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Ravenna // 10 dicembre 2009 ore 21 presentazione del libro (Editoria & Spettacolo) Presentazione del volume LEBEN e del film Il corpo delle donne al Nobodaddy per un momento di riflessione tra arte e società con gli autori Marco Martinelli e Lorella Zanardo, coordinato dalla giornalista Federica Ferruzzi Il testo di LEBEN, lo spettacolo del Teatro delle Albe visto al Rasi due anni fa – che intreccia gli incubi grotteschi creati da un diavoletto sceso sulla terra nell’Ottocento, con il male che dilaga nei giorni nostri – è il pretesto per aprire un focus su uno dei nodi che maggiormente involgariscono il comportamento umano di questa epoca che vorrebbe dirsi civilizzata: in LEBEN l’oggi è guardato attraverso l’immagine emblematica di una multinazionale che vende “ragazze in valigia”, paradosso drammaturgico riferito al traffico delle bianche e al turismo sessuale dilagante, e dunque alla mercificazione del corpo della donna. Questo testo viene riproposto ora, con una nuova introduzione di Andrea Bajani, da Editoria & Spettacolo, casa editrice romana che lo aveva dato alle stampe, in occasione del debutto, sotto il primo titolo Scherzo, satira, ironia e significato profondo, poi mutato. Ispirato all’opera Scherzo, Satire, Ironie und tiefere Bedeutung di Christian Dietrich Grabbe, autore tedesco di inizio Ottocento, nonché drammaturgo prediletto da Alfred Jarry, LEBEN procede alternando due bande temporali, due storie che inizialmente corrono parallele poi finiscono per inciampare l’una sull’altra, inchiodando alle proprie responsabilità, ai propri compromessi quotidiani, i lettori-spettatori, visti come azionisti della multinazionale. Ne risulta una farsa nera, uno sguardo “politttttttico” sul paesaggio dell’Occidente contemporaneo, dove la strampalata fantasia di Grabbe è accostata allo humour anarchico e ribelle della penna di Marco Martinelli. “Nel teatro in valigia di Martinelli – così lo scrittore Bajani nell’introduzione – non c’è nessun rifugio possibile, nessuna fuga, ma l’obbligo di guardare in faccia quell’universo profondo, carsico, in cui la regola salta in aria, non puntella più nulla, lascia smarriti, gli occhi spalancati dall’inquietudine”. Nella stessa serata, a seguire – in collaborazione con Assessorato Pari Opportunità del Comune di Ravenna e Circolo Libertà e Giustizia di Ravenna - è in programma la proiezione del film-documentario Il corpo delle donne di Marco Malfi Chindemi e Lorella Zanardo, che sarà presente all’incontro. Si tratta di un documentario di 25' sull’uso del corpo della donna in tv, creato a partire dalla constatazione che le donne, le donne vere, stiano scomparendo dalla tv e che siano state sostituite da una rappresentazione grottesca, volgare e umiliante. Un processo di cancellazione dell'identità delle donne che sta avvenendo sotto lo sguardo di tutti ma senza che vi sia un'adeguata reazione, nemmeno da parte delle donne medesime. Da qui si è fatta strada per gli autori l'idea di selezionare le immagini televisive che avessero in comune l'utilizzo manipolatorio del corpo delle donne per raccontare quanto sta avvenendo non solo a chi non guarda mai la tv ma specialmente a chi la guarda ma “non vede”, con l’obbiettivo di interrogarsi e interrogare sulle ragioni di questa cancellazione, di cui ognuno di noi oggi è spettatore silenzioso. Il lavoro mette inoltre in particolare risalto l’omologazione dei tratti somatici in relazione alla chirurgia estetica che oblia il rapporto col tempo e con l’esperienza. In supporto alla divulgazione del documentario, è stato creato un sito (www.ilcorpodelledonne.net) con lo scopo di sviluppare un senso critico nei confronti delle immagini prodotte dalla tv. Attraverso un blog, il sito offre anche una reale possibilità di scambio di idee e informazioni di tematiche che riguardano la condizione femminile.
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