The Sea of Trees a LONDRA |
JUKAI di Theatre Témoin di Giulia D’Amico Unendo le tecniche del teatro orientale ed occidentale, una giovane compagnia londinese dà vita ad uno spettacolo intenso e vibrante.
È incredibile come in uno dei più piccoli spazi teatrali di Londra si nasconda il teatro più raffinato e degno di nota. Il Blue Elephant Theatre apre la propria stagione teatrale con uno delicato spettacolo di narrazione, ideato da Theatre Témoin (www.theatretemoin.com), giovane compagnia londinese dal cast internazionale. Guardando lo spettacolo, è possibile notare come le diverse culture degli attori abbiano influenzato e guidato l’intero processo creativo, dalla creazione del testo e dei personaggi, alle scelte registiche e tecniche attoriali adottate. Nonostante il set sia estremamente minimal, grazie a pochi oggetti e a un uso sapiente delle luci e della musica, la regia è in grado di dare vita, davanti agli occhi degli spettatori, a un grande numero di ambientazioni. La colonna sonora, eseguita dal vivo, non è semplicemente una cornice dello spettacolo, ne costituisce piuttosto l’asse portante drammaturgico. Alle vibrazioni della musica è affidato il compito di definire l’atmosfera di ogni scena, di preannunciare l’azione che seguirà e di creare tensione scenica. Stratificata è la relazione fra la musica e i movimenti degli attori. Ogni passo, gesto ed azione è accompagnato da uno strumento musicale che rende immediatamente chiari al pubblico la natura dei personaggi ed la condizione emotiva che li muove. Inoltre la scelta accurata dei costumi delinea in maniera chiara ed efficace le differenze fra le due classi dei personaggi: quelli appartenenti al mondo reale e quelli del mondo finzionale. Degne di nota per la loro bellezza le mezze maschere ad opera di Dorie Kinnear. Ed è così che, unendo il linguaggio evocativo della musica, all’uso delle maschere, alla danza, al teatro contemporaneo, il Theatre Témoin dà vita a uno spettacolo intenso e vibrante.
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