio". ORACOLO (intervallo) si potrebbe sintetizzare con questo piccolo calembour, con il rovesciamento del ruolo a cui solitamente il critico teatrale è chiamato. Porre delle domande, piuttosto che rispondere; insinuare dubbi, piuttosto che rassicurare. Ma l'oracolo - è noto - non coincide mai materialmente con la parola della divinità chiamata in causa. Si serve di un'altro corpo per manifestarsi così, attraverso un medium-performer che funge letteralmente da 'mediatore'. il Critico interroga lo spettatore che desidera porsi delle domande sui temi dello spettacolo e della rappresentazione.
Fabio Acca è critico, studioso di teatro, regista e dj. Come studioso, si occupa di nuova performatività e collabora con riviste specializzate di settore. Come regista ha firmato diversi lavori teatrali, mirati alla ricognizione dell’immaginario contemporaneo.
 
NADAPRODUCTION
WE  
performance - prima italiana
 
Nei lavori precedenti Amanda Piña, artista di origini cilene, ha indagato il concetto di Io, in SELF, e la sua controparte in YOU. La performance WE, nata in collaborazione con l'artista svizzero Daniel Zimmermann, prosegue idealmente quella ricerca, concentrandosi sull'idea di collettività e unità attraverso un dispositivo scenico di mise en abime. Piña e Zimmermann trasformano il pubblico in partecipante attivo della performance, lasciandolo però comodamente seduto al suo posto. 'Come un gregge addestrato, gli uomini restano seduti tranquilli e in infinita pazienza. Ciascuno però è ben cosciente della propria singola esistenza; egli ha pagato e si rende conto esattamente di chi gli siede a fianco. Prima dell'inizio egli osserva tranquillamente la fila di teste radunate: esse risvegliano in lui una sensazione piacevole, ma non troppo pressante, di concentrazione...'
nadaproduction, Amanda Piña & Daniel Zimmermann collaborano dal 2005. La loro ricerca si concentra su diversi aspetti della ricezione e della percezione, attraverso nuove forme di coinvolgimento del pubblico nelle loro performance
.

 

 

Raum info

via Ca' Selvatica 4/d - Bologna  tel 051.331099   info@xing.it   www.xing.it/raum.html
Raum press
mob 349.1250956   tel 051.331099  pressoff@xing.it

 
Sito realizzato con Joomla - Realizzazione grafica: Enrico De Stavola
condividi