Grotowski e il Teatro del Nuovo Millennio ciclo di incontri, conferenze, proiezioni 28 Gennaio > 3 Febbraio 2009 Bologna, Laboratori DSM Il 2009 è stato proclamato dall’UNESCO anno grotowskiano. Ricorreranno infatti due anniversari: il decennale della scomparsa del grande regista e ricercatore teatrale e il cinquantenario della fondazione, ad opera sua e di Ludwik Flaszen, del Teatr Laboratorium di Opole in Polonia. La Soffitta, centro teatrale dell'Università di Bologna, festeggia questa doppia ricorrenza con una serie di iniziative per ricordare l'opera del grande Maestro.
Jerzy Grotowski è universalmente considerato una delle personalità più prestigiose del teatro contemporaneo, alfiere (con il Teatro Povero e le successive, complesse esperienze post-teatrali) di una delle rivoluzioni più radicali che la scena del Novecento abbia conosciuto. Tuttavia, la comprensione della sua opera è talmente gravata da equivoci, luoghi comuni e insufficienti conoscenze, da aver prodotto quasi sempre immagini deformate, sfocate o eccessive. Pochi hanno visto oscillare le proprie quotazioni com’è accaduto a Grotowski: per alcuni egli è un maestro indiscusso, e non soltanto di teatro, per altri poco più di un ciarlatano o, nel migliore dei casi, un regista provocatorio di pochissimi spettacoli.
Per cercare di rendere conto della complessità della ricerca grotowskiana, senza rischiare di snaturarla o banalizzarla, bisogna considerare che essa ci costringe – come ha chiarito bene Ferdinando Taviani – a una doppia visuale, cioè ad attivare di continuo sia un punto di vista interno al teatro sia un punto di vista esterno: non l’uno o l’altro ma l’uno e l’altro insieme. Leggere l’itinerario artistico, intellettuale e umano di Grotowski solo in termini teatrali è sicuramente riduttivo e fuorviante; ma altrettanto anche se diversamente fuorviante sarebbe leggerlo solo in chiave extra-teatrale, rischiando di fare del teorico del Teatro Povero solamente uno dei tanti, e non di rado controversi, maestri spirituali che popolano la contemporaneità.
Il progetto della Soffitta, curato da Marco de Marinis con la collaborazione del Grotowski Institute of Wroclaw, tenta di mettere in luce i molteplici aspetti del Maestro e della sua ricerca teatrale, con un occhio ai problemi che gli studi ad essa ispirati hanno posto agli esperti contemporanei. Programma dei lavori: 28 gennaio • ore 15 • Laboratori DMS CONFERENZA DI MARCO DE MARINIS Ouverture: Grotowski, il teatro come veicolo ore 17: proiezioni video - Il Teatr Laboratorium di Jerzy Grotowski regia di Marianne Ahrne (Cinque Sensi del Teatro, Pontedera Teatro, Centro per la Speri-mentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera, RAI Radio Televisione Italiana - Sede Regionale della Lombardia, Dipartimento Scuola Educazione, 1992) - With Jerzy Grotowski. Nienadowka 1980 di Jill Godmilow (Mercedes Gregory for The Manhattan Project/Atlas Theatre Co., 1980, 59’) 29 gennaio • ore 15 • Laboratori DMS CONFERENZA DI GEORGES BANU Grotowski, artista della notte
È interessante interrogarsi sul posto che la notte, l’oscurità, ha in Grotowski. Essa è stata decisiva al livello del lavoro nella misura in cui l’artista l’ha sempre privilegiata per fare le prove o per discutere: la notte, clima propizio allo scambio. Essa diventerà essenziale, all’epoca delle esperienze para-teatrali, per le spedizioni e le altre attività alle quali Grotowski si dedica dopo aver abbandonato il teatro. Si opererà anche un confronto con il suo amico d’elezione, Peter Brook, lui, invece, artista del giorno e della luce. ore 17: proiezioni video - Akropolis di James McTaggart (New York, Lewis Fredman, for Public Broadcast Laboratory, 1969, 82’) - Training al teatro-laboratorio di Wroclaw/Training at the Teatr Laboratorium in Wroclaw di Torgeir Wethal (RAI, 1971, 91’) 30 gennaio • ore 15 • Laboratori DMS CONFERENZA DI LUISA TINTI “Il Principe costante” di Jerzy Grotowski: uno spettacolo emblema della ricerca teatrale contemporanea
La conferenza prende spunto da una delle tematiche che hanno da sempre suscitato un ampio dibattito fra gli studiosi: le modalità di registrazione di uno spettacolo teatrale, una sorta di contraddizione in termini, visto che lo spettacolo teatrale vive solo hic et nunc ed è affidato da un lato alla memoria degli spettatori e dall’altro al punto di vista sempre parziale della registrazione documentaria. ore 17: proiezioni video - Principe Costante. Ricostruzione (The Constant Prince. Reconstruction, Istituto del Teatro e dello Spettacolo dell’Università di Roma, 48’) - The Total Actor. A Tribute to Ryszard Cieslak (1937-1990) di Krzysztof Domagalik [Aktor calkowity. Wspomnienie o Ryszardzie Cie-slaku (1937-1990), Varsavia, Telewizja Polska, 1994, 66’] 3 febbraio • ore 15 • Laboratori DMS CONFERENZA DI ZBIGNIEV OSINSKI Le opere di Jerzy Grotowski come “oggetto di ricerca” traduzione di Marina Fabbri
Il testo di questo intervento è emerso gradualmente nel corso di molti anni, attraverso conferenze, lezioni, stages dedicati al lavoro di Grotowski. Non esiste un unico modo di fare esperienza delle acquisizioni di Grotowski, tanto meno esiste una verità esclusiva su di lui. Nessuno può reclamare monopolii al riguardo: neppure il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards, di Pontedera, o il Centro per lo Studio dell’Opera di Grotowski e per la Ricerca Culturale e Teatrale, di Wroclaw, che Osinski ha contribuito a fondare e nel quale ha lavorato per quindici anni; o qualsiasi altra istituzione o persona al mondo. Le cose di cui abbiamo bisogno, per studiare seriamente Grotowski – sostiene lo studioso – sono cura, pazienza e rifiuto di ogni scorciatoia. Mai come nel suo caso ogni scorciatoria si rivela una pia illusione. ore 17: proiezioni video - Acting Therapy di Pierre Rebotier (Cinopsis, 1976, 58’) - My Dinner with Andre di Louis Malle (La mia cena con Andre, USA, 1981, 110’) Le proiezioni video sono a cura di Nicola Pianzola. Per informazioni: http://www.muspe.unibo.it/soffitta/2009/index.htm |