Tihana Maravić |
Nasce nel 1976 a Zagabria, Croazia. Dal 1996 vive e lavora principalmente a Bologna. Nel 2008 conclude, presso l'Università di Bologna, il Dottorato di ricerca in Studi teatrali e cinematografici con una dissertazione dal titolo Il folle in Cristo come performer. Teatralità e performatività nel fenomeno della sacra follia a Bisanzio (secc. IV-XIV) e in Russia (secc. XI-XVII). Area principale del suo interesse scientifico è lo studio comparativo tra semiologia e antropologia teatrale e la storia delle religioni, tra arte e spiritualità. In particolare si interroga sulle questioni quali la funzione del teatro, il lavoro attoriale, il ruolo del performer. Oltre che con lo staff di "Culture Teatrali" collabora con le riviste "Kolo", "Frakcija", "Hystrio", "Didaskalia". Partecipa ai gruppi di lavoro di critica teatrale all'interno delle manifestazioni quali Biennale Teatro di Venezia 2005, Evento Astratto presso la Socìetas Raffaello Sanzio 2008, F.I.S.Co. 2008. Tra le diverse esperienze di pratica teatrale ricordiamo il lavoro con Catia Dalla Muta e Masque Teatro. Dal dicembre 2006 insieme a Nazario Zambaldi disegna nuove realtà per "teatri di silenzio". Tra le pubblicazioni ricordiamo: L’esichia dell’attore (Grotowski e l’esicasmo), “Culture teatrali”, 9, 2003, Bologna; Chi feconda la Tragedia Endogonidia?, “Idioma, clima, crono”, 9, 2004, Cesena, 2004; Retorika čula u Feed-u Kurta Hentschlägera, "Frakcija", 37/38, Centre for Drama Art & Academy of Drama Art, Zagreb, 2006; Accenni sull’idea dell’actor fusor in relazione al lavoro del Masque Teatro e in particolare allo spettacolo Davai, “Culture Teatrali”, 13, Bologna, 2006. Attualmente, presso il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell'Università di Bologna, svolge una ricerca sul tema "Il silenzio che prepara la voce nelle teorie e nelle pratiche teatrali e spirituali" all'interno del progetto strategico d'Ateneo "La voce del corpo". |