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Le Vie di Modena e oltre…
Sulla direttrice Modena-Carpi-Vignola torna dal 10 al 18 ottobre la IV edizione di Vie Scena Contemporanea Festival che ospita le più interessanti realtà dello spettacolo contemporaneo. Promosso dall’ERT- Emilia Romagna Fondazione Teatro, apre i battenti con il titolo La memoria del contemporaneo, edizione speciale dedicata a Thierry Salmon, regista belga, morto a 41 anni, a dieci anni dalla scomparsa.
Vie ospita per l’occasione TRACES, una mostra, articolata in quindici stanze con oggetti di scena, foto e frammenti di scenografie, arricchita da materiali d'archivio, video ma anche testimonianze, che premetterà di conoscere un percorso artistico che ha legato Salmon all'Italia, in particolare al Centro per la ricerca teatrale di Pontedera e al Centro Teatrale San Geminiano di Modena.
Inoltre al festival sono presenti, con le loro creazioni attuali, molti degli artisti e compagni di strada di Salmon, tra i quali: Enrico Bagnoli, Carmen Blanco Principal, Luisa Pasello e molti altri.
Finalmente arriva in Italia, dopo lo straordinario successo al Festival di Avignone, Romeo Castellucci regista e maitre à penser della Socìetas Raffaello Sanzio, presenta in Italia Inferno, primo momento della sua trilogia spettacolare liberamente ispirata alla Divina Commedia.
Ma gli appuntamenti danteschi anche continuano fuori dal festival con Purgatorio (28 - 29 ottobre) al Teatro Valli di Reggio Emilia e con Paradiso (dal 4 al 9 novembre) alla Chiesa di Santo Spirito di Cesena. Ma a VIE ancora Socìetas Raffaello Sanzio con Chiara Guidi e Scott Gibbons, che dopo Madrigale appena narrabile, continuano a lavorare sulla voce, indagando le sue potenzialità musicali attraverso una ricerca condotta con gli allievi del corso di Alta Formazione per Perfomer.
Anche i sei di Sheffield diretti da Tim Etchells confermano la loro presenza a Modena. Forced Entertainment tornano, infatti, a far collidere immagini, parole e cose, sgretolando le convenzioni teatrali. Se da ormai più di vent’anni il loro percorso si connota attraverso atteggiamenti irriverenti, collisioni di segni, traiettorie a ridosso del testo, Spectacular, che per la prima volta dal 1997 riunisce esclusivamente i componenti del gruppo storico, si concentra sull’analisi dell’accadimento performativo in chiave irriverente e caustica aprendo lo spazio del teatro all’umorismo e all’invenzione. Gradito ritorno in Emilia Romagna di Peter Brook, uno dei più autorevoli creatori teatrali a livello mondiale. insieme all’attrice Miriam Goldschmidt, indaga nel cuore del processo creativo del teatro e promette di non dare dimostrazioni, né esporre teorie. Queste le preemesse del progetto Warum Warum, secondo spettacolo in lingua tedesca del regista. Il punto di partenza sono i testi di alcuni dei più importanti fondatori del teatro moderno: Meyerhold, Craig, Dullin,
Artaud - tra gli altri - ma si avvertono anche echi di Zeami Motokiyo, uno dei maestri del Nÿ-teatro giapponese e naturalmente di Shakespeare, al quale Brook fa sempre riferimento. Il gruppo ravennate, Fanny & Alexander, presenta una maxi-tappa del progetto dedicato al Mago di Oz, A WAY, momento in cui, per la prima volta, tre spettacoli autonomi – Kansas, East, Emerald City – sono presentati in questa forma, quella di un unico immaginifico itinerario. Ormai presenze d’obbligo le note compagnie, Motus e Teatro Delle Albe, Danio Manfredini/Teatro Valdoca. Altri nomi? I giovanissimi sperimentatori di forme astratte pathosformel, ma anche i più noti Alain Platel/Fabrizio Cassol, Uiko Watanabe, Luisa Pasello/Fondazione Pontedera Teatro, Francesca Grilli, Proia/Conti, Giorgio Barberio Corsetti/ Fattore K. Ma altro ancora, quindi buone visioni!
 
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