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2-12 dicembre 2011 • Cinema Lumière

Attori e generi teatrali nel cinema muto italiano
Film superstiti e ritrovati

Rassegna cinematografica a cura di Michele Canosa e Davide Gherardi
con l’assistenza di Luisa Ceretto

 

DEDICATO A LUCIO D’AMBRA

La signorina Ciclone, regia di Augusto Genina, soggetto di Lucio D’Ambra, sceneggiatura di Lucio D’Ambra ed Augusto Genina, con Suzanne Armelle, Francesco Cacace, Carlo Cattaneo. Medusa Film, 1916.

Effetti di luce, regia di Ugo Falena, Ercole Luigi Morselli, tratto da una commedia omonima di Lucio D’Ambra, con Stacia Napierkowska, Rodope Furlan e Guido Graziosi. Film d’Arte Italiana, 1916.

Carnevalesca, regia di Amleto Palermi, sceneggiatura di Lucio D’Ambra, con Lyda Borelli e Livio Pavanelli. Cines, 1918.

Le mogli e le arance, regia di Luigi Serventi con la collaborazione di Lucio D’Ambra e Luigi Sapelli, sceneggiatura di Lucio D’Ambra, con Luigi Serventi, Myra Terribili, Paolo Wullman. Do.Re.Mi., 1917.

Lucio D’Ambra gravita nella cerchia romana di Luca Cortese, monopolista teatrale e fondatore dell’influente rivista di settore «Il Tirso». Sin dai primi anni Dieci D’Ambra è inviato sul set di alcuni films d’art italiani, e lasciandosi gradualmente coinvolgere dalla vivacità dell’ambiente, segue gli adattamenti delle proprie commedie e scrive copioni originali per approdare alla regia, ed infine fondare una “Lucio D’Ambra Film” (1921). D’Ambra s’affermerà come l’alfiere della pochade: commedia brillante farcita di dialoghi scoppiettanti, situazioni scabrose e “maschiette” esuberanti. Per lo schermo D’Ambra non esita a saccheggiare Sardou ed i figurini Scribe, a creare e disfare attrici-dive di corta gittata (Lia Forma, Clara Rosai); dotato di rara sensibilità per la messinscena, elabora un proprio tocco, dotato di ritmo coreografico.  

DEDICATO A FEBO MARI

Il fauno, regia di Febo Mari, sceneggiatura e soggetto di Febo Mari, con Febo Mari, Nietta Mordeglia, Elena Makowska. Ambrosio Film 1917.

Il fuoco, regia di Piero Fosco, soggetto di Febo Mari, con Pina Menichelli, Febo Mari, Itala Film, Torino, 1915.

Febo Mari, nome d’arte del Febo Mari nel ruolo di Giudamessinese Alfredo Rodriguez (1881-1939): capocomico, divo del cinema e cineasta.  Negli studi di cinema e teatro il nome di Mari è ancora staticamente legato ad alcune occorrenze riduttive: stretto nella tenaglia del mito retrospettivo, rispettivamente, di Giovanni Pastrone ed Eleonora Duse. Pretenzioso, insopportabilmente “dannunziano”, umorale e “cerebrale”, equivocato ed equivocabile, Mari è regista (di Grandi Attori) ed interprete (teatrale e cinematografico) di incredibile bravura e grandissima competenza. Dunque, studiare Mari dalla prospettiva dello schermo, secondo la nostra proposta, punta ad intaccare una solida vulgata ed a fomentare l’istinto della riscoperta, con l’augurio che ad essa segua una nuova stagione di studi.

 

CALENDARIO DELLE PROIEZIONI

ven 2.12 h 18 
LA SIGNORA CICLONE
(Italia/1916) di Augusto Genina (23')

EFFETTI DI LUCE
(Italia/1916) di Ugo Falena ed Ercole Luigi Morselli (39')

Introduce Michele Canosa


mar 6.12 h 17.45
CARNEVALESCA

(Italia/1918) di Amleto Palermi (88')

Accompagnamento al piano di Marco Dalpane
Introduce Michela Canosa

 

mer 7.12 h. 18
LA MADONNINA DEI MARINARI
(Italia/1928) di Ubaldo Maria del Colle

IL FUOCO
(Italia/1915) di Piero Fosco (45')

Accompagnamento al piano di Marco Dalpane
Introduce Michele Canosa

 

lun 12.12 h. 17 LE MOGLI E LE ARANCE(Italia/1917) di Luigi Serventi con la collaborazione di Lucio D'Ambra e Luigi Sapelli (70')

in collaborazione con

Cineteca di Bologna
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