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Parlare di teatro in fotografia

14 nov '08 > 9 gen '09
Mondaino
L'arboreto - Teatro Dimora di Mondaino presenta una mostra fotografica di Laura Arlotti intitolata Parlare di teatro in fotografia. La serie dei ritratti fotografici è stata realizzata al Teatro Dimora durante i periodi di lavoro degli artisti che, protetti e discretamente accompagnati dal paesaggio, hanno abitato e creato a L'arboreto. “In un luogo di riflessione e di lentezza, in cui il tempo è percepito sospeso, dilatato, bloccato, ho la fortuna di vivere più e più volte l’incontro tra la fotografia e il teatro.” Laura Arlotti

«Parlare di teatro in fotografia, cioè concretamente fotografare teatro, somiglia troppo a tenere un discorso sulla fotografia stessa e dunque a fotografare “sé”, il proprio lavoro, i propri mezzi, il proprio linguaggio: una sorta di paragone per se stessi. Reciprocamente, le poche volte che il teatro ha messo in scena i fotografi (per esempio in Ibsen) è facile scoprire in quelle figure un po’ demiurgiche più di un sospetto di metafora teatrale. Tutto avviene come se due specchi diversi per natura e per tecnica fossero messi nella condizione obbligata di riflettersi a vicenda. Il circolo vizioso è quasi inevitabile, e certamente pericoloso. […] Il teatro fa metafora con molte parti del corpo umano: è bocca spalancata, è abbraccio, è ventre molle ed emotivo, è utero, è stomaco disposto a digerire qualunque cosa. Ma, come dice il suo nome e mostra la sua anatomia, è soprattutto occhio. La platea oscura e rotonda è il luogo dove avviene la visione; dall’immagine luminosa la separa solamente una palpebra sottile e rossa, il sipario, che chiude un varco ricurvo come l’arco ciliare. […]. Anche la macchina fotografica è metafora dell’occhio; anzi è un suo modello costruito espressamente in modo da simularne il funzionamento: vi si possono trovare gli stessi elementi, una camera in cui si forma l’immagine, una superficie sensibile sul fondo, un diaframma e un otturatore che lo separano dal suo oggetto. […] L’obbiettivo è l’arco scenico, il diaframma equivale al sipario, la pellicola sta al posto del pubblico». Ugo Volli, La Quercia del Duca. Vagabondaggi teatrali, Milano, Feltrinelli, 1989

Laura Arlotti Riminese, classe 1981, diplomata nel 2003 alla scuola di fotografia Spéos, Parigi, nel 2006 ha ottenuto il Master in Fotografia dello Spettacolo presso l’Istituto Europeo di Design di Milano. Dal 2004 documenta il festival Santarcangelo dei Teatri, dal 2004 lavora per il Teatro Dimora dell’Arboreto di Mondaino e da quest’anno con il festival Fies Drodesera. Collabora con l’Associazione di critici teatrali Altre Velocità e con vari festival di teatro sperimentale. La sua produzione è legata principalmente allo studio dei “work in progress” di molte delle compagnie teatrali sperimentali italiane emergenti.

Per informazioni:
Bar La Loggia
Piazza Maggiore,19 - Mondaino (Rn)
tel. 054.982149

 
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