gio 19.04 e ven 20.04.2012 • Laboratori DMS/auditorium
Film che producono film
Verifiche incerte sul cinema senza macchina da presa
Convegno a cura di Monica Dall’Asta
in collaborazione con: Fondazione Cineteca di Bologna, Home Movies
Intervengono: Enrico Camporesi (Bologna), Alessandra Chiarini (Bologna), Dunja Dogo (Bologna), Francesco Duverger (Bologna), Gabriele Galligani (Bologna), Massimiliano Fierro (Bergamo), Barbara Grespi (Bergamo), Sandra Lischi (Pisa), Elena Nepoti (Bologna), Martina Panelli (Udine), Veronica Pravadelli (Roma), Paolo Simoni (Modena e Reggio Emilia), Lucia Tralli (Bologna), Gabriel Zacarias (Bergamo).
Gli ultimi anni hanno visto la crescita esponenziale in rete di prodotti audiovisivi realizzati dagli utenti tramite prelievo, riuso e rimontaggio di immagini preesistenti di ogni tipo, cinematografiche e televisive, pubblicitarie o documentarie. In realtà il cinema fatto senza cinepresa – oggi spesso designato con il termine inglese found footage – ha alle spalle una storia che è tanto lunga quanto poco conosciuta.
Dalla maga sovietica del montaggio Esfir’ Šub, autrice nel 1927 di un celebre documentario sulla Rivoluzione d’Ottobre creato rimontando materiali filmati dagli operatori dello Zar (La caduta della dinastia dei Romanov), al visionario artista surrealista americano Joseph Cornell (Rose Hobart, 1936), ad autori variamente legati al contesto underground come Bruce Conner e Gianni Toti, o ancora a cineasti misconosciuti come Artavazd Pelešjan, Barbara Hammer, Cécile Fontaine, Louise Bourque, René Viénet, il cinema di found footage ha esplorato sentieri tanto originali quanto diversificati, elaborando sempre nuove strategie di risignificazione e rivalorizzazione di immagini “rubate” in contesti più o meno imprevisti.
Gli interventi del convegno metteranno a fuoco le poetiche di alcuni autori tra i più rappresentativi di questa pratica. Si tenterà di verificare se e fino a che punto sia possibile parlare di vere e proprie poetiche d’autore nel lavoro di cineasti che scelgono programmaticamente di confondere il “proprio” con l’“altrui”, di rinunciare alla creazione di immagini in favore del prelievo e del riuso e, infine, di far coincidere la posizione dell’autore con quella dello spettatore.
I lavori si concluderanno con un evento speciale: un incontro a più voci con la regista Alina Marazzi, la montatrice Ilaria Fraioli e l’artista sudafricana Bridget Baker (in residenza a Bologna presso Nosadella.due). Le cineaste rifletteranno sulle sfide del cinema di solo montaggio e del lavoro d’archivio sollecitate dalle studiose Barbara Grespi (Università di Bergamo), Sandra Lischi (Università di Pisa) e Veronica Pravadelli (Università Roma 3). Seguirà l’anteprima di Prior Passage (The Open Door and the Missing Screws) di Bridget Baker e la proiezione del film Vogliamo anche le rose di Alina Marazzi.
PROGRAMMA
Giov 19.04 - Laboratori DMS
10.00
Saluti del Responsabile Scientifico del CIMES, Gerardo Guccini
10.15
Prima sessione • Coordina Rosanna Maule (Concordia University, Montréal)
Veronica Pravadelli (Università Roma Tre)
Found footage e politiche femministe: da Daughter Rite a Un’ora sola ti vorrei
Alessandra Chiarini (Università di Bologna)
“It is the logic of central emotion that attracts disparate images”: montaggio, corpo, memoria in Nitrate Kisses di Barbara Hammer
Martina Panelli (Università di Udine)
Immagini dissepolte. Louise Bourque, tra diagnosi e sopravvivenza
Discussione • Intervallo
Sandra Lischi (Università di Pisa)
Incatenata alla pellicola: Lilj Brik, Gianni Toti e un film perduto
Elena Nepoti (Università di Bologna)
“Dal vero” all’Equatore. Viaggio nel cinema di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi
Discussione
13.15
Pausa pranzo
15.00
Presentazione del film: Il treno va a Mosca (M. Manzolini, F. Ferrone, 2012).
Coordina Lucia Tralli
Al termine della proiezione, incontro con Michele Manzolini (regista) e Dunja Dogo (documentalista)
15.30
Seconda sessione • Coordina Veronica Pravadelli (Università Roma Tre)
Paolo Simoni (Università di Modena e Reggio Emilia)
“Tutto ciò che vediamo potrebbe essere altrimenti”. Il lavoro di Peter Forgács
Dunja Dogo (Università di Siena)
Načalo. Riflessione sul movimento in avanti nel film di Artavazd Pelešjan
Gabriele Galligani (Università di Bologna)
Pierre Braunberger, André Bazin e il neo-montaggio
Discussione • Intervallo
Lucia Tralli (Università di Bologna)
Strati di pellicola, incrostazioni di immagini: la pratica del montaggio nel cinema di Cécile Fontaine
Monica Dall’Asta (Università di Bologna)
Abigail Child: serialità e melodramma
18.30
Discussione e conclusione dei lavori della giornata
Ven 20.04 – Laboratori DMS
10.00
Terza sessione • Coordina Sandra Lischi (Università di Pisa)
Barbara Grespi (Università di Bergamo)
Montaggio e magia. Il ruolo del caso nell’associazione delle immagini
Enrico Camporesi (Università di Bologna)
Figure di luce e ombra. Joseph Cornell cineasta e collezionista
Massimiliano Fierro (Università di Bergamo)
Outer Space: tra le immagini di Peter Tscherkassky
Discussione • Intervallo
Francesco Duverger (Università di Bologna)
Concetti e metodi del riuso di immagini nel cinema di Bruce Conner
Gabriel Zacarias (Università di Bergamo)
Ancora uno sforzo di cinema situazionista: René Viénet contro le muraglie cinesi dell’intelligenza
Discussione
13.30
Pausa pranzo
15.00
Presentazione del film: Prior Passage (The Open Door and the Missing Screws) (Bridget Baker, 2012, 16 mm, 7’).
Coordina Alessandra Chiarini.
Al termine della proiezione, incontro con Bridget Baker
15.30
Tavola rotonda • Coordina Monica Dall’Asta
Partecipano: Alina Marazzi (regista), Ilaria Fraioli (montatrice), Bridget Baker (filmmaker e videoartista), Sandra Lischi, Veronica Pravadelli e Barbara Grespi.