DRAMMA VS POSTDRAMMATICO |
POLARITÀ A CONFRONTO Laboratori DMS h 14 con Anna Barsotti, Piersandra Di Matteo, Gerardo Guccini, Lorenzo Mango,
Il teatro contemporaneo ha saputo scindere le sue trasformazioni dai retaggi del passato, per questo si è reso necessario un rinnovamento del linguaggio sul teatro che fosse al livello del rinnovamento linguistico del teatro. La nozione di “postdrammatico” è stata coniata dieci anni fa da Hans-Thies Lehmann; Claudio Meldolesi, con espressione analoga, ha parlato di “dopo dramma” per indicare le “drammaturgie individualizzate” nate a seguito della crisi della drammaturgia testuale. Ora, con questo convegno, che riunisce tanto studiosi del postdrammatico che osservatori attenti alle rigenerazioni del testuale, si valuta la possibilità di considerare il “dramma” non più e non solo come un'eredità oppressiva di cui liberarsi, ma come una polarità che, non venendo cancellata o superata, interagisce con la dimensione postdrammatica. Nelle prassi materiali dell'innovazione, si riscontrano infatti, e sempre con maggiore frequenza, contatti fra le due polarità. Processi di composizione, pur basati su improvvisazioni fisiche e verbali, sfociano in oggetti testuali fruibili in autonomia; formazioni/guida nell'esplorazione della performace postdrammatica si saldano a drammaturgie d'autore dimostrando la compatibilità delle proprie tecniche; il teatro, in molte sue articolazioni, si serve della parola e, talvolta, della parola drammatica, per ripristinare, con la pratica della rappresentazione, l'inclusione scenica della realtà rappresentata. La polarità dramma/postdrammatico contempla dunque quella fra le realtà del mondo e l'autenticità corporea del performer. Sia l'una che l'altra sono componenti fondanti del teatro, il cui studio dovrebbe quindi ricercare – ed è questa la proposta del convegno – logiche inclusive da verificare e collaudare in concreto. Alla giornata partecipano osservatori del panorama internazionale, Jean-Pierre Sarrazac e Nicolas Ridout, protagonisti degli adeguamenti storiografici alle espressioni del “dopo dramma”, Marco De Marinis, Lorenzo Mango e Valentina Valentini, una studiosa della testualità rigenerata come Anna Barsotti, ricercatori degli innesti fra innovazione e testo come Gerardo Guccini, Dario Tomasello e, con particolare riferimento alle modalità della decostruzione testuale, Piersandra Di Matteo.
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