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Scadenza: 15 maggio 2012
Antefatto Ipercorpo è un evento teatrale, performativo e musicale che nasce a Roma nel maggio del 2006 per volontà di Santasangre che coinvolgono Città di Ebla, gruppo nanou, Cosmesi e Ooffouro. Da allora si è dato vita ad otto edizioni di cui due a Roma e sei a Forlì, che hanno visto succedersi artisti capaci, con il loro lavoro, di ripensare costantemente gli elementi della scena uscendo decisamente dal solco della tradizione. In questo senso possiamo definire Ipercorpo come un festival di spettacolo contemporaneo di ricerca ed anche l’edizione 2012 sarà orientata a scegliere lavori e progetti che sulla ridiscussione linguistica delle forze in campo in ambito espressivo fondino la loro genesi.
Edizione Ipercorpo 2012 (dal 20 al 23 settembre 2012, Ex Deposito Atr, Forlì) La direzione artistica quest’anno sceglie la strada della chiamata pubblica di progetti e proposte, volendo comunque mantenere la linea espressiva che ha caratterizzato il festival fin dalla sua nascita ma aumentando la possibilità di intercettazione di nuove proposte. Ipercorpo 2012 - Articolo 1 mette al centro un progetto che si muoverà sinergicamente tra teatro e arti visive, anche grazie alla collaborazione con un giovane curatore, Davide Ferri. Lo sfondo che abbiamo scelto per creare un perimetro ideale attorno all’edizione 2012 è rappresentato dalla collezione Verzocchi, la più importante raccolta d’arte contemporanea della città di Forlì che si trova in pinacoteca (Palazzo del Merenda). Collezione che riteniamo, ad oggi, non sufficientemente valorizzata per importanza artistica e storica.
La collezione Verzocchi nasce per volontà dell’imprenditore Giovanni Verzocchi che tra il 1949 e il 1950 chiama a raccolta i più importanti pittori italiani e propone a ciascuno di loro di realizzare un dipinto che abbia come tema il lavoro. All’ingresso delle due sale dedicate alla Collezione Verzocchi si può leggere quanto segue: “Sono nato povero e ho dovuto interrompere gli studi a diciotto anni perché le quaranta lire che costituivano il mio primo guadagno mensile servivano molto in casa. Ho lavorato e lavoro con tenacia, con amore, con frenesia ed è appunto per riconoscenza verso il lavoro che è sempre stata la mia ragione di vita, che ho invitato alcuni pittori italiani a trattare questo argomento nel loro linguaggio. Il tema è, secondo il mio parere, fra i più elevati. Ho lasciato agli artisti la maggiore libertà di interpretazione allo scopo di dare di esso una visione quanto più completa possibile. Ho evitato di dare speciale risalto al mio lavoro per il rispetto che ho verso il lavoro di tutti. Ho soltanto desiderato che ogni quadro recasse in sé un po’ di me stesso, sotto forma di quella che considero la mia sigla personale e cioè il mattone refrattario che io fabbrico. Ho cercato infine di scegliere fra i pittori alcuni esponenti delle più varie e anche opposte tendenze affinché la raccolta, pur nell’unicità del tema, assumesse carattere panoramico. Ringrazio gli artisti che hanno cortesemente accettato di lavorare a quest’opera e ringrazio tutti coloro che vorranno sfogliare questo libro: quelli che guarderanno ad esso con comprensione ed amore, e quelli che guarderanno con animo volto alla critica. Ma anche questi ultimi, mi auguro, vorranno almeno tener presente lo sforzo da me compiuto, senza prevenzioni e preferenze, per rendere una qualche utilità alla pittura italiana.” Milano, 18 febbraio 1950, Giuseppe Verzocchi
Il risuonatore Dedicare un’intera edizione di Ipercorpo alla collezione Verzocchi offre l’opportunità, oggi, di riflettere sul tema del lavoro, da più punti di vista e angolazioni: Come è cambiato il lavoro in Italia negli ultimi decenni? Quali sono le nuove realtà che si propongono di ridefinire le modalità e finalità del lavoro culturale? È ancora possibile oggi raccontare il lavoro attraverso figure e ruoli definiti come accade nei dipinti della collezione? Come uscire dalla retorica della precarietà che contraddistingue le nuove generazioni? E che ruolo ha la produzione di immagini nel ripensare i meccanismi del lavoro nella società di oggi? Come sono cambiate le pratiche di produzione e come questo si riflette nell’organizzazione lavorativa degli artisti? Come risponderebbe oggi un gruppo di artisti alla richiesta di rappresentare il lavoro? Che cos’è il lavoro artistico? Vi sono processi che lo regolano e vale la pena mostrarli? E’ possibile pensare a nuovi impianti di legge che contemplino la complessità del lavoro culturale oggi? Ci rivolgiamo a tutti coloro che sentano risuonare queste parole e vogliano presentare un progetto artistico che considerino attinente con quanto esposto.
Requisiti per la presentazione dei progetti - l’open call è orientata a progetti teatrali, performativi, musicali, fotografici, installativi, video che lavorino al di fuori del solco della tradizione in ambito espressivo - i progetti possono essere inediti oppure già mostrati. L’interesse per il progetto non dipenderà in alcun modo dal fatto che il progetto sia già stato mostrato o abbia già debuttato ma dalla possibile attinenza al tema proposto - il materiale da presentare per l’illustrazione del progetto è a libera scelta dell’artista (spedizione cartacea o in alternativa link informatici, video, mail) e deve essere preparato al fine di fornire alla direzione tutti gli elementi necessari per una corretta valutazione - l’illustrazione del progetto deve essere quanto più precisa possibile in termini di formato (durata, spazio, numero di soggetti operanti, richieste tecniche, audio, luci, etc..). Più le informazioni saranno approssimative ed incomplete e meno probabilità ci saranno che il progetto venga preso in considerazione per la difficoltà di scelta della sua collocazione spaziale, temporale e tecnica all’interno del festival. E’ possibile vedere alcune immagini degli spazi (edizione 2011) in cui l’Evento verrà realizzato al link: http://www.ipercorpo.cittadiebla.com/ipercorpo-2011 - il progetto deve essere corredato di costo (chacet, se già realizzato) o budget (per una eventuale nuova realizzazione)
Scadenze e modalità di spedizione per l’invio dei materiali - il termine per la presentazione dei progetti è il 15 maggio 2012 - i materiali che verranno spediti per posta dovranno essere inviati esclusivamente SENZA RICEVUTA DI RITORNO al seguente indirizzo: Associazione Culturale Città di Ebla Viale Salinatore 27, 47121 Forlì (FC) o in alternativa per mail ai seguenti indirizzi: info@cittadiebla.com o claudio.angelini@cittadiebla.com con oggetto: “Open call Ipercorpo 2012” Nel progetto va indicato il referente del progetto da contattare in caso di interesse - gli artisti che la direzione intende invitare saranno personalmente contattati per discutere in dettaglio tutte le condizioni di partecipazione - tutti coloro che invieranno materiale verranno informati della ricezione avvenuta - tutti coloro che non riceveranno risposte in merito alla possibile partecipazione entro il 30 maggio 2012 devono considerare i loro progetti automaticamente non selezionati
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