Santarcangelo dei Teatri |
LABORATORIO TEATRALE PER RAGAZZI E ADOLESCENTI Il Teatro delle Albe, che con la conduzione dell’attrice Ermanna Montanari dirige l’edizione 2011 del Festival, avvia in novembre un laboratorio teatrale dedicato agli adolescenti di Santarcangelo. La compagnia ravennate Teatro delle Albe è nota sul piano internazionale per una pratica artistica che s’intreccia con una forte vocazione pedagogica. Da anni il regista Marco Martinelli e i suoi collaboratori conducono un’attività di coinvolgimento scenico degli adolescenti chiamata non-scuola (se ne è molto parlato in Italia e all’estero in merito alle esperienze svolte a Napoli-Scampia, a Chicago e in Africa) basata su principî legati all’energia, alla visionarietà, alla “poetica scompostezza” dei ragazzi. Nell’anno in cui la compagnia, nella figura di Ermanna Montanari, è chiamata a dirigere il Festival Internazionale del Teatro in Piazza (all’interno del progetto triennale che vede coinvolti anche Chiara Guidi della Socìetas Raffaello Sanzio e Enrico Casagrande di Motus), non mancherà tra le attività invernali un laboratorio dedicato esclusivamente agli adolescenti di Santarcangelo. Il laboratorio è gratuito e aperto ai ragazzi dagli 11 ai 18 anni (che verranno suddivisi in due gruppi di età), con frequenza settimanale pomeridiana. Sarà condotto dall’attore Alessandro Argnani del Teatro delle Albe e dal regista Silvano Voltolina, con la collaborazione di Anna Magnani. Sono previsti a compimento dell’esperienza un esito pubblico a primavera e la partecipazione in luglio all’azione corale Eresia della felicità, che si terrà allo Sferisterio durante il Festival con la cura di Marco Martinelli. “I ragazzini non salveranno il mondo, ma forse possono, devono provare a salvarsi dal mondo. E noi con loro – affermano Marco Martinelli e Ermanna Montanari, autori anche di un “abbecedario” della non scuola intitolato “Noboalfabeto”. Nel suo abitare una età dalla grazia sbilenca, l’adolescente ha un io ‘minimo’: si guarda, ma non sa bene cos’è, cosa diventerà, si ascolta, e sente dentro di sé tante voci. Questa confusione è una ricchezza: l’adolescente può essere ‘tanti’, in lui si scontrano le voci degli déi. Il suo ‘io’ è un condominio. È abitato dalle tante maschere che può diventare: santi, guerrieri, impiegati, ladri, assassini, artisti, cavalli, terremoti, fantasmi. È una condizione instabile e delicata e sofferente, si è dei nessuno, si è come feriti. Questa ferita è la via maestra alla scena”.
Il laboratorio è realizzato da Santarcangelo dei Teatri e Teatro delle Albe/Ravenna Teatro con il sostegno di REACT! progetto di residenze formative finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e con la collaborazione del Comune di Santarcangelo, dell’Associazione Ora d’Aria e di Damiano Folli per la Scuola Media Franchini.
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