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Santarcangelo •12

Festival Internazionale del Teatro In Piazza
13-22 luglio 2012


Si appresta ad aprire i battenti il Festival Internazionale del Teatro in Piazza di Santarcangelo, il festival storico della piccola cittadina romagnola giunto quest'anno alla sua quarantadesima edizione.
Dopo il progetto triennale che aveva visto, tra il 2009 e il 2011, alternarsi nella direzione artistica del festival, tre artisti di spicco quali Chiara Guidi, Enrico Casagrande ed Ermanna Montanari, il Festival riparte quest'anno con un nuovo progetto triennale e la nuova direzione artistica di Silvia Bottiroli, coadiuvata nel suo esercizio dai co-direttori Cristina Ventrucci e Rodolfo Sacchettini.
Ed è proprio la nuova direzione artistica ad esplicare, in una dichiarazione di intenti, il senso e il valore di questa composizione festivaliera. "Nel costruire il programma -afferma Silvia Bottiroli- abbiamo messo in discussione i paradigmi consolidati del festival e gettato lo sguardo nello sconosciuto, ripensando alcuni luoghi – dalla piazza a edifici industriali in disuso – con la complicità di artisti che hanno saputo immaginare possibilità inaspettate; nel programmare alcuni spettacoli di giro, se non addirittura di repertorio, là dove ci sembrava importante (ri)vederli e collocarli in un altro contesto, nella convinzione che Santarcangelo non sia una vetrina ma un luogo di esperienza artistica; nell’aprire dialoghi internazionali con collettivi che hanno cinquant’anni di storia e con artisti alla loro prima creazione. Soprattutto si sono immaginati molti progetti fuori formato rispetto al teatro, che sconfinano con semplicità e con spudoratezza nell’arte, nella scrittura, nel disegno e nel cinema, e si sono coinvolti bambini, anziani, cittadini e stranieri in creazioni di artisti capaci di operare un cortocircuito tra la scena e la vita, lontano da ogni forma televisiva e da ogni narcisismo, a ricordarci come l’arte sia un luogo di distillazione del reale, uno spazio dove è possibile esercitare uno sguardo di inesperienza e di coraggio e farsi vulnerabili a ciò che non si sa e non si comprende, a ciò che non ci appartiene e a cui forse apparteniamo".
Un Festival quindi costruito su più livelli, con produzioni e ospitaltà di rilievo, laboratori, concerti, sperimentazioni e momenti di incontro e approfondimento come nella tradizione più dorata del festival.
Tra gli event del festival vanno senz'altro segnalati  i due lavori in residenza, coprodotti dal festival e realizzati insieme ai suoi abitanti: Ads (Santarcangelo) di Richard Maxwell e Sogni di Virgilio Sieni. Il regista e drammaturgo newyorkese Richard Maxwell (US) (dal 13 al 21 luglio), che torna a Santarcangelo dopo la sua presenza nel 2009, realizzerà una creazione coinvolgendo trenta persone chiamate ad affermare pubblicamente ciò in cui credono. Ads (che sta per advertisement, ovvero “annuncio pubblicitario”) parte dalla domanda su come possa l’uomo riprendersi il proprio spazio in un mondo consumato da crisi d’identità e dominato dalla pubblicità. Ads (Santarcangelo), un ritratto video-teatrale, sarà presentato per l’intera durata del Festival al Teatrino della Collegiata.
Anche Virgilio Sieni (IT) (dal 19 al 22 luglio) coinvolge cittadini di Santarcangelo in Sogni, dove prosegue la sua ricerca sull’arte del gesto condotta con i non professionisti, interessato a rintracciare elementi di bellezza nella forza che una persona comune riesce a esprimere compiendo un’azione semplice; Sieni lavorerà sulla materia del sogno, mettendo in scena anziani e bambini intenti a evocare dimensioni fantastiche. Il coreografo toscano inoltre presenterà nella cornice di Villa Torlonia a San Mauro Pascoli anche Solo Goldberg Improvisation (18 luglio) considerato il suo manifesto artistico.

Tra le produzioni del festival figurano anche realtà emergenti della scena italiana: il giovane collettivo milanese Strasse (IT) (dal 13 al 22 luglio) che con la performance urbana Drive in#3 (Santarcangelo di Romagna) attraversa il paesaggio con sguardo cinematografico accompagnando lo spettatore in una drammaturgia di apparizioni; e la formazione Barokthegreat (IT) (20 e 21 luglio) che con Indigenous sprigiona un universo dalla temperatura primitiva, un mondo dal ritmo ostinato e balenante, frutto dell’incontro scenico di danzatori e musicisti.


In un programma fitto e completamente concentrato quasi totalmente negli spazi del paese, si snoderanno altri lavori che in modo diverso elaborano la relazione tra sguardo d’artista e contesto, con numerose presenze internazionali.
Dalla Germania arrivano per la prima volta in Italia le She She Pop (DE) (20, 21, 22 luglio), un collettivo di artiste-performer che in un trittico di dialoghi, Schubladen (Cassetti), esplorano diverse questioni della vita comune e della memoria personale, aprendo anche riflessioni di più ampia portata, sino a ricostruire una biografia collettiva degli ultimi quarant’anni di storia europea.
Il “duo” eccentrico composto dallo svizzero Martin Schick e dall’argentina Laura Kalauz (19, 20, 21 luglio) in CMMN SNS PRJCT (Progetto di senso comune) coinvolge gli spettatori in una sorta di parabola delle relazioni umane e di come esse vengano influenzate dalla logica del profitto economico. Damir Todorović e Valentina Carnelutti (13, 14, 15 luglio) creano con As It Is un gioco nel quale si manipola l’identità privata dell’attore disorientando lo spettatore per dimostrare come la “verità” passi da un piano di realtà a un altro, e come la sua natura muti in contesti diversi. Il performer croato Matija Ferlin (13, 14, 15 luglio) presenta Sad Sam / almost 6 (Ora sono / Quasi 6), un lavoro sull’infanzia e sulla sua fine, sulla forza dell’immaginario e di un linguaggio capace di creare le cose nominandole.
In dialogo con gli oggetti anche il lavoro di Gyula Molnàr, artista di origini ungheresi, (dal 18 al 21 luglio) che con Piccoli suicidi porta gli oggetti a narrare se stessi: spettacolo cardine del teatro di figura, creato quasi trent’anni fa, quello di Molnàr è un piccolo capolavoro nella tradizione europea di questo genere teatrale rivolto a un pubblico di adulti e bambini.

Debutta al festival il nuovo lavoro di Kinkaleri Fake For Gun No You (13 e 14 luglio), inscritto nel progetto di ricerca All! che riporta la formazione toscana a interrogarsi sul piano coreografico per la creazione di nuovi linguaggi in relazione a William Burroughs.
Si pone sul piano della ricerca legata al corpo anche l’inedito sodalizio della performer e danzatrice Mara Cassiani con l’illustratrice Mara Cerri per You And Me And Everywhere (dal 19 al 22 luglio) ispirato al libro Via Curiel 8 della Cerri; le due artiste intraprendono un suggestivo percorso ibrido tra l’immaginario il disegno animato e la scena teatrale.

 

La presenza del Teatro Valdoca a Santarcangelo •12 crea un polmone di energia visionaria allo Sferisterio, aperto allo sguardo degli spettatori tutti i giorni dal 16 al 22 luglio. La compagnia allestisce un accampamento poetico che prepara – in forma di laboratorio per giovani attori, musicisti e danzatori – un grande affresco corale, a rideclinare la forma dell’happening, luogo di pensiero e azione acceso dalla creazione artistica, in omaggio a John Cage nel centenario della nascita. Le case dei sogni di John Cage culminerà, nell’ultimo giorno di festival, in una “parata” (22 luglio) allo Sferisterio seguita da una festa, aperta a tutti gli artisti e i cittadini, invitati nello spazio della scena per un’esplosione di gioia collettiva.

Cuore pulsante del festival, la piazza centrale di Santarcangelo verrà allestita a cura di Aidoru con una serie di arredi speciali, ottenuti dal riciclo di bancali e ideati come sedute per la sosta e per la visione degli spettacoli. A reinventare un’idea di “teatro in piazza” lavoreranno: César Brie (15 luglio), proponendo una versione inedita del suo ultimo lavoro Karamazov, in un adattamento corale e avvincente con il giovane gruppo di attori usciti da un percorso di formazione dell’Ert; Accademia degli Artefatti (19 luglio), che presenterà l’episodio Nascita di una Nazione di Mark Ravenhill, uno sguardo spietato sul teatro e sulle città, in forte relazione con gli spettatori; Codice Ivan (14 luglio) con GMGS_What the Hell Is Happiness?, che si confronta con il motore del fare quotidiano e con la sua ricerca spesso ossessiva della felicità; il musicista Francesco Giomi (20 luglio) di Tempo Reale con un omaggio a Cage, intitolato Cage/Fontana reMix - Un paese di musica immaginaria e realizzato con venti musicisti chiamati a raccolta intorno a un’idea di paesaggio musicale. Gran finale con un evento visionario a cura di Zapruder filmmakersgroup (21 luglio), che con I topi lasciano la nave. Yes Sir, I Can Boogie allestirà in piazza una vera e propria maratona di ballo, recuperando una tipica tradizione  emiliano-romagnola e trasfigurandola attraverso dispositivi elettronici in un mondo sonoro straniante.

Alternandosi al teatro, anche il cinema abiterà la piazza, richiamando l’antico sapore della meraviglia che questa arte può suscitare nelle notti della comunità; il “Cinema in piazza Grande” accoglierà film di diverso genere tra cui un omaggio a Tonino Guerra (che si compie anche nell’ospitalità della mostra Nel mondo di Tonino Guerra curata da lui stesso poco prima di morire e in un ascolto di poesie all’Arena Cappuccini in anteprima di festival il 12 luglio) con la proiezione di Ginger e Fred di Federico Fellini, un programma di corti di animazione (di Mari Kanstad Johnsen(N), Reinis Pēterson(CH), Mara Cerri, Magda Guidi, Ericailcane(IT), Simone Massi(IT), Signe Baumane(LV), Donato Sansone(IT), Vladimirs Ļeščovs(LV)) e i documentari di città di ZimmerFrei.
Piazza Ganganelli ospiterà inoltre Tipografia Testamento (dal 13 al 22 luglio) e Radio Gun Gun (14, 15, 20, 21, 22 luglio). Il primo è un laboratorio artigianale aperto al pubblico che si occupa di raccogliere e rielaborare contenuti visivi, testuali e musicali, pubblicandoli in edizioni artigianali, autoprodotte e a tiratura limitata. La seconda è una radio dal vivo, a cura di Altre Velocità(IT), trasmessa in diretta in streaming e ascoltabile nei giorni successivi in podcast.

Saranno inoltre presenti al festival: l’ultimo lavoro di Menoventi (13, 14, 16 luglio), L’uomo della sabbia, che gioca con le coordinate di spazio e tempo in modo profondo e grottesco, sulla soglia sempre labile che separa il reale e la rappresentazione. Grattati e vinci, terzo e ultimo episodio della “Trilogia dell’inesistente” del gruppo riminese Quotidiana.com (dal 14 al 17 luglio), il cui lavoro drammaturgico recupera moduli e ritmi del vivere ordinario, portandoli a una sorta di estreme conseguenze. Gruppo nanou (15 e 16 luglio) con Sport, un atto poetico che coglie l’intimità dell’atleta nella sua solitudine durante i preparativi per l’esecuzione ginnica. La ricerca sonora al centro di Mirto Baliani e Marco Parollo in Fuocofatuo (13, 14, 15 luglio): un concerto in cui i suoni prodotti dagli oggetti di uso domestico trasfigurano dal rumore a un crescendo musicale. Sono lavori questi, così come altri presenti a Santarcangelo •12, che hanno già debuttato e che vengono scelti per il loro valore artistico intrinseco. In questo senso il festival vuole dare un segnale in controtendenza rispetto alla diffusa logica di prime nazionali, privilegiando in alcuni casi la qualità alla novità. Santarcangelo •12 ospita inoltre le selezioni del Premio GD’A (17 e 18 luglio), dedicato alla giovane danza d’autore.

Alcune presenze di Santarcangelo •12 anticipano futuri progetti del triennio, tra scena e schermo. Il collettivo ZimmerFrei (dal 13 al 16 luglio) – impegnato in diverse parti d’Europa nella costruzione di progetti di arte pubblica e di videoarte – presenta i documentari Memoria esterna, Lkn Confidential e The Hill introducendo una modalità di lavoro e di sguardo sulla città che condurrà l’anno prossimo a una creazione per il festival basata sull’osservazione e la relazione con la città.
Il Théâtre du Soleil presenta il film tratto dallo spettacolo Les Éphémères (dal 19 al 22 luglio), scritto a partire dalle memorie degli attori guidati da Arianne Mnouchkine, in cui le vicende biografiche e la Storia si fondono.

Il rapporto dell’arte con la rappresentazione dell’infanzia e quello del teatro col disegno e col fumetto sono un altro dei nodi irradianti del festival che daranno vita a diversi altri appuntamenti in programma. Tra questi, due laboratori rivolti ai bambini: il laboratorio-spettacolo di Silvano Voltolina e Francesco Bocchini (dal 13 al 21 luglio) che coinvolgeranno i bambini in Arte per Nulla, un omaggio al maestro elementare visionario Federico Moroni (Santarcangelo 1914-2000); e il laboratorio di osservazione, disegno e narrazione condotto da Hamelin (13-14 e 20-21 luglio) dal titolo Gli sbarriti, che indaga insieme ai bambini le dimensioni segrete della quotidianità, invitandoli a guardare con occhi diversi gli oggetti di tutti i giorni, dietro i quali si nascondono molte storie.
Legato al mondo dell’infanzia anche Combinazioni, il progetto del gruppo teatrale bolognese Laminarie (22 luglio), che insieme al musicista Marco Dal Pane raccoglie alcuni passaggi di un’esperienza articolata nell’universo artistico di John Cage, coinvolgendo una piccola “orchestra” di bambini della scuola elementare Pilastro di Bologna.

Sono invece rivolti a giovani attori e performer i laboratori di Olivia Corsini e Serge Nicolaï del Théâtre du Soleil (dal 16 al 21 luglio) e quello del Teatro Valdoca (dal 16 al 21 luglio). Il primo – dal titolo L’immaginazione, il corpo, il cuore – è un laboratorio intensivo condotto da due attori della storica compagnia francese diretta da Arianne Mnouchkine il cui teatro è fondato sulla coralità scenica, sull’allenamento dell’immaginazione e sul rapporto con la musica. Quello del Teatro Valdoca, legato alla creazione dello spettacolo Le case dei sogni di John Cage, è aperto a giovani attori e danzatori e abiterà lo Sferisterio per un’intera settimana culminando in una “parata” finale.

Tra i progetti di Santarcangelo •12 un osservatorio critico che produrrà diversi strumenti di approfondimento sui nodi del festival. Il gruppo critico Altre Velocità, oltre a curare le cinque puntate di Radio Gun Gun in piazza Ganganelli, terrà un laboratorio di sguardo e scrittura per giovani spettatori critici: i materiali del laboratorio confluiranno nello spazio dedicato sul sito web (www.altrevelocita.it). Inoltre un’apposita redazione, composta da artisti e illustratori italiani e stranieri e coordinata da Federico Mazzoleni, seguirà gli spettacoli e darà vita a un giornale interamente disegnato (con Anna Deflorian, Marco Smacchia, Martin Zutis, Mari Kanstad Johnsen).
Diversi incontri arricchiscono il programma a partire dal ciclo Memorie dal sottosuolo, del quale saranno protagonisti Piergiorgio Giacchè, Maria Nadotti e Leonetta Bentivoglio per raccontare quel particolare incontro artistico che ha segnato la loro vita di spettatori speciali: Giacchè su Carmelo Bene (con ascolto notturno di Salomè); la Nadotti sul teatro degli anni Ottanta, tra la scena newyorkese, quella italiana e quella palestinese; la Bentivoglio su Pina Bausch.
Altri incontri si terranno a lato di alcuni spettacoli, come nel caso di Richard Maxwell, a cura di Piersandra Di Matteo, di She She Pop a cura di Giulia Palladini, di ZimmerFrei a cura di Chiara Agnello, o dell’affondo su John Cage coordinato da Enrico Pitozzi con la partecipazione di Cesare Ronconi, Bruna Gambarelli, Francesco Giomi e Simone Caputo.
Viene poi allestito il Giardino dei libri, uno spazio dedicato all’editoria indipendente italiana, non solo teatrale, con presentazioni e altri eventi in collaborazione con Titivillus e NdA Press.
Si conferma il sodalizio tra il festival e il Premio “Lo Straniero” che torna a Santarcangelo per la terza volta consecutiva a indicare, con Goffredo Fofi e l’area legata alla sua rivista omonima, percorsi eretici e minoritari. A lato del Premio si snoderanno alcuni incontri con i suoi protagonisti: tra questi Adele Corradi e Mario Perniola.
Attento al panorama di giovani critici, il festival indice inoltre un seminario di riflessione e scambio di esperienze (16 luglio), rivolto in particolare a giovani critici under 35, sia italiani che stranieri, ospitati a Santarcangelo grazie a un bando.
Santarcangelo •12 accoglie infine il workshop fotografico su reportage e editing organizzato da E. Motion Photoworkshop che vedrà all’opera il fotografo greco della Magnum Photos, Nikos Economoulos, con un gruppo di giovani allievi.

Giovani gruppi musicali indipendenti si alterneranno da sabato 14 a domenica 21 luglio in piazza delle Monache: dal songwriting / punk lo-fi di Mangiacassette (14 luglio), al punk / noise dei Topsy The Great (15 luglio) fino al neofolk degli Orsi (16 luglio). Per continuare con gli Aidoru (17 luglio) già ospiti del festival in alcune scorse edizioni, il sound folk di Bob Corn (18 luglio) e il progetto non solo musicale Beeldenstorm (19 luglio) di Enrico Malatesta e Filippo Tappi, e infine Father Murphy (20 luglio) e Alessandro Fiori (21 luglio).



Il Festival di Santarcangelo è realizzato dall’Associazione Santarcangelo dei Teatri, composta da Comune di Santarcangelo di Romagna, Comune di Rimini e Comuni di Longiano, Poggio Berni, San Mauro Pascoli, Torriana. Tra i maggiori sostenitori istituzionali il MiBAC, la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Rimini, la Camera di Commercio di Rimini, l’Agenzia Marketing Turistico Riviera di Rimini, Aeradria-Aeroporto Internazionale Federico Fellini, Banca Popolare dell’Emilia-Romagna - Tesoreria del Festival, Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini. Main sponsor sono Gruppo Hera, Gruppo Maggioli, UniCredit, Liviana Conti S.r.l.

Santarcangelo •12 è stato ideato, programmato e realizzato anche grazie a certi dialoghi e a certe collaborazioni, che disegnano una geografia e una politica, una serie di assonanze e alleanze, un orizzonte comune, dimostrando come questo festival si faccia e si continui a fare proprio in virtù di una comunità teatrale che continua a riconoscergli valore e centralità: Aidoru (Cesena), Anticorpi, Armunia /Festival Inequilibrio (Castiglioncello), Artsadmin (Londra), Belluard Bollwerk (Friburgo), Emilia Romagna Teatro Fondazione (Modena), Fanny & Alexander (Ravenna), Fondazione FoCuS, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino), In-Box, Kiasma Theatre (Helsinki), L’arboreto - Teatro Dimora di Mondaino, Milano Film Festival, Motus (Rimini), Nuovi Mecenati Fondazione Franco-Italiana per la creazione contemporanea, Ormete, Prove Tecniche Ravenna Capitale 2019, Reale Ambasciata di Norvegia, Socìetas Raffaello Sanzio (Cesena), Teatro delle Albe/Ravenna Teatro (Ravenna).



Informazioni
Santarcangelo dei Teatri

via Andrea Costa 28
47822 Santarcangelo di Romagna (Rn)
tel. +39 0541 626185
mail info@santarcangelofestival.com
www.santarcangelofestival.com

 
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