Fattore K |
13>14 febbraio A raccontare causticamente e violentemente l'aberrante condizione umana del XXI secolo attraverso il personaggio simbolo del consumismo è la penna-bisturi di Rodrigo García. Il suo Ronaldo è un giovane lavoratore di McDonald's, come ce ne sono tanti in tante parti del mondo, che racconta episodi della propria vita segnati da MacBurger e patatine. Lo vediamo pulire il fast food, il cui lindore è ricercato maniacalmente, lo vediamo preparare classici happy meal mentre racconta di chi muore di fame. Il rassicurante ambiente del Mc Donald's diventa così ben presto il laboratorio di un futuro (e di un presente) di sfruttamento e violenza. "Il tema delle mie ultime opere - spiega García - è la distribuzione del cibo nel mondo: noi viviamo troppo bene e altri troppo male, pensateci, dico loro con i miei spettacoli. Il cibo è qualcosa che appartiene alla nostra quotidianità: produce incontri strani in scena e nella vita può fare scoppiare le guerre". Lo stesso García, argentino sfuggito alla dittatura e ora di stanza a Madrid, con il suo essere provocatorio, grottesco ed eccessivo, è oggi uno degli artisti punto di riferimento del teatro contemporaneo internazionale. Con La storia di Ronaldo il pagliaccio del McDonald's, forse il suo testo più emblematico, si misura uno dei nostri registi più importanti: Giorgio Barberio Corsetti, che parla di "un teatro decisamente fisico, in cui il testo è inscindibile dalla messa in scena, perché determinato da continui stimoli sensoriali - olfattivi e visivi - che attaccano 'violentemente' lo spettatore, concedendogli di tanto in tanto anche quel po' di ironia e di umorismo necessari a smorzare un messaggio altrimenti eccessivamente diretto e brutale". Ne viene fuori così una narrazione (fra attore e video) che pian piano ci trascina dalla confidenza di un ragazzo entusiasta del suo lavoro nel più bel fast-food agli abissi di un orrore quotidiano. Per informazioni e prenotazioni: Teatri di Vita via Emilia Ponente, 485 Bologna tel: 051.566330 www.teatridivita.it
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