.a cura di Kinkaleri Prato | Spazio K 14-16-17 dicembre 2011
is it my world? non è una rassegna e nemmeno una stagione, non è un festival. Si tratta, per Kinkaleri, la compagnia che ha ideato e organizza allo Spazio K di Prato questa fruizione della scena contemporanea, di cominciare una narrazione che non racconta vicende, ma che tenta di far sapere, far conoscere, tenere aperte delle porte, porsi domande su cosa, perché e dove guardare, su e in quali oscurità il guardare e il pensare ci spingono. is it my world? diventa, allora, una domanda ossessiva ripetuta come una dolce litania declinata per tappe numerate - la presente è la #04 - che cerca di pensare spazi e persone come luoghi sensibili di avvenimenti, eventi, incontri, trasmissioni di immaginari e concetti con lo scopo di trasmettere presenza, segno, ritmo e senso. In questo senso gli appuntamenti di questa settimana allo Spazio K provano ad aprire un varco di intercettazione retinica per possibili itinerari e traiettorie, occasioni pratiche di visioni e di suoni. Primo appuntamento mercoledì 14 dicembre alle ore 21 con Dance #2 di Eszter Salamon & Christine De Smedt. Dance #2, continuazione del duetto Dance #1/Driftworks (2008) e del progetto di ricerca Transformers (2009), è una performance che comprende una serie di situazioni della durata variabile da 7 a 30 minuti: ascoltare & mimare, respirare & costruire, parole & gesti. I sottotitoli descrivono anche le azioni che le performer si concedono durante il pezzo. Potrebbe essere paragonato all'invenzione dello studio comune di un linguaggio che rappresenta la poetica come effetto collaterale di ogni relazione artistica e amorosa. In Dance #2 ogni performer si appropria del corpo dell'altra, senza negoziazione. Le loro voci e i loro gesti sciolgono, complicano o interrogano le situazioni che producono. Gli spettatori abitano lo stesso spazio delle performer, formando un paesaggio diffuso e orizzontale di corpi. Venerdì 16 dicembre alle ore 21 sarà la volta, invece, di Daniele Albanese/ Stalk che proverà ad abitare in apertura di serata lo spazio K con In a Landscape, performance nata come presentazione per una situazione urbana che viene proposta anche in altri spazi non teatrali. In a Landscape si definisce attraverso una particolare struttura e organizzazione di spazio, movimento e suono e nella lettura geometrica del luogo dove si svolge. Per la sua composizione, sono stati isolati quegli eventi e meccanismi del vivere quotidiano e urbano che provocano cambiamenti e alterazioni. Questi meccanismi sono stati definiti Vento, non in senso atmosferico, ma come induttore e motore di cambiamenti e di dinamiche sonore e fisiche. Come il vento atmosferico, infatti, anche in questo caso ciò che agisce è invisibile; l'apparire, fisicamente e sonoramente, è il risultato di un passaggio in un paesaggio urbano. A seguire alle ore 22.30 una tappa di Rorschach Tour / set ad hoc, concerto della formazione riminese Uochi toki. Lontani mille miglia da qualsiasi riferimento al rap italiano misonigista, autoreferenziale e spesso falsamente antagonista, il percorso di Uochi toki cerca dentro l' incredibile possibilità della cultura rap un metodo completamente innovativo di esprimersi in rima. Adesso il loro suono è urticante, industriale, vicino all' elettronica più avanzata e discordante, mentre le parole sono un flusso costante di lucida e clinica ma incredibilmente passionale metrica poetica. Ultimo appuntamento per questo mese con Sigourney Weaver (Biagio Caravano, laptop e Daniela Cattivelli, laptop e sampler) che presenteranno sabato 17 dicembre alle ore 21 I SAY GOODBYE, I SAY HELLO, YOU SAY STOP, I SAY GO GO GO!, un'azione che coglie come pretesto le regole di un gioco, lo spirito di una partita, la condotta e dislocazione fisica di due giocatori, per creare un evento sonoro e visivo che tende alla rottura e rifugge lo stazionario, definendo una zona di non riposo e di continui spostamenti. Gesti concreti come girare una manopola, premere un pulsante o far scorrere un fader performano gli immaginari suscitati da due bizzarri piloti del suono, evocando la gestualità del giocatore di ping pong e l'attitudine del 'classico' dj. Il performer ha l'obbligo di una estrema vigilanza. Come un dj il performer deve qui mantenere costante il livello del ritmo sul dance floor; come in un match di ping pong deve reagire velocemente alle mosse dell'avversario.
Is it my world?#04 è un evento organizzato da Kinkaleri .Massimo Conti .Marco Mazzoni .Gina Monaco /con il sostengno della Regione Toscana, Provincia di Prato e il supporto del Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci - Prato, e promosso nell'ambito di DOTLINE- rete della danza toscana, DATO/DAnza in TOscana e Toscana danza 2011.
INFORMAZIONI:
spazioK via santa chiara 38/2, 59100 Prato Tel/Fax +39.0574.448212 mail info@kinkaleri.it http://www.kinkaleri.it/IIMW/04/iimw04_frameset02.html
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